domenica 13 maggio 2012

Cavaliere d'inverno



Il cavaliere errante giura fedeltà al sacro codice della cavalleria, imbraccia la lancia, corre a vendicare gli oppressi, a difendere le giovani vergini, a uccidere orribili mostri.

Lo stadio successivo in ogni fantasy che si rispetti è il cavaliere della cerca; l'intrepido eroe che viaggia alla disperata ricerca del Graal, guidato dalle (poco) affidabili visioni della Dama del Lago

E' facile comprendere come il cavaliere della cerca sia un personaggio miiiille volte più interessante, pur nei ristretti stereotipi del medioevo fantasy. Il percorso verso il Graal è lastricato di continue sfide, dilemmi morali e inganni che mettono a dura prova.
Il cavaliere dalla scintillante armatura si sporca, deve scendere a difficili compromessi, esce dal zuccheroso mondo delle fiabe. Matura. A volte fallisce, e il suo scheletro dilaniato giace in qualche tomba dimenticata.
Altre volte ancora sprofonda nella follia, corrotto dai poteri oscuri, consumato dal preghiere e privazioni.
In rari casi riesce, ma nel momento in cui poggia le labbra sul Graal tutto quello che sente è la cenere del rimpianto e del dolore per gli amici perduti. 

E poi ovviamente c'è la Dama del Lago. Questa... Dea le cui visioni, le cui apparizioni dovrebbero condurre il cavaliere all'immortalità. Una dea beffarda, che gioca col suo cavaliere come una marionetta di latta, che spesso lo conduce alla pazzia. 

Ammetto spesso di sentirmi come un Cavaliere della cerca, intrappolato in un'infinita quest senza senso.
Con la fondamentale differenza che con i mostri nell'ipocrita 21 secolo ci devo convivere e con stretta al cuore stringerci la mano e dialogare civilmente, mentre al mio fianco sfilano Dee indifferenti, dalle visioni beffarde. Troverò prima o poi la dama del lago?  ^__^

Questo racconto sarebbe parte di un mio vecchio progetto, una quadrilogia che includa quattro racconti, ognuno attorno al tema del cavaliere alla ricerca del graal. Ogni racconto sarebbe legato ad una diversa stagione. Gelida primavera è il primo, Cavaliere d'inverno il secondo. 
In attesa che la morsa degli esami si allenti almeno un pochino vi propongo la prima parte, ovviamente ancora da rivedere.



sabato 5 maggio 2012

Una vecchia conoscenza

Donne, dirigibili e brutti contadini: X

Capitolo trashosissimo a dir poco.

- Ora di sveglia, piccola!-
Una voce mielata le strillava nelle orecchie. Katherina aprì gli occhi, incrociando lo sguardo meravigliato di una donna grassoccia, dal viso incorniciato in una cuffia da infermiera.
- Ehi! Ma che diamine!- Disse la donna, ridacchiando.- Ti sei svegliata davvero!-
Katherina provò a mormorare qualcosa, per poco non si strozzò. L'infermiera rise di nuovo- Smettila, stronza pensò il capitano- le porse un bicchiere in legno, ricolmo di liquido scuro, a cui  Katherina si abbeverò con cautela. 
"Vino. Con una punta di cannella. E con diversi grammi d'oppio".