giovedì 5 maggio 2016

Il Signore dei Film - Le due torri parte 1 (analisi)


Discutendo del Signore degli Anelli con amici e colleghi, rimango sempre stupito di come alcune assunzioni di base della storia siano errate. Ad esempio, succede di dover leggere che Il Signore degli Anelli è una classica storia cavalleresca. Senza togliere assolutamente nulla al background medievale della storia, l'obiettivo stesso della Compagnia è un'antitesi di ogni epica tradizionale: anziché intraprendere una quest per salvare un oggetto magico, lo si deve distruggere.
Non vi sono, come in certe sessioni di D&d, barbuti stregoni che ti chiedono di trovare una sedia magica nel reame dell'Al Di Qua. Ma non c'è nemmeno una satira, o una presa in giro dell'epica medievale come già succedeva nel '500 e nel '600: piuttosto, vi sono personaggi tradizionali (Aragorn) che coesistono accanto a personaggi contemporanei (gli hobbit, Frodo) che pur dentro un'ambientazione medievale, devono conseguire un obiettivo modernissimo. Mentre ritrovare un corno magico, una spada incantata ecc ecc è sempre motivo di giubilo nel romanzo “tradizionale”, nel Signore degli Anelli ritrovare, scoprire dov'era l'Anello è una sventura, esibirlo una disgrazia e paradossalmente distruggerlo un obiettivo fondamentale.
Sono, almeno per me, banalità, ma nella vulgata comune non so bene perché stupiscono sempre.
O ancora, l'accusa di nostalgia che dovrebbe in teoria pervadere il Signore degli Anelli, in realtà è difficilmente rintracciabile: lo stesso Sam, nel finale de Il Ritorno del Re, vede negli occhi della figlia, Elanor, la bellezza degli elfi. Quanto vi è di positivo nella razza elfica ritorna nei figli degli uomini (e degli hobbit) senza essere perduto per sempre, anzi.

La parte 1 de Le Due Torri dovrebbe venir trasmessa stasera, su Italia 2, alle 21.10.
Quanto segue è una parziale traduzione (con alcune mie osservazioni e approfondimenti) del testo The Lord of the Films, di J. W. Braun. E' un saggio, piuttosto divertente, che tratta curiosità e sottigliezze della trilogia di Peter Jackson. Ogni film è diviso in sezioni (riferendosi all'edizione estesa) che vengono analizzate su quattro livelli: commenti del pubblico, curiosità di casting e making off, sottigliezze e dettagli nelle diverse scene e infine errori talmente minuti da essere praticamente invisibili per chi non ferma i fotogrammi.
Il Signore degli Anelli viene di solito trasmesso ogni quattro mesi, ma non ho idea di dove termini la parte 1 e la parte 2: nel caso manchino alcune sezioni, recupererò nella parte 2, il prossimo giovedì. Buona lettura (e visione)!

Emyn Muil

La lotta di Gandalf contro il Balrog è un sogno di Frodo... o forse no. Lo spettatore è lasciato nell'incertezza. Persi nel labirinto di rocce e crepacci degli Emyn Muil, Frodo e Sam si accampano per la notte, finendo per sventare un'aggressione di Gollum. La creatura dapprima combattiva, accetta poi di sottomettersi e fare da guida, pungolato dalla promessa/minaccia dell'Anello.

Il tema musicale di Gollum è suonato su un cimbalon, uno strumento musicale ungherese particolarmente graffiante. In realtà lo si sente in sottofondo già nell'accompagnamento musicale della Contea, con la differenza che nelle Due Torri il suono è distorto, alterato. Una scelta piuttosto azzeccata, se si riflette che Gollum era una volta un mezzuomo, prima di venire trasformato, deviato come il suono del cimbalon in una creatura malvagia.

Alcuni dei picchi delle montagne della Nuova Zelanda sono considerate sacre dalle tribù maori e non possono venire filmate o fotografate. Pertanto in post produzione, Jackson le ha rimpiazzate con picchi creati al digitale, completamente diversi.

George Lucas ha sempre dichiarato che Jar Jar Binks è il suo personaggio preferito dell'intera saga di Star Wars. Dagli appassionati e da chiunque abbia un minimo di buon senso, Jar Jar è invece universalmente odiato. Tuttavia, i fan di Jackson devono ringraziare Jar Jar per Il Signore degli Anelli, perchè furono le scoperte ottenute creandolo a permettere di animare poi Gollum e renderlo un personaggio digitale, ma decisamente espressivo. In altre parole la tecnologia che anima Gollum è la tecnologia che anima Jar Jar. Prima della Minaccia Fantasma, non si sarebbe ritenuto possibile creare personaggi dalla mimica facciale e dai movimenti così elaborati.


La schiena di Gollum è piena di cicatrici ottenute durante la tortura a Mordor.

Ricordo quando andavo al cinema, che ci fossero spettatori genuinamente convinti che vi fosse un attore dietro Gollum, che aveva dimagrito tantissimo per la parte (!). J. W. Braun nota la stessa cosa, evidentemente l'ingenuità italiana è l'ingenuità americana...

Nonostante l'invenzione del sogno di Frodo sia di Jackson, appare fedele alla sostanza tolkeniana, come all'epica nordica, dove spesso sogni e visioni svolgono un ruolo di presagio e avvertimento.

Le pianure di Rohan

Aragorn, Gimli e Legolas inseguono gli orchi, che hanno catturato Merry e Pipino. Saruman, intanto, muove le sue pedine per annientare Rohan, approfittando della debolezza della corte di Theoden a Edoras. Dopo un teso incontro/scontro con Eomer, Aragorn scopre le tracce dei due hobbit che fuggono nelle profondità di Fangorn...

Le pianure di Rohan erano il luogo preferito da Jackson di tutta la trilogia (pensavo fosse Hobbiton, o Gran Burrone, vista la sua pancia da Sindaco di Serracinta...)

Nelle Due Torri, Tolkien descrive con efficacia le tensioni tra i due gruppi di orchi che trasportano gli hobbit: gli uruk di Saruman e gli orchetti inviati da Mordor. Nel film, invece, sia nell'edizione normale che estesa, provengono tutti da Isengard.

Le riprese dall'elicottero di Aragorn, Gimli e Legolas che corrono dietro gli orchi vennero girate in un periodo in cui Viggo Mortensen si era rotto un'unghia, Orlando Bloom aveva una costola rotta e Brett Beattie (il doppio di Rhys-Davies) si era lussato il ginocchio. 
Un'altra scusa per la proverbiale lentezza dei nani...

Le Due Torri, nel film, sono un esplicito riferimento alla torre di Orthanc e alla torre di Barad-dur, più volte riprese e accompagnate dal commento di Saruman. Nei trailer che precedettero l'uscita, a evitare ulteriori ambiguità, le Due Torri venivano nominate prima da Gandalf e in seguito da Galadriel. Il libro non compie questo paragone, almeno non così direttamente, il due è infatti riferito alla divisione in due parti: quanto rimane della Compagnia a Rohan e successivamente, le avventure di Frodo, Sam e Gollum.

La torre di Barad-dur era un modellino di nove metri d'altezza, il più grande della collezione. L'uso di scenari e modellini meriterebbe una sezione a parte, dipende se v'interesserebbe o meno. Il confronto con l'uso e l'abuso della tecnologia digitale ne Lo Hobbit è deprimente.

L'architettura e i vestiti di Rohan sono ispirati all'alto medioevo, intorno al X secolo.

Gli abitanti di Rohan avevano in origine un forte accento irlandese, ma Jackson abbandonò l'idea dopo qualche ripresa e le scene “accentate” furono nuovamente doppiate.

Inizialmente, il ruolo di Eowin venne proposto ad Alison Doody, la dottoressa doppiogiochista di Indiana Jones e l'ultima crociata (1989). 

Anche Kate Winslet, con cui Jackson aveva collaborato in Creature del cielo (1994) rifiutò la parte di Eowin.

In origine Miranda Otto (Eowin) avrebbe dovuto avere un aspetto pre praffaellita, con capelli rossicci tendenti all'oro raccolti in una coda di cavallo (piuttosto adatto, per i Signori/Signore dei Cavalli...). Si preferì alla fine capelli sciolti e un biondo tendente al bianco.

I cavalieri di Rohan al seguito di Eomer nelle prime scene o che scortano Gamling verso il Fosso di Helm sono gli stessi che interpretavano i nazgul all'inseguimento di Frodo: donne neozelandesi tra i quaranta e i cinquant'anni.

Quando Aragorn urla di frustrazione per la presunta morte dei due hobbit, calciando l'elmo dell'uruk-ai, in realtà si era appena rotto un'unghia del piede! 
Un astuto regista approfitta sempre di queste situazioni...

Mentre Aragorn urla e Gimli impreca, Legolas canta in elfico “Possano trovare pace nella morte” (all'inizio la scena era sottotitolata, ma alla fine si è scelto di lasciarla in originale per sottolineare il dramma del momento).


Sia in Tolkien che nel Signore degli Anelli di Bakshi, il personaggio di Saruman acquista vera importanza solo nelle Due Torri e in precedenza è solo brevemente nominato al Concilio e in un paio di discorsi. Se ne libro l'abbondanza di materiale, di capitoli, di pagine per approfondire permettono questo “salto” di personaggi, nel film di Bakshi Saruman compare all'improvviso aggiungendo ulteriore confusione a un film con già gravi problemi di sceneggiatura.
Jackson ha preferito introdurre Saruman ne La Compagnia dell'Anello, dandogli numerose scene e mostrandone psicologia e ambizioni, in modo che non sorprenda lo spettatore ne Le Due Torri.
Pertanto, il film di Jackson a differenza di Bakshi (e forse anche di Tolkien stesso) “mostra” bene la graduale corruzione di Saruman, dall'uso del Palantir, alla distruzione della foresta, alla creazione degli uruk-ai.

Gli uruk-ai che trasportano Merry e Pipino si stanno dirigendo a nord ovest per poter andare a Orthanc. Secondo Legolas invece si stanno dirigendo a nord est (la geografia non è materiale di studio per gli elfi, a quanto pare).

Quando la Miramax propose l'orribile idea di girare Il Signore degli Anelli con un unico film, Gondor e Rohan sarebbero stati fusi in un unico regno, con Eowyn e Boromir come fratello e sorella (e Faramir? Oops...).

Questi sono gli orchi più schizzinosi che conosca, tra carne umana, carne di hobbit, manca solo il piatto al Mac Donald e la lista dei menù disponibili.

Quando Eomer scende da cavallo, gli cade la spada dal fodero.

La Foresta di Fangorn, Le Paludi Morte, Lo Stregone Bianco

Merry e Pipino incontrano Barbalbero, Gollum conduce Frodo e Sam nelle paludi e Aragorn, Legolas e Gimli incontrano il risorto Gandalf il Bianco.

La foresta di Fangorn è stata creata in studio, nessuna foresta della Nuova Zelanda dava quella sensazione di “polveroso” che trasmetteva la descrizione di Tolkien.

In originale, Barbalbero parla con la voce di Rhys-Davies (Gimli).

Lo stesso parcheggio allagato che aveva fornito il set per le Porte di Moria fu riadattato per girare le scene delle paludi morte.

Uno dei fotogrammi delle paludi dall'alto, con Gollum alla guida di Frodo e Sam, riprende un quadro di Ted Nasmith del 1996 per un Calendario dedicato a Tolkien.

I cavalli presenti sul set erano tutti di proprietà dei produttori, non valeva la pena affittarli, considerando quante scene dovevano girare. Al termine delle riprese li svendettero all'asta, spesso agli stessi attori/stunt/esperti con cui avevano lavorato gli anni precedenti.

Barbalbero parla come Mordiroccia da La storia infinita (1984), un film che incidentalmente menziona Il Signore degli Anelli.

Mentre Gandalf, Aragorn, Legolas e Gimli cavalcano verso Edoras, si vedono in lontananza i villaggi in fiamme per l'avanzata degli uruk-ai.


Quando Pipino si arrampica su Barbalbero, ha il volto sporco di sangue. Alcuni fotogrammi dopo, ha la faccia di nuovo pulita.

Il Nero Cancello, Edoras, le Terre Selvagge

Frodo e Sam si salvano dagli esterling solo grazie ai mantelli elfici e gollum riesce a ingannarli a seguire un'altra strada. Gandalf scaccia Saruman dalla mente di Theoden, che decide immediatamente di abbandonare la capitale per dirigersi al Fosso di Helm.
Intanto, i ranger di Faramir catturano Frodo e Sam.

La miniatura del Nero Cancello per le riprese era di piombo.

Il nazgul che sorvola gli hobbit sopra le paludi è Khamul, il re degli esterling, le cui armate gli hobbit vedono passare presso il Cancello.

Ci vollero otto mesi per costruire Edoras e otto giorni per filmarla. Poi fu smantellata.

Edoras non è un modellino, ma una ricostruzione reale, in cima a una collina. La paglia per i tetti corrisponde a dieci acri di prato da falciare, gli edifici vuoti ospitavano i membri del set, degli effetti, speciali, degli attori. I pasti venivano serviti nella sala del trono di Theoden, mentre le stalle erano autentiche stalle, con 200 cavalli necessari alle riprese.

Il design del trono di legno di Theoden è una creazione della figlia di Alan Lee, il famoso disegnatore che collaborò con Jackson per i disegni e le armature del film.

A Edoras, a causa dell'altitudine, il vento era talmente forte che gli attori incollavano le parrucche e le barbe ai vestiti e alla pelle, così come cappelli e pennacchi. La paglia era tenuta in posizione sui tetti con reti trasparenti.

Inizialmente Jackson voleva girare un attacco degli orchi a Edoras di notte, con un vero e proprio incendio al Palazzo reale. L'idea fu abbandonata, perchè non si riusciva a illuminare il palazzo in modo efficace e per i pericoli legati a fuoco&vento...

Il poliedrico Andy Serkis, cioè Gollum, ricevette dopo l'uscita del film numerose lettere di ex anoressici e dipendenti da sostanze che si riconoscevano nella lotta interiore del suo personaggio.

La parte di Faramir ed Eowin sarebbe dovuta andare a Ethan Hawke e Uma Thurman, all'epoca sposati. Tuttavia, se Hawke appariva interessato, la Thurmna rifiutò l'offerta.

Quando Gandalf chiede a Theoden di combattere in campo aperto, posa una mano sul trono del re. Theoden lo guarda di traverso e subito Gandalf ritira la mano. Un ottimo esempio di mostrare, non raccontare, per evidenziare le dinamiche di potere tra re e consigliere, senza troppi giri di dialoghi.

Giù le mani dal mio trono! 
Traduzione delle parole in elfico che Aragorn mormora a Brego nella stalla:
Calma, tranquillo ora... calma. Tranquillo ora... tranquillo... è tutto a posto, adesso. Qual'è il tuo nome? Brego? Il tuo nome è regale. Che cosa ti turba, Brego? Che cosa hai visto?

Mentre Frodo e Sam discutono se salvare Gollum, si vedono in lontananza le rovine di Amon Sul.

Alla richiesta di consegnare le armi prima di entrare nel palazzo, Legolas estrae dalla faretra sulla schiena i suoi due lunghi pugnali elfici. Mentre la cinepresa riprende Aragorn che consegna la sua spada, vediamo Legolas che estrae di nuovo i pugnali elfici dalla faretra.

Quando Saruman chiede a Sharku di mandare i suoi warg contro i cavalieri, vediamo le labbra dell'orchetto muoversi in risposta, ma non c'è alcun suono.

Aragorn, Eowin e Arwen

Sulla strada per la Fortezza di Helm, i warg attaccano la gente di Rohan. Nello scontro, Aragorn precipita da un crepaccio nel fiume ed è dato per disperso. Gimli e Legolas, al castello, trasmettono la triste novella a dama Eowin.

I commenti di Gimli sulla rarità delle nane derivano dall'appendice A del Signore degli Anelli.

Il sogno di Aragorn è anch'esso un riferimento all'appendice A, dove si descrive Aragorn che cammina scalzo a Gran Burrone con Arwen.


Sia Snaga (l'orchetto che vuole mangiare Merry e Pipino) che Sharku (l'orchetto a capo dei warg) sono interpretati dallo stesso attore, Jed Brophy, il miglior cavallerizzo della Nuova Zelanda.

L'attacco dei warg non è una totale invenzione di Jackson: nel primo libro, la Compagnia dell'Anello viene attaccata dai lupi presso le Porte di Moria! Jackson e Fran Walsh hanno semplicemente spostato l'evento a Le Due Torri, per aggiungere un pizzico di azione in una sequenza altrimenti piatta.

La scena dove Theoden, Legolas e Gimli guardano dalla cengia il fiume dov'è caduto Aragorn è identica a una scena di Indiana Jones e l'ultima crociata (1989). Rhys-Davies (Gimli) compare in entrambe le scene e alla stessa altezza: ne Le Due Torri è un nano, in Indiana Jones è in ginocchio.
  

2 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Rischio di ripetermi sempre, ma davvero un ottimo post!

Coscienza ha detto...

Grazie! Quando si tratta di Tolkien&affini so di averti sempre tra i commentatori :)

Già che ci sono, aggiungo qui per chi legge, che sulla versione televisiva hanno sottotitolato Legolas che parla in elfico nel momento di "lutto" (anche se Aragorn che mormora al cavallo è rimasto in originale...)