La medicina è una scienza utile, ma
per quanto sia evidente anche a un masochista quanto sia fondamentale, ha avuto una storia dura. Capire come funziona il
corpo umano non è cosa da videocassetta, specie se vivevi nel
Giappone medievale.
Il più antico trattato di medicina
giapponese è Ishinho: scritto da Yasuyori Tamba nel 982 d.C. è lungo
trenta pagine ricche d' informazioni su malattie e relativi
trattamenti. Gran parte delle conoscenze elencate sono già presenti
in testi cinesi precedenti: le illustrazioni che presento provengono
invece da una copia del libro effettuata nel 1860.
Nel quattordicesimo secolo il monaco
Majima Seigan ebbe un terribile sogno in cui Buddha gli rivelava come
curare le malattie agli occhi. Quando si svegliò la mattina
seguente, Majima vagò fino alla statua di un Buddha in un tempio,
dove trovò un libro misterioso pieno di rimedi per curare gli occhi:
il primo manuale di Oftalmologia giapponese, recapitato dai droni di
Amazon da Buddha in persona. Il monaco si diede alla medicina
itinerante da quell'episodio. Molte copie del suo trattato risalgono
al XVII secolo.
A Nagasaki gli olandesi avevano un
piccolo avamposto con cui trasmettevano la superiore cultura
occidentale. Nel corso del 1600 la medicina europea cominciò a farsi
strada.
Un interprete giapponese che conosceva l'olandese, Kōgyū
Yoshio, decise di imparare la medicina dei selvaggi e scrisse un
importante libro a questo proposito. L'innovazione più importante
che venne introdotta furono i trapani con cui perforare la scatola
cranica e "operare" diversi delicati interventi.
Comincio a intuire perché odiassero così tanto gli Occidentali... LoL! |
Immagine tratta dal Pinax
Microcosmographicus, trattato tedesco scritto da un medico che
abitava nell'avamposto di Nagasaki. Il medico si chiamava Johann
Remmelin (1583-1632).
Nel 1732 Toshuku Negoro fu il primo
medico (in realtà era un oculista) a ottenere il permesso ufficiale
di sezionare i cadaveri di due condannati a morte... Peccato fossero
stati prima bruciati! Le immagini vennero pubblicate appena nel 1741.
Il libro Zozu, del 1754, è un
primo fedele resoconto della dissezione di un cadavere: il medico
Toyo Yamawaki dichiarò che era stato il lavoro di Toshuku Negoro a
ispirarlo a compiere quest'importante passo nella storia della
medicina giapponese. Normalmente la dissezione era proibita in
Giappone, ma le autorità acconsentirono a fornire il cadavere di un
criminale condannato.
A partire
dalla coraggiosa iniziativa di Toshuku Negoro, le dissezioni di
cadaveri continuarono nel corso del XVIII secolo con una certa
rapidità: una speciale menzione merita la quinta dissezione nella
storia giapponese, in cui il medico Shinnin Kawaguchi esaminò e
tagliuzzò per la prima volta il cervello della vittima di
un'esecuzione capitale. I disegni relativi all'esame vennero raccolti
in un libro, il Kaishihen (letteralmente
Note sulla Dissezione).
Fonti:
Ishinho, di Yasuyori Tamba
Majima Seigan, informazioni sulla scuola di oftalmologia fondata dal monaco
Kōgyū Yoshio (Wikipedia)
Kaishihen (Immagini)
Fonte delle Immagini presenti è l'ottimo blog (ora purtroppo in animazione sospesa)
Pink Tentacle- Anatomical Illustrations from Edo- Period Japan
Articoli correlati:
8 commenti:
Tanta fatica per arrivare alla medicina scientifica e poi ritrovarsi in un mondo di gente che dice che i vaccini fanno di diventare ghei o autistici, che il cancro si cura con la spadellata di verdure o il bicarbonato, che per il resto delle malattie bastano limone e peperoncino. Mi viene da piangere.
E' una sensazione che ormai ho da tempo: che si stia verificando una regressione, a ogni campo, in ogni ambito. Magari sono io che sono troppo pessimista, ma chiacchierando spesso con pensionati che hanno vissuto negli anni 60/70, sembra di sentire un'Italia decisamente diversa. Con difetti macroscopici, certo, ma cmq non così arretrata. E non solo per le superstizioni della medicina, ma anche in altri campi, dai libri alla religione
Il cervello del dissezionato somiglia troppo, TROPPO, a un piatto di spaghetti...
Spaghetti giapponesi, però! LOL
Dev'essere che è ora di cena, stimola questo tipo di associazioni... Cmq, dai, l'Occhio-Uomo del manuale di Oculistica si presta troppo a uno dei tuoi racconti di Cabale e mostruose trasformazioni... ^^
interessantissimo eh, ma una domanda sorge spontanea: perché sei finito a curiosare in ambito di medicina giapponese?
Tredici! Quanto tempo! :-)
In parte perché sono finito su quel blog (Pink Tentacle) e visto il buon successo dell'articolo sui Namazu in termini di visite ho deciso di proseguire su quel filone, in parte perché studiando storia del colonialismo mi sto re-interessando a Giappone e Cina a fine 700/800, in parte infine perché... C'è una scaletta di un racconto a tema "Giappone a fine 800" in divenire! ^_^
Ok ora tutto ha più senso ;) .. (sono stato un po' lontano dai blog, ma ora penso tornerò a leggerti con più regolarità).
Felice del ritorno sulle lande digitali, allora ^^
Posta un commento