I vantaggi della scrittura risiedono
senza dubbio nella gratificazione immensa che ti si spalanca quando
alla domanda "Cosa fai nella vita?" rispondi con
aristocratico sussiego " Scrivo".
Se siete in un bar, col gomito poggiato
sul bancone, un calice di vino in mano e una ragazza leggermente
brilla che vi fissa adorante non esiste risposta migliore.
Ed ecco palesarsi l'immagine di questo
scrittore che fra mille tormenti scrivendo di notte su un'antiquata
macchina da scrivere forgia un magnifico romanzo.
Magnifico! Magnifico!
- E di te cosa posso leggere?-
E qui casca il palco, e con gran
fragore. Perchè, ti rimprovera la coscienza non hai ancora
pubblicato nulla, nel vasto mondo cartaceo. E quanto al tuo
microcosmo di racconti e abbozzi di romanzo? Cosa far leggere? Forse
il lungo racconto di una capitanA piscopatica in una sfilacciata
ambientazione dal sapore vagamente ottocentesco? Diverse strambe e
grottesche fan fiction ambientate in un mondo fantasy che sarebbe
decisamente troppo nerd nominare?
Serve a questo punto un racconto portfolio.
Il racconto portfolio (definizione del buon Forlani) deve rispondere ai seguenti requisiti:
- Relativamente breve... Il lettore casuale fatica a leggere su schermo di pc/ prova un istintivo timore a stampare qualsiasi documento sputacchi internet, anche se consigliato.
- Complesso quel tanto affinchè avvinca il lettore; preferibilmente la tematica deve contenere traccia di poesia, riflessione sulla scrittura stessa (opzionale) temi intimisti/ pseudofilosofici/ strappalacrime; questo perchè indifferente quanto sia infondata come diceria fantascienza e fantasy sono dalla larga maggioranza considerati, la prima argomento ammuffito fermo ad Asimov, la seconda "roba poco seria" buona per bimbetti e ragazzotti non troppo svegli.
- Offire comunque un buon esempio di stile e tematiche che ci sono care, pur ringhiando di fronte alla necessità di mantenersi nei limiti dell'angusto politically correct.
Insomma ho quest'idea di un racconto
che vada bene per tutti, fratelli, nonne, vecchi professori in
pensione, amici, compagni di corso universitario, fratelli di bevute,
ecc ecc
Da parte mia avevo recentemente
partorito "Gioco di specchi". Compare la tematica- assai
abbozzata per essere sinceri- dell'artista che incontra la propria
opera d'arte; la protagonista è femminile e soffre di vaghe psicosi/
turbe asociali (un mio classico); inizia in media res, tanto per
uncinare il lettore nella narrazione; le forze dell'ordine appaiono
spietati carnefici (ah la cara vecchia paranoia! xD)
Volete la verità? Trovo sia
dannatamente banale come scritto, e pure pretenzioso. Però dovunque
lo posto piace, per cui il mio personale racconto portfolio devo averlo
azzeccato.
E voi? Qual'è il vostro racconto "tipo"?
![]() |
La sciarpa! La sciarpa! |