Ogni tanto, svolgo attività
di volontario/ guida turistica alla Centrale Idrodinamica di Trieste.
L'impianto attivo dal 1890 in sostanza pompava acqua sotto pressione
per azionare montacarichi dei magazzini e gru idrauliche, sul numero
del centinaio verso i primi anni del 900.
operai nella centrale, sala caldaie del modello Cornovaglia |
Energia a vapore, al servizio
dell'energia idraulica.
Pressapoco.
Vedo un paio d'ingegneri ansiosi
di picchiarmi, andiamo avanti...
Ad ogni modo, è chiaro come la traduzione italiana sia un caso di pubblicità ingannevole; idrodinamica tace completamente l'accezione del vapore, che invece viene resa assai bene nell'originale inglese, in cui viene aggiunta la specificazione steam-powered. Steam=vapore. Ai britannici, basta aggiungere questa piccola particella Steam, e inevitabilmente diventa tutto a vapore.
E' facile, è rapido, è suggestivo.
In questo senso, mentre per
esercizio (e diletto) ogni tanto traduco pezzetti di Castle
Falkenstein, in particolare dell'espansione steampunk Steam Age, non
posso fare a meno d'incappare in queste continue difficoltà di
traduzione, dove ai rapidi, pragmatici termini inglesi, corrispondono
traduzioni letterali ampollose e ripetitive, che alla lunga nauseano.
In questo caso, la rivista
Popular Inventions si è addentrata nella recente moda dei Monocicli
a vapore, o come li chiamano i ragazzacci, Vaporcicli! (Steam
Unicycle!)
Non posso fare a meno
d'immaginare un versione steampunk in bombetta, sigaro e marsina
stracciata de Il Selvaggio con Brando: elementi novecenteschi traslati in chiave
grottesca nell'ottocento vittoriano.
Oh yeah! Vaneggiamenti a parte, motocicli, biciclette potenziate a vapore e Monoruote non sono una novità nel panorama steampunk. Al di là dell'orrido Steam Boy, dove salva il protagonista in un lungo inseguimento, una Penny Farthing Bicycle compare nella serie a episodi del Kickstarter World of Steam mentre in ambito italiano giova ricordare l'opera in miniatura di Stefano Marchetti, la Modern Monobike 1896.
Dunque non certo un elemento fondante, ma piuttosto ricorrente, e con un certo peso nei molti meme a tema.
Dunque non certo un elemento fondante, ma piuttosto ricorrente, e con un certo peso nei molti meme a tema.
Ma vediamo d'analizzare più
da vicino le portentose virtù di queste motociclette che ormai
sciamano a Londra peggio che mosche fastidiose. Ah, i bei tempi dei
cavalli e dell'aristocrazia terriera! ^__^
Un miracolo dell'età
moderna! Un personale mezzo di locomozione che può facilmente
trasportare un uomo, e tuttavia senza costarvi i risparmi di una
vita. Un meraviglioso congegno, capace di velocità in grado di
superare le cinque miglia all'ora! Il suo comodo sedile, l'ampio
spazio per il carico, la leva dei comandi a portata di mano, lo
rendono la miglior scelta come personale trasporto per un modesto
uomo d'affari. Il suo pratico design lo rendono inoltre perfetto per
l'uso da parte dei corrieri, o come mezzo per i più giovani membri
della famiglia.
Il telaio è stato costruito
con ferro durevole, ricoperto con buon ottone e una passata di
vernice di finissima qualità. Il motore può andare avanti per oltre
un'ora senza rifornimenti, mentre la caldaia può operare
praticamente con qualsiasi combustibile, o quasi.
Il seggiolino è di ottima
pelle conciata, con le adatte bordature e guarnizioni di ottone. La
ruota è stata forgiata da uno stampo in ferro, fornendole resistenza
anche per le strade peggiori, con un penumatico di grossa gomma
Indiana dallo spessore d'un pollice.
Che cosa rende l'Unipede unico, è la sua abilità di operare su una sola, singola ruota. L'unipede utilizza infatti uno giroscopio fabbricato a mano, di alta qualità. Questo giroscopio aiuta a mantenere stabile l'assetto del Monociclo sia sulle strade più piane, che sulle colline più verticali.
Noi, di Popular Inventions,
ci aspettiamo di avere le strade letteralmente intasate di questi
aggeggi nel giro di una manciata d' anni. La loro utilità, taglia e
il prezzo nell'insieme ragionevole, ci conducono a pensare che
l'Unipede diventerà produzione di massa prima della fine dell'anno.
Proprio quando pensi che le
idee autenticamente originali siano state chiuse fuori da quest'Era
d'Invenzioni, un intelligente inventore ne viene fuori con qualcosa
che colpisce e stupisce. Il velocipede a vapore è
proprio un tale veicolo.
Combinando elementi sia
delle Vapormobili che dei molti nuovi agguerriti veicoli che ora
appaiono nelle nostre strade, il Velocipede a vapore permette a
qualunque che sia quantomeno di modesti mezzi l'accesso a un mezzo di
trasporto veloce e affidabile. Come i comuni Velocipedi (anche noti
come biciclette in America) il telaio di un Velocipede a vapore è fatto
di legno resistente, con grossi pneumatici di gomma indiana per la
massima trazione. Sotto l'ampio sedile in pelle, è montata una
piccola caldaia che muove una catena che sospinge la grande ruota
frontale. Il guidatore riposa i suoi piedi sui due pedali fissati sul
mozzo della ruota, che agisce sia come poggiapiedi che come freno a
frizione.
Sfortunatamente, il basso
costo e la relativa facile disponibilità di queste macchine, le
hanno rese piuttosto popolari fra i giovani delle classi più basse
della società, che si compiacciono di avere una qualche inclinazione
alla meccanica, non potendo acquistare una vera SteamMobile.
Bande di questi Hooligans in
velocipede hanno preso l'abitudine di viaggiare in masse compatte,
esibendo veicoli rozzamente dipinti e vessando innocenti passanti a
insulti, zanfate di vapore di scarico o peggio, salvo poi scappare in
una nuvola di vapore quando arriva la Polizia, un deplorevole
commento sulla Giovinezza d'Oggi.
2 commenti:
"Bande di questi Hooligans in velocipede hanno preso l'abitudine di viaggiare in masse compatte, esibendo veicoli rozzamente dipinti"
I famosi Steam's Angels, nevvero? :-D
Esatto, XD
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