Il Fantasy
Mediterraneo viene definito come un sotto genere fantastico dove le
mitologie e gli ambienti riprendono esplicitamente l'Europa
meridionale e i suoi popoli, dalla Spagna, alla Provenza, all'Italia,
fino ai Balcani e alla Grecia.
Solitamente il genere si propone come
esplicitamente italiano, con una predilezione per la Grecia classica
e l'Impero romano.
In alcune rare occasioni il genere si allarga a
considerare l'Africa settentrionale e il Medio Oriente, con evidenti
lasciti dalle Mille e una Notte.
Il riferimento esplicito a un luogo,
ovvero il Mediterraneo, rappresenta bene il paradosso di questo
genere: si tratta di un fantasy geograficamente vincolato a un
determinato luogo e pertanto a una determinata storia.
Il tono
generale rimane improntato all'heroic fantasy, ma l'aggettivo
“mediterraneo” necessariamente obbliga a un'ambientazione
storica. Il genere high fantasy specifica una determinata tipologia
di fantastico e allo stesso modo, all'esatto opposto, il low fantasy
sottolinea una tendenza opposta.
Si tratta di modi di scrivere un
fantasy, ma non ne predicano i contenuti. Il grimdark contiene già
alcune indicazioni di natura estetica, ma generalmente la violenza
insita nella sua definizione può essere applicata al contesto che si
preferisce, purché brutale e terra-terra.
Il cosiddetto Fantasy
Mediterraneo pertanto diventa spesso una forma di romanzo storico con
elementi fantasy, laddove invece ci si potrebbe aspettare un romanzo
fantasy con una base storica. Quando non si menziona una chiara
ambientazione storica o si tratta di un mondo alternativo al nostro,
i riferimenti rimangono evidenti: un impero dove i suoi abitanti
parlano latino, si riferiscono agli altri paesi come “barbari” e
hanno arene con giochi gladiatori difficilmente è fantasy. Si
tratta, in questo esempio, di un gioco di riferimenti tra scrittore e
lettore, dove il divertimento non deriva dalla scoperta di un mondo
nuovo, ma dal comprendere a quale personaggio o evento storico
corrisponda quell'invenzione, quel colpo di scena dell'autore.
Si tratta
ovviamente di giochi speculativi, che non tolgono o aggiungono nulla
al prodotto finale: non conta se un'opera è fantasy o bizarro
fiction o horror, conta se è scritta bene, con una trama
intelligente. Classificare in generi e sottogeneri solitamente
determina una tassonomia senza vita, similare a quei collezionisti
senz'anima che punzonano con lo spillo splendide farfalle nelle loro
tristi bacheche. In alternativa il recente rilancio del Fantasy
Mediterraneo con Heroic Fantasy e Hyperborea propone, per così dire,
un sottogenere dentro un altro: all'interno del fantasy, l'heroic
fantasy howardiano e all'interno di quest'ultimo, il Fantasy
Mediterraneo.
Tattica
ingegnosa, perchè impedisce ogni ambiguità storica.