venerdì 30 marzo 2012

Lo spauracchio di Amazon (e le ranocchie francesi)


Gli articoli sul mondo dell'editoria quando pubblicati d'autorevoli quotidiani e riviste del settore non mancano mai di strapparmi un sorriso dalle labbra, per l'ingenuità delle tesi che propongono.
Assieme al "pericolo ebook" che finalmente si stenta ad accettare come inevitabile, siamo partiti all'attacco dei rivenditori digitali, Amazon in primis che con un servizio ottimo e prezzi cartacei finalmente umani, non manca d'essere demonizzato, distrutto, proposto come rovina della lettura.
Davide contro golia, Amazon contro i piccoli librai, questo lo sconfortante quadro che puntualmente viene proposto. 

Falso. Anzi, di più: cazzate.
Amazon e la rivoluzione digitale di cui è ormai esponente non porterà alla rovina del libro.
Non distruggerà le piccole librerie, le scansie polverose del negozietto di fiducia.
Rovinate saranno invece le grandi distribuzioni, i circuiti librai di grandi dimensioni; in definitiva la megaindustria del libro cartaceo. Avete presente quella grande libreria aperta all'improvviso nel centro commericale nuovo di zecca? Quella con i libri disposti a piramide, le commesse che masticano chewingum e la musica sparata a tutto volume? Ecco.

Un modello del genere "commerciale" non può competere con i continui sconti di Amazon; ed è per l'inevitabile legge della concorrenza che è destinato a fallire. In Italia per vanificare l'inevitabile si era già tentata la legge anti amazon : tanto valeva svuotare  l'oceano con un secchiello da spiaggia. Anche con il massimo tetto degli sconti Amazon ci ha aperto il culo con grande stile e ora, marzo 2012, non manco d'acquistare da lì ogni libro cartaceo, con la dolorosa eccezione dei libri di testo- dolore dolore coloro che più beneficerebbero degli sconti. (1)
Tocca ora alla Francia, i cui soldati- editori stanno già preparando le loro ridicole difese; demente linea Maginot per una guerra già persa in partenza. 

Cito dall'articolo del Corriere della Sera (28/03/12 "le strategie della Francia per difendere le librerie"): è stata Teresa Cremisi, a capo della casa editrice Flammarion, a consegnare al ministro della cultura Frederic Mitterrand un nuovo rapporto, intitolato << Sostenere la libreria per consolidare l'insieme della catena del libro >> con la collaborazione tra gli altri dello scrittore Alexandrine Jardine, redatto con la collaborazione  del presidente del Sindacato dei librai, Matthieuw de Montchalin.
Il chiaro intento, dichiarano apertamente, è di "governare il futuro prossimo dell'editoria"; la scusa ufficiale che viene adottata, evitare il tracollo e il conseguente licenziamento di grandi catene di librerie come Borders. Quest'ultima casa editrice è stata da sempre adottata come terribile esempio dell'eccessiva diffusione degli ebook e delle librerie virtuali; presentata come vittima sacrificale sull'altare della rivoluzione digitale. Nella realtà dei fatti Borders era in fallimento da ormai un decennio abbondante, causa sia sprechi finanziari che problemi gestionali: la spallata in America di Amazon fu in questo senso una pietosa eutanasia.

"Niente toilette! Provate da Amazon."

Una mossa intelligente sarebbe dunque assicurare la salvezza di queste grandi catene di librerie offrendo quanto Amazon non potrà mai fornire, ovvero un' atmosfera simpatica e accogliente, graditi incontri con gli scrittori preferiti, conferenze fresche sulla scrittura e sulle ultime novità; già solo commessi scelti perchè leggono libri, e non perchè sono femmine di bell'aspetto, ma scarsa intelligenza sarebbero un gradito passo in avanti.
Come insegna Matteo Bittanti ;
 Ne consegue che nel nuovo scenario del libro polverizzato, la libreria si trasforma in un club, in una sala conferenze, in uno spazio multifunzione da usare per occasioni speciali.
Cattivi, ma stupidi recita invece un vecchio detto e l'editoria francese conferma quest'opinione proponendo al fine di fermare il leviatano Amazon:
-" Confronto sull'effettiva osservanza del prezzo unico del libro"{mi raccomando, proporre invece un prezzo accessibile, mai!}
-"Proibizione alle librerie online di offrire una spedizione gratuita- << una forma di concorrenza sleale >> "
- "Iniziative a livello sociale per coinvolgere assieme scuola e librerie" {Come già detto, Amazon che offre manuali universitari è ormai un sogno bagnato per il sottoscritto; faccio poi notare le iniziative "sociali", stile lavaggio del cervello che già abbiamo sperimentato in Italia con gli ebook}.

Gracida, ranocchia francese, gracida: l'amazzone è alle porte.

Amazon: lo stai facendo nel modo sbagliato  Giusto!
(1) Ultima biografia di Kant, del buon Kuehn , semplice edizione cartonata, 51 euro tondi tondi: ma stiamo forse scherzando?

giovedì 22 marzo 2012

Automi e segretarie

Donne, dirigibili e brutti contadini VII parte

- Milady Katherina?-
Si voltò di scatto, le sfuggì un gemito di paura, subito soppresso dal ferreo autocontrollo dei denti stretti fino a far sanguinare le gengive. L'automa osò indietreggiare di un passo, accennò un aggraziato inchino con le braccia in caucciù.
- E tu chi...- una correzione- Cosa diavolo sei?- sputò Katherina cercando con la mano il fodero della pistola e trovandolo sgradevolmente vuoto. Peccato. Avrebbe tanto voluto fargli scoppiare quella testa piena di frivoli ingranaggi, quella maschera in rame sorridente e sornione. 

sabato 10 marzo 2012

Ignition city- recensione

"Ehi avvicinati ragazza, non essere timida! La vedi questa bandiera? Cosa? Non avevi riconosciuto la bandiera di Madre Russia? Ma dove sei nata? Ah, dannata America. Scommetto dunque che non riconosci questo cosmonauta che ti parla. Yuri! Primo a viaggiare nello spazio, ultimo a tornare sulla terra. Eroe di mille mondi, orgoglio della gloriosa Urss! Ahh Scusami ma questa vodka... Raffinata male, ammorbata con scarti di lavorazione, ma pur sempre vodka, capisci? Mi aiuta a dimenticare. Cosa? Tutto questo, ovviamente. Questa prigione in cui noi vecchi astronauti siamo rinchiusi. Ignition city, la chiamiamo. E' una prigione, lascia che t'avverta. Hai soldi, vattene. Solo pazzi e poveri rimangono qui dentro. Dopo tutto il casino della... guerra, nessuno vuole più avere a che fare con lo spazio. Nessuno vola su un razzo, fantastica d'incontrare i marziani o pianifica safari su Venere. Lo spazio è pericoloso, spaventoso, sporco dei relitti del conflitto ti diranno, quando vorrai fare l'astronauta. Forse qualche piccola missione in segreto, su qualche vecchio razzo sovietico, rabberciato alla meglio! Ma le grandi missioni? Scordatele. I grandi non ci vogliono nello spazio. Abbiamo cacciato via i marziani a calci in culo, ed ecco la ricompensa. Ed ecco perchè sono quì, nello sporco e nel sudicio, a bere, e bere e bere...Sì, sì va bene mi dispiace per averti vomitato sugli stivali nuovi, okay? I giovani d'oggi..."


Ignition city  è una graphic novel violenta e intensa, che si gioca in cinque sottili volumi una trama e un mondo dall'indubbia originalità.

sabato 3 marzo 2012

Ingresso al municipio

Donne, dirigibili e brutti contadini VI parte

Aggiornamento di un racconto ancora in fase molto, molto beta.
Se vi va commentate le vostre impressioni, difetti certo non ne mancano :P

Il municipio era un edificio basso e sgraziato, un ammasso di mattoni anneriti dallo smog, ingentilito solo all'ingresso da due slanciate colonne doriche corrose dalla ruggine. Un soldato di guardia, viso annoiato e giornaletto lurido fra i polpastrelli grassocci, alzò il viso al bussare di Katherina al portone.
- Consegnare armi e documenti, prego-
- Sono un capitano di zeppelin, piantone. Le mie armi mi seguono dovunque vada -