giovedì 21 aprile 2016

Il Signore dei Film - Compagnia dell'anello parte 1 (analisi)


Un mio collega d'università che possiede la televisione (o è la televisione a possedere lui? Ahimè...) mi ha subito informato sollecito che stasera trasmettono la parte uno della Compagnia dell'Anello nell'extended edition di Peter Jackson, su Italia 2, alle 21.10. 
Certo, potremmo addurre ottime argomentazioni per spiegare come non ci sia alcun sprone a guardare un film sulla televisione, sopportando l'ingestione forzata di nauseabonde pubblicità, caroselli, tagli e interruzioni inopportune, per non rammentare gli usuali sbagli nell'alternare le diverse parti (parte 2 prima della parte 1 ecc ecc).
E allo stesso modo, potremmo scrivere il solito articolo di cinquecento parole o meno in cui spieghiamo senza conoscenza di cinema, perchè cinematograficamente Il Signore degli Anelli è un brutto film, o in cui argomentiamo senza aver letto nulla di fantasy come Tolkien sia un “autore banale”. Purtroppo l'offesa senza valide argomentazioni a supportarne l'evidenza è quel genere di caratteristiche dei blogfamosi” che non riesco a replicare, come non mi diverto a gettar letame sui passanti quando passeggio in campagna.
Una lamentela pungente, un buon discorso non impedirà mai a una buona porzione della popolazione di sedersi in poltrona e guardare nonostante tutto il film dalla televisione, pur conscio di blu-ray spesso in svendita o delle opportunità sui Torrent. 
Quindi, perchè non approfittarne?
Di recente, cercando saggistica su Tolkien per un progetto, ho letto un saggio di curiosità sul making off della trilogia filmica, che spezzetta i movies in sequenze che analizza, offrendo per ciascuna i commenti del pubblico al cinema, le informazioni erudite, le curiosità più eccentriche, gli errori e le incongruenze sul set.

The Lord of the FilmsThe Unofficial Guide to Tolkien's Middle-Earth on the Big Screen è solo una raccolta di curiosità scritta da un fan per i fan, probabilmente pubblicata all'epoca in una qualche edizione piena di foto colorate e scritte sgargianti. Sono allegate curiosità sul merchandising, interviste a comparse ed effettisti, persino guide ai segreti sui dvd in vendita ai primi '2000.
L'aspetto davvero interessante sta proprio qui: The Lord of the Films proprio in virtù dei sui difetti, del suo essere “basso” è un ottimo termometro per l'atmosfera fantasy che si respirava tra la fine dei nineties e l'inizio di questo nuovo, perfido secolo. Sono nato nel '92, quindi potete comprendere che ora, nel 2016, passato un decennio dall'uscita del Ritorno del re (2003) mi sembra sia giunto il momento per giudicare chi/cosa/come salvare di quel periodo.
In altre parole, The Lord of the Films non interessa in quanto dice sul Signore degli Anelli, ma in quanto dice sui fan del Signore degli Anelli a inizio '2000.
Per citare un esempio tra i tanti, l'autore non sa ancora se Jackson dirigerà Lo Hobbit, che immagina un'eventualità a dir poco impossibile. Considerando l'orrido risultato, sarebbe stato meglio se il progetto fosse rimasto davvero impossibile...

Il rilascio ogni giovedì della trilogia sulla televisione dovrebbe pertanto permettermi un nuovo appuntamento settimanale, in cui commentare spezzone dopo spezzone la trilogia, usando quest'Unofficial Guide per mostrarvi dettagli che io per primo non ho mai notato.
Se non ci saranno imprevisti, ci si darà appuntamento per 6 settimane di fila.


Prologo – La Storia dell'Anello.

L'idea del prologo è di Bakshi. In origine la voce doveva essere quella di Frodo, poi si optò per Gandalf, infine scegliendo Galadriel.

Isidur ucciso dai vili orchetti galleggia senza problemi – nonostante il peso niente affatto trascurabile dell'armatura, della spada, della cotta di maglia...


I gioielli del film sono la creazione di Jasmine Watson, fresca di scuola. Il suo gioiello preferito è Nenya, l'anello di Galadriel.

Perchè diamine Bilbo è stato truccato per sembrare più giovane quando trova l'Anello? Se il portare dell'Anello non invecchia un solo giorno, dovrebbe avere la stessa faccia quando parla con Frodo nella Contea, invece di sembrare invecchiato...


L'Anello usato nel film – nei suoi diversi prototipi e dimensioni – è stata l'ultima creazione di Jens Hansen prima della sua morte nel 1999.

Hobbiton – Compleanno di Bilbo, arrivo dei Nazgul, Gandalf indaga sull'Anello...

George Lucas, che ha spesso citato tra le tanti fonti da cui ispirarsi plagiare Il Signore degli Anelli, avrebbe voluto che Luke Skywalker e la sua famiglia a Tatooine fossero di statua “hobbit”, idea abbandonata in seguito...

Il grido “Tronfipiedi!” dall'hobbit rubizzo coi piedi sul tavolo è una citazione voluta di Jackson dell'originale cartone di Bakshi, dove compare una scena identica.

I due quadretti dei genitori di Bilbo sopra il caminetto hanno le fattezze rispettivamente di Peter Jackson e Fran Walsh.

Quando Frodo parte “di tutta fretta” e si mette a riempire la borsa, Gandalf ripiega bene una maglietta e gliela porge, poi Frodo la spiegazza di nuovo e la ficca a forza nella borsa.
Comunque, fin da quand'ho visto il film per la prima volta al Nazionale, quel grosso pezzo di pane integrale avvoltolato mi ha sempre comunicato una gran fame...


Mentre il Nazgul chiede informazioni al contadino terrorizzato, il cane di guardia “impaurito” scodinzola allegramente!

L'Anello va ad est – Brea, scontro ad Amon Sul, arrivo a Gran Burrone

Quando gli hobbit si nascondono sotto le radici dell'albero, Jackson cita una scena originale di Bakshi, a sua volta ripresa dall'illustrazione di John Howe. Una scelta corretta, considerando che fu il film di Bakshi a introdurre Tolkien a Jackson, mentre è Howe l'artista di riferimento per i paesaggi e le città della Terra di Mezzo “jacksoniana”.

Le grida dei Nazgul sono voci registrate di Fran Walsh, sceneggiatrice e moglie di Peter.

La torre di Orthanc è basata sul dipinto di Alan Lee, Orthanc (1989).

Il palantir era fatto di legno e coperto da una vernice speciale.

I Nazgul a cavallo sono i migliori cavallerizzi che avessero all'epoca in Nuova Zelanda, per la maggior parte donne tra i quaranta e i cinquant'anni.

Nel libro, Frodo è il più vecchio tra i quattro hobbit, mentre Pipino è il più giovane. Nel film Billy Boyd (Pipino) è l'attore più vecchio, mentre Wood (Frodo) il più giovane.

La spada che usa Elrond nel prologo è la stessa che impugna Arwen contro i Nazgul presso il fiume, diverse migliaia di anni dopo.

Al Puledro Impennato, mentre Frodo chiede chi è il ramingo nell'angolo, Pipino si dirige al bancone per prendere una pinta. Quando però la camera inquadra Frodo, al tavolo ci sono Frodo, Sam e Pipino, mentre è Merry che è via.


Come diamine sapevano i Nazgul quale stanza aveva affittato Frodo al Puledro Impennato? Avevano letto il registro dei clienti?

Il Re-Stregone di Angmar mentre si avvicina a Frodo ad Amon Sul estrae in rapida successione la sua spada due volte.

Gran Burrone – Frodo incontra nuovamente Bilbo, Concilio di Elrond, formazione della Compagnia.

Le foglie disperse sul pavimento di Gran Burrone sono foglie di seta importate a milioni dalla Cina – trasmettono l'idea di una razza morente, autunnale.

Nella prima bozza della sceneggiatura, Boromir si riferiva a sé stesso come “Vecchio Boromir”.

Gimli richiedeva l'ordalia di quattro ore e mezza minima di make up, specie per l'impressione di una pelle “invecchiata” e coriacea più che per la magnifica barba.

Orlando Bloom non sarà il miglior attore del secolo, ma interpretare Legolas in questa prima trilogia richiede una naturalezza tutt'altro che naturale: doveva trasmettere l'idea di un personaggio giovane (per gli elfi) ma vecchio (per gli umani) che fosse una mescolanza di irruenza e saggezza.

Oltre a Narsil sul piedistallo, a Rivendell possiamo notare Aiglos, la lancia di Gil-galad e Hadhafang, la spada usata sia da Elrond che Arwen.


Ogni volta che Aragorn si trova con Arwen in un momento romantico, le accarezza le orecchie a punta. Ad ognuno le sue perversioni...

Le Montagne – Il passo del Caradhras, Moria, l'incontro col Balrog

A Manitoba, in Canada, la città locale si chiama Gimli. Nel 2001 ricevette un gran numero di Tolkienhead convinti di un'inesistente legame col Signore degli Anelli.

Le Porte di Moria sono state filmate in un parcheggio allagato.

Peter Jackson ha l'abilità (o la mania) di creare sequenze elaborate e protratte da brevi accenni di sceneggiatura. Ad esempio, la sequenza di tre minuti quando la Compagnia scende le scale era solo un accenno nella sceneggiatura, che avrebbe dovuto durare pochi secondi. Il primo film di Jackson, Bad Taste, doveva durare dieci minuti e si è rivelato un'ora di filmato. La Compagnia dell'Anello doveva durare due ore e venti, ma è stata a fatica ridotto a tre ore e mezza.

La sequenza di Moria – venticinque minuti – fu mostrata a maggio 2001 al Festival di Cannes. Fu la prima sequenza del Signore degli Anelli vista in sala e impressionò favorevolmente i giornalisti – garantendo sei mesi di pubblicità positiva anziché sei di negativa.

Le rovine che attraversa la Compagnia sono i resti di Ost-in-Edhil, una fortezza elfica della Seconda Era di Galadriel, distrutta da Sauron.



Il modo con cui la luce colpisce la tomba di Balin è identica alla scena in Citizen Kane/ Quarto Potere (1941) quando Mr Thompson visita la biblioteca Walter Thatcher.

Il Troll di caverna è chiaramente una citazione di King Kong.

Presso le Porte di Moria, nella prima scena Merry getta pietre nel lago e Pipino gli siede accanto. Nel fotogramma successivo, è Pipino che continua a gettar pietre, mentre Merry gli siede accanto.

Inizialmente, quando Bakshi avrebbe voluto dirigere Il Signore degli Anelli (1978) la prima versione della sceneggiatura fu affidata a John Boorman (Excalibur). Nella versione Boormiana, Gimli non riesce a ricordare la parola d'accesso alle Porte, perciò Gandalf lo costringe a scavare un buco, sedercisi dentro e lo picchia col bastone fino a quando il nano non impreca nella sua lingua antica, scoprendo la parola d'accesso.

In origine la Miramax aveva proposto un unico film per il Signore degli Anelli – la sequenza di Moria sarebbe stata tagliata e i personaggi ne avrebbero parlato a Lothorien – limitandosi a dire quanto fosse stato orribile.  

2 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Inizio con un piccolo OT: ormai la Mediaset trasmette la trilogia del Signore degli Anelli ogni quattro mesi ahah

L'idea del post mi piace. Ricordo che anni fa lessi uno speciale di Ciak dedicao ai tre film... C'erano tante informazioni interessanti sul film e su Tolkien. Peccato che non so più che fine abbia fatto...

Coscienza ha detto...

@Marco Grande Arbitro
Grazie, avevo notato che la davano più spesso, ricordo d'averne visto un frammento a dicembre 2015, a casa di un amico :)

Lo specialone su Ciak se lo ritrovi conservalo bene, perchè mi hanno detto che adesso vale parecchio come oggetto da collezionismo. Dovrei averlo da qualche parte, era molto carino, specie per gli standard solitamente mediocri di una rivista patinata come Ciak...