lunedì 9 maggio 2016

Providence 03: A Lurking Fear, di Alan Moore. Annotazioni, analisi e traduzioni.


La serie di Providence di Alan Moore si dovrebbe comporre di dodici numeri – al momento nell'edizione italiana la Panini Comics ha pubblicato i primi quattro in un unico volume cartonato, mentre l'edizione anglosassone è arrivata all'ottavo numero da qualche settimana.
Spero che non passi troppo tempo prima che la Panini prosegua coi quattro numeri successivi: dopo una partenza in sordina, la serie sta acquistando attrito e dopotutto non è certo un albo qualunque, da leggere in fretta e mollare via. E' naturale debba trascorrere parecchio tempo, perché il virus lovecraftiano si diffonda adeguatamente e generi nuovi cultisti/lettori.

Certo, a leggere certe recensioni e commenti negativi, viene quasi da malignare che un autore così raffinato non ce lo meritiamo e che quest'intero sforzo – pubblicazione, traduzione, persino quest'analisi – sia una fatica inutile.
Cosa dire, ad esempio, di un recensore che definisce Providence “una bella cazzata”?
Siamo su talmente molteplici livelli di lettura e approfondimento da perderne il conto, incapsulati dentro una ricostruzione storica ferrea e un Burrow mai così certosino.
Eppure, per un recensore è una “bella cazzata”. E Moore scrive in modo “noioso”.
Siamo a un fenomeno trasversale a molti generi e media, dai film ai fumetti: ricercare documentazione e volerla esibire è delitto, proporre qualcosa di più che la solita minestra riscaldata è offendere il lettore, voler proporre uno stile di scrittura e una lingua storicamente situata negli anni '20 è peccare di “citazionismo”. E' l'odio rampante di chi vanta la propria ignoranza e non sopporta che gliela venga ricordata, che al minimo accenno di approfondimento fugge via e che a qualunque proposta culturale risponde chiedendo a cosa serve “nella vita reale”.
Come insegna Socrate, è importante sapere di non sapere e sono il primo ad ammettere un autentico analfabetismo verso un gran numero di argomenti. Tuttavia, vantarsi di non sapere, continuare a non voler sapere e offendersi se il Socrate di turno ti vuole aiutare è un comportamento davvero deprimente, di un'arretratezza reazionaria ormai diffusa.

Questo terzo numero - A Lurking Fear – si sposta a Salem, l'equivalente per Moore della Innsmouth di Lovecraft. Di questi primi quattro, Providence 3 a mio parere è il più efficace, il che spiega il ritardo per tradurre le annotazioni.
Vi sono così tanti dettagli da cogliere e assaporare, così tanti livelli di lettura e possibili interpretazioni. L'escamotage del sogno permette ad esempio una digressione sull'olocausto e i campi da concentramento agghiacciante, che al primo impatto mette davvero a disagio. Affidata a un autore normale, un'idea del genere, usare i mostri di Innsmouth per trattare l'antisemitismo, non avrebbe funzionato, sarebbe diventata solo offensiva e pretenziosa.
Incidentalmente, mi accorgo adesso che le origini ebraiche di Black sono state pressochè ignorate dai recensori “che ne sanno”, nonostante rivestano in rapporto all'epoca un ruolo fondamentale.

La numerazione che seguono e che ho adottato procede da pagina 0 (la copertina) e così via, analizzando vignetta di vignetta (Pagina 1 Vignetta 1 ecc ecc) Per le citazioni dalla narrativa, ho usato l'edizione dei Grandi Tascabili Economici Newton.


A Lurking Fear


La copertina raffigura Salem, nel Massachusetts.

In The Hook, Black aveva scritto nel suo Commonplace Book di come volesse recarsi alla raffineria d'oro di Boggs, che nella storia L'ombra su Innsmouth è presente all'interno della città.
Nel Neonomicon, Moore aveva associato Innsmouth con la realmente esistente Salem.
Secondo il Neonomicon, i tunnel di Boggs sono a Salem.

La copertina rispecchia la descrizione di Innsmouth di Lovecraft, con “tetti ricurvi” e due dei “tre alti campanili.”

Sia The Yellow Sign (Providence 1) che The Hook (Providence 2) raffigurano luoghi avanti nel tempo rispetto al 1919 dell'ambientazione, pertanto anche questa Salem potrebbe in realtà essere più recente, rispetto alla Salem che Black sta per visitare.

Pagina 1

Vignetta 1

La mano appartiene a Robert Black, il protagonista.
Il luogo è Salem, nel Massachusetts.
La data è il 23 luglio 1919.

La vignetta è riprodotta identica a pagina 3 e pagina 4. Nonostante la vignetta sia immobile e non vi siano onomatopee di rumore o segni di movimento, il lettore immagina Black suonare numerose volte il campanello. Quest'effetto è tratto con la sola ripetizione della vignetta, ad oltranza.

Vignetta 2

Come in The Yellow Sign e in The Hook, i flashback sono sempre color seppia. Come in The Hook, i flashback servono per approfondire i retroscena di Providence, relativi di solito alla vita di Black.

Black è finito dentro lo sciopero per la parità delle paghe degli attori, del 1919.

La mano sulla destra è del collega Charley, che avevamo già incontrato in occasione del pranzo al distributore automatico in The Yellow Sign.

Nancy Cunard era un'ereditiera e una scrittrice, famosa per vestire gioielli e vestiti particolarmente elaborati e contorti.

Quasi tutti gli attori in sciopero indossano cappelli di paglia, piuttosto diffusi come capo di vestiario all'epoca della stagione estiva.
Lovecraft, in una vecchia foto, ne tiene in mano uno simile:



Vignetta 3

Bill Fields era meglio conosciuto come W. C. Fields, un famoso commediante.

“Quello che ci voleva per allontanare il pensiero da questo terribile Proibizionismo.”
Si riferisce al bando sugli alcolici che prese effetto dal 30 giugno 1919.

Vignetta 4

Vaudeville era un genere teatrale molto apprezzato, puro intrattenimento. W. C. Fields lavorava come attore nelle Vaudeville, prima di passare alla neonata industria del cinema.

“Che situazione disperata, questi disordini dopo quello che è successo alla povera Russia.”
Si riferisce alla rivoluzione russa del 1917. Sarebbe anche da osservare come la moglie di Lovecraft, Sonia, fosse un'ebrea fuggita dalla guerra civile in Russia tra bianchi e rossi.

Pagina 2

Vignetta 1

Burrow ha ricalcato, attore per attore, una foto dell'epoca del 1919 dello sciopero. L'effetto d'ingrandirla all'intera pagina e di moltiplicare l'affollamento degli attori con cappello rende la vignetta certamente soffocante, forse anche per il color seppia del flashback.

L'area è la 45esimastrada, a est di Broadway, a New York. E' anche il quartiere di Times Square dove viveva Black.

Il titolo di questo terzo numero di Providence, A Lurking Fear, si riferisce alla storia di Lovecraft, La paura in agguato.
Il racconto anticipa largamente nel 1922 molti dei temi che verranno poi ampliati e approfonditi nell'Ombra su Innsmouth: gli incroci tra diverse razze, la determinazione biologica, la degenerazione fisica e morale ecc ecc

Pagina 3

Vignetta 1

Ripete la Vignetta 1 di Pagina 1.


Vignetta 2

Nuovamente, il color seppia segnala un flashback.
La cicatrice/eczema sulla faccia dell'uomo ricompare nei sogni di Black a pagina 18, Vignetta 2 e come un tatuaggio a Pagina 30.

Vignetta 3

La vignetta verrà rovesciata in modo speculare, nel finale di questo numero. In entrambi i casi notiamo una madre col bambino che salutano da una finestra del treno in movimento.
Siamo qui a bordo di un treno rispettabile con famiglie borghesi, mentre nel finale di Providence 3 saremo a bordo di un bus con gente di bassa estrazione sociale.

“Un posto dove ci sono altre persone come noi. Non sarebbe bellissimo?”
Sottolinea una possibile xenofobia da parte della madre, o perlomeno una certa coscienza di classe.

Vignetta 4

Nell'angolo in basso a destra vediamo un gatto nero. Gatti neri compaiono in 3 dei quattro numeri del Neonomicon e sono ovviamente collegati alle opere e alle preferenze feline di Lovecraft.

Pagina 4

Vignetta 1

Ripete la Vignetta 1 di Pagina 1.

Vignetta 2

Compare per la prima volta Zeke Hillman, il proprietario dell'Hotel Hillman.

La parlata degli abitanti di Salem/Innsmouth usa un carattere per i balloon diverso dal normale, tremolante, per sottolineare come parlino lentamente, probabilmente strascicando le parole.

L'ambientazione è chiara: si tratta dell'albergo dove risiede il protagonista de L'ombra su Innsmouth.

Vignetta 3

“Vi ha registrato come Signor Block.”
Si riferisce allo scrittore realmente esistito Robert Bloch, su cui Robert Black è in parte ricostruito. Consiglio di riferirsi alla guida su The Yellow Sign, dove ne avevo già scritto.

“Lei non sa che pesci pigliare.”
Uno dei tanti, tantissimi riferimenti ad acqua, mare, pesce e pescatori, con l'ovvio intento di richiamare a Innsmouth.

Il pesce spada alle spalle di Hillman è un riferimento al patto stretto tra gli abitanti e gli uomini pesce delle profondità abissali, che ha prodotto gli “incroci” che pur vivendo una vita da umani, sulla terraferma, un giorno sentono di dover tornare a quell'elemento primordiale che è l'acqua.

Vignetta 4

Vediamo per la prima volta il volto di uno degli abitanti di Salem. L'aspetto viscido, decisamente acquatico, corrisponde alla descrizione che ne offre Lovecraft ne L'Ombra su Innsmouth:
Vi è certamente una strana caratteristica nella gente di Innsmouth oggi – non so come spiegarlo – ma vi farà rabbrividire. La noterete un poco in Sargent se prenderete il suo autobus. Alcuni di loro hanno delle strane teste strette con i nasi camusi, occhi gonfi e immobili che non sembrano mai chiudersi, e la pelle rovinata. È ruvida e ricoperta di croste e, sui lati del collo, è tutta raggrinzita ed accartocciata. Diventano inoltre calvi molto giovani.

Pagina 5

Vignetta 1

Black lancia un'occhiata di traverso a Hillman.

Il colletto dell'impiegato nasconde qualsiasi possibile branchia, ma la pelle sul collo è rugosa, piena di curiose grinze - il che corrisponde alle descrizioni di Lovecraft.
E' anche quanto succede alla pelle umana se tenuta troppo sott'acqua...

Black sta vestendo la stessa cravatta verde che aveva quando parlava con Malone in The Hook.

Vignetta 2

“... ma non troverà cuccetta più comoda da questa parte del paese.”
In inglese, “berth”, un altro termine nautico che può significare sia il letto dove vai a dormire sulla nave, sia il porto o la baia dove far ancorare (“riposare”, dormire, in un certo senso) la nave.

La raffineria di oro di Boggs è l'equivalente di Providence per la raffineria di Obed Marsh da L'ombra su Innsmouth. Per estensione, Tobit Boggs è l'equivalente di Barnabas Marsh, il nonno.

Vignetta 3

“Corbezzoli! Il giovane Boggs è ben noto nei paraggi.”
E' l'opposto di “quel vecchio Marsh” ne L'ombra su Innsmouth.

“Superate la sede della loggia e la chiesa di Saint Joad e la troverete subito.”
St Joad è un riferimento al sonetto venticinque nella raccolta di Lovecraft Fungi from Yuggoth:
Beware St. Toad's craked chimes! Aghast, I fled - Till suddenly that black spire loomed ahead.

Ne L'ombra su Innsmouth, L'Ordine Esoterico di Dagon vive in quella che era la loggia massonica.

La veduta dalla finestra è identica ai tetti, alle finestre e alle ciminiere che vede l'agente Brears dalla finestra dell'hotel di Salem nel secondo numero del Neonomicon.
E' possibile che sia la stessa stanza, sebbene l'alloggio di Black sembri leggermente più in basso rispetto all'altro. Forse un piano sotto (?), dato il confronto tra le vignette.

Providence 

Neonomicon
Vignetta 4

“Signorsì, non c'è altro modo, se non pensate di andare a nuoto.”
Ancora, un altro riferimento al mare.

Pagina 6

Vignetta 1

L'Hotel Hillman è l'equivalente di Providence per il Gillman Hotel ne L'ombra su Innsmouth. Corrisponde infatti alla descrizione di Lovecraft:
Quindi percorremmo una piazza ampia e, effettuato un semicerchio al di là del fiume, ci accostammo al lato destro di un’alta costruzione sormontata da una cupola, che mostrava i resti di una pittura gialla e un’insegna quasi cancellata che dichiarava essere quella la Gilman House.
Ero contento di scendere da quell’autobus, e mi allontanai immediatamente per depositare la mia valigia nell’atrio di quello squallido hotel.


Vignetta 2

Amici di Oannes sembra essere l'equivalente di Providence per l'Ordine Esoterico di Dagon, da L'ombra su Innsmouth.
Oannes esisteva nella mitologia della Mesopotamia, tra i Sumeri.
E' interessante come l'universo di Mike Mignola di Hellboy, decisamente influenzato da Lovecraft, includa anch'esso una Società di Oannes.

Vignetta 4

San Giuda è il santo patrono delle cause perse - piuttosto adatto a un villaggio di pescatori maledetto, dove gli abitanti sono costretti a un certo punto della loro vita a tornare dai loro padroni nelle profondità dell'oceano.

Pagina 7

Vignetta 1

L'equivalente di Providence per il fiume Manuxet de L'ombra su Innsmouth è il North River, realmente esistente.

La raffineria di Boggs usa una vecchia ruota ad acqua.

Vignetta 2

La raffineria di Boggs - vedi Pagina 5, Vignetta 2.


Vignetta 3

“Avete un gran talento per la mercanzia rara, giovane Boggs.
You've a powerful gift for the rare salvage, young Boggs.”
In inglese, “salvage” è un termine tecnico per recuperare una nave, o il suo carico, dopo che è affondata o si è spiaggiata.
Allo stesso modo, anche “Vedermi depositato tanto bendidio davanti alla porta/Wash up at my door” è terminologia nautica.

Le voci fuori vignetta sono di Increase Orne e Tobit Boggs - arriveremo a parlare di loro tra qualche vignetta.

Increase Orne nomina un “sacerdote”, probabilmente il Reverendo Domine Vanderhoof, la cui anima è imprigionata dentro una bottiglia dal racconto di Lovecraft e Blanch Talman, Due Bottiglie Nere.

Vignetta 4

Compaiono (da sinistra a destra): Shadrach Annesley, Tobit Boggs e Increase Orne.

Il capitano Shadrach Annesley era stato per la prima volta nominato a pagina 9 del pamphlet di Suydam, in coda a The Hook. E' il comandante della nave che ha trasportato Etiene e Mathilde Roulet in America. Hanno portato con se il Libro di Hali della Saggezza delle Stelle, l'equivalente del Necronomicon per la Providence di Moore.
Se il pamphlet di Suydam è corretto, quel viaggio è avvenuto nel 1686, per cui Annesley ora nel 1919 ha la bellezza di 250 anni di età!
Ovviamente, l'unica spiegazione razionale per Providence è che Annesley abbia usato uno dei quattro metodi del Kitab per prolungare la vita (Si vedano le annotazioni sia di The Yellow Sign che di The Hook). Dall'interesse di Annesley per i cannibali di Regnum Congo, d'alcune osservazioni successive che mangerebbe volentieri un bocconcino di Black e da una frase di Boggs (che la casa di Annesley sia stata colpita da un fulmine, evento che traccia un chiaro riferimento al racconto di Lovecraft L'immagine nella casa) dobbiamo trarre la conclusione che Annesley sia un cannibale e che sia sopravvissuto attraverso la dieta del Kitab.
Shadrach è un nome biblico, ma non troviamo di solito riferimenti alla Bibbia in Lovecraft. Può essere una possibile citazione il leader settecentesco Shadrack Ireland, un religioso.
In un certo senso, ricorda anche il contadino de L'immagine nella casa.
Il cognome Annesley compare nell'Henry Annesley del racconto Da altrove.

Tobit Boggs è il nipote di Jack Boggs. E' l'analogo di Providence per Barnabas Marsh, nipote di Obed Marsh, da L'ombra su Innsmouth.

Increase Orne ricorda la figura storica di Increase Mather, mentre vi sono diversi Ornes nella narrativa di Lovecraft, si veda:
- Benjamin Orne, da L'Ombra su Innsmouth.
- Capitano James P. Orne da L'orrore di Martin's beach.
- Simone o Jebediah Orne da Il Caso di Charles Dexter Ward (uno stregone e associato di Joseph Curwen)
Un'altra valida ipotesi è che Orne sia il “vecchio” dal racconto Il vecchio terribile, per il suo interesse nelle fiale, il suo bastone, la sua residenza a Marbleheade e sia Boggs che Black che lo chiamano “terribile”.

“Le bottigline della vita di Increase non sono tutto.”
Si riferisce alle anime intrappolate nelle fiale dalla storia di Lovecraft Il vecchio terribile.

“E chi pensava che avrei più visto il libro africano?”
In inglese Book o' Afrikee, si riferisce al Regnum Congo, dal racconto L'immagine nella casa.
E' un libro realmente esistente, con le illustrazioni dei fratelli Bly di un negozio di carne umana tra i cannibali Anziques - ma non avendo i fratelli Bly mai visto un africano, le fattezze di questo “selvaggio” sono nettamente caucasiche.
Alan Moore usa un'immagine simile nel suo spin off dell'ultrasplatter Crossed.

“Doblone”
Una moneta d'oro che valeva 4 dollari nei primi giorni delle colonie americane. Resa famosa dai film di pirati di Hollywood.

Pagina 8

Vignetta 1

Da sinistra a destra: Increase Orne, Tobit Boggs, Shadrach Annesley.

Le monete sono dobloni d'oro, lo si può dedurre dalla croce e dal sigillo sul dorso.
E' un riferimento alla storia di Lovecraft La strana casa nella nebbia, si veda il seguente passaggio:
Perfino il Vecchio Terribile - lui che parla a minuscoli pendoli di piombo chiusi nelle bottiglie, che paga l'emporio con antichissime monete d'oro spagnole, e che ha degli idoli misteriosi nel giardino della sua decrepita fattoria di Water Street - sa soltanto che era già tutto così quando suo nonno era giovane.
Pastore Sleet è l'equivalente di Providence per il Pastore Guilliam Slott, dalla storia Due Bottiglie Nere di Lovecraft e Wilfred Blanch Talman. Come il Vecchio Uomo Terribile, Slott intrappola le anime delle sue vittime dentro delle bottiglie.

Le parole che escono dalla bottiglia a sinistra:
“Sono impazzito, sono impazzito per l'eternità e dio è la merda del niente, del niente...”

Le parole che escono dalle bottiglie al centro e a destra non sono distinguibili a occhio udo.
Uno dei commentatori di Facts in the Case of Alan Moore's Providence, David Car Mar, ha messo la vignetta sotto microscopio. Si è scoperto che non sono parole senza senso, ma è chiaramente un codice/linguaggio sconosciuto, al momento indecifrato.

Vignetta 2

“Signor Suydam” è Robert Suydam da L'Orrore a Red Hook di Lovecraft e The Hook, il secondo numero di Providence.

A sinistra possiamo notare l'illustrazione dei fratelli Bly sul negozio di carne umana degli Anziques.


Pagina 9

Vignetta 1

La città realmente esistente di Marblehead, Massachusetts, fu la base per la città inventata di Kingsport, dove si svolge Il Festival e Il Vecchio Terribile.

L'affermazione di Annesley scopre uno dei due segreti di Black fin da subito e lo prende di sorpresa. Rimanda anche allo stereotipo dello straniero che “puzza” o che ha uno strano odore, per la natura di cosa mangia, della sua dieta. Sapendo tuttavia che Annesley vive grazie al cannibalismo magico del Kitab, la frase assume connotazioni decisamente sinistre...

Vignetta 2

Il Salmagundi era un piatto del Seicento, un'insalata con carne, olio e spezie. Dimostra senza bisogno di infodump come siano tre uomini nati in un'altra epoca.

Di nuovo le parole dalla bottiglia, le stesse della pagina precedente.

Vecchio Comstock può riferirsi a Anthony Comstock, l'avvocato famoso per la sua posizione contro la pornografia.

Vignetta 3

“Ah ah ah! Increase, siete invero terribile!”
Sottolinea di nuovo la parentela letteraria di Increase Orne con Il Vecchio Terribile.

La fuga di gas si riferisce agli eventi successi (o presunti successi, come sappiano noi lettori smaliziati) in The Hook. Se Suydam l'ha detto a Boggs, gli avrà anche detto che Black ha l'abitudine a curiosare in giro.

Vignetta 4

Lo strano elmo dorato ricorda i tesori che gli Antichi portavano per il patto con gli abitanti di Innsmouth.

Pagina 10

Vignetta 1-2

“Allora si tratta del libro del Signor Hali.”
Riferimenti al Libro della Saggezza delle Stelle (anche noto con il nome latino di Liber Stella Sapiente e il nome arabo di Kitab Al-Hikmah Al-Najmiyya) che come già sottolineato più volte è l'equivalente per Providence del Necronomicon di Lovecraft. Il libro viene analizzato nel pamphlet di Suydam al termine di The Hook. In quel caso ci si riferisce al libro semplicemente come Kitab.

Vignetta 2

Garland Wheatley è l'equivalente per Providence dello stregone Whateley dal famoso racconto L'orrore di Dunwich in cui compare una rara traduzione inglese di John Dee del Necronomicon. Ancora una volta, è il pamphlet di Suydam che nomina Dee e la sua versione del testo maledetto.

Athol, in Massachusetts è una città realmente esistente, ispirazione per la Dunwich di Lovecraft.
La stessa Sentinel Hill viene ripresa dalla storica Sentinel Elm Farm ad Athol.

“Allora era associato a quell'Ordine...”
Ci si riferisce all'Ordine della Stella Sapiente, la setta americana collegata al Kitab.

Vignetta 3

“Parlate degli stellati?”
Nomignolo di Boggs per l'Ordine della Stella sapiente.

Possiamo qui veder riassunti i collegamenti tra la versione di Lovecraft e di Moore dei Miti:
Il Necronomicon = Stella Sapiente/Kitab.
Whateleys = Wheatleys.
Marshes = Boggs.

“Era un bel po' che doveva succedere, da quando hanno tirato giù la pietra nell'82.”
Riferimento agli eventi del racconto Il colore venuto dallo Spazio.

“Certo, la mia famiglia non era più la beneamata sin dall'epoca di nonno Jack, quarant'anni prima.”
Corrisponderebbe al 1842 o simili. L'epidemia che avviene a Innsmouth è del 1846, il che avrebbe senso, perché coinciderebbe con il ritorno di Jack Boggs dalle Indie.

Vignetta 4

Il capitano Jack Boggs è l'equivalente per Providence del patriarca Obed Marsh de L'ombra su Innsmouth.
I cunicoli di Boggs compaiono già nel Neonomicon.

La nonna Pathithia-Lee era la moglie di Obed Marsh, dai mari del sud, chiamata Pth'thya-l'yi ne L'ombra su Innsmouth.

Pagina 11

Vignetta 2

La città sembra deserta, non c'è nemmeno un passante.

“Shadrach Annesley è un altro, anche se risale a un tantino prima.”
Shadrach Annesley, vedasi le note precedenti.

“La sua casa sulla valle di Naumkeag è stata colpita da un fulmine più di venti anni fa.”
La casa di Annesley colpita da un fulmine è un riferimento agli eventi alla fine de L'immagine nella casa.

Vignetta 3

“Come diceva mio padre, siamo nati tutti nello stesso stagno.”
Un altro riferimento alle famiglie di Innsmouth che hanno avuto relazioni e figli con gli uomini pesce. Buren è un nome olandese e come tale può sottolineare un legame con i Prinn; Ludwig Prinn è un personaggio creato da Robert Bloch, un alchimista, negromante e autore del De Vermis Mysteriis (menzionato nel gioco letterario tipico del circolo di amici di Lovecraft nel Diario di Alonzo Typer, ne L'ombra venuta dal tempo, ne L'abitatore del buio).
Potrebbe anche riferirsi a Whipple Van Buren Philips, il nonno di H.P. Lovecraft.

La svastica era usata frequentemente come simbolo di buona fortuna prima dell'avvento dei nazisti, aveva al più una connotazione religioso/esoterica. Svastiche compaiono in abbondanza nel Cortile e nel Neonomicon.
La svastica ovviamente compare ne L'ombra su Innsmouth:
In vari punti vi erano delle piccole pietre sparse, simili ad amuleti, che riportavano un disegno simile alla moderna svastica. Probabilmente erano i Segni degli Antichi.
Vignetta 4

Collins Cove e Derby Street sono luoghi realmente esistenti a Salem.

Un particolare raffinato usato da Burrows sono la taglia dei piedi di Boggs e di Black.
Non a caso, da L'ombra su Innsmouth:
Mentre si dirigeva verso l’autobus, osservai la sua andatura singolarmente dinoccolata e notai che aveva i piedi eccessivamente grandi. Quanto più li esaminavo, tanto più mi chiedevo in che modo riusciva a comprare delle scarpe da adattare a tali piedi.
Pagina 12

Vignetta 1

In inglese usa il termine “A fill-foot”, pronunciato come “fylfoot”, sinonimo per la svastica.

“Nelle isole è una superstizione. Porta iella o peggio ancora.”
Vedasi il riferimento precedente alla svastica, pagina 11, vignetta 3.
Ne L'ombra su Innsmouth, Obed Marsh parte per le isole del Pacifico conosciute come Nuova Caledonia, dove incontra i Kanachi locali e gli uomini-pesce.
Un altro riferimento alla svastica come segno magico dagli Antichi compare nella confessione del barbone Zadok Allen:
Dunque, fu nel ’38, quando avevo sette anni, che Obed scoprì che non vi era più nessuno sull’isola. Sembra che altri gruppi di selvaggi fossero venuti a conoscenza di cosa stesse accadendo e si fossero preoccupati di fare piazza pulita. Probabilmente dovevano possedere i vecchi Segni magici, le uniche cose in grado di incutere timore a quegli esseri. Erano dei tipi religiosi, e non lasciarono nulla sull’isola principale, né sull’isolotto vulcanico, a parte dei ruderi troppo grandi da abbattere. In vari punti vi erano delle piccole pietre sparse, simili ad amuleti, che riportavano un disegno simile alla moderna svastica. Probabilmente erano i Segni degli Antichi.
“La gente rispettabile di Salem ci tormenta con queste esche.”
In inglese il termine è “bate” che Black probabilmente sente come “bait”, usato nel senso di “to abate”, ovvero ridurre, diminuire.

Vignetta 2

Pathithia Lee - si veda pagina 10, vignetta 4.

“Non vogliono far procreare insieme razze diverse.”
Riflesso del razzismo (e io aggiungerei, dell'eugenetica rampante in America e Inghilterra) che si oppone alle mescolanze etniche, dopotutto il tema portante de L'ombra su Innsmouth.
Lovecraft stesso conosceva inglesi che avevano preso in moglie donne dalle Fiji, come dimostra in un passaggio de L'ombra su Innsmouth:
Penso che sappiate, anche se dal vostro accento si capisce che siete occidentale, che cosa usavano fare molte delle nostre navi quando approdavano in Africa, in Asia e nei mari del Sud, od in qualsiasi altro posto, e quale genere di persone portavano talvolta via con loro. Avrete probabilmente sentito parlare di quell’uomo di Salem che fece ritorno a casa con una moglie cinese, e forse sapete che vi è ancora un gruppo di isolani delle isole Figi in qualche posto intorno a Capo Cod.
“E poi si arrabbiano, perchè prendiamo edifici come Saint Joad e la loro Loggia Massonica, che comunque loro non usavano.”
Riferimento a L'ombra su Innsmouth, dove L'Ordine Esoterico di Dagon elimina le chiese, prendendo persino il sopravvento sulla Loggia Massonica.

“A volte penso che vorrebbero vederci rinchiusi tutti insieme o avvelenarci come se fossimo topi.”
Riferimento ai campi di prigionia citati ne L'ombra su Innsmouth, dove gli abitanti vengono rinchiusi dal governo:
Ma i lettori dei giornali più perspicaci si meravigliarono del sorprendente numero di arresti, dell’abnorme dispiego di forze dell’ordine nell’operazione, e della segretezza circa il luogo in cui venivano tenuti i prigionieri. Non fu pubblicizzato alcun processo e neanche l’accusa fu ben precisa, né in seguito furono mai visti gli arrestati in nessuna delle prigioni del Paese. I funzionari rilasciarono delle vaghe dichiarazioni su alcune presunte malattie e sui campi di detenzione poi, in seguito, affermarono di aver rinchiuso i fermati in varie prigioni dell’Esercito e della Marina, ma non si seppe mai nulla di preciso.
Come gli ultimi autori che riprendono Lovecraft, rinnovandolo nel frattempo, anche Moore inverte le parti: gli abitanti mostruosi di Innsmouth vengono presentati in una luce alla fine benevola, una comunità con le sue grottesche usanze perseguitata dall'esterno.

Vignetta 3

“Amici di Oannes” - si veda pagina 6, Vignetta 2.
La data presente sul volantino degli Amici di Oannes è il 18 luglio 1919, il giorno del sogno di Black raccontato nel CommonPlace Book.

Pagina 13

Vignetta 1

“Ogni tanto tornavano utili a mio nonno per il contrabbando e per...”
Si tratta di Jack Boggs, l'analogo per Obed Marsh.

Black lavora per il New York Herald, ma non l'ha ancora detto a Suydam o Boggs: quindi perché si riferiscono a lui come l'Herald? (Araldo, in italiano).
Black non ci presta molta attenzione, ma è probabile sia un segno che il nostro protagonista è l'araldo di “qualcosa”, forse di una nuova era, o di un dio a venire.

Prima apparizione di Negathlia-Lou Boggs.
La Miss Boggs-Marsh, dall'aspetto è chiaramente parte della comunità di Innsmouth.
Negathlia-Lou usa un abaco, che era all'epoca usato sopratutto in oriente, ma non era del tutto sconosciuto in America. In questo caso usa delle piccole conchiglie di mare per far di conto, invece delle palline (non a caso in Italia è conosciuto come il pallottoliere). Manca inoltre una colonna per avere i risultati delle varie somme/sottrazioni/moltiplicazioni ecc ecc

Vignetta 2

“P'icr D'Consc'rv/P'hliz T'Michu”
E' dialetto rurale (dato anche da possibili malformazioni della bocca) per “Piacere di conoscerti” (Pleased/P'hlitz to/t meet you/michu).

“Negathlia-Lou, tesoro mio, porto il signor Black a vedere la via del Rum del capitano.”
In inglese “Rum-Run”, per riferirsi al contrabbando di rum. Anche prima del Proibizionismo il commercio era diffuso per evitare le esose tasse - risaliva addirittura al periodo delle colonie di fine '600. Run-running è comunque un'espressione tipica del Proibizionismo. 

Vignetta 4

Questi tunnel sono identici a quelli dove si svolgeva gran parte dell'azione nel Neonomicon - il covo dei cultisti, l'intervento delle forze speciali ecc ecc

Ancora una volta, come in The Hook, Black sta scendendo nel sottosuolo, con tutta la simbologia che potete associarvi (si veda Jung e i discorsi tra Black e Malone in The Hook).

E' interessante che il nero dietro la porta si fonda con il nero dei pannelli.

Pagina 14

Vignetta 1

“And them island women, let me tell you, they don't mind it in the mouth or nothin'/ E in confidenza, quando a queste donne piace una cosa, ci si buttano a pesce.”
Il sesso orale era considerato perverso, tra fine '800 e inizio '900. “In the mouth” riecheggia uno dei capolavori di Carpenter, In The Mouth of Madness.

I graffiti sono atti sessuali tra donne e uomini-pesce de L'ombra su Innsmouth.

Vignetta 3

“Abbiamo fatto passare per di qua sopratutto donne. Nell'altro senso, le nozze non funzionano.”
Tra gli appunti per L'ombra su Innsmouth, c'erano accenni a stupri di donne umane dagli uomini-pesce, argomento che Lovecraft con un certo tatto rimuove dalla versione finale del racconto.

Una differenza dai cunicoli de Il Neonomicon è che la porta è stavolta sbarrata.

Il Kitab/Hali's Booke/Stella Sapiente, equivalente per Moore del Necronomicon, include anche informazioni sugli Antichi.

Pagina 15

Vignetta 1

La baia sotterranea corrisponde alla stanza/molo dove l'ufficialessa Brears viene stuprata dall'antico. Possiamo perciò vedere che in origine era una caverna naturale.

“Come la porta, l'hanno fatta con legno di cedro e bronzo battuto, seguendo tutte le istruzioni.”
Si riferisce alle istruzioni del Common Place Book nel pamphlet di Suydam in coda a The Hook.

“Secondo i crismi del libro.”
In inglese si usa l'espressione “by the book”, che può essere inteso come il nostro “da manuale”, sia letteralmente, “fatto eseguendo le istruzioni del libro” (il Kitab, ovviamente!).

Vignetta 2

La reazione di Black senza dubbio è spiegabile per la somiglianza tra il suo “sogno” a Red Hook (che sappiamo essere stato reale, nonostante le bugie di Suydam) e l'ambiente che sta visitando.
La somiglianza tra i cunicoli e la grotta in entrambi i casi suggerisce che i culti lovecraftiani richiedano spesso di esser svolti sottoterra.

Vignetta 3

L'esterno degli uffici di Boggs è virtualmente identico al negozio del Neonomicon da cui si accede poi al culto. Considerate anche le somiglianze precedenti, credo si possa dire che il luogo sia lo stesso. Si veda un raffronto visuale, persino nella posa di Black:

Providence
Neonomicon
Pagina 16

Vignetta 2

Black sta leggendo la Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, che tratta di amore e adulterio nella Boston puritana del seicento, in Massachussetts. E' un romanzo tremendamente noioso, per inciso.


Pagina 17

Vignetta 1

Il bianco e nero dei pannelli non indica un flashback stavolta, ma una sequenza onirica.

Vignetta 2

Nel letto a fianco di Black si trova l'amante di Black, Jonathan/Lillian “Lilly” Russell che aveva commesso suicidio nel primo numero di Providence.

“Vorrei che non vivessimo tanto sottoterra.”
Riferimento sia alla natura omosessuale di Black tenuta nascosta, sia alle sue recenti avventure sottoterra, in questo numero e in The Hook.

Un riferimento alla scusa della fuga di gas in The Hook (Providence 2).

“Maybe I should try wearing it down... / Forse dobbiamo andare sull'altra sponda?”
“Wearing my hair down” nella versione inglese era slang dell'epoca per dichiarare la propria omosessualità.

“They'd peacock feather me in tarry wisdom... / Mi metterebbero alla berlina con le penne di pavone...”
Black confonde il modo di dire Tar and feather = essere ostracizzato, punito socialmente, con le piume di pavone e il Libro della Saggezza dal suo incontro con Suydam (nella traduzione italiana si perde il gioco di parole).

Russell si è tramutato nella collega di lavoro di Black all'Herald, Prissy Turner.
Il letto infatti è ora spostato negli uffici.

“Oh, Bobby, you're a camp! / Oh, Bobby, mi fai morire!”
Nella versione inglese, Camp è sia il camp(o) di lavoro o di concentramento, sia un comportamento troppo “aperto” che rivela chiaramente una persona come omosessuale o deviante.

Un riferimento al suffragio femminile - il subconscio di Black identifica il diritto degli uomini con i genitali maschili.

Ancora una volta, un riferimento alla sequenza nel sotterraneo di The Hook.

Vignetta 4

L'ambiente si è spostato dagli uffici a un treno passeggeri.
Black è di nuovo in compagnia di Jonathan/Lillian Russell.

A destra troviamo Ephraim Posey, il superiore di Black comparso in The Yellow Sign. Sta leggendo America at Night, piuttosto adeguato, vista la situazione!

“Prissy, i frutti di mare mi piacciono, ma il pesce non lo sopporto. Abbiamo chiuso.”
Sottile riferimento al disgusto di Lovecraft per i cibi di mare - alcuni, senza troppa gentilezza, l'hanno associato a un disgusto per le donne, dalla volgare associazione tra l'odore del pesce e degli organi genitali femminili. Black in altre parole sta riaffermando la sua identità sessuale dichiarando di non essere interessato alle donne.

Pagina 18

Vignetta 1

Con il “treno bestiame” il sogno incomincia la sequela di riferimenti all'Olocausto della seconda guerra mondiale, che prendeva di mira ebrei, omosessuali e altri elementi “indesiderabili” ma che avrà luogo dalla data del fumetto (1919) solo tra vent'anni.
Treni bestiame erano i treni usati per trasportare i prigionieri ai campi da concentramento.
Campi di prigionia sono citati ne L'ombra su Innsmouth:
Ma i lettori dei giornali più perspicaci si meravigliarono del sorprendente numero di arresti, dell’abnorme dispiego di forze dell’ordine nell’operazione, e della segretezza circa il luogo in cui venivano tenuti i prigionieri. Non fu pubblicizzato alcun processo e neanche l’accusa fu ben precisa, né in seguito furono mai visti gli arrestati in nessuna delle prigioni del Paese. I funzionari rilasciarono delle vaghe dichiarazioni su alcune presunte malattie e sui campi di detenzione poi, in seguito, affermarono di aver rinchiuso i fermati in varie prigioni dell’Esercito e della Marina, ma non si seppe mai nulla di preciso.
E' possibile che i sogni di Black siano in grado di predire il futuro?
E' possibile sia parte del suo status come Araldo/Herald?

Vignetta 2

I segni sulla faccia di Pagina 3, vignetta 2 qui ricompaiono.
Sulla destra c'è la camera per il suicidio di The Yellow Sign.
Nella versione inglese compare l'espressione “Some place to take a leak” con il gioco di parole tra fuga di gas - gas leak - e pisciare – to leak.

Vignetta 3

E' Bryant Park, New York, da The Yellow Sign.

Vignetta 4

L'ambiente a sinistra della testa di Black è sconosciuto, ma potrebbe essere la stazione della metropolitana.

Pagina 19
Vignetta 1

Sarlem, Nathachusetts - Un misto di Salem, Massachusetts e Sarnath, una città delle Terre del Sogno, menzionata da Lovecraft in La sorte che colpì Sarnath.

A destra troviamo Tom Malone da The Hook.

“Questa storia delle camere a gas... non è terribile?”
Riferimento sia all'Olocausto che ai Giardini del suicidio di The Yellow Sign.

Sulla giacca di Black c'è una A, riferimento al romanzo La Lettera Scarlatta che Black stava leggendo prima di andare a dormire. La A sta per Adultera; nel nostro caso Adulterio per il senso di colpa che prova Black nei confronti di Jonathan/Lillian.

Vignetta 2

“Robert, ho letto il libro che mi hai mandato.”
Sembra riferirsi a un evento nel futuro, dopo che Black avrà scritto il libro per cui sta svolgendo la ricerca.

Vignetta 3-4

Ancora una volta, eventi nel futuro prossimo. Moore propone la sua versione di J. Edgar Hoover che investiga sugli eventi del 1927-28 successi a Innsmouth, come li descrive nel finale del racconto Lovecraft.
L'ombra su Innsmouth è infatti ambientato tra il 27-28, mentre le vicende di Black si svolgono nel 1919, quasi dieci anni prima.
La scena era già presente ne Il Cortile con Hoover a Salem/Innsmouth, sebbene la cittadina non venga mai direttamente nominata.

Il Cortile
Vignetta 3

“Quando ho ricevuto il libro, ho infestigato e sono finito sotto al mondo.”
Nella versione inglese Moore gioca con le parole: “infestigated” una sorta di via di mezzo tra investigation (investigazione) e infestation (infestazione).

“Una soluzione concentrata. / A saline solution.”
Salino è sale in acqua, in altre parole acqua salata, che è l'acqua di mare. Ancora una volta un riferimento al concepimento “marino” degli abitanti del paese.

Vignetta 4

L'uomo alla destra è J. Edgar Hoover.

“Sono ebreosessuali. Loro finiscono insieme nelle docce.”
Una contrazione per sintetizzare la natura doppiamente sovversiva di Black, sia ebreo che omosessuale.

La mano di Hoover sta trafficando coi pantaloni dell'uomo che gli sta di fronte, un altro riferimento omosessuale.


“Bobby, mi hanno pescato... / Bobby, they're trawling me...”
Una tecnica per pescare che include l'uso della rete, usata anche come metafora per cercare qualcosa.

Pagina 20

Vignetta 1

“Oh, Bobby, you're a camp! / Oh, Bobby, mi fai morire!”
Camp in questo contesto, nella versione inglese, vuol dire omosessuale.
Ancora una volta, nella versione inglese, c'è il gioco di parole tra Camp e Concentration Camp. Moore sta invertendo totalmente lo stereotipo, associando gli abitanti di Innsmouth con gli innocenti perseguitati dal nazismo, specialmente gli ebrei (non a caso accolgono Black, che è segretamente ebreo e omosessuale, quindi doppia vittima della potenza totalitaria).

“You marblehead! / Testa di marmo!”
Una contrazione di You blockhead (Tu, idiota!) e un riferimento a Marblehead, in Massachussetts.

Vignetta 2

“Il mio libro, il mio lavoro, mi darà la libertà...”
Riferimento alla scritta sopra il campo di concentramento di Auschwitz, Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi).

Possiamo notare le scaglie di pesce che compaiono sulla gamba di Turner.



Vignetta 3

Il muro in fondo corrisponde alla piscina sotterranea del Neonomicon, riconoscibile dalle fila di mattoni.

“Schwartz” è tedesco per “Nero”.
Molti immigrati europei modificavano i propri cognomi per farli sembrare più americani.

Un altro riferimento alla doppia natura di Black come Araldo (non solo della rivista!).

Pagina 21

Vignetta 1

Le svastiche sul muro sono ora svastiche naziste in tutto per tutto.

Vignetta 2

I pesci hanno le facce di Boggs e della moglie.

“Be', ti fanno indossare delle piccole stelle, ora ne vedo la sapienza...”
Un riferimento all'odiosa pratica nazista di obbligare gli ebrei a vestire la stella di Davide per essere identificati - è inoltre presente un collegamento verbale e concettuale con il nome del Necronomicon di Moore, il Libro della Saggezza delle stelle.

Vignetta 4

Ora nel letto di Black troviamo Tom Malone, leggendo la Lettera Scarlatta.

“Troppo innominabile.”
Tipico aggettivo lovecraftiano!

Pagina 23

Vignetta 1

Ripete lo schema di Pagina 1, Vignetta 1

Vignetta 3

Il pamphlet dalla parrocchia nomina tante volte “Oannes” suggerendo uno stretto collegamento con gli “Amici di Oannes”.

“Sono contento di aver conosciuto il tale di cui tutti parlano.”
Un altro riferimento a Black come “araldo” di qualcosa: molti a Innsmouth sembrano già conoscerlo.

Athol e Garland Wheatley sono già stati nominati e spiegati a Pagina 10, Vignetta 2.
Athol, una città veramente esistente nel Massachusetts, è l'equivalente di Providence per la Dunwich di Lovecraft. Black sta viaggiando per incontrare i Wheatleys/ Whateleys che hanno una traduzione inglese del Kitab.

Pagina 24

Vignetta 1

La bocca della donna ricorda chiaramente un pesce.


Vignetta 2-3

Le vignette formano una telecamera fissa, che dà il senso del passare del tempo.

Vignetta 4

Misery Island è l'equivalente di Providence per la Scogliera del Diavolo ne L'ombra su Innsmouth.

Il guidatore del bus è Joe Sargent, anch'egli con l'aspetto da uomo pesce di Innsmouth.

Pagina 25

Vignetta 1

Le facce dei passeggeri sono nascoste sia al lettore che a Black.

Vignetta 3

C'è una scena simile a quella descritta nel resoconto che offre Zadok Allen ne L'ombra su Innsmouth.

Vignetta 4

Il ritorno in bus è speculare - con tanto di moglie e bambino - alla sequenza in treno all'inizio di Providence 3.

L'uomo ha l'aspetto tipico degli abitanti di Innsmouth - in particolare le grinze sul collo a ricordare le branchie. Ugualmente il passeggero alla destra.

“Se non altro non li chiami Garghi/ Gargees”
Una possibile abbreviazione di “Gargouille de la mer” dal Neonomicon.

Pagina 26

Vignetta 4

Black sta leggendo una copia del numero di Agosto del 1919 del Judge (rivista di moda).



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