Nelle
ultime settimane avevo deciso di sospendere momentaneamente gli
articoli in lavorazione sul blog, dopo aver finalmente ricevuto la
data della mia laurea triennale. Lunedì, dopo alcune terribili ore
d'ansia mi sono finalmente laureato e considerando che ho nel
frattempo completato un corso di primo soccorso, l'appellativo di
“Dottore” per quanto ridicolo suona comunque bene.
Cos'ho
imparato dalla mia tesi triennale di storia?
Un indizio sull'argomento (e il periodo storico) della Tesi ;) |
Non
so se il diavolo si annidi nei dettagli, ma sicuramente si annida
nelle note a piè di pagina dei saggi di storia regionale. La stesura
effettiva della tesi non mi ha richiesto molto tempo, il nucleo
dell'argomentazione l'ho scritto rapidamente, senza incontrare gravi
blocchi pur essendo abituato a niente più che gli articoli di questo
blog e qualche occasionale relazione. Riesco a scrivere rapidamente –
alcuni sarcastici potrebbero osservare che riesco a picchiare la
tastiera con terrificante velocità – e non capisco sinceramente le
povere anime confuse che si vantano di scrivere “in sintesi” o di
spendere ore e ore per produrre articoli sgrammaticati sui loro siti.
Tuttavia,
mettere assieme l'argomento non basta. Occorre citare le fonti di
quanto si afferma, specificare frase dopo frase dove provenga la
verità scientifica di ogni singola affermazione.
Un
lavoro indubbiamente necessario per poter ambire a conclusioni che
siano serie e che al di là delle belle parole indichino la roccia da
cui si è estratto tutto quel bell'oro letterario.
Ovviamente,
per gli improvvisati storici sul web tutto ciò non conta: si cita il
primo documento trovato su Google Books, gli si appiccica l'etichetta
di cui il blog è partigiano e via con le sentenze. Questo genere di
ricerche amatoriali non hanno valore.
Non perchè siano fatte da
“esterni” ma perchè vuote di ogni minima metodologia.
Credo
d'essere impazzito a correggere e citare e aggiustare le note a piè
di pagina della mia tesi e tutto ciò prima che il mio professore
relatore giustamente le correggesse nuovamente, individuando errori
che non avrei mai immaginato. E sì, il diavolo indubbiamente si
annida in questo genere di lavori. Sei stanco, esaurito e sbavi sugli
errori: un numero di pagina errato, un errore di vocale e il lavoro
fatto dal mio punto di vista perde già molto valore.
E
anche dopo tutti questi mesi e pur trattando un argomento tanto
ristretto, rimango convinto che la mia tesi sia tutt'altro a prova di
bomba.
Certo, è un'ottima tesi (non è difficile superare la media
delle tesi triennali!).
Tuttavia, è stato davvero un lavoro di
taglia&cuci, rattoppa&rammenda, decisamente più artigianale
di quanto mi aspettassi.
Andare
fuori corso è stato letale.
A
gennaio 2015 avevo troppi esami sul groppone per completarli tutti e
nel tentativo di studiare per ogni singolo esame contemporaneamente
non sono riuscito a prepararne nessuno: un risultato a dir poco
imbarazzante.
Nel
frattempo paradossalmente la tesi era già a uno stadio molto
avanzato di sviluppo, praticamente pronta: pertanto ho avuto una
lunga e frustrante attesa fino a giugno 2015 per finalmente dare gli
esami che mi restavano, completando gli ultimi due a
settembre/ottobre 2015.
Non
ho più quel senso di colpa che avevo qualche mese fa per essere
uscito fuori corso; dopotutto ho mantenuto una media di voti che mi sembra
alta (28,8) e ho pagato di mia tasca le tasse universitarie (Ciao,
ciao risparmi di due anni! Sigh...). Ovviamente, vedendo così tanta
gente che si fa pagare anni e anni di fuoricorso dall'ennesima
famiglia borghese di turno pensavo che il gesto sarebbe stato un
minimo apprezzato dai miei parenti, ma niente da fare: è stato
sommamente ignorato.
Quindi
comprenderete che mi sembra di aver pagato (letteralmente!) in ore e
soldi a sufficienza per essere finito fuoricorso. Considerando poi
quanto tempo sprechiamo nella nostra vita a guardare film di serie z
e video su youtube, fare un annetto in più all'università non mi
sembra questa grande tragedia. Potrei capirlo a qualche dipartimento
scientifico, dove conta più raggiungere il diploma che mantenere la
media, ma se frequenti una disciplina umanistica devi avere un po' di
passione per quanto studi, altrimenti non so davvero cosa ci stai a
fare...
Non
vi consiglierei di mettervi la cravatta alla discussione di laurea.
Mentre aspettavo il mio turno (ero quinto in lista) sembrava
stringermi il collo come il cappio di un western, o come un serpente
strangolatore. Mentre aspettavo che la quarta persona entrasse, avevo
la testa fastidiosamente leggera, come un palloncino all'elio. E non
mi consolava affatto che nessuno avesse dei sali da pormi sotto il
naso nel caso venissi, visto che ahimè,
viviamo nel ventunesimo secolo e non nel diciannovesimo...
Una
tesi triennale è una tesi triennale.
Non
è il manuale per un'ambientazione di un gioco di ruolo, non è il
Necronomicon, non è un tomo medievale. Insomma, la cura grafica è
importante, ma le tesi che ho visto erano rilegate con un lusso a dir
poco eccessivo. Se la copertina non era in pelle, la tesi era
rilegata con oro&argento, o altrimenti aveva una copertina
talmente spessa da non far scorgere i fogli all'interno. Considerando
che la lunghezza media di una tesi triennale è sulle cinquanta,
sessanta pagine massime, rilegare copertine del genere è tanto,
tanto ridicolo: sembra che sia quasi un quadro con dei fogli ficcati
dentro.
La mia era una copertina morbida e nonostante mi sentissi
“proletario” non ha influito affatto sul voto finale. Perchè,
come sempre, è il contenuto a contare...
Quindi,
per non dilungarmi troppo, il blog riprenderà adesso la sua normale
programmazione.
Ci
sono diversi testi che vorrei recensire, tra romanzi e saggistica,
diverse questioni su cui scrivere e insomma non vedo l'ora di
riprendere a scrivere sia qui che nei racconti in bozza.
Volevo
anche cogliere l'occasione per ringraziare i quattro gatti che erano
alla mia discussione e nell'anno passato le decine di bibliotecarie
che tra Trieste, Gorizia e Udine mi hanno aiutato con la tesi,
rispondendo con pazienza in-cre-di-bi-le alle mie richieste dei testi
più bislacchi.
Senza questi “ingranaggi umani” che muovono un
apparato di testi che resteranno in cartaceo ancora a lungo, non
avrei combinato molto.
Tre urrà per l'Imperatore!
13 commenti:
Urrà!
Complimentissimi Coscienza! Sono proprio contenta per te! E ti ringrazio per averne parlato con sobrietà — in questi giorni ne ho viste di ogni, nella mia facoltà. D:
Però quell'"a qualche dipartimento scientifico, dove conta più raggiungere il diploma che mantenere la media" non te lo perdono. :P
Evviva! :D
@Alessandro Madeddu
In alto i calici! :)
@Elena Piedilato
Guarda, io lo scorso anno ho visto la stragrande maggioranza dei miei contatti laurearsi, mentre ancora faticavo per finire tutto, dunque capisco benissimo. Ogni volta che mi capitava sott'occhio un "laureato" con la sua coroncina dovevo cambiare strada (o uscire da Facebook) perché mi sentivo male. Quindi ho cercato piuttosto di trarne qualche consiglio utile,ad esempio non mettersi la cravatta :D
Bravo!
(però, oh… tutto 'sto parlare della tesi, però non ci dici mica lì'argomento? Ti piace la suspance? :-))
@IguanaJo
Oh, tutt'altro! Tuttavia, essendo una tesi triennale di storia, non volevo annoiarvi troppo...
Il titolo è "Gorizia italiana, tollerante, concorde". Opuscoli politici nella Gorizia del 1848.
Nell'anno della "Primavera dei popoli" la contea di Gorizia rimase come Trieste sostanzialmente leale agli Asburgo e d'agosto a settembre vi fu uno scambio di opuscoli tra gli intellettuali del luogo sulla nazionalità e il ruolo di Gorizia rispetto all'impero austriaco e alla causa italiana.
Tra loro vi era Graziadio Isaia Ascoli, ricordato solitamente per aver inventato il termine "Venezia Giulia".
Ti capisco troppo bene...
Complimenti per la laurea!
Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità!
(e, bé, ancora complimenti!)
https://www.youtube.com/watch?v=KCZQPIRSKTY
!!!
@Marco Grande Arbitro
Grazie! Adesso devo recuperare i vostri ultimi articoli...
@Iguana Jo
Di nulla! Siete troppo gentili...
@Alessandro Forlani
Gaudemus sì... (e complimenti per la scelta musicale, anche se non sono un grande sostenitore della Goliardia...)
Congratulazioni! Anch'io sono laureato in Storia (della Chiesa)!
@Paolo Nardi
Grazie! Fa sempre piacere conoscere un collega di storia. :)
Congratulazioni! In ritardo, ma vivissime congratulazioni :D e lunga vita all'Impero (Romano, diffidare sempre delle imitazioni :P)!
@hendiokeslair
Grazie Hendioke! Confesso che, come dico sempre a tutti, è un bel sollievo ^^
Le imitazioni dell'impero romano sono sempre durate poco in effetti... ma governare in età antica credo fosse più facile, la plebe si accontentava di poco, per essere soddisfatta ;-)
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