giovedì 13 giugno 2013

Kojima pesta duro: analizzando MGSV director's cut trailer (E3)

All'E3 hanno finalmente presentato qualcosa d'interessante.

Non sono esperto di videogiochi al punto d'affermare se è stata una presentazione epocale, ma sicuramente il valore delle nuove consolle è stato per una volta efficacemente dimostrato.
In attesa che l'E3 termini, ho pensato di vivisezionare il trailer del maestro Kojima, che si è finalmente degnato di presentare il suo ultimo lavoro, con cui ci aveva tanto stuzzicato negli ultimi anni. Siamo finalmente in presenza di gameplay, e particolare ancor più interessante, gameplay cazzuto, e per molti versi innovativo, seppur nei canoni dello stealth.

Ma non sono qui per discutere sui possibili risvolti in termini di gameplay, né di storia, considerando che non sono un seguace della saga di Metal Gear
Certo, ne conosco i capisaldi, ma non voglio commettere gaffe in fatto di trama e personaggi.

Certamente Kojima ha pestato duro. E non solo in termini di "gioco", o trama: ha pestato duro anche in termini di coraggio e brutalità. La versione del trailer presentata all'E3 era impressionante, e non esente da crudezze, ma l'extensive trailer mira al brivido, e sembra consapevolmente sfiorare, se non abbracciare con presa spezzaossa, temi scottanti, attraverso immagini di notevole violenza.





Abbiamo nei primi secondi una donna torturata, a cui seguono bambini soldato, a cui seguono waterboarding, esecuzioni a sangue freddo e uno strambo intervento a stomaco aperto... E senza anestesia, a giudicare dalle urla. 

Questo pone un dilemma, perché non è la prima volta che contenuti forti vengono presentati ai pad di giocatori di tutto il mondo. 
Tuttavia, si era sempre trattato di produzioni indie, limitate a veterani e interessati, solitamente presenti sul pc.

Kojima rischia, più che le accuse dei moralisti, un'assuefazione alla violenza, trainata dal suo esempio. E' indubbio che per molti sia un modello, ed è indubbio che il gioco sarà (spero!) un buon successo. Tuttavia non gradirei che l'esasperazione del male e della disperazione presentata nel trailer venga subito presa di mira e imitata, o se possibile surclassata, in un continuo tentativo di alzare l'asticella del moralmente accettabile.

Dipende tutto da come le situazioni scabrose verranno introdotte, e se in altre parole il giocatore avvertirà davvero un'empatia, una partecipazione, alle materie narrate. Altrimenti rischiamo di sprofondare nell'ultra violenza fine a sé stessa, che oltre a essere malata, è noiosa, cosa ben più grave. 
Quanto lo scozzese Hume definiva la "simpatia" (intesa come compassione) che lega gli uomini: se MGSV riuscirà a realizzarla, allora avremo fatto grandissimi passi in avanti. 
Altrimenti... Basta accendere un telegiornale per sentire notizie notevolmente peggiori, e per di più vere. Almeno, "vere" nella maggior parte dei casi, e a seconda dei punti di vista...

I bambini soldato, mentre vengono addestrati – il gioco è ambientato in Africa e Afghanistan.






Rant On

"waterboarding" nel trailer

Il waterboarding è una tortura tipicamente americana che all'epoca dell'invasione irachena, e nel periodo dell'amministrazione Bush aveva riscosso particolare rinomanza internazionale. Quindi, considerando la sua popolarità, mi chiedo come ancora venga raffigurata in modo errato e amatoriale sia in film che serie televisive come Battlestar Galactica. Come on, non occorre studiare medicina, per sapere che non basta rovesciare secchiate d'acqua sul viso incappucciato di un detenuto, per torturarlo. Specie se il detenuto è in Africa, e sotto un sole cocente.

Quando si trattano temi come la tortura, sarebbe un dovere morale documentarsi a fondo, tanto più considerando che c'è gente che simili torture le ha sopportate e patite per davvero.

Se non altro, quando nel libro X, Cory Doctorow descrive il waterboarding aveva le idee chiare:
«Sai cos'è il waterboarding, Mlk3y?». Le sua voce mi riportò a riva. «Ti immobilizzano così, e ti versano acqua sulla testa, che ti entra nel naso e in bocca. Non puoi reprimere il riflesso faringeo. La chiamano esecuzione simulata, e vista da qui ti assicuro che è una descrizione molto appropriata. Hai la sensazione di morire e non puoi farci nulla».
Kojima verrà bacchettato per aver dimenticato parte dei compiti per casa, ma per il momento soprassediamo.



Rant off

Anyway, l'intervento allo stomaco, rigorosamente con sporche mani nude (ma come ci stava quell'immenso pacco lì dentro?) Impressionante, a ogni modo.



Passando a più felici panorami, non può mancare una silenziosa signorina dalle grandi mammelle, che sorpresa, sorpresa! Ha un fucile da cecchino.


" Quiet "

E infine, dulcis in fundo: Big Boss, che per dimostrare il ciclo giorno/notte si gusta un buon sigaro per oltre dodici ore (lol). Il fumo uccide, ma mai quanto i proiettili.


A presto con aggiornamenti sul meraviglioso strigo rampante, e altri "giochini".  

16 commenti:

Unknown ha detto...

nn sembra nemmeno un MGS.. però ispira!...azzeccatissima la tua riflessione sulle scene forti!!

Coscienza ha detto...

Ispira tantissimo anche il sottoscritto :-D

L'ambientazione open world dell'Afghanistan è una bomba, a mio personalissimo parere. E anche per dire una cazzata come le animazioni del cavallo, sono molto buone.

P.S. a tutti: Ho corretto un paio di errori in fatto di nomi che avevo commesso >.< Non linciatemi fanboy, ma è una saga con una timeline spaventosamente complessa, e io prima di tutto sono un giocatore Pc u.u

Anonimo ha detto...

"[...]l'ultra violenza fine a sé stessa, che oltre a essere malata, è noiosa, cosa ben più grave."
*Applaude*
Per quanto non riesca a vedere del tutto (sottolineo 'del tutto') negativamente quell'alzare l'asticella del moralmente accettabile di cui parli. Se si potesse parlare di (e mostrare) qualunque cosa, almeno i fanatici moralisti scomparirebbero. Certo, non si può lasciare tutto al senso individuale della decenza, ma nemmeno limitare gli strumenti delle persone creative, che magari usano immagini violente per far riflettere.

Coscienza ha detto...

Ma i poveri bambini! Nessuno pensa mai ai poveri bambini! (cit)
^^

Il problema non è la violenza in sé, è come verrà esplicitata (mostrata!) nel gioco.

Faccio un esempio con il sangue nei videogiochi e al cinema, che una volta (beh molto tempo fa :D) era tabù, mentre ultimamente ne sia a dir poco inondati... E tuttavia è sangue talmente finto da lasciare perplessi e indifferenti (è il caso dei gore movie, o di produzioni più mainstream come 300) Ecco, io non vorrei che si arrivasse a qualcosa di simile anche con la violenza più in generale, dove a vedere un tizio che viene torturato bevi la tua lattina, rutti e ti chiedi cos'altro c'è, perché è talmente finto che ti lasca indifferente.
In conclusione sì alla violenza e all'alzare l'asticella, ma solo con un Fine, insomma con Intelligenza.
Dopotutto, è la stupidità a far male, e questo è l'unico dato scientifico, XD

Dio, quanto sono logorroico a rispondere...

Anonimo ha detto...

Anch'io ho lasciato un commento logorroico ^_^

Come al solito l'ho trasformato in un conflitto d'idee, mi dispiace. Secondo me la violenza deve risultare spiacevole in sé, non a seconda di quanto realisticamente (o meno) è rappresentata.

Se mentre l'assassino sgozza la bimbetta di cinque anni col cancro ai polmoni punti la telecamera verso il cielo o mostri la testa piegata all'indietro e il sangue che fiotta a ritmo con l'impulso cardiaco, il risultato dovrebbe essere lo stesso: OMG, è morta e ha provato dolore! Non se lo meritava!
E infatti per chi è abituato a guardare e apprezzare, nei limiti della sanità mentale, roba sanguinolenta non fa molta differenza. ^_^

Coscienza ha detto...

Quindi, alla fin fine...
La violenza è tanto più spiacevole quanto più simpatizzi con i personaggi u.u
Poi, poco importa in effetti sullo show grafico che il regista sceglierà di adottare.

Su questo siamo d'accordo ^__^

The Mist ha detto...

Da video sembra un prodotto davvero ben realizzato, anche se sicuramente non il mio genere.

Mi accodo inoltre alla riflessione sulla violenza.

E' così necessario, tutto quel realismo, o è un mezzo per attirare una più larga fetta di pubblico?

Coscienza ha detto...

Mah, dipende dal realismo.

Io credo che il pubblico in questo caso sia interessato sia alla trama (i fan della serie), che si presenta in tradizione Kojima complicata e ben fatta, sia sopratutto alle possibilità di gameplay, che per una volta abbondano in scelte e libertà. (open world! Mio dio! *_*)

Il realismo c'è, ma sotto traccia.
Ok, ambientazione dell'Afghanistan,
ok bambini soldato,
ok torture giustamente gettate in faccia al videogiocatore...

Però quando Big boss (il tizio del sigaro) salva Miller (il tizio con un solo braccio) la prima preoccupazione è mettergli sul naso gli occhiali da sole XD

Cioè, c'è un'ovvia vena grottesca comica, qui,
anche senza essere esperti della saga ^^

Unknown ha detto...

Si nota eccome che non hai mai giocato neanche mezzo capitolo di questa saga.
Violenza fine a sé stessa?! Kojima non é mica uno sviluppatore di call of duty.
Come ha dimostrato in 25 anni utilizza la violenza per avanzare delle pesanti critiche, mostra la guerra per quel che é. le scene DEVONO essere cosí spinte, devono suscitare orrore nello spettatore, perché questo orrore é la guerra.
esattamente come per un film sull'olocausto: lo spettatore deve essere colpito da scene crude e pesanti da sopportare.
invito a giocarti qualche capitolo prima di esprimere dubbi inutili, che chiunque abbia giocato un metal gear non si porrebbe mai.
é l'ignoranza che contribuisce al formarsi di pregiudizi (sui, videogiochi in questo caso, ma é cosí per tutto)
grazie per l'attenzione,
Lorenzo

Coscienza ha detto...

Yawn (Sbadiglia).

Non ho mai affermato che la violenza di Kojima sarà fine a se stessa. Questa è Una delle opzioni, una delle possibilità. Dispiace dirlo, ma il rischio che il tutto degeneri in una puttanata giappominkia non è così bassa.

L'oggetto dell'articolo è il trailer, e basta. Non ho infatti avanzato dubbi su trama e/o personaggi, non conoscendo purtroppo a fondo la saga. L'ho specificato più volte nell'articolo, e nei commenti.

E cosa mostra il trailer? Violenza, orrore certo. Ma non poi così tanta.

Bambini soldato? Maddai!
Ne vediamo a pacchi sui telegiornali, ne siamo assuefatti.
Donne torturate? Un po' meno, comincia a infiltrarsi qualche crepa.

Ma stiamo pur sempre parlando dello STESSO trailer che mostra verso la fine la tipica tettona giapponese con un fucile da cecchino?
E dello stesso Kojima, che perdonami, ma gli stessi fan e seguaci dichiarano che nell'ultimo mgs4 aveva calcato la mano su cutscene e scene comiche?
(fonte forum everyeye, amici fan della saga su ludomedia)

Paradossalmente, più cerco informazioni, più sono dubbioso :-D

Ho anche seri dubbi, come ho confusamente riflettuto nei commenti, sul valore delle scene crude e pesanti. Davvero, tutto questo impatto emotivo? Devo dire che ho visto parecchi film sull'olocausto, nei pesanti anni delle medie e delle superiori, e che ho maturato dopo un po' una certa indifferenza, nei confronti di quel modo di girare. L'impatto iniziale è forte, ma svanisce con rapidità imbarazzante.

Per intenderci, non sono quel genere di persone che vedendo un cane mutilato, inorridisce e lo posta su facebook per "salvare gli animali". Devo prima sapere la Storia di quel cane, Sapere chi è. Non basta la "crudezza".

By the way, grazie dell'accorato commento.




Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Quindi? vedi spesso scene di violenza e ci fai l'abitudine?
Kojima ha affermato che questo sará un capitolo piú cupo, piú tetro, e affronterá principalmente il tema della razza.
ovvio che, se il gioco finisce nelle mani di un bambino, penserá solo alle persone che puó ammazzare nel gioco (idioti i genitori), se il destinatario è abbastanza maturo da coglierne il significato. oltra a tutto ció la saga lancia sempre dei messaggi anti-bellici.
nel quarto capitolo oltre ad aver lasciato spazio,come in TUTTI i diavolo di capitoli(ad esempio, giá dal primo johnny era conosiuto per il suo,ehm... diciamo... dolore intestinale continuo), vediamo un protagonista ormai anziano logorato dalle guerre che ha combattuto, che non é mai nato davvero (metaforicamente parlando), perché ha sempre vissuto nel campo di battaglia, non é mai stato libero.
Lo ammetto, il 4 puó non esser piaciuto per via delle lunghe cutscene e del suo poco gameplay, solo un appassionato della saga puó apprezzarlo.
la tipica figona (passami il termine) giapponese?... mmm... aspetta forse forse c'è sempre stata? sniper wolf nel primo (anche lei tiratrice scelta). Eva nel terzo. le B&B nel quarto. In Peace walker Paz o Cécile. In portable Ops Eliza.
Ora, ti sfido a giocare uno di questi giochi e a trovarmi la giappominchiata.

Unknown ha detto...

scusami in anticipo ler eventuali errori, ma sto usando il cellulare ed é piuttosto impegnativo scrivere testi relativamente lunghi.

Coscienza ha detto...

Nessun problema, non ci sono errori :-)

Sulla tipica figona, nulla da dire, mentirei se dicessi che non mi piace ^^
Diciamo che è una "costante culturale" in molti videogiochi, XDD che a mio giudizio nel contesto del trailer stona leggermente, ma ovviamente nulla impedisce che venga ben contestualizzata.

Unknown ha detto...

é bello ogni tanto poter confrontarsi su internet senza cadere ai livelli degli insulti sulle madri, ormai finisce sempre cosí...
grazie :)

Coscienza ha detto...

Eh, per fortuna ai blog non è ancora toccato il destino di "giungla d'insulti"
che è purtroppo diventata Youtube, assieme a vaste parti dell'internetz