Sono lieto
di annunciare una nuova collaborazione a partire da questo venerdì
con il sito Heroic Fantasy Italia gestito dall'Alessandro Iascy
responsabile della collana True Fantasy della Watson Edizioni. Avevo recensito a marzo
l'antologia della casa editrice – tra alti e bassi, ma nell'insieme
divertendomi – Eroica! Sword&Sorcery all'italiana. Alessandro è
anche tra i responsabili della rivista cartacea Andromeda – tra le
poche nel settore a presentare congrui contenuti, senza limitarsi a
un paio di pagine e un racconto di circostanza. Il sito è stato
creato recentemente, ma vanta già un buon numero di collaboratori,
così come l'affiliazione al prestigioso Black Gate; tra i primi
articoli troviamo il nostro Lorenzo Davia che spesso commenta qui sul
blog, che ha redatto un articolo sui videogiochi Lovecraft(iani),
così come divagazioni sull'antologia Zappa&Spada della Acheron e
approfondimenti sui classici della Letteratura Fantasy, a partire da Jack Vance.
Una rara immagine di Andre Norton nel 1937, a bordo della nave Amor. All'epoca scriveva romanzi di spionaggio. |
Alessandro
mi ha proposto di gestire una rubrica dedicata alla gigantessa del
Fantasy Andre Alice Norton, opportunità che ho accolto volentieri
dopo una breve riflessione: ricordavo d'aver letto qualcosina della
Norton tra i vecchi Urania della biblioteca, ma volevo approfondire.
Sarebbe
stato facile imbastire l'ennesima serie su Sapkowski, che sono stato
tra i primi a trattare in Italia su Cronache Bizantine o su Alan
Moore e Lovecraft, riciclando il lavoro sulle annotazioni. Sentivo
però di voler approfondire un argomento inedito e in tal senso non
sono rimasto deluso: la Norton è una scrittrice particolare, che
come tante sue coetanee che scrivevano negli anni '60/'70 è stata
lentamente mummificata nel santino proprio di quegli anni. Si veda in
tal senso la riluttanza a rivedere e condannare un personaggio
sgradevole e sopravvalutato come la Marion Zimmer Bradley, al cui
confronto la Norton appare molto più originale, molto più capace e
francamente molto più simpatica.
Andre Norton, vivendo dal 1912 al
2005 permette di abbracciare interi periodi storici radicalmente
diversi l'uno dall'altro: passiamo dal pulp degli anni '30 e '40
all'esplosione fantasy degli anni '60 e '70. La Andre Norton ha
inoltre anticipato tanti dei meccanismi dell'editoria di massa
affermatosi poi dagli anni '80 e ora polarizzatosi attorno a un
ristretto gruppo di autori “famosi”, come Stephen King e George
R.R. Martin: a partire dagli anni '50 consapevolmente mira a creare
un suo “brand”, associato al nome della Norton. E' un aspetto
sottovalutato dalle poche biografie che ho trovato al riguardo.
Tuttavia, al contrario del twittare polemico e conformista di
scrittrici come la Rowling, la Norton ha gestito nell'intero arco
della sua esistenza una vasta corrispondenza, che ha permesso di
“lanciare” tanti scrittori e scrittrici; la sua concezione
inoltre dei setting e degli universi di sua invenzione è sempre
stata “libera”, aperta a ogni collaborazione che si presentasse.
Cum grano
salis – anzi, con un sacco di sale, più che un granello – la
rubrica dovrebbe avere un articolo ogni venerdì, al peggio ogni
due. Questo non dovrebbe impattare sulle pubblicazioni del blog, che
proseguirà as usual, forse concentrandosi maggiormente sulla
prima parte della settimana.
2 commenti:
Complimenti per la collaborazione, te la meriti tutta :)
@Marco Grande Arbitro
Grazie!
Heroic Fantasy Italia è molto giovane, ma stiamo crescendo in fretta :-)
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