Espansione U.S.A. Di Sine Requie.
Il successo di Sine Requie ormai domina gli scaffali di ogni libreria nerd, di ogni rivendita di giochi di ruolo. Dopo Dungeons&Dragons è il gioco di ruolo più venduto in Italia.
Successo meritatissimo per il macabro sistema a tarocchi, per la cura maniacale con cui vengono gestite le diverse ambientazioni pesantemente distopiche.
Dopo il regno di Osiride, espansione fin troppo solare e stereotipata in certi dettagli, insomma sottotono, il duo Cortini&Moretti torna con un supplemento lungamente atteso.
U.S.A. è un supplemento che spinge ancora di più il pedale sulla narrazione, lasciando all'osso i dettagli "tecnici" di gioco, eliminando l'inutile avventura finale e fornendo in compenso un buon numero di spunti per infinite avventure. Non è perfetto: la prima parte puramente "distopica", presa pari paro da Essi Vivono è condotta magnificamente, avvalendosi di un gioco di bianco/nero contro colori accesi mai così azzeccato.
La seconda, che s'incentra sul KuKluxKlan, sul Texas assediato dai Non morti e sulla città libera di New Orleans è meno ispirata. Come nei casi peggiori dei precedenti supplementi, si ha l'impressione che abbiano compilato una lunga fila di stereotipi. Si poteva inoltre spendere qualche parola in più sui mutanti nati dalle radiazioni e qualche parola in meno sui Burattini, che divertono ma continuo a sentire estranei spesso al duro realismo (?) del resto del gioco.
26.50 davvero ben investiti.
Le avventure di Luther
Arkwright.
Stand della Comma 22.
Deserto, commessa gentile e carina.
Fumetto underground degli
anni 80/90.
Molto di nicchia, molto curato, molto complicato.
Pretenzioso, ma con l'arroganza di chi può permetterselo.
Avevo già
recensito Cuore dell'impero, il seguito a distanza di molti anni.
Luther Arkwright è il Jerry Cornelius di Moorcock, un agente segreto
seguace dello zen, agente dell'xx responsabile dell'Equilibrio delle
molteplici Dimensioni del Cosmo, di ogni storia e di ogni epoca.
Telepatico, agisce per contrastare i piani malvagi dei Disgregatori.
Nelle avventure di Luther Arkwright agisce nel contesto di
un'Inghilterra distopica, dove Cromwell è riuscito a trasmettere il
potere, instaurando una dinastia puritana che governa con pugno di
ferro sulla Perfida Albione. Ma nei piani dei xx è fondamentale che
i monarchici tornino al potere... Opera quasi proto-steampunk in
alcune soluzioni, in alcuni dettagli d'ambientazione.
Continui cambi
di scena, una narrazione elisabettiana, una cura nei dettagli spinta
allo spasimo.
E dulcis in fundo una trama
arzigogolata alla massima potenza.
Ne parlerò, ma non a breve,
perchè Talbot è un pezzo grosso.
Ah dimenticavo: l'ottima
introduzione è firmata Michael Moorcock.
Drifters, di Kohita Hirano.
Stand della J.Pop (molto gentili, nonostante il gran numero di clienti).
Conoscevo Hirano dalla saga di Hellsing, che ha accompagnato i miei primi due anni delle Superiori. Per motivi di soldi ho poi dovuto abbandonare i manga (all'epoca non ero ancora uno fiero Scannerman ma credevo soltanto nell'invincibile carta). Adoro il tratto rozzo, grottesco, iperdettagliato di Hirano.
L'umorismo rozzo e becero, l'inimitabile stile nelle battaglie ultrasplatter.
Drifters è un'ultracitazionista manga dove i personaggi storici di ogni battaglia, di ogni tempo vengono raccolti e salvati in una dimensione alternativa, per battersi ancora.
Una cazzata più seria di quanto sperassi. Per il momento sono disponibili solo due volumi, ma la quantità di citazioni hipster alla storia del Giappone favoriscono facili riletture.
Promethea. Volume 3.
Bramavo, desideravo
fortemente qualche volume di Alan Moore.
Ho scoperto Promethea grazie
alla scannerizzazione del Tnt Village, che mi hanno consegnato
l'impressione di un'opera ipertrofica e complessa, per volontà
stessa di Moore "Un percorso pedagogico sulla strada della magia
e dell'Occultismo" che ha scelto e ha deciso di professare. Non
è molto chiaro se sia un vero mago (LoL) anche se il nostro barbuto
di fiducia ci crede davvero.
Promethea parte con una trama
supereroistica per poi decollare (o inabissarsi, a seconda che vi
piaccia o meno) in continue spiegazioni di tipo
filosofico-occultista. La posizione di Moore ricorda una sorta di
magico platonismo, ma il fumetto è troppo complesso per incasellarlo
così bruscamente.
E' un'opera interessante, dove il virtuosismo nei
colori e nei disegni cambia in continuazione, alternando Art Nouveau
a Iperrealismo, sperimentando con dialoghi e nuvolette. Stancante,
difficile. Non avrei mai lontanamente considerato un acquisto, se non
avessi avuto modo di provare un'anteprima in scans, ma ovviamente sì,
continuate a blaterare che la pirateria danneggia "noi boveri
scriddori negri".
Brainstorm.
L'underground
del fumetto underground.
Una raccolta folle degli episodi a fumetti
che Talbot iniziò a pubblicare per conto di sgangherate case
indipendenti verso la metà degni anni Sessanta. Viaggi psichedelici,
episodi di comicità surreale, disegni belli, ma grezzi, spesso
palesemente disegnati con mezzi di prima necessità (solo matite, una
biro...) C'è tutta l'ispirazione psichedelica del Talbot giovane, la
spinta a sperimentare e scherzare, specie con le ucronie storiche. Droghe a manetta, tutto il bizzarro zen degli anni hippie.
Che ne pensate?
C'è qualcosa in particolare su cui volete mi soffermi?
Non posso vantare la parola recensione, non possedendo conoscenze tecniche necessarie nel campo del fumetto, ma posso offrire un articolo a tema su uno dei suddetti tomi, se v'interessa.
Fatemi sapere!
4 commenti:
NUMI! Hanno ristampato Luther?! Lo lessi, spudoratamente RUBAI ad un amico appunto in quegli anni '80 - '90; quando l'amico ne pretese (giustamente) la restituzione vagolai come animula tremula alla ricercula di una copia mio tessssssoro, ma... nulla!
Mi restituisci qualche decennio di vita.
Per cortesia: potresti anticiparmi qualche tavola di Promethea? Mi incuriosce, ma... no so; dopo la buccia di banana "Neonomicon" qualche prudenza sul pur-sempre-divino Moore m'è venuta...
Luther viene prodotto dalla Comma22, di cui avevo trovato lo Stand a Lucca
Sui 20 euro, ma è cartonato, ben tradotto, insomma ne sono proprio soddisfatto, per quanto sia un'opera davvero cervellotica.
http://www.comma22.com/index.php/catalogo/sottocategoria/id/8/nome/Bryan+Talbot
Su Promethea a questo punto credo dedicherò un piccolo articolo, per dare un'idea. Le tavole sono fantastiche, ma la storia è molto meh, è in pratica come detto un saggio pedagogico sulla Magia, da leggere a spizzichi e bocconi... Molto difficile da digerire ^__^
Vai tranquillo, io mastico occultismo e cabala da quando avevo vent'anni :-D
Allora stai sicuro che beccherai pane per i tuoi denti :-D
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