Tom Clancy's The Division – Ps4- Xbox
One- Pc (?)
In uscita per Ps4, Xbox One e se
firmerete a Questo sondaggio, anche su Pc, piattaforma su cui merita
ben di più che sui nuovi catorci... Just kidding. ^__^
Nei confronti dei romanzi Tom Clancy e
derivati videogiochi, provo spesso sentimenti contraddittori. Da un
alto, sono prodotto indubbiamente validi, sul piano di scrittura e
documentazione (gli scritti) che sul piano di gameplay e meccaniche
videoludiche (i giochi).
Al contempo, Tom Clancy è sinceramente
convinto che gli americani siano la razza eletta dal sacro Signore
per unificare ogni popolo, risolvere ogni ingiustizia e affermare la
superiorità di democrazia&consumismo sul mondo intero. Nemici
sono sempre i russi, o in tempi più recenti la razza cinese; i
personaggi nemici assomigliano nei romanzi a pessimi boss di fine
livello, mentre nei videogiochi sbiadiscono in banali scontri
frontali che richiedono tanta strategia quanto Snake3D.
Ma ripeto: Clancy in certe cose è
maestro. Tattiche, funzionamento di burocrazia e politica
statunitense, armamenti e guerriglia: tutto ottimamente documentato,
tutto descritto con grande maestria. Ehi, dopotutto stiamo parlando
dello stesso tizio che invece di tenersi in giardino le begonie,
preferisce coltivare la ruggine di un Tank M4 Sherman della seconda guerra
Mondiale!
Tom Clancy's The Division, in tal senso,
sorprende.
Sorprende perché l'ambientazione è una New York al collasso, in cui un virus sperimentale in origine governativo ha decimato la popolazione, tagliato i trasporti e contaminato il sistema bancario mondiale, rendendo de facto veicolo di contagio esattamente i "soldi" che permettono al sistema economico occidentale di prosperare.
Sorprende perché l'ambientazione è una New York al collasso, in cui un virus sperimentale in origine governativo ha decimato la popolazione, tagliato i trasporti e contaminato il sistema bancario mondiale, rendendo de facto veicolo di contagio esattamente i "soldi" che permettono al sistema economico occidentale di prosperare.
La popolazione, mentre precipitava
nella povertà, si è data al baratto, al saccheggio: si è rinchiusa
in comunità autarchiche che ripercorrono i vecchi quartieri di New
York. Le associazioni segrete, i gruppi terroristici, le più
organizzate branche della società sono salite alla ribalta, hanno
scatenato caos e devastazione. Emerge così nelle sequenze di
gameplay finora offerte, il panorama di una città precipitata nel
quartultimo mondo, scagliata nella sporcizia e nel degrado.
Tutto questo, ovviamente, è ben poco
nelle vene di Clancy. E tuttavia, chi impersoneremo?
La Division, naturalmente. Una sezione
fedele al governo, armata fino ai denti, finalizzata a riprendere in
mano la situazione, a evitare che l'infrastruttura statale,
agonizzante, muoia definitivamente, condannando il paese
all'Anarchia. In tal senso, mentre ci si aggira per le strade di New
York, emerge un'idea prepotentemente Hobbesiana, di società: un homo
homini lupus, dove tuttavia lo Stato svolge ancora un ruolo
fondamentale, nel senso di Fondante: più forte è lo Stato, meglio
si vive.
Se molti scenari postapocalittici
presentano un'umanità pericolosa ma libera, una società brutale
dove tuttavia i maggiori pericoli provengono sempre da sogni
imperialisti e fascistoidi, Tom Clancy sembra muoversi in direzione
opposta, e pone come principale pericolo gli elementi di
"distruzione"; le schegge impazzite che disgregano il
tessuto sociale.
Sul versante del Gameplay, l'Open World
è cosa davvero massiccia; la mappa si presenta ampia, e ricca di una
gran quantità di sidequest legate al proprio ruolo di agenti dello
Stato. In particolare ancora una volta a impressionare è questa New
York invernale che più che distrutta è malata e poverissima,
infestata da ladri e poveracci come una baraccopoli qualunque.
Mah.
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