![]() |
Moebius secondo Rick Veitch |
Una delle
lamentele che sento di più a proposito del Lucca Comics non è la
mancanza di spazio, o l'invadenza dei cosplay, quanto la
progressiva scomparsa dei fumetti. La fiera, dagli esordi a fine anni
'70, si è certo ingrandita a dismisura, ma diluendosi sempre più,
perdendo quel suo carattere di fiera del fumetto per appassionati che
aveva agli esordi.
In realtà è
un problema relativo. I collezionisti di fumetti, gli aficionados
dei comics hanno oggigiorno strumenti migliori di Lucca; fiere
specializzate apposta, sia sul territorio nazionale che all'estero;
Ebay; gruppi di scambio; Amazon; fumetterie locali; fumetterie da
supermarket; e così via. Dall'altro, diversificare Lucca Comics
passando ai Games, alla Japan Town, ai cosplay, ha permesso di
attirare anche lettori comuni, cittadini incuriositi dall'ambiente.
Considerando come i numeri di fumetti venduti siano oggigiorno
bassissimi – mai quanto i romanzi, ma comunque molto bassi – non
possiamo certo permetterci di fare gli elitari, di avere la puzza
sotto il naso. Io stesso, al di fuori di Alan Moore, sono un lettore
di fumetti occasionale: non sopporto i supereroi, sopporto a stento i
fumetti comici, ho letto troppo Zio Paperone da piccolo per leggere
con incredibile faccia tosta “Topolino”, come fanno molti
universitari. Eppure, al Lucca Comics scopro sempre autori che non
conoscevo e cerco sempre di provare dei fumetti nuovi, rischiando a
volte una delusione, ma scoprendo spesso nuovi generi e nuovi disegni a cui altrimenti non mi sarei nemmeno avvicinato con una pertica.
Tuttavia, come per me e come per tanti altri “saltuari” lettori,
i fumetti sono solo una parte della Fiera; uno dei tanti ingranaggi
di una catena di trasmissione che non deve dimenticare le altre sue
rotelle, siano i concerti geek, le sfilate, le anteprime dei giochi
da tavolo, le infiltrazioni videoludiche nel padiglione Games
ecc ecc Le si può disprezzare, ma sono anch'esse parti fondamentali.
In piena sincerità, se il Lucca Comics fosse soltanto una fiera di
fumetti, o di romanzi di genere, non verrei, perché quanto cerco è
l'atmosfera complessiva di più e più fattori, non la ricerca
economica di un dato acquisto, sia un albo fumettoso o un romanzo
fuori edizione.