Primo giorno dell'anno nuovo, mi sembra doveroso iniziare con un racconto. Il mio primo tentativo di usare un flusso di coscienza, non so quanto sia stato efficace, anzi ne dubito.... Ce ne sono a pacchi in Madre Londra di Moorcock e lì sono usati davvero con grande maestria.
Se vi va, commentate che vi sembra.
La carrozza.
Bam!
Quella. Dannata. Carrozza.
Ora vomito, ora non vomito, ora vomito,
ora non vomito il purè di patate a colazione pessima idea no dai
perché tutte quelle salsicce poi stronza la locandiera belle poppe
però dio dio dio non voglio vomitare nella tuba regalata da mia
madre buona anima sua che cazzo locandiera del cazzo scommetto
complotto sarà ebrea ma le hai sentite le ultime no dai guerra
sicuro guerra guerra porco porco no dai ora vomito
Bam!
L'ufficiale sobbalzò, si strinse la
pancia. Emise un lungo gemito soffocato, un grido gutturale di
cagnolone in pena. Strinse i denti gialli di oppio, deglutì più
volte. Ricacciò la bile in gola.
- Ehi! Vogliamo fare attenzione
laggiù, per dio! Ho pagato, per questo viaggio, cocchiere! Non sono
un sacco di patate! -
Il cocchiere si limitò a stringersi il
cappellaccio in testa, lo schioccare della frusta sui cavalli era
l'unico suono nello stretto abitacolo foderato di velluto rosso.
L'ufficiale si massaggiò la pancia con i guanti in velluto bianco.
Il corsetto da parata stringeva sull'inguine come un gigantesco
silicio, un cerchio di spunzoni incandescenti. Strisciò gattoni
verso la finestra, sbirciò il panorama di conifere avvolte nella
nebbia, casupole di paglia, muretti a secco per custodire le greggi.
Un pastorello quindicenne con uno schioppo al fianco e più rughe di
molti veterani dell'esercito custodiva una mandria di maiali.
O almeno penso siano maiali cioè dove
l'avevo letto Serbia esporta maiali nient'altro che maiali ah quanto
ci odiano solo perché abbiamo alzato le tariffe stupida guerra
tariffaria tutto per dei cazzo di maiali ora ci odiano ma dico io
dico dico io sembra il medioevo ci scommetto che se gli regalo un
sapone lo mangia stupida Serbia stupida Serbia Conrad Hotzendorf
aveva ragione guerra preventiva contro tutti Serbia e Italia altro
che Imperatore e dignitari e pace pace pace mai una guerra da Sadowa
ma guarda che zanne ci scommetto che sono cinghiali ah quelle
salsicce a colazione dannata locandiera dannata carrozza
L'ufficiale manovrò a fatica giù il
finestrino della carrozza, con le mani che tremavano gesticolò verso
il cocchiere. Raggrumò la fronte a contatto con il vento invernale. La cima del Midzor era del candore di una gentildonna viennese a una serata di gala.
- Ehi tu! Ehi! Sono Andras Kovacs, ufficiale
ungherese dell'imperatore Francesco Giuseppe! Non lo sai, forse?
Vogliamo rallentare, plebeo, per dio? -
- KoJi kurac te jebe? -
Bam!
Un proiettile gli fischiò
all'orecchio. Dall'alto di una rupe che costeggiava il sentiero un
uomo prese a ricaricare con gesti lenti un antiquato fucile ad
avancarica. Andras girò la testa e scorse nel profondo del bosco una
ventina di banditi emergere dalle fronde in una confusa massa di
pistole, bombe dalle micce che sfrigolavano, tromboni arrugginiti.
Insultavano, ridevano. Correvano sparando verso la carrozza. Il
cocchiere alzò la frusta per aizzare i cavalli a correre più
veloci. Un proiettile vagante gli scoperchiò cappello e calotta
cranica. Andras cercò di tenersi in piedi mentre la carrozza procedeva
in folle.
- Ah eccoti qui – Borbottò,
alzando il cane di una pistola multicanne artigianale. La pistola
gli scalpitò nelle mani. Un denso fumo di cordite e zolfo annerì l'aria, prima che per il rinculo Andras finisse
capoccioni sul pavimento della carrozza. Un brigante serbo dal
pellicciotto di pecora gridò afferrandosi le gambe sforacchiate,
mentre un suo compare stramazzava nel fango, uno ginocchio
sfracellato dal proiettile.
- Oh no Oh no Oh no – Andras strattonò
con mano sudaticcia la leva della carrozza. Il gelo dell'alba aveva
ghiacciato i cardini in una fredda morsa. Spalla in fuori si gettò
in avanti con i suoi oltre cento chili di bevute nelle birrerie di
Budapest. La portiera si staccò dai cardini con uno schiocco.
Nell'istante prima che i cavalli schiumanti si gettassero folli di
paura nelle fredde acque del fiume, l'ufficiale ungherese
alcolizzato in missione segreta Andras Kovacs rotolava incolume sull'erba della
riva, pistola in mano.
Continua... (Forse)
* Nella battaglia di Sadowa (1866)
le truppe prussiane sconfissero l'esercito austriaco, ponendo di
fatto fine a ogni influenza asburgica sugli stati germanici
“meridionali” e portando all'Ausgleich del 1867, con l'effettiva
nascita dell'Austria- Ungheria. Da quel momento in poi la politica
espansionistica sarà condotta mediante una sfrenata attività
diplomatica, mentre i tentativi in senso militare verranno fino alla
Prima guerra Mondiale scoraggiati da Francesco Giuseppe.
** Nella guerra dei maiali (1906)
l'Austria chiuse le frontiere alla Serbia per l'esportazione del
bestiame, sua principale ricchezza, in seguito a un ordinazione
della Serbia di materiale bellico a una ditta francese anziché alla
Skoda in Boemia. La Serbia da quel momento in poi scelse la strada
dell'indipendenza economica dagli Asburgo, mentre nella popolazione
serba sorgeva un forte odio per l'imperatore.
4 commenti:
Non è sicuramente l'ambientazione che prediligo ed è solo un incipit, ma ha un ritmo incalzante che ammalia.
A me piace.
Ottimo, perchè incalzerà ancora di più nei prossimi capitoli! ^__^
Se vedete incongruenze, errori di battitura, passaggi logici che non afferrate segnalate pure
Maledetta mente collettiva! Ma sai che anch'io stavo rimuginando qualcosa su Sarajevo?!... acc! Ok, salgo sul TARDIS e imposto altre coordinate, ci vediamo fra qualche secolo :-D
E' colpa dell'anniversario 1914-2014, non mi sorprenderebbe trovare altri lavori su questo filone...
Cmq dubito che la scaletta di operazione Sarajevo sia identica alla tua, quindi vai avanti tranquillo a scrivere su Sarajevo ;-D
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