giovedì 23 gennaio 2014

A che serve un cappello a cilindro?


La tubatura è l'ossatura di ogni buon apparato industriale. Le tubature portano acqua, portano vapore sotto pressione, portano gas ecc ecc Definiamo tubo un solido cavo chiuso a sezione costante in forma e area, nel nostro caso un manufatto di produzione umana. Non dobbiamo dunque sorprenderci se in epoca vittoriana l'indumento maschile è tutto un tubo: s'infilano le gambe in due tubi, che si congiungono in un tubo centrale che permettono alla testa di spuntare nel terzo tubo, che è il cappello a cilindro. O cappello a tuba. Appunto.

Un mio amico era fermamente convinto che il cappello a tuba servisse a portarci dentro i panini delle merende. Il borghese infilava in quello spazio vuoto del cappello i sandwich per il gioco di carte delle tre o l'usava come tasca improvvisata per portarci oggetti.
Per questo sai, avevano sempre i capelli sporchi...
Quella vecchia tuba...
Emh, ovviamente no, e poi no! Il cilindro non era il portavivande. 
L'idea è tuttavia interessante perché si attacca tenacemente all'idea che ogni oggetto debba per forza avere una sua funzione utilitaristica, pragmatica. Consola l'uomo moderno perché gli fornisce quest'idea che perfino la storia del vestito possa considerarsi un lento progresso dell'animo umano: dalle toghe romane ai cilindri dell'ottocento, all'assoluta praticità dell'indumento contemporaneo. Una lenta evoluzione. Falso. Un vestito non ha solo una funzione utilitaristica, ma più si recede nel tempo, più acquista una valenza simbolica: il cappello a tuba non ha altra funzione se non nel suo essere un cappello a tuba
E' inutile, profondamente inutile. Dunque, se ti puoi permettere di indossarlo, vuol dire che sei spaventosamente ricco, che ti puoi permettere qualcosa di inutile, sfarzoso e tronfio. Il cappello a cilindro è tutte queste cose. Non a caso ho sempre trovato buffo come i movimenti anarchici/comunitari/hippie disegnino il capitalista sfruttatore come una caricatura retrò del borghese di metà Ottocento. 
Giacca, panciotto, sigaro texano e cappello a tuba. Pensate al grande Zio Paperone, che non a caso vive l'infanzia a fine Ottocento. I magnati della finanza, i “lupi” di Wall Street, i grandi banchieri, le Star dell'elettronica... Si vestono così? Magari! Domina il vestito casual, il “sono uno di voi”, tanto sfacciato quanto osceno. Si rifiuta il proprio ruolo.

Tornando al cilindro, il nostro cappello preferito attraversa una strana storia, nascendo come copricapo puritano nelle comunità quacchere dall'Inghilterra in America. La guerra di indipendenza americana lo trasformò in un emblema della libertà, che gli alleati francesi portarono da Luigi XVI. Stabilizzando la Rivoluzione Francese, la classe possidente-borghese non tarderà ad appropriarsene come proprio elemento distintivo. In seta nera, più largo rispetto al 1700, il cilindro resta invariato per tutto l'Ottocento. E' indispensabile per salutare la gente ai club (togliersi e mettersi il cappello, un'usanza che ancora persiste) e in tal senso ha la stessa funzione dei guanti. Rigido e austero, quasi funebre, il cappello a tuba incarna bene la correttezza borghese.

Dal punto di vista pratico è stupendamente inutile. I bordi stretti non proteggono dalla pioggia battente; l'altezza lo espone ai venti. Gli infaticabili inventori vittoriani escogitarono persino una sua variante, il “gibus” che nascondeva al suo interno molle e sospensori per alzarlo e abbassarlo a seconda delle necessità.


Nell'opinione popolare tutti lo deprecavano per
“questa forma ingrata e infelice, detta a tubo di stufa”
e la colpa veniva data ai sarti 
“ i nostri ignoranti cappellai che, da cinquant'anni, seguono sempre l'impronta della routine.”


Nell'ambito Steampunk il cilindro è spesso oggetto di fantasiose invenzioni. Aria compressa, cariche di esplosivo, macchine fotografiche mimetizzate, scimmiette ammaestrate ecc ecc In particolare Castle Falkenstein offre un bell'esempio di un abbigliamento multi-funzionale, in cui ogni parte ha un secondo ruolo dal carattere “meraviglioso” 
" Yeah, I know it sounds crazy for any red-blooded American male to get into, but you can buy some great stuff, here. The first month I was in New Europa I bought a matched pair of ivory- handled revolvers, a gold hilted saber witch engraving on the blade, and a really cool black frock coat with hundreds hidden pockets big enough to hide an army. I love that coat; it make me look like a combination of Clint Eastwood in High Plains Drifters and Basil Rathbone in Hound of the Baskervilles.  And you can even hide a reciprocator in the sleeves. I'm also a regular customer at all the local Gadgeteer shops (The 1800's equivalent of a Sharper Image store), where I buy walking sticks with smoke grenades, shoes with segret telegraphic equipment, and pocketwatches with hidden dart throwers.
It helps to have an expense account financed by a King"

Fonti:
Cilindro, Wikipedia
Cappello a Tuba, Wikipedia
Il Sopra e il Sotto della borghesia, di Philippe Perrot

2 commenti:

Alessandro Forlani ha detto...

Voi mi lasciate sconcertato. La domanda (retorica, per giunta) che mi aspettavo dal gentiluomo che siete avrebbe dovuto essere: "FORSE CHE SI PUO' FARE A MENO DI un cappello a cilindro?"

Coscienza ha detto...

Esatto, esatto! Finalmente qualcuno che mi comprende... :-D