A ogni anno che passa, a ogni E3 che si trascina tra conferenze e trailer, mi ritrovo sempre più a distanziarmi dal mondo dei videogiochi. Distanza del tutto involontaria, perchè in realtà non desidererei niente di meglio che immergermi come una volta in un single player di un rpg lungo e difficile, con scelte morali e dialoghi e combattimenti e esplorazioni e grinding... e tuttavia, al di là dell'ostacolo tecnico del mio pc che è una ferraglia vittoriana, rimango sempre disgustato dai giocatori stessi.
E' da diversi mesi, che dopo una pausa davvero lunga dal mondo videoludico, ho ripreso a leggere le ultime news, a tenermi aggiornato sui vecchi e nuovi canali, a guardare i trailer e le anticipazioni. Lavoro in parte dovuto per mantenermi aperto uno spiraglio come newser e per vedere quali nuovi siti ora dominano il settore (indizio: AllGamesDelta ormai ha perso la bussola).
E pur, ripeto, non giocando e pertanto non potendo giudicare, sono rimasto stupito da quanto siano infantili e tossici i commenti e le riflessioni di gran parte dei videogiocatori. Siamo letteralmente al vetriolo puro, al container di materiale tossico infilato in gola, al botolo che vomita e si rotola nella polvere della strada.