Viviamo in tempi tristi.
Laddove una volta le
avventure spaziali erano epopee celebrate con ottimismo scientifico,
ora naufragano in finanziamenti cancellati, polemiche sui costi
irrisori, luddismo di benpensanti con troppo tempo libero.
Con la Nasa che stringe la
cinghia e continua, non sorprende che altre grandi potenze abbiano
deciso d'abbracciare il cammino dello spazio, per ottenere successo e
riconoscimento internazionale.
Dopotutto, il vero colpo
mortale al progresso spaziale è stata la scomparsa dell'Urss,
tracollata dopo lent'agonia. Come viene efficacemente espresso dai
critici anti-hegeliani, la scomparsa di un contendente non è mai
bella cosa. Equilibrio e ricchezza si realizzano con lotte e
antagonismi, non con triti monopolii. La scomparsa della dialettica
oppositiva, l'Aufhebung, il " superamento che conserva"
hegeliano (americano?) si traducono sempre in un predominio
stagnante.
Gatti nello spazio! Nyan cat! ... |
Abbiamo lanciato cani e
scimmie; mancava un gatto, per completare il trittico degli animali
dell'uomo.
Mi chiedo se a questo punto
la Svizzera lancerà nello spazio un criceto...
Emh. Okay. Il gatto in
questione sarà un gatto persiano; informazione curiosa, considerando
che l'Iran occupa quella che una volta era la cara, vecchia Persia. E
se tornerà vivo- tentativo già provato con mezzo successo dalla seria (?) Francia- senza dubbio le informazioni biologiche e tecnologiche
risulteranno utili, al fine del più nobile lancio nello spazio di un
astronauta iraniano, nel 2018.
In attesa d'ulteriori
sviluppi, non posso fare a meno d'immaginare il grumpy cat di
Internet vagare incazzato nello spazio, una smorfia di assoluto
nichilismo sul volto... Un'immagine di desolante pessimismo
esistenziale... ma come ho detto, viviamo in tempi tristi.
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