venerdì 11 gennaio 2013

Moore, un po' di Lovecraft e un nuovo volume della LDSG: Nemo, Cuore di ghiaccio


O la leggenda degli uomini straordinari. O the league of extraordinary gentlemen, valenza inglese che preferisco per una sua intrinseca eleganza, rara nella lingua barbara delle isole britanniche.
In ogni caso, tenevo d'occhio la notizia con una certa costanza, prima che sia divenuto ufficiale: esce a febbraio un nuovo volume della saga della lega, Nemo: Heart of Ice.

Il nuovo volume sicuramente non è tre cose: primo, non è il seguito della LDSG, già degnamente conclusa sulle note dell'allucinato "2009"; secondo, non è nemmeno un volume "tipico" della saga, uno spin off qual'era lo strambo, ma apprezzabile "Black Dossier"; terzo, è un volume di "sole", 56 pagine, dunque un lavoro certo apprezzabilissimo, ma piuttosto contenuto.

La trama ruota attorno alle disavventure della figlia di Capitano Nemo, Janni Drakkar, che dopo i traumatici eventi di "1910", s'avventura in una decade di razzie e anarchica distruzione. In cerca di redenzione, desiderosa di riconquistare almeno un'esigua parte del consenso dell'Europa, intraprende una missione nella quale persino suo padre, Nemo, aveva fallito: esplorare l'Antartide, favoleggiata terra di ghiacci e tesori. 

Secondo le poche informazioni a nostra disposizione incontrerà nel suo percorso tre geniali inventori americani (?), assoldati da un famoso magnate (Charles Foster Kane?) per rintracciare e recuperare le spoglie di una regina africana, congelate nella morte bianca del Polo. Ma oltre a questo, basta un'attenta sbirciata alla cover, per scoprire la fonte principale d'ispirazione: Lovecraft. E più nello specifico il racconto-romanzo a cui forse Lovecraft teneva di più, ovvero " Alle montagne della Follia".
Alan Moore contro Lovecraft, ancora una volta?
Un'eroina dal cuore di ghiaccio- Janni- i classici eroi pulp gettati a combattere nel crudo mondo reale, e infine- dulcis in fundo! - mostri Cthuloidi?

You sold it, Alan Moore. You sold it.


In alto, centrale. Le spoglie della regina africana? Un mondo vivo, verde, come in Jules Verne, nascosto sotto la calotta del Polo? Selvaggi che incontreranno le bocche da fuoco (siamo nel 1925) della ciurma di Janni? Lo spero.

A lato, a destra: Janni. Con sincera brutalità, preferisco Mina Murray; ma Janni è pur sempre una tacca sopra quell'interminabile lagna di Orlando. 

Nascosti nell'oblò del Nautilus: tentacoli. Appena un timido accenno, ma già rabbrividisco.

A sinistra in basso: un uomo con i baffi (+1), sicuramente uno dei tre inventori, ma chi? Tesla muore nel 1943, è un'opzione forse valida. Degli eroi pulp, di cui si annunciano pesanti influenze, sicuramente Doc Savage appare come una scelta obbligata.

Stiamo parlando di produzione made in Alan Moore, e di Lovecraft?
Facciamo trenta, facciamo trentuno, parliamo anche di un secondo, maggiore progetto a cui Moore lavora, per la pragmatica ragione che " I must pay a huge tax bill".

" Providence " sarà una miniserie da dieci episodi, un ideale seguito dell'agghiacciante Neonomicon. 
Come annuncia con disinvolta nonchalance Alan Moore, protagonista risulterà niente di meno che H. P. Lovecraft stesso, impegnato a confrontarsi con le proprie peggiori paure, nella cara, vecchia New England del 1919. Non sarà tanto incentrata sugli orrori cthuloidi, quanto piuttosto su quanto hanno generato simili orrori; le paure, le fobie, le paranoie di Lovecraft. 
Non l'opera, dunque, ma l'uomo dietro l'opera.



Infine, una seconda linea narrativa investigherà sui rapporti che intratteneva Lovecraft con il nazismo; in questo caso risulterà protagonista un poliziotto red-headed (testa calda?), segretamente (closet) ebreo e omosessuale (wtf?).

Insomma, tanta carne al fuoco, e tante responsabilità. Con qualunque altro autore, avrei cestinato l'idea alla base di Providence all'istante, ma conoscendo Alan Moore, sono fiducioso: ha uno spirito anarchico, selvaggio, libero da ogni paura di offendere l'usuale tradizione&sensibilità.
The Courtyard era un buon esempio di fumetto onirico e disturbante, Neonomicon portava invece allo scoperto quanto da sempre Lovecraft aveva lasciato sottinteso, nascosto, implicito- si considerava un gentleman inglese, dopotutto! - e in questo senso leggerlo fu all'epoca uno rivelante shock.
Ma contesto in tal senso che quel fumetto dimostri che Moore non abbia afferrato il senso di Lovecraft; ma che semplicemente abbia preso tale senso e l'abbia spinto ai suoi limiti più intollerabili, spogliandolo di ogni tendaggio, ombra, finzione, dal linguaggio barocco alle vestigia dei racconti gotici che ancora conservava.

Non essendo ancora annunciata data d'uscita, aspetteremo.

( 13/02/2013 Edit. E' stata provvisoriamente confermata l'uscita di Nemo, cuore di ghiaccio ad opera della Bao edizioni. Ho aggiornato il titolo in italiano)

2 commenti:

Alessandro Forlani ha detto...

Quando il mio portafogli verrà trovato morto, la polizia ti verrà a cercare. Sappilo.

Coscienza ha detto...

Il mio, ormai, è in depressione cronica. E' sempre vuoto poveretto, e la sorella postapay gli ruba sempre la scena ^.^

Ci si può sempre cmq accontentare delle scan digitali, se la qualità dei pirati di fiducia sarà buona u__u