giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino in salsa Houellebecq

Se non sono rimasto intrappolato in qualche strano vortice temporale, oggi dovrebbe essere San Valentino.
Era mio fermo proposito evitare sia post a tema / guardate, guardate quante belle visite ho avuto!/ sia occasionali post festivi, a tema Pasqua o Natale o simili.

Tuttavia, stavo appena terminando un'intensa lettura della biografia di Lovecraft, a opera del cinico Houellebecq, quando mi sono capitate sotto gli occhi le seguenti frasi, che ho trovato adatte a descrivere un certo disgusto nei confronti della festività in questione. Disgusto, intendiamoci privo di reale motivazione; siete liberi d'affermare che sono un idealista fossilizzato in epoche ormai lontane, o un rosicone più sfortunato nel gioco che nell'amore, o ancora uno di quei brutti ceffi che non vedano tutta sta' grande varietà e libertà nel magico ventunesimo secolo.

<< Si può facilmente immaginare cosa penserebbe della società del nostro tempo. Da quando Lovecraft è morto, la società non ha smesso di evolversi in una direzione che gliel'avrebbe resa ancor più odiosa.

La meccanizzazione e la modernizzazione hanno ineluttabilmente distrutto quel modo di vivere cui Lovecraft era attaccato con tutte le sue forze. (e d'altronde egli non si fa alcuna illusione sulle possibilità dell'uomo di controllare gli eventi: come scrive in una lettera, “tutto in questo mondo moderno non è che la conseguenza assoluta e diretta della scoperta delle applicazioni del vapore e dell'energia elettrica su grande scala”).

Gli ideali di libertà e di democrazia, che aborriva, si sono affermati in quasi tutto il pianeta. L'idea del progresso è diventata un credo indiscusso, quasi inconscio, che farebbe imbestialire l'uomo che dichiarava: “A esserci insopportabile è semplicemente il cambiamento in quanto tale.”

Il capitalismo liberale ha allargato la propria presa sulle coscienze; di pari passo sono andati affermandosi il mercantilismo, la pubblicità, il culto bieco e grottesco dell'efficienza economica, l'appetito esclusivo e immorale per le ricchezze materiali. Peggio ancora, il liberalismo è passato dal campo economico al campo sessuale. Tutte le convenzioni sentimentali sono andate in pezzi. La purezza, la castità, la fedeltà, la decenza sono diventate marchi infamanti e ridicoli. Oggigiorno il valore di un essere umano si misura tramite la sua utilità economica e il suo potenziale erotico: cioè esattamente le due cose che Lovecraft detestava più di ogni altra... >>


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