Stabilire con esattezza quando ho
cominciato ad appassionarmi ai fumetti indie mi risulta difficile.
Forse ho avuto il primo imprinting a Lucca 2012, forse molto prima.
fulgoris umbra |
Mi confessava con sincerità un fan
della Marvel: seguire, mantenere il filo logico in continui reboot,
capovolgimenti e colpi di scena risulta ormai impresa impossibile.
A tal punto si è spinto l'acceleratore
sul pedale dello "Wow!" che ormai si stenta a nascondere
uno sbadiglio, mentre ci si tenta di raccapezzare per l'ennesimo
personaggio ucciso, che sia Spiderman o qualcun'altro, che importa?
Tanto lo tireranno comunque fuori dal cilindro, qualche numero successivo!
Oh, che sorpresa! Oh, che originalità!
Mi sono lasciato piuttosto trasportare
dal rant, torniamo all'oggetto dell'articolo, ovvero i fumetti indie.
Una scena tanto vasta quanto variegata, che nasconde il più delle
volte innumerevoli perle.
Abbiamo Drizzit, curioso fumetto a
puntate su facebook, che per essere "solo" una webcomic(a)
ha presto raccolto Diecimila appassionati lettori; abbiamo
Zerocalcare, che diffuso in ogni fumetteria e libreria di tutt'Italia
è ormai fumetto mainstream a tutti gli effetti, ma che assai
furbamente continua a presentarsi come improbabile "lettura di
nicchia".
Fulgoris Umbra in tal senso, è un
esempio di fumetto ancora agli inizi, se non ai primordi.
Il nome
racchiude un piccolo gruppo di giovani fumettisti triestini al di
sotto dei ventiquattro anni, che hanno deciso di tentare la via del
fumetto seguendo una politica del tutto autonoma dai grandi marchi, e
decidendo di affidarsi all'autoproduzione.
Lo scopo dell'associazione è in primo
luogo disegnare, con ogni mezzo possibile, spaziando sulle tematiche
che più aggradano di volta in volta. In tal senso il primo numero Fulgoris Umbra 0, si presenta come una catena di storie spesso
autoconclusive, spesso a puntate, nell'insieme collegate da una
catena narrativa piuttosto sfilacciata.
Si ha la (piacevole) impressione di
leggere uno zibaldone di pensieri e disegni, dove lo stile salta e si
deframmenta a ogni storia; e d'altra parte l'ombra del fulmine allude
proprio allo stile che si presenta ora ad acquarello, ora con la tecnica del tratteggio e del chiaro scuro.
La prima storia, Untitled Journey, è
un buon fantasy ambientato nella natura, dove seguiamo il viaggio
silente di un "messaggero" in un mondo di insetti
personificati (la falena, il ragno, la regina delle api ecc). La
storia è buona, ma la mancanza di nuvolette di dialogo a favore di
una narrazione "silenziosa" con la voce del narratore in sottofondo, porta alle volte a eccessive
quantità di testo. Bel finale.
Lost Kevin (ma perchè tutti questi
titoli inglesi?) è invece un racconto a puntante, almeno nel senso
che il finale si presenta parecchio aperto. La vicenda di Kevin,
bambino di otto anni perso nel bosco, mi ha ricordato leggermente il
film La volpe e la bambina. Bella la pulizia del disegno, a tratti poetico.
Gattin (scusate la bassa qualità dello scanner) |
Ho un debole per i gatti puffettosi
(come ogni malato d'Internet) e per le battute retard quindi la mia
storia preferita resta questa ^___^
neko fever |
Ottimi alcuni siparietti col "lettore
immaginario" e un parziale rammarico per la chiusura a finale
aperto, in attesa della prossima puntata.
Ad ogni modo, la resa visiva resta in
definitiva buona.
Sull'apporto online, Fulgoris Umbra è
ancora piuttosto scarno; ma gli albi saranno acquistabili a
Pordenone Comics, domenica 12 maggio. Quindi nel caso vi abbia
incuriosito, tenete d'occhio il gruppo facebook, o considerate l'idea
di fare un salto alla fiera, al loro stand.
E ovviamente, se conoscete gente interessata alla fiera, non comportatevi da utenti omertosi, e condividete la notizia
E ovviamente, se conoscete gente interessata alla fiera, non comportatevi da utenti omertosi, e condividete la notizia
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