Se
in maggio vi stavate chiedendo dove fosse la traduzione delle note di
Jess Nevins relative a Nemo: Fiume di Spettri, sappiate che non le
stavo scrivendo per una semplicissima ragione: non sapevo fosse già
uscito nella traduzione italiana! I due precedenti volumetti erano
entrambi scivolati a luglio inoltrato, e davo dunque per scontato che
anche questo Nemo: Fiume di Spettri avesse incontrato uguale fine.
Tanto di cappello (a tuba) alla Bao Publishing per esser riuscita a
mantenersi nelle scadenze. Certo, qualche pubblicità in più
sull'uscita del volume non avrebbe guastato: di rado ho visto
un'opera di Alan Moore maggiormente bistrattata dalle librerie e dai
forum di fumetti.
Qui
su Cronache Bizantine da sempre abbiamo un debole per le opere più
incomprese e bistrattate del Bardo di Northampton, da Promethea alla Ballata di Halo Jones,
e dunque non potevamo certo fare un'eccezione per questo magnifico
Nemo: Fiume di Spettri.
Nemo:
Cuore di Ghiaccio resta senza dubbio il capitolo migliore della
trilogia. L'avventura tra i ghiacci di Janni e della sua ciurma
regala pagina dopo pagina visioni tanto orrifiche quanto magnifiche.
La mescolanza di Verne, Poe e H.P. Lovecraft fa accapponare la pelle
(e non solo per il freddo...) Se confrontiamo Nemo: Cuore di Ghiaccio
con Le Rose di Berlino e con Fiume di Spettri, la netta sensazione è
che Cuore di Ghiaccio possedesse sostanza narrativa, oltre che
visuale. C'erano romanzi, documentazione, idee che nei due volumetti
che sono seguiti mancano (quasi) totalmente.
Nemo:
Le Rose di Berlino proseguiva la tradizione Mooriana, inoculando in
un sostrato di citazioni e idee molto ricco ulteriori livelli di
complessità, sia meta-narrativi, che strutturali, che storici. Non
si può dire che Nemo: Le Rose di Berlino fosse inferiore al primo
volume. Le annotazioni di Jess Nevins a tratti strabordano, azzardano
ipotesi, battono vie finora inesplorate. Vi ho apprezzato personaggi
carismatici, come Hynkel e Maria, di Metropolis, così come alcune
soluzioni visive notevoli (l'attacco aereo al cuore della Berlino
“tomaniana”, nelle ultime pagine).
Tuttavia,
Le Rose di Berlino prometteva d'affrontare l'argomento nazista. E non
lo fa. E' questa la sua grave pecca. Hynkel e i Tomaniani agiscono
nelle vignette come automi a orologeria – o a ipnosi, nel nostro
caso – senza tuttavia dare mai profondità al fumetto. Un'occasione
del genere nel mondo della Lega avrebbe permesso una riflessione di
grande respiro sugli orrori nazifascisti, sul fascino perverso della
svastica (via, della doppia x...). Al contrario, Moore sceglie uno
stile che è un po' comico, un po' action,
perdendo così preziose opportunità.
Nella
ricezione critica, Nemo: Fiume di Spettri doveva uscire col botto, e
invece è uscito col freno a mano tirato. Perchè? Non hanno certo
aiutato alcune recensioni negative, che per quanto mi ritrovino
d'accordo su alcune questioni, mancano sia di acume critico che di
necessaria documentazione. Mi pare che l'esempio più lampante sia la
critica mossa da “Evil Monkey” su Fumettologica.
Non
è vero che Nemo: Fiume di Spettri è un lavoro marginale, perchè
Moore cercava il “fantomatico
milione di parole del suo romanzo Jerusalem.”
La Bibbia Mooriana è stata conclusa da un pezzo; lo confermano alcune letture, così come numerose dichiarazioni. E non è
nemmeno vero che Nemo: Fiume di Spettri è stato accantonato a favore
di Providence: la nuova serie lovecraftiana – di cui a proposito
dovrò fare di mio pugno un sistema di annotazioni – è in
lavorazione da moltissimo tempo, e non potrebbe essere altrimenti
visto l'insano livello di verosimiglianza che Moore ci sta gettando
dentro.
E'
falso, e basterebbe leggere mezza paginetta di annotazioni di Nevins
per rendersene conto, che in Nemo: Fiume di Spettri Moore lavori “di
evidenziatore”. Al contrario, Nemo: Fiume di Spettri dell'intera
trilogia è l'opera più chiusa e misteriosa: Nevins per la prima
volta individua riferimenti a cui non sa dare spiegazione! Molte
delle strizzate d'occhio Mooriane vedono addirittura spiegazioni
multiple da più commentatori diversi, senza che nessuna di queste
risulti determinante.
A
pagina 24, nella vignetta grande, nascosto nell'angolo in alto a
destra, c'è un dinosauro cavalcato da un essere umano stilizzato.
A
pagina 21, nella prima vignetta c'è il Tranqilax nascosto
nell'angolo in basso a destra.
A
Pagina 19, quinta vignetta, l'Ecco Fatto è una citazione da
Desperate Dan, fumetto inglese del 1937.
Se
questo per voi è “lavorare d'evidenziatore”, allora siete o dei
genii, o dei lettori superficiali. Purtroppo, considerando anche la
brevità della recensione, la seconda ipotesi è quella giusta.
I
nazisti/tomaniani di Nemo: Fiume di Spettri non sono gli stessi di
Nemo: Le Rose di Berlino. Questo punto a molti è sfuggito. Nella
Berlino di tenebra del secondo capitolo, si teme per la vita di
Janni. E' un luogo pericoloso, ricco d'enigmi e passaggi segreti. I
soldati di Adenoid Hynkel sono nemici reali. In Nemo: Fiume di
Spettri i nazisti sono pure caricature. Sono tritacarne, bambole
(termine che non sto usando a caso) da distruggere. Se gli elementi
fantastici del mondo della Lega appaiono sempre inseriti in un mondo
vivo e “realistico”, i nazisti sudamericani sono la prima
invenzione Mooriana a sembrare “fuori posto”. Quest'effetto non è
una conseguenza di una narrazione mediocre, come vorrebbero i suoi
detrattori. Al contrario, rappresenta l'esplicita volontà di
mostrare un'ideologia reazionaria e grottesca, che rivive solo per un
artificio della tecnica: la clonazione e la robotica. Himmler e
Goldfoot rappresentano un Male già vecchio in partenza, un tumore
calcificato che solo attraverso una blasfema fusione d'interessi
americani&tecnologia poteva sopravvivere.
Si
capisce pertanto il fanatismo di riflesso di Janni Dakkar, esacerbato
dall'età della protagonista:
Questo luogo rappresenta una dottrina ritenuta estinta per trent'anni. Dev'essere sterilizzato.
Janni
Nemo è ormai anziana. Dai recensori, questo punto non è nemmeno
stato argomentato. Abbiamo qui, circostanza a dir poco rara, una
protagonista femminile che è contemporaneamente un'ottuagenaria, una
guerriera, e una leader. Se mi sapete citare un altro fumetto dove la
protagonista è un'anziana combattente, sarei lieto di leggerlo. Ma è
piuttosto difficile da trovare.
L'età di Janni comporta alcune
conseguenze piuttosto ovvie: un cancro in divenire, smemoratezza e
rigidità mentale. Ma comporta anche la saggezza di saper evitare lo
scontro quando necessario, o d'evitare, grazie all'esperienza, la
trappola del duello d'onore. È interessante on
passant,
che Ayesha (la donna bianca per eccellenza) non possa invecchiare. Il
suo potere è legato al corpo, e all'aspetto giovanile. Superato
l'involucro, tuttavia, non c'è più nulla: come nelle donne-robot
che i tomaniani stanno costruendo.
Si
potrebbe discutere se il cuore di Nemo: Fiume di Spettri siano le
scene d'azione verso il termine, o le vignette grandi che mostrano i
panorami fantastici del Sud America.
Sarebbero
entrambe assunzioni sbagliate: il vero nocciolo del Fiume degli
Spettri sono i discorsi tra Coghlan e Janni Dakkar, alla sera, tra
nostalgie e contemplazioni della natura. Sono gli ultimi,
significativi, addii di una guerriera che sente la Morte vicina, ma
non la teme.
Le
note che seguono sono tradotte dalla pagina di Jess Nevins. Se
masticate l'inglese, la versione originale è ovviamente da
preferire. Ho aggiunto qua e là mie considerazioni, e quando
possibile, ho linkato la versione italiana del
film/romanzo/personaggio storico in questione. Se vi è stata utile,
considerate l'idea di linkarla a chi interessato, in modo che tutti
ne possano usufruire.
Pagina
2.
Pendant
Books
Il
commentatore Padraig o Mealoid fa notare come sia la stessa casa
editrice nominata per la copertina di “Crazy Wide Forever” di Sal
Paradyse nel “Black Dossier”.
Il
commentatore Patrick D. Ryall ipotizza invece che “Pendant” sia
un riferimento a “Pendant Publishing”, azienda che assunse Elaine
sul Seinfeld per un paio d'anni.
Il
commentatore James Morrison ha invece attirato l'attenzione sul
sottotitolo del testo:
Dall'autore
di Jonas Cord: Centurion
Potrebbe
essere un riferimento al romanzo di Harold Robbins “The
Carpetbaggers/ L'uomo che non sapeva amare” (1961), che divenne l'omonimo film del 1964, diretto
da Edward Dmytryk.
La trama:
Morto il padre con il quale era in dissidio, Jonas ne continua brillantemente l'attività industriale, accentrando il potere nelle sue mani ed esautorando dagli affari la matrigna, Rina, e un fedele amico di famiglia, Nevada Smith. All'apice della potenza e della ricchezza, Jonas sposa Monica, ma subito la trascura, assorbito com'è dalle sue molteplici attività. Nevada, intanto, divenuto un celebre attore del cinema muto, sposa Rina. L'avvento del sonoro compromette la sua carriera, ma Jonas lo aiuta facendo di Rina un'attrice acclamata. Questa nuova attività cinematografica provoca la definitiva rottura del già infelice matrimonio di Jonas con Monica, nonostante la nascita di una bambina. Il successo è fatale per Rina. La donna perisce in un incidente d'auto e Jonas è pronto a sostituirla con Jennie, una ragazza di facili costumi, che egli intende sposare per la sicurezza che non potrà mai avere figli da lei.
Resta
però misterioso quel “Centurion” nel sottotitolo.
A
confermare la tesi di James Morrison, Nevada Smith, uno dei protagonisti di The Carpetbaggers, viene nominato nel primo volume,
Nemo: Cuore di Ghiaccio, (Pagina 11, vignetta 2).
Padraig
o Mealoid osserva come Jonas Cord piloti nel romanzo un gigantesco
aereo/hovercraft, chiamato – sorpresa, sorpresa! - Centurione. “Il
più grande aeroplano mai realizzato”. E' solo dopo aver dimostrato
di saperlo pilotare, che ottiene la firma per un importante contratto
navale.
Inoltre,
sempre nel romanzo The Carpetbaggers, Jonas Cord pilota personalmente
un “Hughes H-4”. Interessante assonanza con un personaggio che
vedremo introdotto tra poco, Hugo Hercules. (Hughes H4/Hugo Hercules:
doesn't sound the same?)
Irving
Clifford
Riferimento
a Clifford Irving (1930- oggi), scrittore noto per la sua finta
autobiografia di Howard Hughes (1971) che gli attirò le ire dello
stesso. Come si nota in Nemo: Cuore di Ghiaccio, nel film/romanzo The
Carpetbaggers, il personaggio di Jonas Cord ricalcava Howard Hughes.
Prendendo spunto il mondo della Lega dalla finzione letteraria, non
abbiamo qui Hughes, ma direttamente Jonas Cord, la cui biografia è
stata scritta da "Irving Clifford" che ha proseguito nella
sua carriera di biografie fraudolente inventandone una sulla nostra
Janni Nemo.
Pagina
3
VERO
SUDORE For Men
Riferimento
incomprensibile in italiano (l'originale è infatti True Sweat for
Men) ai Men's Adventure, una serie di giornalacci pulp. Li si
conosceva nell'ambiente con nomignoli come “Ascelle sudate” o per
l'appunto “Vero Sudore”. Antesignani del trash di pagine Facebook
come Robe per veri maschi, e giù di lì. Pubblicavano per lo più
storiacce di avventure in terre esotiche, dove il cacciatore bianco
poteva alternativamente cacciare bestie feroci o donne indigene
stranamente discinte e disponibili.
L'immagine
delle soldatesse naziste intente a torturare sfortunate vittime
maschili è un doppio riferimento: sia ai Vero Sudore magazines, dove
c'era tantissimo materiale psicosessuale, sia al “cult” americano del 1975, il film Ilsa, la Belva delle SS. Cito da Wikipedia
(italiana, stavolta):
Ilsa è una crudele dottoressa nazista che opera su alcune cavie ebree durante il periodo della seconda guerra mondiale. Il compito di Ilsa altro non è che quello di scoprire maggiori resistenze al dolore, che porterebbero alla scoperta di una nuova "razza eletta". Alcune tra le vittime vengono bollite, penetrate da cavi fallici elettrificati, e le loro ferite vengono in seguito colmate di vermi, affinché questi portino a nuovi sviluppi nel campo della prevenzione delle malattie virali; i capitani nazisti vengono invece evirati dalla crudele dottoressa dopo che questa ha avuto rapporti sessuali con questi, che si sono dimostrati impotenti. L'unico che sopravvive è il soldato statunitense Wolfe, nazionalista sino al nocciolo nei confronti della sua patria, superdotato ed eroico.
Come i Good Guys immaginano le femministe? |
Il
riferimento a Ilsa ricorre largamente per tutto il volume.
I
titoli presentati non sono nulla di particolare, tranne che per “I
Cavalletti mi laceravano le carni!”, riferimento a un numero
leggendario dei Vero Sudore, ovvero la storia “Le Donnole mi
laceravano le carni!”. Allego a fianco la spassosissima immagine
della magnifica copertina.
Sarei sinceramente curioso di leggerne la
storia...
Il
commentatore Padraig o Mealoid osserva come “L'uomo che si è
scritto la fine da solo” può essere un riferimento a un episodio
di Yours Truly, Johnny Dollar, intitolato "L'uomo che scrisse la
sua morte".
Probabilmente
il titolo “Meglio morto che colorista” è una ripresa parodica
del motto Better Dead Than Red, di cui possiamo tentare
la traduzione con "Meglio morto che comunista". Slogan da
guerra fredda diffuso nel mondo anglosassone.
Pagina
4.
Sei
testarda. Proprio come tuo padre.
Questa
linea di dialogo è ripresa e ripetuta tante volte nel volume 1910 della Lega.
Pagina
5. Vignetta 1.
Riconosciamo
facilmente Hildy Johnson, da “The Front Page” (1928), commedia
Broadwayana di Ben Hecht e Charles MacArthur. Hildy è già comparsa
in Nemo: Cuore di Ghiaccio e Nemo: Le Rose di Berlino.
E' quasi
un'amica di Janni Nemo, che intervista spesso per il mondo del
giornalismo.
Ayesha
Riferimento
alla regina africana di pelle bianca del romanzo “She” di H.
Rider Haggard. E' la nemesi di Janni per l'intera trilogia.
Vignetta
2.
La
casata Mabuse è fedele, ovviamente.
Chi
parla è Uschi Mabuse, la figlia del Dottor Mabuse, il maestro
nell'ipnosi già incontrato in Nemo: Le Rose di Berlino. Uschi sembra
sia una creazione “originale” di Moore, o almeno Nevins e
commentatori non ne hanno trovato traccia nelle fonti storiche!
Potrebbe ispirarsi a Uschi Obermaier, ex modella e attrice attiva
politicamente nel 68' tedesco della Germania Ovest. La figura storica
acquistò una certa notorietà per aver avuto intercorsi sessuali sia
con Mick Jagger, che Keith Richards, che Jimi Hendrix, della banda
Rolling Stones... Ma non credo centri in questo caso l'ipnosi ^^
Blofeld
Questo
è un riferimento a Ernst Stavro Blofeld, il cattivo dei film di
James Bond. E' il capo dell'organizzazione segreta della Spectre.
Secondo
il commentatore Anthony Padilla, invece, Blofeld si riferisce alla
figlia di Ernst Stavro, in quanto il capo della Spectre muore nel
film "Agente 007 - Si vive solo due volte".
Questo inoltre si
accorderebbe bene all'idea del succedersi delle generazioni (e in
particolare delle figlie che prendono il ruolo dei padri) che da
sempre è presente nell'universo della Lega.
Lord
Horror
E'
un riferimento a Lord Horror, personaggio creato da David Britton che
compare nel fumetto surrealista "Lord Horror", e nelle opere Lord Horror (1990), Motherfuckers: The Auschwitz of Oz (1996) e
Baptised in the Blood of Millions (2001). Il personaggio è uno
psicopatico inglese che vaga tra le strade di New York di notte,
uccidendo persone a caso (principalmente ebrei) con un rasoio molto,
molto affilato. Una delle ragioni di quest'inclusione è che Lord
Horror compare nella raccolta The Haunter of the Dark and Other Grotesque Visions, che incidentalmente contiene diversi frammenti
scritti d'Alan Moore. L'autore, John Coulthart, ha collaborato molte
volte con il Bardo. Il frutto della loro ultima collaborazione
comparirà nel libro Moon and Serpent Bumper Book of Magic.
Vignetta
3.
Com'è
facile da comprendere per chi abbia letto Nemo: Le Rose di Berlino
l'uomo in uniforme è il colonnello Manfred Mors, il nipote del
capitano pirata (Der Luftpirat) Mors, l'eroe dell'opera
proto-steampunk Der
Luftpirat und sein Lenkbares Luftschiff
(The Pirate of the Air and his Navigable Airship 1908-1911). Non si
conosce l'autore dell'opera originale, sicuramente uno degli
scrittori tedeschi verniani
del tempo: Jess Nevins suggerisce ad esempio Oskar Hoffman. Come
Nemo, Mors, “L'uomo con la Maschera” è in esilio/fuga
dall'umanità con ai suoi ordini una ciurmaglia etnica d'indiani
servizievoli&fanatici. A differenza tuttavia di Nemo, nella sua
lotta contro il male non si limita alle profondità sottomarine, ma
porta il vigore germanico nelle atmosfere di Venere, Marte, della
Luna e in generale dell'intero sistema solare.
Come
saprete dai volumi precedenti, la famiglia Nemo ha sposato la
famiglia Mors in un'alleanza piratesca invero temibile per le nazioni
civilizzate.
Il
commentatore Padraig o Mealoid osserva tuttavia come la famiglia Nemo
si sia in realtà sposata con la famiglia Robur (un'altra serie pulp
d'inizio 900') Capiamo ciò dalla R sulla giacca di Mors, riferimento
al Robur che muore comandando la flotta aerea di Nemo in Le Rose di
Berlino.
Kor
Riferimento
alla dimenticata città africana di Kor, dal background dei romanzi
di Haggard.
Orafena
Un
riferimento - ma non ne siamo troppo sicuri - all'isola del Sud
Pacifico “Orafena” inventata da Alexandre Dumas nell'opera (mai
tradotta in italiano) Marie
Giovanni: Journal de Voyage d’une Parisienne
(1865).
Hunchback
Riferimento
molto difficile. Potrebbe appuntarsi all'isola Hunchback del Nuovo
Gulliver (Le Nouveau Gulliver) di Abbé Pierre François Guyot
Desfontaines.
Pagina
6. Vignetta Grande.
L'uomo-pesce
col tridente, secondo Padraig O Mealoid, è un Aquaphibian dalla serie tv di pupazzi animati
dei Gerry Anderson.
La piovra mummificata con un cappello e una blusa da marinaio è senza dubbio
Squiddly Diddly, un polipo intelligente e antropomorfizzato.
Il
modellino del Nautilus retro che pende dal soffitto è un modello
dell'originale Nautilus di Nemo.
La
campana proviene dal Titan, un transatlantico simile al Titanic, che
come abbiamo osservato in Nemo: Cuore di Ghiaccio ha sostituito il
vero Titanic.
In ordine: ritaglio della vignetta originale, pupazzetto di un Aquaphibian, e Squiddly Diddly. |
Gli
spettri che circondano Janni sono i membri dell'equipaggio morti
nella disastrosa spedizione nell'Antartide lovecraftiana.
Abbiamo
Broad Arrow Jack.
Ismaele,
dal Moby Dick di Melville.
Un
marinaio al momento ignoto.
Da sinistra a destra: Broad Arrow Jack, Ismaele, marinaio sconosciuto. |
Van
Dusen, la Macchina Pensante, un uomo-computer inventato dallo
scrittore di fantascienza Jacques Futrelle. Per ulteriori
informazioni su Broad Arrow Jack, Ismaele e Van Dusen consiglio di
andare sulle annotazioni di Nemo: Cuore di Ghiaccio, dove avevo
approfondito il background di tutti e tre i personaggi.
Abbiamo
poi Padrona Kidd, che compare nel fumetto Whizzer and Chips, nella
vignetta “Captaine Kid the Pint-Sized Pirate” a proposito di un
capitano pirata che è solo un ragazzino. Viene infatti accompagnato da una
donna corpulenta, che tiene d'occhio il resto della ciurma ed è
probabilmente l'archetipo per “Padrona Kidd”.
Donna
sconosciuta.
Tom,
il ragazzo della cambusa, che lavorava per il capitano Pugwash.
La
commentatrice Alex Anaya sottolinea come il ragazzino muto non è in
realtà il vero Tom del capitano Pugwash, ma probabilmente uno dei
suoi successori, a sua volta chiamato Tom.
Da sinistra a destra: Van Dusen. Padrona Kidd, donna sconosciuta. |
Pagina
8. Vignetta 4.
Vediamo
qui l'intera famiglia “Ismaele”: Tobia, il figlio dell'Ismaele di
Moby Dick, Luala, la moglie polinesiana e Tacarigua, la figlia dal
nome ispirato a Trinidad.
Il
commentatore Padraig o Mealoid ha rintracciato il nome Tacarigua
dall'opera Prancing Nigger (1924) di Ronald Firbank.
Vignetta
7.
...
che quel tremendo Coghlan
Vedi
sotto, alla nota di pagina 10.
Pagina
9. Vignetta 3.
...
Simile a mio padre, prima della fine.
Nell'opera
Das Testament des Dr. Mabuse (1933), Dr Mabuse, ormai anziano, è
recluso in un ospedale psichiatrico.
Cuchulainn
Riferimento
alla mitologia irlandese, nello specifico all'eroe Cu Chulainn. Una
delle pronunce possibili di Cu Chulainn è proprio Coghlan! (Vedi
sotto)
Vignetta
7.
Più
o meno, altezza. Ero a sud del Perù, vicino a Gunda,
nell'Agzceaziguls.
Località
geografiche che compaiono nell'opera Les Conquerants d'idoles (1919),
di Charles Derennes. Menzionata nei primi volumi della Lega.
Di
solito alloggio al palazzo della bambina rosa, se ha presente.
Riferimento
all'opera “La nina Rosa” (1966), di Marco Denevi.
Ho
lavorato per lei dopo essermi occupato dell'altro super tizio yankee,
il suo Danner, poco dopo la Grande Guerra.
Hugo Danner è il protagonista del romanzo “Gladiator” di Philip Wylie
(1930). In Gladiator Danner è un superuomo (un supereroe?). Muore
colpito da un fulmine. E' considerato una sorta di proto-Superman, da
cui chiaramente Siegel e Shuster prenderanno esempio. A proposito del
plagio di Doctor Savage per creare Superman, rimando a un vecchio articolo di Mana.
Pagina
10. Vignetta 1.
Ah!
Finalmente una vignetta di grande impatto visivo!
Il
personaggio è ovviamente Hugo Hercules (Dall'H.H. sulle sue valigie)
inventato da William H. D. Koerner, comparso nella striscia di
fumetti “Hugo Hercules” (1902-1903). Hugo Hercules è un
ragazzo-prodigio, alto, ben vestito, educato, che aiuta
chi in difficoltà, risolvendo più che complotti criminali incidenti
“naturali” (un treno che deraglia, un terremoto, un incendio ecc
ecc).
E'
una mia osservazione - non di Jess Nevins - come questi “primi”
supereroi si limitino a proteggere i civili dagli incidenti del mondo
naturale, ma non assolvevano ruoli di “polizia”. Nel momento in
cui i primi supereroi, o il primo Batman iniziano a perseguitare i
criminali abbiamo una pericolosa sostituzione di un singolo
vigilantes
alle forze dell'ordine. Farsi giustizia da soli è terribilmente
diverso dal fare "volontariato" aiutando i tuoi fratelli
uomini in caso di necessità. Studiando senza pregiudizi la storia
dei supereroi, questo punto andrebbe sottolineato con forza, e messo
in relazione a una possibile perdita di credibilità delle forze di
polizia americane.
Murania
Riferimento
al regno sotterraneo di Murania, dal film The Phantom Empire (1935).
Be',
sopratutto perchè sono stato pagato, da un certo Savage Senior. Un
accademico, mi pare.
Savage
è ovviamente è un riferimento al padre di Doc Savage, personaggio
di Henry W. Ralston, John Nanovic e Lester Dent. Compare nei Doc Savage Magazines 1-181 (1933-49).
Clark "Doc" Savage è un
superuomo di forza incredibile, ma anche di grande intelligenza; una
sorta di superman nietzschiano, o un semidio greco che ha pienamente
abbracciato la sua hybris.
Il padre di Savage lo cresce come un uomo
perfetto e un esperto di ogni campo del scibile umano.
Hugo
Hercules ha ucciso Hugo Danner - il superuomo prima menzionato - su
ordine di Doc Savage. Non è molto nel carattere di Doc Savage, ma va
riconosciuto ad Alan Moore che così facendo ha rimosso una
potenziale alternativa al predominio di Doc Savage, che è ora
l'unico, “vero”, superuomo.
Pagina
11. Vignetta 3.
...
E le risorse di Nuova Berlino sono a sua disposizione, Naturlich.
Nel
mondo della Lega non c'è alcun Hitler, ma c'è Adenoid Hynkel; non
c'è la Germania nazista, ma c'è Tomania. Ma Berlino c'era ancora,
completamente distrutta nella seconda guerra mondiale e ricostruita
come la Nuova Berlino.
Pagina
12. Vignetta 1.
...
nelle nebbie che circondano Riallaro.
Riferimento
di cui abbiamo già parlato in Nemo: Cuore di Ghiaccio all'opera di
John Macmillan Brown, Riallaro: The Archipelago of Exiles (1901). Nel
romanzo Riallaro è un'isola vicino all'Antartico.
Alcune
delle ragazze del mio bordello le prendiamo a Figlefia...
Figlefia,
che compare nell'opera di Macmillan, è un'isola popolata da
libertini.
Quando
ero piccola i miei genitori mi portarono a Spectralia, per vedere le
entità che si credeva fossero fantasmi.
Spectralia
è un'isola dell'arcipelago di Riallaro.
Pagina
14. Vignetta 1.
...
dicono che il panfilo stia virando a Mazagao, nei pressi di
Yu-Atlanchi
Mazagao
esiste per davvero! E' una città in Brasile. Yu-Atlanchi, invece è
un riferimento a The Face in Abyss/ Il Volto nell'Abisso (1923), romanzo di A. Merritt e il
suo “sequel”, The Snake Mother (1930).
Citando dalla Wiki italiana:
Nicholas Graydon è un ingegnere minerario statunitense. Mentre è in Sud America alla ricerca di un tesoro Inca perduto, incontra Suarra, ancella della Madre Serpente di Yu-Atlanchi. Suarra conduce Graydon in un abisso in cui Nimir, il Signore del Male, è imprigionato in un volto dorato. I compagni di spedizione di Graydon, dominati dalla bramosia di ricchezza, vengono trasformati dall'entità rinchiusa nel volto in pepite d'oro, mentre Graydon viene salvato da Suarra e dal Serpente Madre - una donna dalla testa di serpente - che accorre in loro aiuto nella lotta contro Nimir.
...
e qualche cane-ratto di Watkinsland?
Watkinsland
compare nell'opera di Doris Lessing “Briefing for a Descent into Hell” (1971). I cani-ratto sono lì una razza di ominidi
degenerati.
Vignetta
3-4
Era
il 1890, il cliente era il rivale del suo vecchio, il dottor Nikola.
Il
Dottor Nikola aveva a fine 800' commissionato l'assassinio del padre
di Janni, il capitano Nemo.
Il
Dottor Nikola è un personaggio creato da Guy Boothby, che compare in
“A Bid for Fortune” (1895) e in quattro successivi sequel. Nikola
è una delle grandi menti criminali del secolo lungo, e anticipa la
tipica arci-nemesi dei film Hollywoddiani.
Pagina
15. Vignetta 3-4.
Ha
mai sentito parlare di un posto chiamato Cactusville? (...) Ah. E' un
posto in Texas che per qualche cavillo appartiene ancora agli
inglesi. I cowboy vanno in giro su autobus a due piani. Ebbi un
figlio fuori dal matrimonio, lì.
E'
un riferimento a “Desperate Dan”, personaggio ricorrente nei
fumetti britannici “The Dandy”, dalla sua prima comparsa nel
dicembre del 1937. Desperate Dan è il più grande, il più forte, il
più volgare cowboy che la storia americana abbia mai conosciuto.
Come direbbe un ragazzino “è tostissimo!”. Desperate Dan vive a
Cactusville, che Hugo Hercules ha appena descritto.
Vi ricorda un certo pasto di un certo Hugo Hercules? ^^ |
Pagina
17. Vignetta 1.
Vedo.
Quindi è questo ciò che rimane di Mu?
Nell'Ottocento
Mu era un continente perduto nell'Atlantico teorizzato d'alcuni
scienziati. Secondo altre ipotesi si posizionava invece nelle
profondità marine dell'Oceano Pacifico.
L'ipotesi venne poi
abbandonata (chissà perché...)
Della
Terra Favolosa?
Una
menzione della Terra Favolosa c'è nel Candido (1759) di Voltaire, in
uno scambio tra Candido e Dr. Panglosse. Se il riferimento -
appuntato da Padraig o Mealoid - è corretto, La Terra Favolosa cui
si riferisce Janni è anche l'El Dorado.
E'
un bene che Riolama non sia vissuta per vederlo.
Riolama,
o Rima, è una delle prime ragazze selvagge, sulla scia delle Tarzan
al femminile. La inventò W.H. Hudson nell'opera Green Mansions
(1904).
Voglio
essere mobile in un elemento mobile.
Meglio
qui citare anche la versione originale inglese:
I
wish to be mobile in a mobile element.
Questo
è anche il motto di Capitano Nemo, ripetuto più volte.
Pagina
18- 19. Vignetta grande.
La
posa di Hugo Hercules in questo caso non è tratteggiata solo per
esigenze artistiche/narrative. E' anzi una citazione chiara e diretta
da un poster della Guinness che raggiunse grande popolarità nel
1934; un'icona a tutti gli effetti. Nel confronto, che potete
esaminare qui sotto, il paragone è sorprendente: come Hugo Hercules
regge con un solo braccio a palma aperta quintali e quintali di
roccia, ugualmente il proletario protagonista del poster regge una
sbarra di ferro di (presumiamo) diverse tonnellate buone. La
citazione è confermata dalla presenza di un tucano pietrificato
nell'angolo a sinistra: il tucano è infatti la mascotte nella
pubblicità della Guinness da molti anni, per l'esattezza dal 1935.
Guinness for strength! |
Meno
convincente, ma con il vantaggio di collegarsi al già nominato
Desperate Dan, è paragonare la "posa" di Hugo Hercules
alla copertina del Dandy Book del 1985, che mostra Desperate Dan che
solleva un'auto. Vi è un'immagine ancora più vecchia e per così
dire “classica”, dove Desperate Dan tiene in braccio una mucca
(il pranzo? Si veda la vignetta 1, pagina 22) e sul braccio “alzato”
il palo di un telegrafo. Il commentatore Peter Gilham non è riuscito
tuttavia a trovare l'immagine che permettesse il confronto.
Pagina
19. Vignetta 5.
Ecco
fatto./Just as easy.
“Just
as easy” è quanto dice Hugo Hercules al termine di ogni impresa
nel vecchio fumetto.
Pagina
20. Vignetta 2.
Il
nuovo natante di Ayesha si chiama “Das Doppel Kreutz”.
Letteralmente
la traduzione dal tedesco sarebbe il natante "Doppia Croce"
- ovvero le due X che sono il simbolo di Tomania, e nel mondo della
Lega, di Hitler.
Vignetta
3.
...
E poi uno degli dei di Yu-Atlanchi, le cui statue aveva spostato, ha
detto che suo bisnonno lo conosceva di persona. Pare che lo
considerasse un idiota.
Il
commentatore Sidney Osinga ipotizza che la statua di uno degli dei di
Yu-Atlanchi abbia parlato a Hugo Hercules, dicendogli che suo
bisnonno l'aveva conosciuto. Hugo Hercules è, non dimentichiamolo,
il nipote del semidio irlandese Cu Chulainn. Da qui la parentela
“divina”.
Vignetta
4.
Si
è occupato di quelle formiche giganti nel 1954, e della lucertola
atomica giapponese!
Riferimento
già presente in Nemo: Le Rose di Berlino, al film Them! /Assalto alla Terra - vera icona dei film di mostri anni 50' - e obviously! a Godzilla.
Pagina
21. Vignetta 1.
Tranqilax
Il
commentatore Padraig o Mealoid ha osservato come la parola compaia
nel film Heavens Above!/Lassù qualcuno mi attende (1963) di Peter Sellers.
Il protagonista è
l'ex cappellano di un carcere, a cui viene affidata la parrocchia di
un piccolo villaggio inglese. Finisce per fare molti qui pro quo e
per insultare l'influente famiglia Despard, che è diventata
ricca&famosa vendendo il tranqilax, una droga che è una via di
mezzo tra un sedativo potente, uno stimolante chimico e un lassativo.
Come ogni brava anziana, Janni Nemo assume una quantità astronomica
di pillole e rimedii, tutti più o meno inefficaci.
Vignetta
3.
Stiamo
passando la terra di Maple White...
Riferimento
alla terra preistorica abitata d'antichi dinosauri raccontata nel
magnifico racconto “Il Mondo Perduto” (1932), di Arthur Conan
Doyle.
Vignetta
4.
...
al criminale di guerra tedesco-tomaniano Martin Bormann...
Martin Bormann (1900-1945) era il segretario personale di Hitler. Venne
sentenziato e giudicato in
absentia
dal tribunale di Norimberga, ma il cadavere non venne mai rinvenuto
tra le macerie di Berlino. Secondo alcune leggende metropolitane
sarebbe invece fuggito nel Sud America.
E' questo il caso nel mondo
della Lega.
Bormann
era nato in Prussia. Moore si riferisce Bormann invece come a un
"tomaniano". Forse la Tomania E' la Prussia, nella
geografia della Lega?
Pagina
22. Vignetta grande.
La
torta salata con carne di bovino è il piatto preferito di Desperate
Dan: è un vero cowboy, dopotutto. (Si veda l'immagine poco sopra.)
Pagina
24. Vignetta grande.
I
segni sull'aeroplano di Janni Nemo sono rispettivamente la “M”
per Mors, e le lettere “R&N” intrecciate per Robur&Nemo.
Uno dei dinosauri è un brontosauro; non sono sicuro su quali di questi dinosauri siano veri, e quali invece si basino sui dinosauri vittoriani e/o plausibili sono negli anni 60' del 900.
Il brontosauro nell'angolo in alto a
destra sembra avere un baldacchino sul dorso, o qualche sorta di
sella, con la stilizzata figura di un essere umano con nella mano un
frustino.
I
commentatori Alex Anaya, Peter Borowiec, Jason Atomic e Anthony
Padilla hanno tutti ipotizzato possa riferirsi alla serie di cartoni
animati dei Flinstones, che vede le sue prime puntate proprio in
quegli anni.
Pagina
26-27. Vignetta grande.
Il
dinosauro sulla pietra sotto il T-Rex, nell'angolo in basso a destra
sembra provenire dal film “Il Mondo Perduto”, di Irwin Allen del
1960, che usava animali veri aggiungendovi corna e creste di plastica
per farli sembrare dei dinosauri. L'animale in questione assomiglia
terribilmente a una lucertola cui hanno aggiunto delle corna
posticce, e probabilmente è una ripresa di molti degli animali finti
di quel film.
Pagina
29. Vignetta 4.
Sembra
che lui e uno svizzero tedesco, un tale Heinz Goldfoot, abbiano preso
in mano alcuni dei progetti meccanici di Rotwang. Oh, e che sia, um,
molto appassionato di petti femminili.
Un
riferimento al film del 1965 di Norman Taurog Dr. Goldfoot and the Bikini Machine (1965), in cui, per citare Wikipedia, uno scienziato
di nome Goldfoot costruisce con l'aiuto del suo assistente risorto
dalla morte una banda di robot con sembianze femminili, che usa per
sedurre e derubare uomini facoltosi. C'è anche un seguito (sic!)
chiamato Dr.Goldfoot and the Girl Bombs/Le spie che vengono dal semifreddo (1966), dove Goldfoot lavora
con il governo cinese per creare robot-bombe dall'aspetto di donne
avvenenti, con il compito di sabotare la Nato. E' diretto da Mario Bava!
Pagina
30-31.
Il
riferimento è qui ovviamente al film Il mostro della laguna nera
(1954), del regista Jack Arnold.
Pagina
35. Vignetta 2.
Il
terzo uomo da sinistra è Goldfoot, disegnato con le fattezze di
Vincent Price, che lo interpretò infatti nell'omonimo film.
Vignetta
4.
Nel
romanzo di Ira Levin I ragazzi venuti dal Brasile (1976), trasposto su
celluloide più tardi nel 1978, il dottor Morte Josef Mengele ha
creato 94 cloni di Adolph Hitler in esilio in Brasile.
In Nemo: Fiume
di Spettri, abbiamo Mengele, Goldfoot e Bormann che hanno creato
copie sia di Ayesha che di Adenoid Hynkel, che ricordiamo è
l'equivalente di Hitler nel mondo della Lega.
Il
commentatore Matthew Davis osserva come i tratti fisiognomici usati
da Kevin o Neill per disegnare Mengele, ricordino più l'attore
Gregory Peck che lo interpreta nel film “I ragazzi venuti dal Brasile (film)”
che il Mengele “storico”. Questo rientrerebbe nel motivo
ricorrente della Lega di sostituire ove possibile i personaggi
storici con il loro equivalente se non letterario, direttamente
cinematografico. Anche i “piccoli Hitler” ricordano con i loro
occhi azzurro ghiaccio gli Hitler cloni interpretati da Jeremy Black
nel film.
Pagina
36. Vignetta 1.
Be',
non sono un esperto di santi, essendo per un quarto dio io stesso,
Il
Cu Chulainn della mitologia irlandese è un semi dio, essendo il figlio
del dio Lugh e di una donna mortale. Cu Chulainn è quindi dio per
metà. Forse Coghlan/Hugo Hercules è il figlio di Cu Chulainn, ed è
pertanto divino per solo “un quarto”?
Forse
è il popolo Accala. Sono di queste parti.
Riferimento
a un'etnia inventata nel Mondo Perduto di Arthur Conan Doyle.
Sono
una popolazione umana che caccia i dinosauri e combatte contro una
tribù di ominidi/scimmie intelligenti (i Doda).
Pagina
38. Vignetta grande.
La
tecnologia di Herr Rotwang ha creato l'uomo-macchina Maria, ma lei
era, forse, troppo intelligente. Ha soggiogato la Metropolis di
Berlino.
Riferimento
a Metropolis (1927), il film espressionista di Fritz Lang.
Rimando
alle note di Nemo: Le Rose di Berlino.
Tramite
il nostro simpatizzante americano, il generale Midwinter...
Riferimento
al Generale Midwinter, visceralmente anti-comunista, dal film del
1967 di Ken Russell, Billion Dollar Brain/ Il cervello da un milione di dollari. Citando dalla Wiki
italiana:
L’anticonvenzionale agente Harry Palmer del Secret Intelligence Service britannico riceve l’incarico dal suo superiore, il colonnello Ross, di sventare il complotto di un ricco miliardario anticomunista americano che, tramite l’aiuto di un computer e un esercito personale, vuole scatenare una guerra batteriologica contro l'Unione Sovietica.
Pagina
39. Vignetta grande.
Kitchens
Appliances. Stepford Conn. Usa.
Questo
è un riferimento al romanzo di Ira Levin, The Stepford Wives/ La fabbrica delle mogli
(trasposto in versione filmica con The Stepford Wives, 1975 e con La donna perfetta, 2004).
Per
citare dalla Wiki italiana:
È il 1972, e New York è un luogo sporco e pericoloso per crescerci dei figli. Così Joanna Eberhart, moglie, madre e fotografa, si trasferisce con la famiglia nell'idillica cittadina di Stepford. Joanna è una giovane americana degli anni Settanta, figlia di un'epoca in cui le femministe mettono al bando busti, giarrettiere e reggiseni e si ribellano all'ingrato destino di graziosi angeli del focolare. Naturale dunque che, una volta a Stepford, stringa amicizia con Bobbie e Charmaine, le sole donne che, arrivate anche loro da poco nella ridente cittadina, appaiono emancipate e brillanti come lei. Nella linda Stepford, infatti, le mogli sembrano tutte stranamente calme e organizzate, deliziose e avvenenti, come splendide bambole agghindate in modo impeccabile. Bambole insulse che adorano fare shopping, pulire la casa e piegarsi senza batter ciglio ai voleri dei loro uomini. Un weekend trascorso in compagnia dei rispettivi mariti restituisce tuttavia a Joanna un'altra Bobbie e un'altra Charmaine: due zombie carine e benvestite che, come due perfette mogli di Stepford, scodinzolano servizievoli al seguito dei loro uomini. Un evento inspiegabile, misterioso quanto il circolo maschile che si erge sulla collina di Stepford frequentato dal marito di Joanna. Si dice che uno dei membri sia un esperto di materie plastiche, un altro un pioniere della tecnologia robotica.
Il
commentatore Padraig O Mealoid osserva come Alan Moore sembra essere
un grande fan di Ira Levin, di cui ha praticamente citato tre
romanzi: Rosemary's Baby, I Ragazzi venuti dal Brasile, La fabbrica delle mogli.
Il
commentatore Peter Borowiec osserva come molte di queste “robot”
abbiano tipiche acconciature degli anni 60'. Può essere una
strizzata d'occhio ai “fembots”, di Austin Powers.
Pagina
40. Vignetta 4-5.
Non
c'è più tempo. Avrà notato le pastiglie che prendo. Sono il più
recente rimedio, credo ottenuto dai noccioli delle pesche. Per il mio
tumore al cervello. E non funzionano.
Laetrile,
una forma di glicoside cianogenetico, ottenuto dalle mandorle amare e da numerosi semi.
Usato
senza successo per curare il cancro, per un certo periodo.
Pagina
45. Vignetta 2.
Devo...
>zzzzzzz<... averla, quella ricetta, davvero...
Citazione
dal film La fabbrica delle mogli (1975).
Pagina
49. Vignetta 3.
Shnell,
Meine Jungen Fuhrer! Dr. Goldfoot und ich werden euch in sicherheit
bringen.
Affrettatevi,
miei giovani Fuhrer. Io e il signor Goldfoot vi porteremo al sicuro.
Pagina
52. Vignetta 5.
Si'ora
Ismaele.
Il
commentatore Padraig o Mealoid fa notare come questa sia la prima
volta che la piccola Tacarigua sceglie di chiamarsi Ismaele,
addossandosi così le responsabilità del padre. (Ha per la prima
volta assolto al suo ruolo nel Nautilus: proteggere la famiglia
Nemo).
Pagina
55. Vignetta 4.
Credo
di aver visto le sorelle Scaramanga, prima...
Riferimento
probabile a Francisco Scaramanga, il cattivo del romanzo di Ian
Fleming, Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro (1965).
2 commenti:
Non ho ancora letto Nemo: Fiume di Spettri, ma questo è il miglior post che ho letto al riguardo.
Lo hai sviscerato dalla testa ai piedi! Cose che non avrei mai notato...
@Marco Grande Arbitro
Ahah, grazie Grande Arbitro! Scriverlo è stata una faticaccia :-D
Gran parte dei riferimenti sono tradotti da Jess Nevins, che sì, ci è andato di puntiglio a scoprire i vari riferimenti...
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