" Che begli occhi! Dove li hai trovati? "
" Da Parts 'N Programs, nella sotterranea. Sono Kiroshis, naturalmente... "
Conversazione nel New Harbor Mallplex.
Ho sperimentato il mio periodo di letture cyberpunk fra terza e quarta superiore. Ignoro se corrispondesse a qualche ribellione intellettuale, o se più semplicemente adorassi l'estetica del cyberpunk; fatto sta che divorai ogni cosa che trovavo sia di Gibson che Sterling, arrivando anche a lambire " La macchina della realtà", che abbandonai alla prima lettura perchè all'epoca ancora disinteressato al periodo vittoriano.
Successivamente ho ripreso quest'estate
l'opera, regalandomi devo ammettere grandi soddisfazioni, per
l'estenuante – ma non per me – mole di dettagli.
Nel cyberpunk ricordo, oltre al
citatissimo Neuromante di Gibson, i vari saggi che Sterling già si
dilettava a scrivere. Tutt'ora compila ogni anno un rapporto tanto
simpatico quanto la carta vetrata sulle nuove tendenze di Hipster,
subculture e mondo digitale. E in generale all'approccio con le nuove
tecnologie. Credo sia il campo in cui meglio esprime se stesso,
persino quando spara dubbi giudizi sulla politica italiana,
arrogandosi un titolo di osservatore civilizzato in terra straniera,
fornito dal suo quieto vivere a Torino.
Ma ripensandoci, quando scrive cose del
genere:
"Gli italiani non sono secondi a nessuno in termini di "capitale sociale", il che è una delle ragioni fondamentali per cui il loro governo è così disfunzionale. L'Italia non è una "nazione" dotata di un "governo", è piuttosto un insieme di città-stato estremamente civili a cui è stato imposto un lifestyle nazionalistico negli anni '60 del diciannovesimo secolo. Se i predatori francesi e austriaci non avessero inventato l'idea del governo nazionale, dubito che gli italiani l'avrebbero mai sviluppata da soli. Oggi che il social network è entrato in questo mix, la cosa mi fa pensare. Non si tratta del governo o della società civile o del capitale sociale... I locali li adorano ovviamente, ma uno non può fare a meno di interrogarsi sugli effetti a lungo termine [dei social network]. Cosa dirà la gente tra venti o quarant'anni anni?"(riporto dal sempre interessante filosofo Bittanti)
Non è poi che abbia tutti i torti, se
si riesce a mandar giù l'amaro boccone.
Ma sto divagando. Non esiste solo
Sterling, e in quegli anni delle superiori c'era un manuale stampato
di traforo dopo averlo scaricato dal mulo ronzinante che adoravo- e
ditemi cosa c'è di più cyberpunk che scaricarsi il manuale di ruolo
a sua volta di un gioco cyberpunk- ovvero:
Cyberpunk 2020! ^_^