martedì 15 dicembre 2015

Laureato!


Nelle ultime settimane avevo deciso di sospendere momentaneamente gli articoli in lavorazione sul blog, dopo aver finalmente ricevuto la data della mia laurea triennale. Lunedì, dopo alcune terribili ore d'ansia mi sono finalmente laureato e considerando che ho nel frattempo completato un corso di primo soccorso, l'appellativo di “Dottore” per quanto ridicolo suona comunque bene.

Cos'ho imparato dalla mia tesi triennale di storia?

Un indizio sull'argomento (e il periodo storico) della Tesi ;) 



In primo luogo, ha esacerbato la mia già grave fissazione per le note a piè di pagina.
Non so se il diavolo si annidi nei dettagli, ma sicuramente si annida nelle note a piè di pagina dei saggi di storia regionale. La stesura effettiva della tesi non mi ha richiesto molto tempo, il nucleo dell'argomentazione l'ho scritto rapidamente, senza incontrare gravi blocchi pur essendo abituato a niente più che gli articoli di questo blog e qualche occasionale relazione. Riesco a scrivere rapidamente – alcuni sarcastici potrebbero osservare che riesco a picchiare la tastiera con terrificante velocità – e non capisco sinceramente le povere anime confuse che si vantano di scrivere “in sintesi” o di spendere ore e ore per produrre articoli sgrammaticati sui loro siti.
Tuttavia, mettere assieme l'argomento non basta. Occorre citare le fonti di quanto si afferma, specificare frase dopo frase dove provenga la verità scientifica di ogni singola affermazione.
Un lavoro indubbiamente necessario per poter ambire a conclusioni che siano serie e che al di là delle belle parole indichino la roccia da cui si è estratto tutto quel bell'oro letterario.
Ovviamente, per gli improvvisati storici sul web tutto ciò non conta: si cita il primo documento trovato su Google Books, gli si appiccica l'etichetta di cui il blog è partigiano e via con le sentenze. Questo genere di ricerche amatoriali non hanno valore. 
Non perchè siano fatte da “esterni” ma perchè vuote di ogni minima metodologia.
Credo d'essere impazzito a correggere e citare e aggiustare le note a piè di pagina della mia tesi e tutto ciò prima che il mio professore relatore giustamente le correggesse nuovamente, individuando errori che non avrei mai immaginato. E sì, il diavolo indubbiamente si annida in questo genere di lavori. Sei stanco, esaurito e sbavi sugli errori: un numero di pagina errato, un errore di vocale e il lavoro fatto dal mio punto di vista perde già molto valore.
E anche dopo tutti questi mesi e pur trattando un argomento tanto ristretto, rimango convinto che la mia tesi sia tutt'altro a prova di bomba. 
Certo, è un'ottima tesi (non è difficile superare la media delle tesi triennali!). 
Tuttavia, è stato davvero un lavoro di taglia&cuci, rattoppa&rammenda, decisamente più artigianale di quanto mi aspettassi.

Andare fuori corso è stato letale.
A gennaio 2015 avevo troppi esami sul groppone per completarli tutti e nel tentativo di studiare per ogni singolo esame contemporaneamente non sono riuscito a prepararne nessuno: un risultato a dir poco imbarazzante.
Nel frattempo paradossalmente la tesi era già a uno stadio molto avanzato di sviluppo, praticamente pronta: pertanto ho avuto una lunga e frustrante attesa fino a giugno 2015 per finalmente dare gli esami che mi restavano, completando gli ultimi due a settembre/ottobre 2015.
Non ho più quel senso di colpa che avevo qualche mese fa per essere uscito fuori corso; dopotutto ho mantenuto una media di voti che mi sembra alta (28,8) e ho pagato di mia tasca le tasse universitarie (Ciao, ciao risparmi di due anni! Sigh...). Ovviamente, vedendo così tanta gente che si fa pagare anni e anni di fuoricorso dall'ennesima famiglia borghese di turno pensavo che il gesto sarebbe stato un minimo apprezzato dai miei parenti, ma niente da fare: è stato sommamente ignorato.
Quindi comprenderete che mi sembra di aver pagato (letteralmente!) in ore e soldi a sufficienza per essere finito fuoricorso. Considerando poi quanto tempo sprechiamo nella nostra vita a guardare film di serie z e video su youtube, fare un annetto in più all'università non mi sembra questa grande tragedia. Potrei capirlo a qualche dipartimento scientifico, dove conta più raggiungere il diploma che mantenere la media, ma se frequenti una disciplina umanistica devi avere un po' di passione per quanto studi, altrimenti non so davvero cosa ci stai a fare...

Non vi consiglierei di mettervi la cravatta alla discussione di laurea. 
Mentre aspettavo il mio turno (ero quinto in lista) sembrava stringermi il collo come il cappio di un western, o come un serpente strangolatore. Mentre aspettavo che la quarta persona entrasse, avevo la testa fastidiosamente leggera, come un palloncino all'elio. E non mi consolava affatto che nessuno avesse dei sali da pormi sotto il naso nel caso venissi, visto che ahimè, viviamo nel ventunesimo secolo e non nel diciannovesimo...

Una tesi triennale è una tesi triennale.
Non è il manuale per un'ambientazione di un gioco di ruolo, non è il Necronomicon, non è un tomo medievale. Insomma, la cura grafica è importante, ma le tesi che ho visto erano rilegate con un lusso a dir poco eccessivo. Se la copertina non era in pelle, la tesi era rilegata con oro&argento, o altrimenti aveva una copertina talmente spessa da non far scorgere i fogli all'interno. Considerando che la lunghezza media di una tesi triennale è sulle cinquanta, sessanta pagine massime, rilegare copertine del genere è tanto, tanto ridicolo: sembra che sia quasi un quadro con dei fogli ficcati dentro. 
La mia era una copertina morbida e nonostante mi sentissi “proletario” non ha influito affatto sul voto finale. Perchè, come sempre, è il contenuto a contare...

Quindi, per non dilungarmi troppo, il blog riprenderà adesso la sua normale programmazione.
Ci sono diversi testi che vorrei recensire, tra romanzi e saggistica, diverse questioni su cui scrivere e insomma non vedo l'ora di riprendere a scrivere sia qui che nei racconti in bozza.

Volevo anche cogliere l'occasione per ringraziare i quattro gatti che erano alla mia discussione e nell'anno passato le decine di bibliotecarie che tra Trieste, Gorizia e Udine mi hanno aiutato con la tesi, rispondendo con pazienza in-cre-di-bi-le alle mie richieste dei testi più bislacchi. 
Senza questi “ingranaggi umani” che muovono un apparato di testi che resteranno in cartaceo ancora a lungo, non avrei combinato molto.

Tre urrà per l'Imperatore! 


13 commenti:

Unknown ha detto...

Urrà!

Unknown ha detto...

Complimentissimi Coscienza! Sono proprio contenta per te! E ti ringrazio per averne parlato con sobrietà — in questi giorni ne ho viste di ogni, nella mia facoltà. D:
Però quell'"a qualche dipartimento scientifico, dove conta più raggiungere il diploma che mantenere la media" non te lo perdono. :P

Evviva! :D

Coscienza ha detto...

@Alessandro Madeddu
In alto i calici! :)

@Elena Piedilato
Guarda, io lo scorso anno ho visto la stragrande maggioranza dei miei contatti laurearsi, mentre ancora faticavo per finire tutto, dunque capisco benissimo. Ogni volta che mi capitava sott'occhio un "laureato" con la sua coroncina dovevo cambiare strada (o uscire da Facebook) perché mi sentivo male. Quindi ho cercato piuttosto di trarne qualche consiglio utile,ad esempio non mettersi la cravatta :D

Iguana Jo ha detto...

Bravo!

(però, oh… tutto 'sto parlare della tesi, però non ci dici mica lì'argomento? Ti piace la suspance? :-))

Coscienza ha detto...

@IguanaJo
Oh, tutt'altro! Tuttavia, essendo una tesi triennale di storia, non volevo annoiarvi troppo...

Il titolo è "Gorizia italiana, tollerante, concorde". Opuscoli politici nella Gorizia del 1848.

Nell'anno della "Primavera dei popoli" la contea di Gorizia rimase come Trieste sostanzialmente leale agli Asburgo e d'agosto a settembre vi fu uno scambio di opuscoli tra gli intellettuali del luogo sulla nazionalità e il ruolo di Gorizia rispetto all'impero austriaco e alla causa italiana.
Tra loro vi era Graziadio Isaia Ascoli, ricordato solitamente per aver inventato il termine "Venezia Giulia".

Marco Grande Arbitro ha detto...

Ti capisco troppo bene...
Complimenti per la laurea!

Iguana Jo ha detto...

Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità!

(e, bé, ancora complimenti!)

Alessandro Forlani ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=KCZQPIRSKTY

!!!

Coscienza ha detto...

@Marco Grande Arbitro
Grazie! Adesso devo recuperare i vostri ultimi articoli...

@Iguana Jo
Di nulla! Siete troppo gentili...

@Alessandro Forlani
Gaudemus sì... (e complimenti per la scelta musicale, anche se non sono un grande sostenitore della Goliardia...)

Paolo Nardi ha detto...

Congratulazioni! Anch'io sono laureato in Storia (della Chiesa)!

Coscienza ha detto...

@Paolo Nardi
Grazie! Fa sempre piacere conoscere un collega di storia. :)

Anonimo ha detto...

Congratulazioni! In ritardo, ma vivissime congratulazioni :D e lunga vita all'Impero (Romano, diffidare sempre delle imitazioni :P)!

Coscienza ha detto...

@hendiokeslair
Grazie Hendioke! Confesso che, come dico sempre a tutti, è un bel sollievo ^^
Le imitazioni dell'impero romano sono sempre durate poco in effetti... ma governare in età antica credo fosse più facile, la plebe si accontentava di poco, per essere soddisfatta ;-)