venerdì 28 giugno 2013

Sulla Luna con un Razzo proiettile (Castle Falkenstein)

Continua la traduzione spicciola degli articoli che compongono la rivista Steam Age, supplemento ruolistico dell'old but gold Castle Falkenstein.

Stavolta ci occupiamo di viaggi nello spazio, e prodi conquiste dell'uomo occidentale sul suolo lunare. C'era un tempo in cui ancora sognavamo di andare nello spazio, e preparavamo vascelli a energia eterica, e razzi proiettile spinti dall'energia idraulica di giganteschi cannoni Jules Verne.

Poi la guerra fredda contro i robot elettrici della Russia Bolscevica terminò, e astronauti dai baffetti manubrio e cosmonauti dalle lunghe barbe si trovarono insieme al bar, disoccupati.
A tracannare birra per dimenticare il passato.

Come racconta Bryan Talbot nella sua introduzione a Cuore dell'Impero:
 "Arruolatosi, come ogni giovane uomo ben pensante avrebbe dovuto fare, durante la guerra del Golfo, Bryan si trovò negli Ussari di Sua Maestà il Principe del Galles, combattendo fianco a fianco con i nostri alleati musulmani condotti dal cavalleresco Saddam Hussein, contro le ingioiellate macchine da guerra condotte dal malvagio Sha' di Persia. "
E così dal competere nello spazio, si passò a cacciare pastori di capre, e a usare le macchine analitiche non per mandare razzi nello spazio, ma per classificare, sorvegliare, punire i cittadini.

Addio al sogno spaziale, welcome to the Panopticon!

Note sulla traduzione: non so bene perché, ma ho trovato questo nuovo articolo difficile da rendere in italiano. Quindi ho cercato di mantenere il tono giornalistico, e mi sono preoccupato meno del solito della completa aderenza al testo originale. Mi perdonino i puristi. ^^

Lunar Shell


barone adam von richten
Mentre scrivo questo rapporto, il razzo sta venendo preparato per il suo battesimo del fuoco, verso la nostra sorella dal corpo celeste, la Luna. Creato dal rinomato scienziato Barone Adam Von Richten, il razzo è il primo tentativo di questo pianeta di superare i suoi limiti terrestri.
L'obiettivo: di raggiungere i confini dell'etere e atterrare su un altro pianeta.
Il razzo- proiettile è un marchingegno veramente singolare.
Costruito con i materiali più resistenti, ricorda fortemente un proiettile più grande del normale.
Il suo lungo corpo termina con una punta che si assottiglia, permettendogli di scivolare attraverso sia l'aria che l'etere. Il razzo ha inoltre tre finestre: una sul davanti, e due sui lati. Le finestre sono state costruite da strati di cristallo al piombo che sono stati incollati fra di loro con resina di alberi di pino. Secondo il Barone Von Richten, questa soluzione ha permesso la maggior resistenza e la contempo la miglior visibilità.


mercoledì 26 giugno 2013

Considerazioni Post E3- Malvisti e sopravvalutati

Beyond Two Souls - Ps3

Beyond two souls è un titolo che ritengo per certi versi sopravvalutato. Oh certo, Ellen Page in tutte le salse. E il perfetto amalgama di quick time event, di una storia che definire affascinante è a dir poco, e infine il continuo spaziare da un genere all'altro con abilità insospettabile, dal thriller, all'horror, alla guerra contemporanea. 

Notevole.
Peccato che videogioco e cinema non abbiano Nulla con cui spartire. Sono medium diversi, lontanissimi sia nelle meccaniche che nel tipo d'immersione che richiedono. Perfino la scrittura per certi versi mantiene maggiori punti in comune con i videogiochi di quanto faccia il cinema. Sul serio. Beyond two souls mantiene così questo legame di fondo con i film interattivi, e di fatto altro non è, se non un lungo, interminabile, estenuante quick time event.

" Vogliamo colmare la distanza fra videogiochi e cinema ". (cit. David Cage)

Dando così parto a mostri deformi, Frankenstein zoppicanti? 
Anche no, grazie.

Dover poi vedere Ellen Page lottare contro zombie Ne(g)ri armati di Machete, per poi tentare il salvataggio dell'ultima anima innocente in quel baratro nero che è l'Africa, ovvero un traumatizzato bambino soldato... Che ovviamente morirà. 
Troppo zucchero, troppo politically correct, troppa prevedibilità. 

mabbasta, dai -.-" 

martedì 25 giugno 2013

Considerazioni Post E3- Tom Clancy's The Division

Tom Clancy's The Division – Ps4- Xbox One- Pc (?)




In uscita per Ps4, Xbox One e se firmerete a Questo sondaggio, anche su Pc, piattaforma su cui merita ben di più che sui nuovi catorci... Just kidding. ^__^

Nei confronti dei romanzi Tom Clancy e derivati videogiochi, provo spesso sentimenti contraddittori. Da un alto, sono prodotto indubbiamente validi, sul piano di scrittura e documentazione (gli scritti) che sul piano di gameplay e meccaniche videoludiche (i giochi).

Al contempo, Tom Clancy è sinceramente convinto che gli americani siano la razza eletta dal sacro Signore per unificare ogni popolo, risolvere ogni ingiustizia e affermare la superiorità di democrazia&consumismo sul mondo intero. Nemici sono sempre i russi, o in tempi più recenti la razza cinese; i personaggi nemici assomigliano nei romanzi a pessimi boss di fine livello, mentre nei videogiochi sbiadiscono in banali scontri frontali che richiedono tanta strategia quanto Snake3D.

Ma ripeto: Clancy in certe cose è maestro. Tattiche, funzionamento di burocrazia e politica statunitense, armamenti e guerriglia: tutto ottimamente documentato, tutto descritto con grande maestria. Ehi, dopotutto stiamo parlando dello stesso tizio che invece di tenersi in giardino le begonie, preferisce coltivare la ruggine di un Tank M4 Sherman della seconda guerra Mondiale!


Tom Clancy's The Division, in tal senso, sorprende.

lunedì 24 giugno 2013

Considerazioni Post E3: The witcher

The Witcher 3 (Pc- Xbox One- Ps4)


The Witcher 3- Wild Hunt - Trailer Gameplay E3

Nella sequenza di gameplay finora esibita, il nuovo titolo si presenta ruggente e pronto, una mostruosità Open World, che gli sviluppatori affermano più grande dell'ultimo Skyrim, e con una profondità di scelte e dialoghi che farebbero invidia alla Bioware.

Nella presentazione a porte chiuse, le redazioni che seguono riportano l'investigazione dello strigo in un pacifico villaggio di contadini. Pacifico per modo di dire, perchè ovviamente i contadini hanno parecchio da lamentare: una nuova mostruosità della foresta tormenta i brutti paesani, che raccolti cospicui risparmi, incaricano lo strigo di eliminare la minaccia. Non è che una delle tantissime sidequest senz'influsso sulla trama principale, opzionale, dunque; ma dai resoconti offerti c'è davvero tanta roba.

mercoledì 19 giugno 2013

Incontri ravvicinati con volantini bizzarri: Rael

Quando alle medie cercavano d'inculcarci come scrivere un tema argomentativo, spesso si sottolineava il valore degli argomenti scientifici. La mia professoressa caldeggiava in particolare l'uso della statistica, e delle dimostrazioni scientifiche. Sostenere la propria tesi citando gli argomenti che nella dispensa venivano messi a disposizione era un bene, citare qualche vittorioso esperimento che si fosse svolto in immaginari laboratori americani, era eccellente.

Nulla batteva la scienza.
E così infarcivamo i nostri temi di grandiose statistiche svolte su migliaia di migliaia d'italiani, di minuziose indagini sociologiche sull'inesistente "cittadino medio italiano", di complessi ma incontrovertibili esperimenti di recente pubblicati sui più noti giornali internazionali.

Ovviamente, mentivamo.
Erano esercitazioni quelle; l'importante era afferrare il metodo, comprendere il meccanismo. Inventavo a tutto spiano, ma sapevo bene che quanto scrivevo aveva la stessa qualità della cartaccia della più infima qualità.

L'altro ieri, passeggiando in città una gentile signorina mi ha ficcato in mano questo volantino, e per poco non mi è scappato un conato, mentre leggevo. Sono abituato alle coventricole, alle piccole sette, ai gruppi di pseudomassoni che affollano il sottobosco cittadino; ma non ero avvezzo alle ultime innovazioni che avevano introdotto.



giovedì 13 giugno 2013

Kojima pesta duro: analizzando MGSV director's cut trailer (E3)

All'E3 hanno finalmente presentato qualcosa d'interessante.

Non sono esperto di videogiochi al punto d'affermare se è stata una presentazione epocale, ma sicuramente il valore delle nuove consolle è stato per una volta efficacemente dimostrato.
In attesa che l'E3 termini, ho pensato di vivisezionare il trailer del maestro Kojima, che si è finalmente degnato di presentare il suo ultimo lavoro, con cui ci aveva tanto stuzzicato negli ultimi anni. Siamo finalmente in presenza di gameplay, e particolare ancor più interessante, gameplay cazzuto, e per molti versi innovativo, seppur nei canoni dello stealth.

Ma non sono qui per discutere sui possibili risvolti in termini di gameplay, né di storia, considerando che non sono un seguace della saga di Metal Gear
Certo, ne conosco i capisaldi, ma non voglio commettere gaffe in fatto di trama e personaggi.

Certamente Kojima ha pestato duro. E non solo in termini di "gioco", o trama: ha pestato duro anche in termini di coraggio e brutalità. La versione del trailer presentata all'E3 era impressionante, e non esente da crudezze, ma l'extensive trailer mira al brivido, e sembra consapevolmente sfiorare, se non abbracciare con presa spezzaossa, temi scottanti, attraverso immagini di notevole violenza.





Abbiamo nei primi secondi una donna torturata, a cui seguono bambini soldato, a cui seguono waterboarding, esecuzioni a sangue freddo e uno strambo intervento a stomaco aperto... E senza anestesia, a giudicare dalle urla. 

Questo pone un dilemma, perché non è la prima volta che contenuti forti vengono presentati ai pad di giocatori di tutto il mondo. 
Tuttavia, si era sempre trattato di produzioni indie, limitate a veterani e interessati, solitamente presenti sul pc.

Kojima rischia, più che le accuse dei moralisti, un'assuefazione alla violenza, trainata dal suo esempio. E' indubbio che per molti sia un modello, ed è indubbio che il gioco sarà (spero!) un buon successo. Tuttavia non gradirei che l'esasperazione del male e della disperazione presentata nel trailer venga subito presa di mira e imitata, o se possibile surclassata, in un continuo tentativo di alzare l'asticella del moralmente accettabile.

venerdì 7 giugno 2013

L'E3 e la barba di Geralt

Si avvicina l'E3.

Ogni volta, mi chiedo: sarà l'E3 giusto?
Finalmente avremo una svolta paragonabile al'alba d'oro del pc gaming, finalmente verrà presentato Il videogioco, che rivoluzionerà i canoni, che spingerà l'asticella della qualità di chilometri avanti, che porterà il videogioco a diventare mezzo maturo come il cinema... E invece puntualmente l'attesa viene smentita, si gioca  (sic) sul sicuro, sui sequel, su un'offerta tanto prevedibile quanto antiquata, povera e anoressica come le minestrine che offrono i frati nella mia zona...

Non si vuole rischiare. E' comprensibile. Ma io ci spero comunque.