Un mio collega
d'università che possiede la televisione (o è la televisione a
possedere lui? Ahimè...) mi ha subito informato sollecito che
stasera trasmettono la parte uno della Compagnia dell'Anello
nell'extended edition di Peter Jackson, su Italia 2, alle 21.10.
Certo, potremmo addurre
ottime argomentazioni per spiegare come non ci sia alcun sprone a
guardare un film sulla televisione, sopportando l'ingestione forzata
di nauseabonde pubblicità, caroselli, tagli e interruzioni
inopportune, per non rammentare gli usuali sbagli nell'alternare le
diverse parti (parte 2 prima della parte 1 ecc ecc).
E allo stesso modo,
potremmo scrivere il solito articolo di cinquecento parole o meno in
cui spieghiamo senza conoscenza di cinema, perchè
cinematograficamente Il Signore degli Anelli è un brutto film, o in
cui argomentiamo senza aver letto nulla di fantasy come Tolkien sia
un “autore banale”. Purtroppo l'offesa senza valide
argomentazioni a supportarne l'evidenza è quel genere di
caratteristiche dei blog “famosi” che non riesco a replicare,
come non mi diverto a gettar letame sui passanti quando passeggio in
campagna.
Una lamentela pungente,
un buon discorso non impedirà mai a una buona porzione della
popolazione di sedersi in poltrona e guardare nonostante tutto il
film dalla televisione, pur conscio di blu-ray spesso in svendita o
delle opportunità sui Torrent.
Quindi, perchè non
approfittarne?
Di recente, cercando
saggistica su Tolkien per un progetto, ho letto un saggio di
curiosità sul making off della trilogia filmica, che
spezzetta i movies in sequenze che analizza, offrendo per ciascuna i
commenti del pubblico al cinema, le informazioni erudite, le
curiosità più eccentriche, gli errori e le incongruenze sul set.
The Lord of the Films –
The Unofficial Guide to Tolkien's Middle-Earth on the Big Screen è
solo una raccolta di curiosità scritta da un fan per i fan,
probabilmente pubblicata all'epoca in una qualche edizione piena di
foto colorate e scritte sgargianti. Sono allegate curiosità sul
merchandising, interviste a comparse ed effettisti, persino guide ai
segreti sui dvd in vendita ai primi '2000.
L'aspetto davvero
interessante sta proprio qui: The Lord of the Films proprio in virtù
dei sui difetti, del suo essere “basso” è un ottimo termometro
per l'atmosfera fantasy che si respirava tra la fine dei nineties e
l'inizio di questo nuovo, perfido secolo. Sono nato nel '92, quindi
potete comprendere che ora, nel 2016, passato un decennio dall'uscita
del Ritorno del re (2003) mi sembra sia giunto il momento per giudicare
chi/cosa/come salvare di quel periodo.
In altre parole, The
Lord of the Films non interessa in quanto dice sul Signore degli
Anelli, ma in quanto dice sui fan del Signore degli Anelli a inizio '2000.
Per citare un esempio
tra i tanti, l'autore non sa ancora se Jackson dirigerà Lo Hobbit,
che immagina un'eventualità a dir poco impossibile. Considerando
l'orrido risultato, sarebbe stato meglio se il progetto fosse rimasto
davvero impossibile...
Il rilascio ogni
giovedì della trilogia sulla televisione dovrebbe pertanto
permettermi un nuovo appuntamento settimanale, in cui commentare
spezzone dopo spezzone la trilogia, usando quest'Unofficial Guide per
mostrarvi dettagli che io per primo non ho mai notato.
Se non ci saranno
imprevisti, ci si darà appuntamento per 6 settimane di fila.
Prologo – La Storia
dell'Anello.
L'idea del prologo è
di Bakshi. In origine la voce doveva essere quella di Frodo, poi si
optò per Gandalf, infine scegliendo Galadriel.
Isidur ucciso dai vili orchetti galleggia senza problemi – nonostante il peso niente affatto trascurabile dell'armatura, della spada, della cotta di maglia...
I gioielli del film sono la creazione di Jasmine Watson, fresca di scuola. Il suo gioiello preferito è Nenya, l'anello di Galadriel.
I gioielli del film sono la creazione di Jasmine Watson, fresca di scuola. Il suo gioiello preferito è Nenya, l'anello di Galadriel.
Perchè diamine Bilbo è
stato truccato per sembrare più giovane quando trova l'Anello? Se il
portare dell'Anello non invecchia un solo giorno, dovrebbe avere la
stessa faccia quando parla con Frodo nella Contea, invece di sembrare
invecchiato...
L'Anello usato nel film – nei suoi diversi prototipi e dimensioni – è stata l'ultima creazione di Jens Hansen prima della sua morte nel 1999.
Hobbiton – Compleanno
di Bilbo, arrivo dei Nazgul, Gandalf indaga sull'Anello...
George Lucas, che ha
spesso citato tra le tanti fonti da cui ispirarsi plagiare Il Signore
degli Anelli, avrebbe voluto che Luke Skywalker e la sua famiglia a
Tatooine fossero di statua “hobbit”, idea abbandonata in
seguito...
Il grido “Tronfipiedi!”
dall'hobbit rubizzo coi piedi sul tavolo è una citazione voluta di
Jackson dell'originale cartone di Bakshi, dove compare una scena
identica.
I due quadretti dei genitori di Bilbo sopra il caminetto hanno le fattezze rispettivamente di Peter Jackson e Fran Walsh.
Quando Frodo parte “di
tutta fretta” e si mette a riempire la borsa, Gandalf ripiega bene
una maglietta e gliela porge, poi Frodo la spiegazza di nuovo e la
ficca a forza nella borsa.
Comunque, fin da
quand'ho visto il film per la prima volta al Nazionale, quel
grosso pezzo di pane integrale avvoltolato mi ha sempre comunicato una
gran fame...
Mentre il Nazgul chiede
informazioni al contadino terrorizzato, il cane di guardia
“impaurito” scodinzola allegramente!
L'Anello va ad est –
Brea, scontro ad Amon Sul, arrivo a Gran Burrone
Quando gli hobbit si
nascondono sotto le radici dell'albero, Jackson cita una scena
originale di Bakshi, a sua volta ripresa dall'illustrazione di John Howe. Una scelta corretta, considerando che fu il film di Bakshi a
introdurre Tolkien a Jackson, mentre è Howe l'artista di riferimento
per i paesaggi e le città della Terra di Mezzo “jacksoniana”.
Le grida dei Nazgul
sono voci registrate di Fran Walsh, sceneggiatrice e moglie di Peter.
La torre di Orthanc è
basata sul dipinto di Alan Lee, Orthanc (1989).
Il palantir era fatto
di legno e coperto da una vernice speciale.
I Nazgul a cavallo sono
i migliori cavallerizzi che avessero all'epoca in Nuova Zelanda, per
la maggior parte donne tra i quaranta e i cinquant'anni.
Nel libro, Frodo è il
più vecchio tra i quattro hobbit, mentre Pipino è il più giovane.
Nel film Billy Boyd (Pipino) è l'attore più vecchio, mentre Wood
(Frodo) il più giovane.
La spada che usa Elrond
nel prologo è la stessa che impugna Arwen contro i Nazgul presso il
fiume, diverse migliaia di anni dopo.
Al Puledro Impennato,
mentre Frodo chiede chi è il ramingo nell'angolo, Pipino si dirige
al bancone per prendere una pinta. Quando però la camera inquadra
Frodo, al tavolo ci sono Frodo, Sam e Pipino, mentre è Merry che è
via.
Come diamine sapevano i
Nazgul quale stanza aveva affittato Frodo al Puledro Impennato?
Avevano letto il registro dei clienti?
Il Re-Stregone di
Angmar mentre si avvicina a Frodo ad Amon Sul estrae in rapida
successione la sua spada due volte.
Gran Burrone – Frodo
incontra nuovamente Bilbo, Concilio di Elrond, formazione della
Compagnia.
Le foglie disperse sul
pavimento di Gran Burrone sono foglie di seta importate a milioni
dalla Cina – trasmettono l'idea di una razza morente, autunnale.
Nella prima bozza della
sceneggiatura, Boromir si riferiva a sé stesso come “Vecchio
Boromir”.
Gimli richiedeva
l'ordalia di quattro ore e mezza minima di make up, specie per
l'impressione di una pelle “invecchiata” e coriacea più che per
la magnifica barba.
Orlando Bloom non sarà
il miglior attore del secolo, ma interpretare Legolas in questa prima
trilogia richiede una naturalezza tutt'altro che naturale: doveva
trasmettere l'idea di un personaggio giovane (per gli elfi) ma
vecchio (per gli umani) che fosse una mescolanza di irruenza e
saggezza.
Oltre a Narsil sul
piedistallo, a Rivendell possiamo notare Aiglos, la lancia di
Gil-galad e Hadhafang, la spada usata sia da Elrond che Arwen.
Ogni volta che Aragorn
si trova con Arwen in un momento romantico, le accarezza le orecchie
a punta. Ad ognuno le sue perversioni...
Le Montagne – Il passo
del Caradhras, Moria, l'incontro col Balrog
A Manitoba, in Canada,
la città locale si chiama Gimli. Nel 2001 ricevette un gran numero
di Tolkienhead convinti di un'inesistente legame col Signore degli
Anelli.
Le Porte di Moria sono
state filmate in un parcheggio allagato.
Peter Jackson ha
l'abilità (o la mania) di creare sequenze elaborate e protratte da
brevi accenni di sceneggiatura. Ad esempio, la sequenza di tre minuti
quando la Compagnia scende le scale era solo un accenno nella
sceneggiatura, che avrebbe dovuto durare pochi secondi. Il primo film
di Jackson, Bad Taste, doveva durare dieci minuti e si è rivelato
un'ora di filmato. La Compagnia dell'Anello doveva durare due ore e
venti, ma è stata a fatica ridotto a tre ore e mezza.
La sequenza di Moria –
venticinque minuti – fu mostrata a maggio 2001 al Festival di
Cannes. Fu la prima sequenza del Signore degli Anelli vista in sala e
impressionò favorevolmente i giornalisti – garantendo sei mesi di
pubblicità positiva anziché sei di negativa.
Le rovine che
attraversa la Compagnia sono i resti di Ost-in-Edhil, una fortezza
elfica della Seconda Era di Galadriel, distrutta da Sauron.
Il modo con cui la luce
colpisce la tomba di Balin è identica alla scena in Citizen Kane/ Quarto Potere (1941) quando Mr Thompson visita la biblioteca Walter Thatcher.
Il Troll di caverna è
chiaramente una citazione di King Kong.
Presso le Porte di
Moria, nella prima scena Merry getta pietre nel lago e Pipino gli
siede accanto. Nel fotogramma successivo, è Pipino che continua a
gettar pietre, mentre Merry gli siede accanto.
Inizialmente, quando
Bakshi avrebbe voluto dirigere Il Signore degli Anelli (1978) la
prima versione della sceneggiatura fu affidata a John Boorman
(Excalibur). Nella versione Boormiana, Gimli non riesce a ricordare
la parola d'accesso alle Porte, perciò Gandalf lo costringe a
scavare un buco, sedercisi dentro e lo picchia col bastone fino a quando il
nano non impreca nella sua lingua antica, scoprendo la parola
d'accesso.
In origine la Miramax
aveva proposto un unico film per il Signore degli Anelli – la
sequenza di Moria sarebbe stata tagliata e i personaggi ne avrebbero
parlato a Lothorien – limitandosi a dire quanto fosse stato
orribile.
2 commenti:
Inizio con un piccolo OT: ormai la Mediaset trasmette la trilogia del Signore degli Anelli ogni quattro mesi ahah
L'idea del post mi piace. Ricordo che anni fa lessi uno speciale di Ciak dedicao ai tre film... C'erano tante informazioni interessanti sul film e su Tolkien. Peccato che non so più che fine abbia fatto...
@Marco Grande Arbitro
Grazie, avevo notato che la davano più spesso, ricordo d'averne visto un frammento a dicembre 2015, a casa di un amico :)
Lo specialone su Ciak se lo ritrovi conservalo bene, perchè mi hanno detto che adesso vale parecchio come oggetto da collezionismo. Dovrei averlo da qualche parte, era molto carino, specie per gli standard solitamente mediocri di una rivista patinata come Ciak...
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