Il giovedì della scorsa
settimana avevano dato in televisione su Italia 2 la prima parte
dell'edizione estesa del Signore degli Anelli, come mi hanno
comunicato ormai usano fare ogni quattro mesi.
Stranamente, spot
pubblicitari a parte, era davvero la parte 1 della Compagnia
dell'Anello ed era davvero la versione estesa.
Questa serie di articoli
vorrebbe accompagnare ogni giovedì con una carrellata di curiosità,
appunti
filmici e osservazioni pungenti sulla trilogia jaksoniana.Di proposito, ho depennato le osservazioni relative alla fonte cartacea, preferendo invece un'analisi puramente sulla celluloide.
Rivedendo La Compagnia
dell'Anello parte 1, il primo appunto che mi è balzato all'occhio è
la scelta di chi l'ha trasmesso di tagliare al Concilio di Elrond.
Scelta che lascia perplessi perchè ero convinto che sarebbero
arrivati fino a Moria, ma che dal punto di vista “cronologico” ha
il suo senso, essendo due ore per giovedì.
Pertanto, ho recuperato
dall'articolo precedente la sezione sul Caradhras e su Moria,
arricchendola già che c'ero con qualche nuovo appunto.
Un altro errore dalla mia
parte, è una certa confusione tra nomi originali inglesi e
traduzioni italiane, che spesso alterno senza rifletterci. Essendo
l'articolo in italiano, ha senso che lo siano anche i nomi, sebbene
nel caso degli appunti geografici mi venga naturale usare il termine
inglese!
Lothorien è un buon
esempio! Non appena avrò più tempo a disposizione, ricontrollerò e
nel caso correggerò eventuali aporie della parte 1.
La versione estesa dello
scorso giovedì conferma la mia impressione che Jackson, dovendo
tagliare, abbia di proposito tagliato l'aspetto più fiabesco della
storia, sacrificando Tom Bombadil e la volpe “parlante” dei primi
capitoli a favore di una maggiore introspezione psicologica.
Scelta saggia, perchè mi
sembra ovvio che fossero “residui”, influenze di scarto de Lo
Hobbit che nel Signore degli Anelli anche cartaceo non avrebbero mai
dovuto avere spazio.
Scelta dunque e certo non
casuale, se si osserva che tutti gli altri eventi, dall'incontro con
gli elfi dopo Hobbiton, ad alcuni dettagli della festa di Bilbo, alla
stessa Brea sono riprodotti o accennati tutti: ogni passaggio che
sembrava “tagliato” dalla versione normale qui ricompare.
Tranne Bombadil, per ovvia
e giustissima scelta ideologica.
Le Montagne
La Compagnia
dell'Anello parte finalmente da Gran Burrone. Durante una pausa lungo
il cammino, una nuvola “controvento!” (cit) di corvi mandati da
Saruman cerca di scoprire dov'è il portatore dell'Anello. Dopo aver
fallito l'attraversamento montano del Caradhras, la Compagnia si
addentra nelle profondità di Moria. Goblin, troll e un Balrog
portano alla morte del primo (e unico responsabile) membro della
Compagnia. Momento di lutto.
A Manitoba,
in Canada, la città locale si chiama Gimli. Nel 2001 ricevette un
gran numero di Tolkienhead convinti di un inesistente legame col
Signore degli Anelli.
Le Porte di
Moria sono state filmate in un parcheggio allagato.
Peter
Jackson ha l'abilità (o la mania) di creare sequenze elaborate e
protratte da brevi accenni di sceneggiatura. Ad esempio, la sequenza
di tre minuti quando la Compagnia scende le scale era solo un accenno
nella sceneggiatura, che avrebbe dovuto durare pochi secondi. Il
primo film di Jackson, Bad Taste, doveva durare dieci minuti e si è
rivelato un'ora di durata. La Compagnia dell'Anello doveva durare due
ore e venti, ma è stata a fatica ridotto a tre ore e mezza.
La sequenza
di Moria – venticinque minuti – fu mostrata a maggio 2001 al
Festival di Cannes. Fu la prima sequenza del Signore degli Anelli
vista in sala e impressionò favorevolmente i giornalisti –
garantendo sei mesi di pubblicità positiva anziché sei di negativa.
La musica di
Moria include in sottofondo un coro di voci. Per dare l'idea di un
coro di nani malmostosi che cantano, Shore usò sessanta vocalisti
Maori, cinquanta cantanti e dieci giocatori di rugby.
Durante la
bozza del Signore degli Anelli, un arciere goblin feriva Legolas a
Moria.
Mentre la cinepresa riprende dall'alto Merry e Pipino che duellano, Merry getta ad Aragorn una mela (gli ritorna il favore da quand'erano diretti a Gran Burrone e avevano protestato, perchè non avevano fatto lo “spuntino”?)
Una mela al giorno... |
... toglie il ramingo di torno! |
Chiaramente
i tecnici degli effetti speciali non avevano ancora idea di come
animare Gollum.
Quando compare a Moria, gli occhioni
e quell'accenno di mano lo rendono molto bestiale rispetto alla
versione “anoressica” che comparirà nel seguito.
Non si sa se
per disattenzione o motivi di budget, la spada Glamdring di Gandalf
non si illumina in presenza dei goblin, prima del combattimento nella
tomba di Balin.
Le rovine
che attraversa la Compagnia sono i resti di Ost-in-Edhil, una
fortezza elfica della Seconda Era di Galadriel, distrutta da Sauron.
Quando sulle montagne Boromir maneggia l'Anello, questo sembra scivolare per proprio conto sulla catenella, come se dotato di una sua volontà. Sta allo spettatore decidere se è un segnale della sua influenza sulla mente di Boromir o se è solo un effetto ottico, magari dovuto alla neve.
Eppur si muove! |
Il Troll di
caverna è chiaramente una citazione di King Kong.
Presso le
Porte di Moria, nella prima scena Merry getta pietre nel lago e
Pipino gli siede accanto. Nel fotogramma successivo, è Pipino che
continua a gettar pietre, mentre Merry gli siede accanto.
Inizialmente,
quando Bakshi avrebbe voluto dirigere Il Signore degli Anelli (1978)
la prima versione della sceneggiatura fu affidata a John Boorman
(Excalibur). Nella versione Boormiana, Gimli non riesce a ricordare
la parola d'accesso alle Porte, perciò Gandalf lo costringe a
scavare un buco, entrarci e lo picchia col bastone fino a quando il
nano non impreca nella sua lingua antica, scoprendo la parola
d'accesso.
In origine
la Miramax aveva proposto un unico film per il Signore degli Anelli –
la sequenza di Moria sarebbe stata tagliata e i personaggi ne
avrebbero parlato a Lorien – limitandosi a dire quanto fosse stato
orribile.
Dopo la
perdita di Gandalf, la Compagnia si sente “spezzata” e
demoralizzata, così come l'accompagnamento sonoro che inizia a
distorcersi e sfilacciarsi.
La Foresta di
Lorien
La
Compagnia, traumatizzata dalla perdita di Gandalf, cerca rifugio
nella foresta di Lorien. Lì dapprima incontra Haldir, poi la coppia
di signori elfici Celeborn e Galadriel. Frodo scruta nello specchio e
tenta Galadriel con l'anello. Boromir frattanto è tormentato da cupi
pensieri. Dopo essersi ristorati e a bordo di barche elfiche, la
Compagnia riceve i doni della Dama e riparte col cuore gonfio di
desiderio per la terra incantata.
Perchè
chiunque non sia familiare col Signore degli Anelli scambia la fiala
di Galadriel per una boccetta di profumo, o di acqua di Sirmione? Sul
serio, non mi pare che in profumeria si trovino normalmente boccette
di cristallo cesellato, che io sappia...
L'attore che recita Haldir, Craig Parker, lavorava con Jackson già dalle primissime riprese del film. In origine recitava come Frodo nella versione sonora che accompagnava lo storyboard (la sceneggiatura a fumetti) della Compagnia dell'Anello.
Sia
l'interno di Gran Burrone, che gli interni di Orthanch, che gli “open
space” di Lorien sono stati ricreati in studio, con gli stessi
materiali, nello stesso punto.
Ngila
Dickson, la responsabile supervisore dei costumi, ricorda i mantelli
elfici come la sfida in assoluto più difficile del film: dovevano
sembrare naturali, eppure conservare un che' di “elfico” che
consentisse loro di sembrare evanescenti.
Sempre i
mantelli elfici costrinsero il team a ridisegnare daccapo gli
zaini/fagotti che dovevano stare sopra le spalle, passare colle
cinghie sotto le braccia e infine essere legati sul petto. La faretra
di Legolas doveva allo stesso modo esser legata con complicati
accorgimenti per evitare che si spostasse da una parte all'altra.
A Boromir
capita di dire: “Mio padre è un uomo nobile”/ My father is a
noble man. In effetti il supervisore di Gondor, Denethor, è recitato
da John Noble, nobile di cognome (ma non di fatto).
Prima che il
film uscisse, il London Sunday Times intervistò Cate Blanchett nel
luglio del duemila.
La giornalista incaricata non aveva mai letto ne lo Hobbit, ne Il Signore degli Anelli, perciò
cercò qualche informazione su Internet da scrivere come trafiletto di accompagnamento:
“Per chi non conosce la saga, Galadriel è la sorella buona della cattiva, ma bellissima Regina Beruthiel, che ha imprigionato la Compagnia dell'Anello nella Foresta di Loren. Nel libro, Galadriel li libera da sua sorella. E' una parte piccola, ma importante e Blanchett si è particolarmente impegnata per ottenerla.”
Ah, questi giornalisti, più li pagano, peggio lavorano...
La fine della
Compagnia
Ad Amon Hen,
Frodo medita su come portare l'anello a Mordor, ma incontra Boromir.
Divorato dalla paura di non poter fare abbastanza per salvare la sua
gente, Boromir tenta prima di convincere Frodo ad accompagnarlo a
Gondor e in seguito tenta di sottrargli l'anello. Gli Uruk-hai di
Saruman attaccano la Compagnia. Merry e Pipino per salvare Frodo
vengono catturati dagli orchi. Boromir combatte contro gli uruk prima
di soccombere all'arco nero di Lurtz. La Compagnia si divide.
Inizialmente
doveva esserci una scena in cui gli orchi attaccavano la Compagnia
quand'era ancora in barca lungo il fiume Anduin, come nel libro (uno
scambio di frecce tra Uruk-hai e Legolas, in pratica). Il set presso un
fiume a Queenstown fu però distrutto da un'inondazione improvvisa
qualche giorno prima delle riprese.
L'artista
Alan Lee, ispezionando una delle statue finte di Amon Hen, scivolò e
si ruppe il polso – piuttosto ironico considerando che non
ci furono invece incidenti tra gli attori o gli stunt nelle scene di
combattimento.
Le piume
delle frecce di Legolas sono di galline e tacchini. La barba di Gimli
è di peli di yak.
Nella scena
in cui Merry e Pipino lanciano pietre agli orchi, Boyd (Pipino) colpì
per errore uno dei cameraman che riprendevano, rompendogli il naso.
Piccoli teppisti cercasi. |
Le statue
sono rispettivamente Isildur (sinistra) ed Elendil (destra). Hanno
persino gli stessi elmi e le stesse armature che avevano nella
battaglia contro Sauron.
Alla fine de
La Compagnia dell'Anello Gimli descrive con poche parole l'inizio de
Le Due Torri, descrivendo dove andranno Frodo e Sam.
Amon Sul,
dove Frodo era stato pugnalato, e Amon Hen, dove Boromir viene
ucciso, sono sospettosamente simili...
Aragorn, al
termine del primo film, indossa i bracciali di Boromir, in ricordo
del coraggio dell'amico ucciso, come memento a trovare gli hobbit e
come riconoscimento della sua legittima pretesa al trono di Gondor.
Nella
versione estesa, nella scena in cui Legolas colpisce gli orchi a
raffica, uno degli orchi inizia a cadere prima che la freccia l'abbia
colpito!
Il
combattimento tra Aragorn e Lurtz è tra i più brutali del primo
film. Quando Aragorn finisce contro un albero, perde la spada. Quando
Lurtz gli getta contro lo scudo, Aragorn perde la spada... di nuovo!
2 commenti:
Ottima analisi, come sempre.
Di tutte le cose che ho letto, l'esclusione di Tom Bombadil è stata una scelta giusta. Anche se molto tolkeniani non hanno gradito...
@Marco Grande Arbitro
Grazie! Spero stia tornando utile, continuo a scoprire informazioni e a correggere quelle vecchie, un vero work in progress...
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