
“Twilight” ha concesso quella popolarità alla figura del vampiro
tale da garantire vendite e spazio anche a libri e film di nicchia,
altrimenti impossibili da piazzare sul mercato.
“The Walking Dead” ha garantito quel rilancio dello zombie che a
fine anni '90 si riteneva impossibile, mummificato nell'imprevedibile
successo della trilogia romeriana a inizio anni '80.
Nonostante i fan dell'horror amino sempre lamentarsi di quanto male
vadano le cose, è un buon periodo per l'horror. C'è stata meno di
una pausa dagli anni '2000 e siano i non-morti o i dracula dai canini
appuntiti, è sempre un periodo rosso. Produzioni alte e basse,
erudite e caciarone, saggistica e youtuber... al di fuori
dell'Italia l'horror vive felice.
La domanda ovviamente che ci si continua a porre, dal successo della
serie della Meyer in poi, è la seguente: cosa succederà “dopo”?
Quale sarà la nuova fissazione – architettata a tavolino o meno –
dei mercati librai e delle sale cinematografiche?