Volevo approfittare
dell'introduzione a questo nuovo articolo di annotazioni sul terzo
volume di Providence per fare il punto sul percorso di Moore dentro
l'universo di Lovecraft. Può non sembrare, ma con la traduzione
della Panini Comics siamo finalmente arrivati alle ultime puntate
della saga: dallo Yellow Sign del febbraio 2016, è stata una lunga
strada costellata di annotazioni.
Robert Black, un tempo
giornalista per il New Herald, si è allontanato dalla metropoli di
New York, si è sperduto tra Massachussets e New England, è stato
soggetto e oggetto di atti inenarrabili, di segreti inconfessabili,
di cose che dovrebbero essere morte, ma che attendono per eoni e eoni
che la morte stessa muoia...
E' interessante come
Robert Black abbia potuto ripercorrere l'intero pantheon di divinità
lovecraftiane grazie a una peculiare mescolanza di stupidità e
amnesie: letteralmente per trasportare un personaggio del genere,
ovvero un aspirante scrittore nevrotico e complessato, Moore ha
dovuto rimbambirlo, confonderlo con contrapposizioni di vignette e
dialoghi che lo mantenessero sul punto di scoprire qualcosa... senza
tuttavia scoprirlo mai del tutto.
Se davvero Black si
rendesse conto della reale natura del mondo in cui vive e
comprendesse anche solo a livello di “percezione”, la natura
degli Antichi, impazzirebbe completamente. E ovviamente, la saga
terminerebbe ex abrupto, il che sarebbe un bel problema! La soluzione
di Moore non è nuova, ma sono contento che stia arrivando al
termine: all'ennesimo svenimento/amnesia/manipolazione mentale di
Black cominciavo a pensare che il povero giornalista abbia passato
davvero un po' troppo.
Giornalismo gonzo, sì, ma
nel senso letterale del termine...
Si può discutere quanto
si vuole se, a livello soggettivo, Providence piaccia o meno.
Alan Moore non è un
autore accomodante: le scene di sesso, ad esempio, sono costruite per
irritare il lettore facilmente offendibile, senza concedere nulla
alla pornografia. Non c'è titillazione del lettore, non c'è
sensualità: unicamente l'atto animale, conformemente alla
concezione che ne aveva Lovecraft (che non è quella di Moore: si
vedano tanti suoi lavori, dalla tenerezza di Spawn Thing ai toni
pastello di Lost Girls).
Tuttavia, a livello
oggettivo, non si può negare che Alan Moore si sia documentato su H.
P. Lovecraft. L'aveva già annunciato nelle interviste, l'ha ribadito
nel fumetto stesso: tutta la saga è un imponente lavoro di
ricostruzione dove si ritrovano inseriti elementi sovrannaturali.
Qualcosa che possiamo tranquillamente definire romanzo storico, se
ipotizzassimo che le visioni e le esperienze di Black siano frutto di
una mente conturbata.
A livello oggettivo, non
si può discutere sull'elemento storico: la ricerca c'è, riflette
l'atmosfera e le usanze dell'epoca, del 1919. Persino gli edifici
sono identici, diamine.
A livello oggettivo, non
si può nemmeno discutere sull'elemento lovecraftiano. Al di là
della ricostruzione di Lovecraft, finalmente come personaggio reale,
di carne e ossa, e non come insopportabile macchietta, Alan Moore
ripercorre anche i diversi racconti più famosi di Lovecraft.
Un veloce ripasso:
Providence 01: The Yellow Sign – Aria fredda
Providence 02: The Hook –
Orrore a Red Hook
Providence 03: A Lurking Fear – L'ombra su Innsmouth
Providence 04: White Apes
– L'orrore di Dunwich
Providence 05: In the Walls – La casa delle streghe e Il colore venuto dallo spazio
Providence 06: Out of Time
– La cosa sulla soglia
Providence 07: The Picture
– Il modello di Pickman
Providence 08. The Key –
La chiave d'argento
Ho molto semplificato,
perchè ovviamente nessuno di questi numeri corrisponde esattamente a
questi racconti. Vi si mescolano altre opere, altre influenze, altri
racconti ecc ecc
Tuttavia, se avete davvero
letto Providence e avete davvero letto Lovecraft, non potete negare
che il fumetto ripercorra perfettamente le pieghe, i dialoghi, i toni
dell'opera originale.
Non è qualcosa su cui si
possa discutere: Providence è un'opera lovecraftiana, perchè Moore,
come aveva fatto con la storia, ricostruisce alla perfezione del
minimo dettaglio il corpus letterario del Solitario di Providence.
Providence può piacere o
meno, ma non si può dire che Moore di Lovecraft, “non ha capito
nulla”.
A livello oggettivo,
Providence è un'opera lovecraftiana, com'è vero che 1+1 fa 2. Non è
un elemento su cui poter discutere, è un dato di fatto, una sua
caratteristica intrinseca.
Per questo nono numero,
primo del terzo volume della Panini Comics, “Outsiders”, la fonte
è come sempre il sito di annotazioni inglese, Facts in the case of Alan Moore's Providence.
Le prime 13 pagine sono
state tradotte da Matteo Poropat, che ha svolto come sempre un lavoro
eccellente. Sul suo sito, La Tana dello Sciamano, potete anche
trovare un'utilissima tabella che riassume i personaggi finora
incontrati della saga.
Riassunto
Primi giorni di Novembre,
1919. Robert Black arriva a Providence nello stato di Rhode Island,
per visitare Henry Annesley, membro dell’Ordine della Stella
Sapiente. Dopo una gita alla chiesa di St. John, con il giovane
Howard Charles, Black incontra H. P. Lovecraft, che lo aiuta a
trovare un alloggio in città, dopo di che i due vanno a far visita
alla madre di Lovecraft in ospedale.
Copertina
La costruzione che
campeggia in copertina è La casa stregata (“The Shunned House”)
al 135 di Benefit Street a Providence (Vedasi Street View).
La stessa casa compare
brevemente in Pagina 8, Vignetta 4.
Pagina 1
Le vignette sono disegnate
dal punto di vista di Black, e mostrano gli sguardi colmi di disagio
dei passanti. Questo è in contrasto con il punto di vista di Henry
Annesley nelle pagine seguenti.
Vignetta 1
La data
è il 14 novembre 1919.
Il riflesso di Robert
Black è nel mezzo della finestra del treno. La sua immagine è
traslucente, spettrale, in contrasto con le altre persone sulla
piattaforma. Questo prefigura visualmente il suo venir trattato come
un estraneo, e come egli non sia del tutto parte della stessa realtà
di Providence.
Il percepire il proprio
riflesso di Black contrasta inoltre con la vista extrasensoriale di
cui Henry Annesley è dotato grazie ai suoi speciali occhiali. Black
vede il suo riflesso vago mentre Annesley distingue un mondo
invisibile e brulicante di creature.
Vignetta 2
La maggior parte degli
alberi è spoglia, a suggerire che siamo in tardo autunno o inverno.
L’ambientazione è
Waterman Street, verso est (Vedasi Street View).
Vignetta 3
Prima apparizione di Henry
Annesley. Al personaggio si era già fatto riferimento in Providence
07, pagina 11, vignetta 1. Si tratta dell’equivalente di Providence
del personaggio di Crawford Tillinghast, dal racconto di Lovecraft
Dall’altrove (“From Beyond”). Un commentatore sottolinea come
Henry Annesley fosse il nome del protagonista del racconto nella sua
prima stesura.
“Randall” è Randall
Carver, visto in Providence 08.
“Wallace Tillinghast”
– vedere le note per Providence 08, pagina 1, vignetta 1.
L’ambientazione è
George Street all’incrocio con Brown Street, verso est (Vedasi
Street View).
Vignetta 4
Annesley indossa occhiali
vecchio stile, con le lenti colorate, decisamente poco usuali per
quel tempo.
“Come l’ha trattata
Providence finora?” una domanda che si può interpretare in modi
diversi:
“Come l’ha trattata (a Black) Providence (la città) finora?”“Come l’ha trattata (a Black) Providence (il concetto, la provvidenza) finora?” Il che sottolinea l’ironia in quanto sebbene Black non ci creda, è chiaramente reale nel suo mondo.“Come l’ha trattata (a Black) Providence (la storia di Alan Moore) finora?”Come sta trattando (al lettore) Providence (questa graphic novel) finora?”È il libro all’altezza delle aspettative ora che si sono superati i due terzi?
La strada è la stessa
della vignetta 3.
Pagina 2
Vignetta 1
L’intera vignetta a
piena pagina è dalla prospettiva di Annesley.
Il colore indica che il
mondo viene visto attraverso gli strani occhiali indossati da
Annesly. Le creature sono un riferimento alla storia di Lovecraft
Dall’altrove (“From Beyond”), dove uno scienziato, Crawford
Tillinghast, costruisce un risonatore che incrementa le percezioni
umane, permettendo di osservare creature che vivono in altri mondi:
D'improvviso anche a me sembrò di possedere una vista aumentata e sul caos di luci e ombre si impose un'immagine che, per quanto vaga, aveva una sua permanenza e consistenza. Era in un certo senso familiare, perché la parte insolita era sovrimposta alla scena terrestre come un fotogramma cinematografico proiettato su un sipario. Vedevo il laboratorio nell'attico, la macchina elettrica, la figura spiacevole di Tillinghast di fronte a me; ma di tutto lo spazio che non fosse occupato da oggetti familiari, non una sola particella era vacante. Forme indescrivibili, vive o no, parevano mescolate in un disordine disgustoso e intorno agli oggetti familiari c'erano mondi interi di entità ignote, sconosciute. Sembrava che le cose familiari entrassero nella composizione di oggetti sconosciuti, e viceversa. Fra gli esseri viventi c'erano grandi mostruosità color inchiostro, tremanti, che pulsavano flaccide al ritmo delle vibrazioni della macchina. Erano in quantità disgustosa e con orrore notai che si ammassavano le une sulle altre, che erano semifluide e in grado di passare attraverso i rispettivi organismi e quelli che noi riteniamo corpi solidi. Non stavano mai ferme ma parevano fluttuare nell'aria con uno scopo maligno; a volte si divoravano a vicenda e lo scatto dell'attaccante era fulmineo, mentre la vittima scompariva in un baleno.
La comparsa delle creature
contrasta con la storia, ma potrebbe essere un omaggio al film
omonimo, From Beyond del 1986 (“film sottovalutatissimo, tra l'altro!” Nota di Cronache Bizantine)
Still from “From Beyond”
(1986)
|
Il titolo del nono
capitolo è “Outsiders”. Si tratta di un riferimento a una famosa
storia di Lovecraft intitolata L’estraneo (“The Outsider”);
numerosi critici, come Michel Houellebecq, tendono a indicare
Lovecraft stesso come un outsider, un estraneo.
Moore suppone
l’esatto opposto nella sua introduzione alla raccolta curata da
Leslie Klinger, The New Annotated Lovecraft. Il titolo della storia è
al plurale, a indicare i numerosi estranei che la compongono.
Certamente Black, gli stessi Howard e Susie Lovecraft, come del resto
Annesley e Charles. “Estranee a questo
mondo” lo sono anche le creature violacee.
La frase “dall’altrove
rispetto al diciottesimo secolo” è probabilmente un riferimento al
titolo della storia di Lovecraft.
“un forestiero o un
intruso è solo un altro elemento di cui diffidare o addirittura
avere paura” si riferisce alla xenophobia di Lovecraft, molto
comune al tempo.
La prospettiva
dell’immagine è quella di George Street verso Magee Street (Vedasi Street View). La Brown University è sulla destra; l’edificio alla destra
di Black è la Rhode Island Hall.
Il bordo della vignetta,
di solito approssimativo, è invece lineare. Dal Neonomicon e dai
numeri precedenti di Providence sappiamo che questo indica un livello
elevato di attività paranormale.
Pagina 3
Vignetta 1
“Roulet e Colwen” sono
Etienne Roulet e Japheth Colwen, menzionati per la prima volta in
Providence 02, pagina 12, vignette 1 e 2.
“La nostra
confraternita” è la Stella Sapiente, o per amor di completezza il
Venerabile Ordine della Stella Sapiente. Si tratta della congrega
americana associata al libro Liber Stella Sapiente. Vedere a tal
riguardo l’opuscolo di Suydam allegato a Providence 02 per una
panoramica più completa.
“Università di Brown”
è la Brown University.
L’ambientazione della
vignetta è George Street; il numero 1812 alle spalle dei due
personaggi è tuttora visibile. Il numero sulla staccionata indica
l’anno della classe che raccolse i fondi per installarla, nel 1903.
Vignetta 2
La creatura attraversa la
testa di Black senza alcun commento da parte sua, richiamando quanto
descritto nel racconto Dall’altrove (“From Beyond”). Ci
potrebbe essere un ulteriore livello di interpretazione: la creatura
non trova impedimento perché la testa/mente di Black è, in un certo
senso, vuota.
“catturare la luce delle
frequenze ultraviolette e ancora ulteriori” – La luce
ultravioletta ha una frequenza più alta della luce nello spettro del
visibile; come la frequenza aumenta, si sposta nei raggi-x. Si tratta
di un altro riferimento al racconto Dall’altrove (“From Beyond”).
“Athol” è la
cittadina di Athol in Massachusetts, dove Black ha incontrato la
famiglia Wheatley in Providence 04.
“Salem” è la città
di Salem in Massachusetts, dove Black ha incontrato Boggs in
Providence 03.
I bordi delle vignette
sono regolari.
Vignetta 3
“Gentaglia incestuosa
della peggior specie.” si riferisce al nipote di Garland Wheatley,
concepito tramite un rapporto incestuoso con la figlia.
“Il progetto Boggs stava
diventando incontrollabile” si riferisce alla piaga che ha dilagato
a Salem, suggerendo sia stata un massacro perpetuato dai “profondi”.
Shadrach Annesley è stato
introdotto in Providence 03, pagina 7, vignetta 4.
Vignetta 4
“E quindi il mio bis…
mio zio è ancora tra noi?” conferma una qualche parentela tra
Henry e Shadrach; non è chiaro se Shadrach sia il pro zio o un
parente ancora più distante, il che è possibile dal momento che
Shadrach apparentemente ha più di 250 anni.
“Avevamo, ah, avevamo
sentito di un incidente. Un fulmine o qualcosa di simile” si
riferisce agli eventi narrati nel racconto di Lovecraft Un quadro e
una vecchia casa (“The Picture in the House”), come descritti da
Shadrach Annesley in Providence 03. Dato il tipo di “incidente”
che ha colpito la moglie di Garland Wheatley (come visto in
Providence 04), il tutto potrebbe essere non stato accidentale.
“Lui ha sempre avuto una
grandissima fame di vita” è un riferimento al fatto che Shadrack è
un cannibale.
La casa di Annesley è al
22 di Benevolent Street (Vedasi Street View). Viene descritta nel racconto
Dall’altrove (“From Beyond”) come “l’antica, solitaria casa
dietro Benevolent Street.”
Pagina 4
Vignetta 1
“casa Babbit su Benefit
Street”, si tratta dell’edificio che ha ispirato il poema di
Lovecraft La casa (“The House”) e la sua storia breve La casa
sfuggita (“The Shunned House”).
“L’occulto è quello
che è nascosto, con la nostra scienza noi speriamo di rivelarlo” è
una reminiscenza della narrativa lovecraftiana. I primi racconti di
Lovecraft avevano numerosi legami con l’occulto (dal Latino,
nascosto) ma mano a mano che il suo lavoro progrediva, si spostò
verso la fantascienza. Uno dei segni distintivi della narrativa weird
è occupare l’area grigia tra il fantastico e la fantascienza.
I diagrammi alle pareti
sembrano essere studi di alcune delle creature visibili attraverso
gli occhiali di Annesley.
Vignetta 2
“Il Kitab” è il libro
noto come Kitab Al-Hikmah Al-Najmiyya o il Libro di Hali della
Saggezza Stellare, l’analogo di Providence per il lovecraftiano
Necronomicon.
“La copia del Saint
Anselm” è la copia del libro di Hali custodita al collegio Saint
Anselm, visionata da Black in Providence 06.
Pagina 5
Vignetta 1
“Le mie condizioni
mentali” Black si rifiuta di accettare la realtà delle cose viste
e provate recentemente.
“Ho perso una persona
cara” si riferisce all’amante di Black, Lily, il quale si è
suicidato in Providence 01.
Vignetta 2
“La profezia del
redentore” predice che un Redentore verrà a “mettere le cose a
posto”, come indicato dal libro di Hali. Da quanto visto
sembrerebbe che si tratti di H.P. Lovecraft. Annesley minimizza il
contenuto della profezia, apparentemente ingannando Black. La
profezia è stata menzionata nell’opuscolo di Suydam (pagina 10) in
Providence 02, pagina 39 e successivamente chiarita da Garland
Wheatley in Providence 04, pagina 9, vignetta 4 ed infine dettagliata
nel libro di Hali, in Providence 06, pagine 34 e 35.
“Garland Wheatley ne era
ossessionato” si riferisce al tentativo dei Wheatley di adempiere
alla profezia, come narrato in Providence 04. La Stella Sapiente ha
cercato di ottenere lo stesso risultato.
Vignetta 3
“È l’idea che esista
ben altro oltre a quello che percepisco, come se io non potessi
vedere il quadro d’insieme” è ironico, dato il punto di vista
(in tutti i sensi) di Annesley. Lo scienziato vede letteralmente
l’invisibile attorno a Black. D’altro canto questo è anche un
primo accenno al fatto che lo stesso Black si rende conto di non aver
pienamente compreso gli eventi di cui è stato testimone nel suo
viaggio.
I bordi della vignetta
sono lineari, siamo ancora in piena attività paranormale.
Vignetta 4
“Ottica e metafisica”
forse un richiamo al proverbio “gli occhi sono la finestra
dell’anima.”
“considerando la visione
che abbiamo del tempo, in un certo senso la profezia si è già
avverata” si riferisce all’interpretazione del tempo come un
solido quadridimensionale, richiamato anche nel Kitab (Providence 02,
pagina 31) e alla fine di Neonomicon 03: dall’esterno (outside, da
dove provengono gli outsiders) del tempo tutti gli eventi sono già
accaduti.
La bacheca tra Black e
Annesley sembra contenere altri studi delle creature.
Pagina 6
Vignetta 1
“Un grado del nostro ordine, come il custode della massoneria” nella versione originale custode è Tyler o tiler, l’ufficio della guardia della porta esterna, che agisce come un guardiano. In questo contesto ricorda il compito di Yog-Sothoth nel racconto lungo L’orrore di Dunwich (“The Dunwich Horror”) (“Yog-Sothoth conosce la soglia. Yog-Sothoth è la soglia. Yog-Sothoth è la chiave e il guardiano della soglia. Passato, presente e futuro, tutto è uno in Yog-Sothoth.”)
“Nel 1889 abbiamo avuto
un matrimonio combinato” si riferisce ai genitori di H.P.
Lovecraft; Winfield Scott Lovecraft ha sposato Sarah Susan Phillips
il 12 giugno 1889.
“Monarchi europei lo
fanno di continuo.” La monarchia era in declino dopo la prima
guerra mondiale, ma i matrimoni organizzati erano comuni.
Vignetta 2
Piccole immagini delle
creature intradimensionali sono visibili attraverso gli occhiali di
Annesley.
“La figlia del capo del
nostro ordine” si riferisce a Whipple Van Buren Phillips, il nonno
materno di H.P. Lovecraft. Phillips è apparso in Providence 08,
pagina 6, vignetta 4 e pagina 10, vignetta 2.
Ha avuto tre figlie, una
delle quali è Sarah Susan Phillips.
“Un novizio che lavorava
nel settore metalli” si riferisce al padre di H.P. Lovecraft,
Winfield Scott Lovecraft, un commesso viaggiatore per la Gorham
Silver Company. W.S. Lovecraft è comparso in un flashback in
Providence 05, pagina 13, vignetta 3, successivamente nella foto
della Stella Sapiente in Providence 06, pagina 10, vignetta 1 e
Providence 7, pagina 11, vignetta 1.
“Per fortuna hanno
prodotto subito un figlio” si riferisce allo stesso H.P. Lovecraft,
nato il 20 agosto 1890, il che pone la sua concezione a circa 8-10
settimane dal matrimonio.
“Si direbbe quasi… una
banalità” induce il lettore a chiedersi se Annesley stia dando in
pasto a Black un’accurata serie di mezze verità. C’è un altro
possibile “strato” – qual è la verità? L’amareggiata ma
oscura versione del quasi primitivo Boggs e dei Wheatley oppure la
versione prosaica di Annesley? Il contrasto riecheggia la transizione
di Lovecraft dal fantastico alla fantascienza.
Vignetta 3
“nel 1889 eravamo in
possesso di altre edizioni” suggerisce che l’ordine possieda
traduzioni migliori o più complete, o addirittura l’edizione
originale, come accade per le innumerevoli versioni rimaneggiate de
il Necronomicon in lingua straniera. Nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”), la Chiesa della Saggezza
Stellare possiede un’ammirevole biblioteca dell’occulto, a tal
punto notevole che un intero libro è stato scritto a tal proposito:
The Starry Wisdom Library.
“Abbiamo sempre avuto
rapporti stretti con la chiesa cattolica” suona piuttosto strano,
in quanto la chiesa cattolica tradizionalmente si è sempre opposta a
organizzazioni come la libera massoneria. D’altra parte sentimenti
anti cattolici hanno da sempre ispirato cospirazioni all’interno
delle istituzioni cattoliche.
Prima apparizioni di
Howard Charles, l’analogo in Providence del Charles Dexter Ward dal
racconto di Lovecraft Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of
Charles Dexter Ward”).
Vignetta 4
La cravatta verde di
Howard Charles e la sua avidità per le storie su New York possono
suggerire la sua omosessualità.
Pagina 7
Vignetta 1
“Un discendente diretto
di Japheth Colwen” richiama Il caso di Charles Dexter Ward (“The
Case of Charles Dexter Ward”), dove Ward era un discendente di
Joseph Curwen; in quel caso la Stella Sapiente sarebbe un luogo
naturale dove avviare ricerche genealogiche.
Vignetta 2
Il verme segmentato e
invisibile si muove attraverso l’inguine di Black e di Charles,
suggerendo l’attrazione omosessuale implicita nel dialogo tra i
due.
I bordi sono nuovamente
diritti.
Vignetta 3
Raccogliere un (anche
inesistente) pezzo di garza dagli abiti di qualcuno è talvolta usato
come scusa per valutare l’altrui reazione alla vicinanza fisica,
come atto preparatorio a un approccio sessuale. Si veda anche
Providence 01, pagina 30 dove Black descrive Prissy Turner “raccoglie
pezzi di garza immaginaria dalla mia spalla”.
Vignetta 4
“Vi ho già detto che si
chiama Howard anche lui?” riferimento a Howard Phillips Lovecraft,
incontrato da Black nel capitolo precedente.
Perché Moore usa lo
stesso nome per i due personaggi? Forse per enfatizzare il legame tra
Howard Phillips Lovecraft e Charles Dexter Ward (il modello per
Howard Charles). Entrambi sono cittadini di Providence ed entrambi
sono ossessionati con l’antiquariato, l’architettura antica e
vecchi libri. Si vedano anche le note per pagina 8, vignetta 2.
“La chiesa di Saint
John” è una ex chiesa cattolica, utilizzata da Lovecraft come
ispirazione per la Chiesa della Saggezza Stellare nel racconto
L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”). Questa chiesa
compare sulla cover di Providence 10. Il nome ricorda anche St.
John-Divine, da Providence 04.
“È stato un privilegio,
signor Black.” è, ancora, lo stesso Black che non riesce a notare
l’importanza che i membri della Stella Sapiente, passati e
presenti, gli attribuiscono.
Pagina 8
Japheth Colwen, dall’opuscolo di Suydam in Providence 02 – illustrazione di Jacen Burrows |
Vignetta 1
“mi ricordi un po’ una
xilografia di Colwen” si riferisce al ritratto di Colwen
nell’opuscolo di Suydam (pagina 5), visto in Providence 02, pagina
34. Nel racconto Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of
Charles Dexter Ward”) il protagonista aveva una somiglianza
sconcertante col suo antenato.
L’ambientazione sembra
essere un punto all’esterno della casa di Annesly (Vedasi Street View).
Vignetta 2
“Sono cresciuto un po’
nella bambagia. In tutta la vita sono stato pochissime volte via da
Rhode Island” si riferisce a quanti indicano in Ward aspetti dello
stesso Lovecraft, che in qualche modo è cresciuto “nella
bambagia”.
I due personaggi sono su
Benevolent Street, e guardano a est verso Benefit Street (street
view).
I bordi sono regolari.
Vignetta 3
“Ho inteso che si è
trasferito a Providence all’epoca dei processi per stregoneria”
un dettaglio tratto dalla biografia di Curwen in Il caso di Charles
Dexter Ward (“The Case of Charles Dexter Ward”):
Joseph Curwen, come rivelato dalle incoerenti leggende portate alle luce da Ward, era un individuo stupefacente, enigmatico e orribile. Era fuggito da Salem a Providence — quel paradiso degli strani, liberi e dissenzienti — al dilagare della grande paura della stregoneria; temeva una accusa a causa dei suoi modi solitari e i suoi strani esperimenti chimici e alchemici.
“Essendo uno scienziato…
o un alchimista… lo avrebbero sospettato” – La pratica pre
scientifica dell’alchimia è alla base della moderna chimica;
presentare l’alchimia come una scienza incompresa riflette come
Lovecraft mescolava l’occulto con la fantascienza – o come
scrisse più tardi Arthur C. Clarke, “Qualsiasi tecnologia
sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.”
“L-lavorava con Etiene
Roulet nella casa di Roulet.” è probabilmente un errore, dal
momento che la casa apparteneva a Etienne Roulet,che sappiamo aver
lavorato con Colwen. L’errore potrebbe essere di Moore o di
Charles, il quale ha solo recentemente acquisito l’informazione e
potrebbe non aver chiaro tutti i dettagli.
Un commentatore indica
come ci siano indizi che Colwen abbia lavorato con Jacques Roulet in
Europa:
L’opuscolo di Suydam fornisce una chiara indicazione che Japheth Colwen, noto per non invecchiare, era presente nel viaggio della Mayflower del 1620 [numero 02, pagina 39].Hekeziah Massey nacque nel 1613 [numero 02, pagina 36], e la madre di Etienne Roulet nacque nel 1616 [numero 02, pagina 35], il che rende Colwen di molto il più vecchio dei tre membri della Stella Sapiente.Jacques Roulet venne accusato di licantropia nel 1598 e si presume abbia posseduto una copia del Libro della Stella Sapiente fin dal 1498 [numero 02, pagina 35], [forse una versione latina] proprio l’incunabolo che verrà trovato nel campanile (pagina 10, vignetta 3).Etienne Roulet fornì la traduzione inglese della versione latina del libro di Hali [numero 02, pagina 33].
Con tutte queste
informazioni date dall’opuscolo di Suydam, l’unica persona che
poteva plausibilmente essere associata con Jacques Roulet alla fine
del sedicesimo, inizio del diciassettesimo secolo, e aver portato il
Libro della Stella Sapiente in America, era Japheth Colwen, nel 1620.
Per quanto non ci sia la
certezza che il libro a pagina 10 sia la copia appartenuta a Jacques
Roulet, il metodo del rasoio di Occam tende a suggerire questa
soluzione.
Vignetta 4
“Oggi la chiamano casa
Babbitt, dal nome della famiglia che ci viveva prima.” si riferisce
al 135 di Benefit Street, la già citata casa sfuggita (a Poe)
descritta nel racconto La casa sfuggita (“The Shunned House”)
(Vedasi Street View). Nel 1919, i Babbitt vissero al 135 di Benefit
Street dove lo stesso Lovecraft e sua zia abitarono per un brevissimo
periodo.
Pagina 9
Vignetta 1
“Lamb Street” non
esiste nella Providence attuale.
“Mosshassuck” è il
fiume Mosshassuck che corre parallelo a Benefit Street, un paio di
isolati a ovest.
“affascinante” Black
sta flirtando.
Vignetta 2
Il fiume Mosshassuck River
è sulla destra, mentre attraversano il ponte.
Vignetta 3
La vista non corrisponde a
nessun attuale fiume di Providence.
Vignetta 4
La “Moses Brown School”
è un college privato di Providence.
“Per me è stato
entusiasmante” e “Con le uniformi e tutto? Ci scommetto”
ancora c’è Black che presumibilmente flirta.
“Se avessi passato
l’esame medico” segue quanto Black ha detto in Providence 08,
pagina 7, vignetta 3, dove spiega di essere stato respinto
all'arruolamento durante la prima guerra mondiale per non precisate
ragioni mediche.
“La chiesa di Saint
John” è stata menzionata a pagina 7, vignetta 4 (vedere la
descrizione a pagina 10, vignetta 1, più avanti).
La vignetta gioca ad
anticipare con il dialogo un elemento che comparirà solo alla pagina
successiva, tecnica utilizzata spesso da Moore.
Pagina 10
Vignetta 1
“La Stella Sapiente ha
avuto uno spazio sul campanile per i suoi raduni” richiama l’uso
del campanile fatto dalla Chiesa della Saggezza Stellare nel racconto
L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”).
“Risalgono alla
fondazione biblica della chiesa, dice” potrebbe riferirsi alla
profezia del Redentore come analogo del concetto cristiano del
Messia. Alcuni critici, in particolare Donald Burleson nel suo
Disturbing the Universe e Robert M. Price hanno delineato un
parallelo tra “The Dunwich Horror” e il concepimento, la vita e
la morte di Gesù (ricordando che “The Dunwich Horror” è in
parte stato basato su “The Great God Pan” di Arthur Machen);
Moore inoltre traccia un parallelo tra gli eventi di Neonomicon e
l’annunciazione di Maria.
“Come per i massoni, che
dicono di avere origini antiche” si riferisce a come i massoni
facessero risalire il loro ordine alla costruzione del Primo Tempio
di Gerusalemme.
L’edificio è la chiesa
cattolica di Saint John, in Atwells Avenue sulla Federal Hill a
Providence, ora demolita.
Vignetta 2
L’ingresso alla chiesa
attraverso un’apertura nel cancello richiama il racconto
L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”).
Pagina 11
Vignetta 1
“Non vi potevate
abbracciare forte?” Black continua a cercare di provocare l’altro
uomo.
Vignetta 2
“Solo vecchi libri”
sono altre edizioni del Libro della Stella Sapiente e altri testi
occulti come nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of
the Dark”):
In una stanza della sagrestia, dietro l'abside, Blake trovò un tavolo marcito e scaffali carichi di libri ammuffiti alti fino al soffitto. Qui, per la prima volta, provò una scossa di orrore autentico, perché i titoli dei volumi erano molto significativi. Trattavano di cose proibite e ripugnanti che la maggior parte della gente sana non ha neanche sentito nominare, se non in furtivi e timorosi bisbigli; erano gli esecrati e temuti ricettacoli di ambigui segreti, di antichissime formule tramandate nascostamente dai primordi dell'umanità e dai giorni favolosi, inconcepibili prima della comparsa dell'uomo. Egli stesso ne aveva letti diversi: una traduzione latina dell'aborrito Necronomicon, il sinistro Liber Ivonis, il detestabile Cultes des Goules del Conte d'Erlette, gli Unaussprechlichen Kulten di von Juntz e il diabolico De Vermis Mysteriis del vecchio Ludvig Prinn. Ma ecco ne vide altri che conosceva solo per fama o che addirittura non aveva mai sentito nominare: i Manoscritti pnakotici, il Libro di Dzyan e un fatiscente volume scritto in caratteri assolutamente indecifrabili ma in cui riconobbe certi simboli e diagrammi tali da far tremare lo studioso di scienze occulte.
“quella pietra di
Manchester” – vedere pagina 12, vignetta 1.
Vignetta 4
“Il capo interno della
stella sapiente, il maestro segreto.” si riferisce alla
consuetudine per le organizzazioni, soprattutto per quelle occulte,
di avere un ordine interno ed uno esterno, spesso anche ordini
multipli; ogni livello di iniziazione porta il membro più in
profondità nei misteri. Molti ordini occulti come la Golden Dawn
basano la loro iniziazione sui gradi della massoneria. Organizzazioni
come la Golden Dawn e la teosofia sostengono di aver fondato le logge
e praticato i rituali su permesso di una qualche autorità (come i
Rosacrociani per la Golden Dawn o entità trascendenti per la
dottrina teosofica di H. P. Blavatsky.
Pagina 12
Vignetta 1
L’oggetto rosso è il
Trapezoedro scintillante, dal racconto L’abitatore del buio (“The
Haunter of the Dark”). Questo è il meteorite, ispirato a quello
descritto nel racconto Il colore venuto dallo spazio (“The Colour
out of Space”), che la Stella Sapiente ha “tirato giù”, come
intravisto in Providence 05, pagina 13, vignetta 4. Lovecraft non
descrisse alcuna connessione tra le due storie, al contrario di
quanto fanno Moore e Burrows.
Vignetta 2
“Il meteorite che ha
colpito la campagna che ho visto” si riferisce agli eventi di
Providence #5, pagine da 12 a 15.
“La sente questa
atmosfera?” implica che qualcosa nella stanza è cambiato, come
nella camera orgonica in Neonomicon (capitolo 02, pagina 16, vignetta
1) e allude alla visita di Black al sito in Providence 03, pagina 15,
vignetta 1.
Vignetta 3
Liber Stella Sapiente è,
come menzionato da Black, l’edizione originale latina tradotta in
inglese come il Libro di Hali. La storia del libro è dettagliata
nell’opuscolo di Suydam in Providence 02. Il ritrovamento ricorda
L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”) dove Blake
trova “una versione latina dell’aborrito Necronomicon” nella
chiesa.
“Non può essere vero”
– per una teoria sull’origine del volume si veda pagina 8,
vignetta 3.
“ce lo mettevamo dentro”
in originale “cornholing”, forma di slang che indica il sesso
anale, ripresa dall’utilizzo di una pannocchia di grano secca in
vece della carta igienica.
Pagina 13
Vignetta 1
Vignetta 2
“È tanto tempo che non
lo faccio” si riferisce a Black che non fa sesso (dalla sua
prospettiva) dal convegno ad Athol, descritto nel suo zibaldone in
Providence 04.
Vignetta 3
“È tutto diventato
azzurro?” un riferimento alla descrizione degli spazi carichi di
energia orgonica, visti in Providence 02, pagina 37 (pagina 8
dell’opuscolo) e nel capitolo 02, pagina 23, vignetta 2 di
Neonomicon.
“Vedo delle cose nella
pietra.” richiama il racconto L’abitatore del buio (“The
Haunter of the Dark”).
Vignetta 4
La pietra pare modellata
su un trapezoedro 5-3.
I bordi delle vignette
sono lineari, a indicare ancora l’alto tasso di attività
paranormale.
Pagina 14
Molti omosessuali
preferivano spostarsi nelle grandi città, dove l'ambiente liberale
risultava meno soffocante rispetto all'intolleranza dei paesi di
campagna.
Nel 1919 Lovecraft viveva
con la sua zia più anziana al 598 di Angell Street.
Vignetta 3
Benefit e Meeting Street
corrispondono alle reali strade di Providence e portano entrambe alla
casa di Lovecraft; entrambe inoltre involontariamente descrivono
l'incontro appena avvenuto tra Charles e Black, con ampia
soddisfazione di entrambi (Charles ne ha “beneficiato”,
dall'incontro “meeting” con Black).
“S-se la gente pensasse
che sono un invertito, mi ficcherebbero nel Butler Hospital.”
L'omosessualità all'epoca
era considerata una malattia mentale e trattata come tale.
Butler Hospital è anche
l'ospedale dove morirono entrambi i genitori di Lovecraft.
Il luogo sembra
corrispondere ai tre archi che adornano il portone alla 199 Benefit
Street (ad Angel Street). Vedasi Street View.
Vignetta 4
Il luogo sembra essere
l'incrocio tra Angell Street e Benefit Street. Vedasi Street View.
Black e Charles si sono
allontanati parecchio dalla casa di Lovecraft, forse per allontanarsi
inconsciamente da ogni accusa di essere omosessuali.
Pagina 15
Vignetta 1
Prima comparsa di Annie
Gamwell, la zia giovane di Lovecraft.
Vignetta 2
“E' invalido sin da
quando era piccolo” riflette le biografie e le testimonianze degli
amici di Lovecraft, secondo cui veniva coccolato ed eccessivamente
protetto dalla madre e dalle zie, che lo convinsero di essere un
invalido con gravi problemi nervosi - cosa che non era, ma non di
meno dalle (troppe) lettere era convinto di essere. Dopo la morte di
sua madre, Lovecraft superò nel giro di pochi anni molte delle sue
(percepite) afflizioni mentali, segno di quale nefasta influenza
avesse avuto la madre nei suoi confronti.
Vignetta 3
“Guardi, ha provato ad
arruolarsi nell'esercito! La sua povera mamma, mia sorella Susie,
subito l'ha riportato a casa.”
Corrisponde alla biografia
di Lovecraft. Dopo che gli Stati Uniti si unirono allo sforzo bellico
nella Grande Guerra, Lovecraft tentò di arruolarsi nella Guardia
Nazionale di Rhode Island e fu prontamente accettato. Tuttavia la
madre convinse il medico di famiglia ad annullare il suo
arruolamento, sentenziando che era inabile al servizio.
“Certo, ora è
ricoverata in ospedale per un male di nervi pure lei.” corrisponde
a come Sarah Susan “Susie” Phillips avesse sofferto un crollo
mentale e fosse stata ospedalizzata il 13 marzo 1919.
“E' una malattia di
famiglia”.
Un riferimento alla
convinzione di Lovecraft che le malattie nervose fossero
geneticamente ereditate nella famiglia.
Pagina 16
Vignetta 1
“Robertus” dimostra
l'abitudine di Lovecraft a dare nomignoli ai suoi amici.
“La mia qui presente
nipotina”
Lovecraft amava
considerarsi un uomo ormai vecchio, nonostante fosse, anche per gli
standard degli anni '20, un uomo decisamente giovane e perfettamente
in salute. Dalle biografie, si riferiva spesso alle zie come alle sue
“nipoti”.
Lovecraft veste un tipo di
colletto che non era più in auge nel 1919, probabilmente un abito
del padre.
Il piccolo oggetto
metallico sul tavolo vicino alla finestra è probabilmente un
telescopio tascabile, considerando come Lovecraft fosse appassionato
di astronomia fin dalla tenera età.
Vignetta 2
Lovecraft era piuttosto
alto, un metro e settantasette (5’10”); Black di conseguenza è
poco più basso, di 2,3 centimetri (1 inch).
“Il tuo bicchiere di
latte” si riferisce a una storia raccontata da Rheinhart Kleiner,
che quando visitò Lovecraft “Mi accorsi che ogni ora o giù di lì
sua madre compariva all'ingresso con un bicchiere di latte, e
Lovecraft immediatamente lo beveva.” (ovviamente Lovecraft odiava
il latte, come conseguenza di questo rituale...)
“Nonno Theobald” è
uno dei pseudonimi di Lovecraft.
“Swell boig” è la
pronuncia con accento di New York di “Swell Berg”; Lovecraft
aveva l'abitudine di mescolare tra loro i dialetti e i modi di dire
appresi nel periodo a New York.
In italiano è reso come
“nella nostra eccelsa cittadina/in our swell boig”.
Vignetta 3
“Mm. Forse non
inconcepibile, ma il costo sarebbe certo esorbitante.”
Vivendo sempre sulla
soglia della povertà, Lovecraft era molto attento a risparmiare
sempre, ove possibile.
Pagina 17
Alan Moore ha sempre
dichiarato di aver scritto Providence solo dopo un'estesa e
approfondita analisi di Lovecraft, citando tra tutte le biografie il
monumentale lavoro di S. T. Joshi. Non ci deve pertanto sorprendere
che non ci sia dettaglio biografico in queste pagine che non sia
ricavato da una qualche lettera e/o diario. La documentazione è
ineccepibile.
Vignetta 1
Sia “Vite Parallele”
di Plutarco che “Le Storie” di Erodoto sono capolavori che da un
classicista quale Lovecraft possiamo infatti aspettarci di trovare
sugli scaffali. Per una libreria personale di Lovecraft, vi rimando a
questo agile saggio di S. T. Joshi, Lovecraft's Library (consiglio
delle annotazioni inglesi; non l'ho ancora letto).
“Whipple Phillips” è
Whipple Van Buren Phillips, il nonno da parte di madre di Lovecraft.
Phillips è stato già menzionato in Providence 03, pagina 11,
Vignetta 3 ed è comparso in Providence 08, pagina 10, vignetta 2.
Moore nasconde spesso questa connessione a Lovecraft chiamando il
nonno in maniere diverse; qui è “Whipple Phillips”, altrove è
“Buren” ecc ecc
“Dopo la morte di mio
padre, ha provveduto a me e mia madre”.
Il padre di Lovecraft morì
nel 1898, mentre Whipple Phillips continuò a finanziare la madre
vedova e l'unico figlio fino alla sua morte, nel 1904.
Vignetta 2
“Quando avevo cinque
anni, per l'affaticamento aggravato dall'impiego di commesso
viaggiatore”.
Winfield Scott Lovecraft
soffriva di allucinazioni, a cui seguiva una paralisi mortale.
Probabilmente la causa era la sifilide. H. P. Lovecraft non conosceva
la causa del male del padre, o se la sapeva, la nascondeva per
pudore.
Vignetta 3
“Old Uns/Vari Antichi”
sembra riecheggiare i “Grandi Antichi”, il gruppo di divinità
aliene tra le quali figura Cthulhu.
Vignetta 4
“anche se era un massone
di un certo rilievo”
Effettivamente Whipple Van
Buren Phillips apparteneva alla Massoneria e fondò la Loggia Ionica
No. 28 a Greene, Rhode Island, nel 1870.
La zia porta il latte -
Vedi Pagina 16, Vignetta 2.
Pagina 18
Vignetta 1
Lovecraft e sua zia si
sarebbero in seguito spostati al 66' di College Street. La casa
ricorda l'alloggio di Robert Blake nell'Abitatore del Buio (1936):
Il giovane Blake fece ritorno a Providence nell’inverno a cavallo tra il 1934 e il 1935, prendendo in affitto il piano superiore di un’antica abitazione sita in un cortile erboso all’estremità di College Street, sulla cresta di una collina ad Est della città, nei pressi del terreno della Brown University e alle spalle della marmorea biblioteca John Hay.
Vignetta 2
Il luogo è effettivamente
598 Angell Street; vedasi Street View.
Si può scorgere un
piccolo gatto, niente più che un'ombra, a sinistra; come ben
sappiamo Lovecraft andava matto per i gatti. Un gatto nero compare in
ogni numero di Providence e Neonomicon, basta fare attenzione!
Vignetta 3
454 Angell Street, la casa
dove Lovecraft nacque e trascorse la sua felice infanzia, fino a
quando la morte del padre costrinse a un trasloco verso più semplici
alloggi.
La casa oggigiorno è
stata abbattuta, vedasi Street View.
“Zobo Kazoo/bigofono”
si riferisce a una lettera ad August Derleth del 31 dicembre 1930:
When, at the age of 11, I was a member of the Blackstone Military Band, (whose youthful members were all virtuosi on what was called the ‘zobo’–a brass horn with a membrane at one end, which would transform humming int a delightfully brassy impressiveness!) my almost unique ability to keep time was rewarded by my promotion to the past drummer. (Selected Letters 3.246)
Vignetta 4
“Orbene, Robertus, per
quanto mi sforzi di catturare talune atmosfere del luogo”
Si riferisce al
regionalismo provinciale di Lovecraft, che riflette dialetti e luoghi
propri del New England.
Lovecraft, ancora
“giovane” nel 1919 (in realtà giovane fino alla morte per i
nostri standard, ma ok...) stava ancora sperimentando con diversi
generi e stili letterari; sarà solo dopo la mediocre Sweet Ermengarde, che sceglierà di dedicarsi alla letteratura weird
anziché alla commedia.
Pagina 19
Vignetta 1
Black aveva letto “Oltre
il muro del sonno” in Providence 08.
“Ahm... no. Purtroppo
la mia fragilità fisiologica mi è stata d'impedimento.”
Lovecraft soffriva di
continue crisi nervose che gli impedivano di frequentare le scuole
superiori; non si iscrisse mai al college/università, succube come
era delle preoccupazioni iper protettive della madre.
Il luogo si trova
all'incrocio tra College e Prospect Streets; vedasi Street View.
Vignetta 2
Prima comparsa di Miss
Willets, probabilmente basata su Alice Sheppard, un'insegnante di
tedesco a una scuola superiore e la proprietaria che affittò la
soffitta al 66 College Street a Lovecraft e Annie Gamwell nel 1933.
Nel Caso di Charles Dexter Ward, 10 Barnes St. (un futuro indirizzo
di Lovecraft) viene affittato dal dottor Marinus Bicknell Willett.
Vignetta 4
“Va detto, questa vista
a ovest di Federal Hill e della parte bassa della città è
straordinaria.”
Quando Lovecraft traslocò
nel 1933, piazzò lì la sua scrivania.
Pagina 20
Vignetta 1-4
Sequenza a zoom, dove la
telecamera lentamente si avvicina al soggetto, in questo caso la
chiesa cattolica di St. John - vedi Pagina 10, Vignetta 1.
Vignetta 2
“Io sono solo un
analfabeta autodidatta...”
Lovecraft si incolpa per
non aver frequentato il college.
Vignetta 3
“se non altro nelle sue
estremità cronometriche/at least in its horological extremes.”
Si riferisce all'orologia,
l'arte o la scienza di misurare il tempo. Lovecraft consoce meglio la
storia dei diversi luoghi di Providence, che la loro geografia.
“Le mie pregrinazioni
sono spesso notturne”
La vita di Lovecraft era
una vita notturna, aveva difficoltà a svegliarsi a orari regolari e
spesso era sveglio fino a tardi o tutta la notte, con l'abitudine di
camminare per chilometri e chilometri.
Vignetta 4
La donna sembra essere la
madre di Johnny Carcosa, affacciata nel campanile di St. John Church
a Federal Hill.
Questo potrebbe suggerire
che il “capo segreto” della Stella Spiente sia in realtà
Nyarlathotep, di cui Johnny Carcosa potrebbe essere un avatar, come
sembra alludere nel Neonomicon. Nyarlathotep è infatti l'Abitatore
del Buio nell'omonimo racconto, dov'è correlato allo trapezoedro
lucente.
La madre di Carcosa, un
personaggio finora secondario, era già comparsa nel Cortile, in
Neonomicon 01, così come in Providence 02, Pagina 3, Vignetta 4 e
Providence 08, Pagina 23, Vignetta 1.
Pagina 21
Vignetta 1
“… in cui il freddo
non mi indispone”
Si riferisce a una delle
(immaginarie) malattie di Lovecraft: una reazione improvvisa al
freddo, che si traduceva in mani e piedi intorpiditi e a sentirsi
stanchi e sfiniti.
“La tua malattia è in
remissione?”
Sottolinea come le
malattie che Lovecraft soffrì da ragazzo fossero psicosomatiche o il
risultato di genitori iperprotettivi.
Il luogo è l'angolo di
Prospect e Waterman Street; vedasi Street View.
Vignetta 4
“A quanto pare diceva di
aver visto orrende creature... anche se non a me”
Lovecraft si riferisce al
crollo nervoso di Susie, generalmente attribuito al disastro
incombente causato dalle finanze (assenti) della famiglia.
Gli edifici sono simili a
quelli ad Angell Street vicino alla Brown University.
Anche la ringhiera
all'esterno è simile, ma la visuale offerta non corrisponde stavolta
a Street View.
Pagina 22
Vignetta 1
Il luogo sembra essere
all'angolo tra Angell Street e Butler Avenue; vedasi Street View.
Vignetta 2
L'anno di nascita di
Lovecraft, 1889, è nominato qui e prima a Pagina 6, Vignetta 1. Il
lavoro del padre come fabbro è nominato a Pagina 6, Vignetta 2 e
Pagina 22, Vignetta 1. Moore ha posizionato questi riferimenti alla
fine di ogni numero per rendere difficile al lettore (e a Black) di
capire che Henry Annesley e H. P. Lovecraft stanno parlando della
stessa persona; che H. P. Lovecraft è in realtà il Redentore.
“Il maestoso Seekonk”
è il fiume Seekonk.
“Blackstone Park” è
l'attuale parco di Providence lungo il Seekonk, a sud dell'Ospedale
Butler.
I fratelli Munroe sono
Chester e Harold, gli amici d'infanzia di Lovecraft.
La vista assomiglia alla seguente, uscendo da Irving Avenue.
Vignetta 3
Il riferimento è agli
affreschi della Domus Aurea di Nerone. La madre chiamava spesso
Lovecraft orribile e grottesco (grotesque). Al contempo, conosciamo
l'amore di Lovecraft per l'antichità romana...
Come lo stesso Lovecraft
sottolinea, il luogo è l'angolo tra Grotto Avenue (in inglese
possiede il collegamento con Nero's Grotto) e Lincoln Avenue; vedasi Street View. Non so se sia stato esatto tradurre grotto con “grotta”,
ma ok...
Vignetta 4
“Mostruoso signor
Slaader...” è Joe Slater o Slaader da Oltre il Muro del Sonno.
“Ah, dovresti leggere
Dagon. Quello sì che sta dando i brividi al mondo degli autori
dilettanti...”
Ovviamente cita la storia
di Lovecraft Dagon, che era stata pubblicata sul giornale amatoriale
The Vagrant nel novembre 1919.
Dalla ricerca su Internet,
non abbiamo alcuna prova di un entrata all'ospedale Butler sul lato
est, al termine di Lincoln Avenue, anche se l'entrata sembra presente
sulla mappa di Providence.
Pagina 23
Vignetta 1
“Paralizzato?”
La sifilide aggredisce il
sistema nervoso, per cui la paralisi come risultato di una paresi è
uno dei suoi sintomi.
L'edificio ricalca
l'attuale Butler Hospital, come appariva a tempo - Vedi cartolina.
Vignetta 2
“Provocato dal suo duro
lavoro per gli argentieri Gorham”.
Il padre di Lovecraft
lavorava come commesso viaggiatore per la Gorham Silver Company (vedi
annotazioni per la Pagina 6, Vignetta 2). Qui la causa della morte
sembra essere il carico di lavoro, ma sappiamo come fosse in realtà
la sifilide: Lovecraft mente a se stesso.
“Oh, signor Lovecraft.
E' venuto di nuovo a trovare la signorina Susan?”
La frase dell'infermiera
lascia implicito che in realtà Lovecraft vada spesso a trovare la
madre, nonostante abbia detto il contrario a Black.
Pagina 24
Vignetta 1
Prima comparsa di Susan
Lovecraft.
Black sta seguendo con
attenzione la conversazione di Lovecraft.
Dalla seconda vignetta
fino a tutta Pagina 25 occhi e orecchie di Black sono in evidenza e a
partire dalle ultime 2 vignette di Pagina 25 guarda direttamente in
faccia Lovecraft. La direzione dello sguardo è anche data dalla
linea retta degli occhiali di Black che puntano a Susan e Howard.
Vignetta 2
“La mia piccola
figliola!”
Nomignolo di Lovecraft per
sua madre.
“Pensi di poterti
redimere così?”
Si riferisce al ruolo di
Howard come Redentore della profezia della Stella Sapiente.
Vignetta 3
“Sei inglese anche tu”
è un riferimento al padre di Lovecraft, Winfield Scott Lovecraft,
che nonostante fosse nato negli Stati Uniti aveva un accento british
come suo padre.
“Sei orrendo/hideous Sei un
mostro”, affettuoso termine con cui la madre di Lovecraft chiamava
il figlio.
Vignetta 4
“Sei il loro mostro!”
Si riferisce al mostro
della Stella Sapiente.
“Quando ti ha messo
dentro di me, la sua testa era una sfera di luce!”
Ricorda parecchio il
concepimento di Wilfred Wheatley e di suo fratello in Providence 04,
suggerendo che Howard sia stato concepito con un simile rituale.
“Non ho avuto scelta...”
Annesley allora mentiva,
avendo detto che era “Assolutamente consensuale, ovviamente”
(Pagina 6, Vignetta 2)
Gli occhi di Black sono
spalancati, la fronte corrugata: può essere che sia sorpreso o abbia
finalmente compreso la connessione tra i Lovecraft e Wheatleys, anche
se non ne parla nel diario.
Pagina 25
Vignetta 1
“Oh no! Ma i viscidi e
gli smidollati/Oh, no! But the flappers and the wrigglers”
In inglese qui abbiamo
“flappers” e “wrigglers”; le prime erano le giovani donne
libertine degli anni '20, simbolo della modernità; to wriggle
significa invece danzare, o in alternativa una persona altamente
sensuale, o ancora un insetto.
“Sento addosso a te il
tanfo del loro sudore!”
Posso sentire il sudore di
Flappers e Wrigglers, pertanto; sia di prostitute (per l'ottica
dell'epoca) che di insetti (quali le entità invisibili che
circondano Lovecraft e Black). Susie Lovecraft chiaramente vede le
entità; nel contempo potrebbe anche riferirsi alle prostitute da cui
il padre di Lovecraft sicuramente contrasse la sifilide. Aggiungerei
anche, che come ben sanno i lettori del saggio “Perfide Sorelle”,
di Bram Dijkstra, la figura della donna-insetto era piuttosto diffusa
fino agli anni '20...
“Vai via, Winfield!”
Susie Lovecraft confonde
il figlio con il padre, Winfield.
Vignetta 2-3
“Ma guarda! Ora li hai
fatti agitare tutti! Ti stanno tutti attorno!”
Si riferisce alle creature
invisibili che sembrano circondare Howard e Black, come Redentore (il
primo) e Profeta del Redentore (il secondo).
“Sono nella tua bocca!
Stanno nuotando nel tuo cuore!”
Le creature sono innocue.
Vignetta 4
“E quello chi è? E lui
quello che li incita tutti?”
Black, in quanto Araldo,
sembra attirare le creature, disturbarle con la sua sola presenza. In
alternativa, Black potrebbe star disturbando i piani della setta
umana, la Stella Sapiente.
“Sì. Una volta si
schiariva la pelle con l'arsenico, quando andava di moda nel bel
mondo.”
Non ci sono prove al
riguardo, ma sembra che Susie Lovecraft si sbiancò la pelle con
l'arsenico, quand'era giovane.
La casa più piccola è al
598 Angell Street, come abbiamo visto a pagina 18, Vignetta 2.
Pagina 26
Vignetta 1
“… e il tutto è
successo naturalmente durante il mio diciottesimo anno, quando i miei
interessi animaleschi avevano raggiunto il loro deplorevole apice.”
Lovecraft ebbe i più
forti desideri sessuali a 19 anni, poi l'impulso diminuì fino a
scomparire di fronte all'unico, reale piacere: l'attività
intellettuale.
L'immagine è dal punto di
vista di Susie Lovecraft. Può infatti vedere le creature senza gli
speciali occhiali di Annesley. Queste sembrano in effetti sciamare
attorno a Black (e in parte attorno ad H. P. Lovecraft) suggerendo
che siano dei catalizzatori. Susie Lovecraft ha chiaramente
sviluppato per suo conto quegli organi atrofizzati e/o poco
sviluppati che nel racconto Dall'altrove venivano artificialmente
stimolati dal Resonatore di Tillinghast.
Le creature disegnate
dall'abile mano di Burrows meritano un'occhiata più da vicino:
Dietro la mano sinistra
di Susan, la creatura ricorda Cthulhu dal racconto Il Richiamo di
Cthulhu “orribile testa di calamaro con antenne che si contorcono”.
Attraverso la mano
destra di Susan, la creatura ha simmetria radiale di una stella a
cinque punte, come gli alieni di Alle montagne della follia.
Per certi versi, le
creature ricordano dei microorganismi, che potrebbero rappresentare
quella sifilide di cui soffrirono sia il padre che la madre di
Lovecraft.
I bordi della vignetta
sono squadrati, che come sappiamo indica una percezione
sovrannaturale.
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