Nemo - Cuore di ghiaccio- Guida alla lettura
I testi di Moore non sono
mai testi facili.
Specie la saga degli Straordinari gentlemen, che si
presenta stratificata a più livelli, con un gran numero di dettagli
che vanno facilmente persi. Ad aggravare il tutto, se
i primi due volumi della saga ambientati nell'Ottocento sono godibili
senza troppe difficoltà interpretative, è negli ultimi volumi che
Moore dispiega un armamentario di metafore, simbologie e riferimenti
che spesso sovrastano il puro piacere della storia.
E' il caso di Nemo, cuore
di ghiaccio.
Primo volumetto di
un'agile trilogia, per il momento mi ha colpito più per il
personaggio di Janni che per la sceneggiatura in sé. Nel volume Century - 1910 della Lega era un personaggio ancora in fieri, in una trama di
rape&revenge. Nella nuova trilogia è invece un personaggio
femminile forte, nel senso positivo del termine. Non forte
fisicamente, ma con una psicologia ben delineata, determinata e se
vogliamo giocare al piccolo multiculturalista americano, un capitano
femminile di nazionalità indiana a capo di un equipaggio di
pirati-reietti di ogni angolo del globo. Non male, no?
Già l'idea in sé di
un'eroina indiana cozza violentemente contro le attuali protagoniste,
improntate al biancore abbronzato degli Stati Uniti, del pallore
svedese, se non albine in alcuni casi. A voler leggere davvero Alan
Moore, invece che piagnucolare su articoli di giornalisti-scarafaggi,
è davvero difficile considerarlo un violento esagitato; si riscontra
invece la continuità con la linea anarchico-comunitaria di Michael
Moorcock, volta a decostruire prima il “buono” impero coloniale
inglese, poi il “libero” (mercato?) dell'Americanismo. Ma per
carità, questa è solo una mia opinione...
Dal punto di vista della
lettura, Nemo, cuore di ghiaccio rimane tuttavia un'opera stancante,
molto cripitca nel gioco citazionista imbastito da Moore.
Ci viene allora in
soccorso Jess Nevins, esperto di cultura vittoriana e pulp, la cui
cultura enciclopedica si dispiega in fenomenali articoli su Io9.
Conoscevo Jess Nevins per la definizione che forniva di steampunk
"Steampunk is What Happens when Goths discover Brown"
Ma sembra che non sia
nuovo a compilare appunti sulle opere di Moore; sua è infatti è una
guida interpretativa ai primi due volumi (esatto, quelli ultimamente
ri-pubblicati in formato tascabile dalla Bao) che con mia grande
sorpresa è anche stata tradotta dalla Delos. (La Lega/ Vol. 1 Eroi e mostri). Cercherò di
procurarmela in futuro. Le guide sono comunque facilmente
rintracciabili su Internet, a disposizione di tutti per volontà
dell'autore. Il riferimento alle pagine inglesi mette in difficoltà,
ma le sto trovando illuminanti; sembra finalmente di avere una chiave
d'accesso a qualcosa che guardavi dall'esterno restandone
affascinato, ma senza capirci troppo.
Utile, insomma.
Utile, insomma.
Nel caso di Nemo, cuore di
ghiaccio avevo promesso una guida e ho così deciso di cannibalizzare
il lavoro di Nevins, riorganizzandolo in riferimento alle pagine e
alle vignette dell'edizione della Bao: Nemo Cuore di ghiaccio. Spero
possa esservi utile. Non ho tradotto e riportato tutto quello che
diceva Jess Nevins, ed eventuali errori sono tutti dovuti alla mia
incapacità. Per una visione estensiva e completa, consiglio
vivamente di leggere le notazioni nel testo in inglese (Annotations/Nemo's Heart of Ice).
Pagina 1.
In alto, il motto "Mobilis
in Mobili" è il tradizionale motto di Nemo nel Nautilus
Verniano, di Ventimila Leghe sotto i mari.
Pagina 2.
Locandina pubblicitaria.
Kor è il nome di una
capitale di una civiltà decadente e morta da tempo presente nei
romanzi vittoriani di H. Rider Aggard, quelli con protagonista Allan
Quatermain, membro "umano" della Lega degli Straordinari
Gentlemen.
Nella versione "storica"
esisteva una Linea Star, una compagnia commerciale britannica che
possedeva il Titanic. Nel mondo "alternativo" di Moore, il
Titanic non è mai affondato, e in cambio domina la linea Titan,
colossale trasporto passeggeri.
Non deve ovviamente
sorprendere nessuno ch'esista un romanzo scritto nel 1889 in cui la
linea Titan affonda colpita da un iceberg: Futility, or the Wreck of the Titan di Morgan Robertson.
Colori e stile della finta
locandina riprendono un'iconica locandina art Deco di quei tempi (Normandie poster)
"Pier 13" sul
frontone del magazzino può essere un riferimento a Pier13 (1940) o
"Lo schiavo della violenza" (1949) il cui titolo originale
era "The woman on Pier13".
Il primo film sembra una
commedia, mentre il secondo vede un americano di successo e
felicemente sposato venire perseguitato dal partito di comunisti cui
una volta apparteneva. Fobie che solo gli americani...
Interessante invece che il
film "Io e la mia ragazza" (1932) che vede il debutto di
Gene Kelly, fosse basato su una storia chiamata "Pier13".
Pagina 5. Seconda
vignetta.
"Sono un editore di
una certa importanza... "
Ovviamente il riferimento è a Charles Foster Kane, ben riconoscibile per la sagoma, il sigaro, la smorfia.
Quarto Potere, anyone? Il genio di Orson Welles all'opera? Miglior
film della storia del cinema? Se non l'avete visto, vi basti sapere
che Mr Kane è un magnate della stampa, il tycoon americano
per eccellenza.
Pagina 5. Terza vignetta.
"Siamo venuti qui
per organizzare il trasporto dei preziosi di sua maestà verso la mia
tenuta in Florida... "
La tenuta è ovviamente
Xanadu (Candalù), la faraonica residenza di Quarto Potere.
Quinta vignetta.
"Una mia parola
potrebbe scatenare una guerra o far cadere un governo..."
Può essere un riferimento
a così tanti miliardari e magnati in grado di manipolare l'opinione
pubblica da non sapere da dove cominciare. William Randolph Hearst, a
cui Welles s'ispirò per creare Citizen Kane, effettivamente causò
la guerra ispano-americana attraverso una massiccia campagna stampa,
nel 1898.
Da Quarto Potere:
Da Quarto Potere:
"Donne cubane deliziose. Stop. Potrei inviare poema in prosa su bellezza isola ma non voglio spendere vostri soldi. Stop. Non esiste guerra a Cuba". Firmato Willand. Risponde?
Sì: "Caro Willand, invii pure poema in prosa, io procurerò la guerra".
Zio Paperone approverebbe.
Pagina 6. Vignetta grande.
Ah, Kevin Neill... Non mi
abituerò mai al suo stile.
L'uomo con la freccia
grigia sulla maglietta nera è "Broad Arrow Jack", eroe di
una serie di romanzetti vittoriani del 1866 di E. Harcourt Burrage (I
Penny Dreadful, equivalente in termini d'infamia agli attuali
Segretissimo, per dare un'idea).
Pagina 10. Vignetta 2.
Riferimento alla prima
"Edisonata" di Edward S. Ellis, "The Huge Hunter, or the Steam Man of the Prairies" (Beadle American's novels, 1868).
"Uh, be', non
proprio, sir. Mi dicono che l'originale sia al British Museums... "
Chi parla è Frank Reade,
eroe di un Edisonata "Frank Reade and his Steam Man of the
Plains, or, The Terror of the West" (Boys of the New York,
1876). Lo Steam Man di Frank Reade era un plagio dello Steam Man of
the Prairies, di conseguenza il modello di Kane non è affatto
l'originale (che in effetti trovate esposto al British Museums in
altri volumi della Saga della Lega ambientati a Londra).
Chiariamo: The Huge
Hunter, or the Steam Man of the Prairies= 1868
Frank Reade and his Steam
Man of the Plains, or, The Terror of the West= 1876-1879-99
Vignetta 3.
Il quadro della donna con
la penna in mano è la madre di Kane, che firmò con una penna i
documenti che assicurarono all'uomo il futuro successo di
miliardario.
Vignetta 4.
Il giovane con il vestito
arancione che parla delle industrie Swyfte è Tom Swyfte, l'archetipo
del giovane inventore senza paura alla base di ogni Edisonata. E'
protagonista di una lunga serie di romanzi di Edward Stratemeyer. La
sua invenzione più famosa è il fucile elettrico.
"Questo suo posticino
batte nettamente le industrie Swyfte. Scommetto che è anche meglio
di Readestown e Wrightstown, vero, amici? "
Tom Swyfte lavora per le
industrie Swyfte, mentre Readestown sono le industrie per cui lavora
Frank Reade, che infatti appare vecchio (è un Edison vittoriano!).
Wrighstown è una base operativa di un altro Edison, Jack Wright.
(Viva la fantasia, eh!).
A sinistra c'è il
ritratto di una donna nuda, sotto cui potete leggere la parola
"Rose". Rosebud sono le parole che pronuncia Kane al
momento della morte, verso la fine di Quarto Potere. Rosebud era
infatti il nome della seconda moglie di Kane.
A destra, c'è la statuina
del Falcone Maltese: doppio riferimento al Falcone Maltese del 1930 o
al remake con Humphrey Bogart del 1941.
Vignetta 5.
Il Don Q dietro alla
schiena di Swyft è un riferimento a un bandito spagnolo protagonista
di una lunga serie di romanzi d'avventura dal 1897 al 1922.
La testa di Pterodactilo
può avere più significati; dal Mondo Perduto di Arthur Conan Doyle
al film Il Mondo perduto (1925).
Pagina 11. Vignetta 2.
"Ha una base
sull'isola Lincoln, ai confini degli impenetrabili banchi di nebbia
dell'arcipelago di Riallaro..."
L'arcipelago Riallaro
appare su due isole utopiche protagoniste di due differenti romanzi,
"Riallaro, the Archipelago of Exiles (1901)" e "Limanora,
The Island of progress (1903)".
A destra, scritto sul
foglio
" Nevada Smith
furioso per il blocco della conservazione delle urine voluto dal
Congresso"
Nevada Smith è un cowboy
sulle tracce degli assassini dei suoi genitori in un film del 1966.
La conservazione delle
Urine può essere un riferimento a un musical satirico di quegli
anni, Urinetown, dove una corporazione ottiene il completo controllo delle toilette di un paesino americano. Non capisco tuttavia il nesso fra un
cowboy vendicativo e dell'urina...
Vignetta 3.
La roccia sullo sfondo
raffigura un marziano con quattro braccia, facilmente riconoscibile
dal secondo volume della Lega. Superfluo menzionare i romanzi di
Edgar Rice Burroughs.
Vignetta 4.
Statua di un altro
marziano, un "Sorn". Occorre ricordare che Orson Welles,
direttore di Quarto Potere aveva diretto una trasmissione radio in
cui annunciava l'attacco dei marziani: War of the Worlds.
Pagina 13. Vignetta 1.
" Benvenuti a
Wrightstown, north Carolina. Motore e Magneti"
Vedi l'appunto sull'uomo
delle praterie e sulle Edisonate.
Vignetta 2.
" Grazie. Ovviamente
si basa molto sulla metropoli di Berlino di Moritz Rotwang. "
Riferimento al film di
Fritz Lang, Metropolis.
Rotwang è il teorico per definizione di
città distopiche e inumane.
" E il suo fucile
elettrico è un pezzo di ferraglia... "
Riferimento alla decima
Edisonata con protagonista Tom Swyfte, Tom Swyfte e il suo fucile
elettrico (1911).
Pagina 14-15.
Megapatagonia è un riferimento all'opera La Decouverte australe Par
un homme-volant (1781) di Nicolas Edme Restif. Megapatagonia è un
arcipelago abitato da animali umanizzati dove ogni cosa è l'opposto
della Francia a iniziare dalla capitale, Sirap (Paris!).
Nella vignetta 2, c'è un
Dogtanian, un abitante di Megapatagonia.
!Sima sem ruojnob!
Bonjour mes amis!
Vignetta 3
"... E quando attraccheremo
in Antartide, domani, per Durg è ciò che avrò."
Durg è una città in
India centrale, ma questo non sembra aiutarci. Ma Shiva Durga è la
dea madre nell'ideologia indiana, che sembra proprio il genere di
cosa che Janni potrebbe bestemmiare.
Pagina 16. Vignetta 1.
"Hoho! L'ultima volta che
siamo venuti a Mawson non avevamo una di queste macchine!"
Sir Douglas Mawson(1882-1958) fu un famoso esploratore antartico. Con ogni probabilità
nel mondo alternativo di Moore ha impiantato una vera e propria base
sul Polo, nel corso delle esplorazioni.
Pagina 17. Vignetta 2.
- Stando al diario di mio
padre, la luce promana dall'impero sotterraneo degli Alondson. -
- Aye. Alleati della Francia
antartica, se ben ricordo. -
Mr Van Dusen è il
professore Augustus SFX Van Dusen, la "Macchina Pesante" di
Jacques Futrelle. Protagonista di 48 racconti e due romanzi, un
brillante investigatore, scienziato e logico.
L'impero degli Alondson
sono un popolo fantasy presente in L'aventurier francais (1792) di
Robert-Martin Leisure. Sempre dell'identico autore è l'invenzione
della Francia Antartica.
Vignetta 3.
Tsalal è un altro nome
per il Polo, un riferimento all'opera di Edgar Allan Poe, Gordon Pym
(1838).
Pagina 20. Vignetta 3.
Dobbiamo arrivare al
Nautilus, e quelle sono le montagne di ferro. Se ci fermiamo,
moriremo.
Le montagne di ferro sono
una catena montuosa nel "Viaggio al centro della Terra".
Pagina 21. Vignetta 2.
Sopravvissuti della nave
Mercury novembre 1806
Un altro riferimento
Verniano a "Viaggio al centro della Terra".
Vignetta 3.
"Ne dubito. E' una
donna e di colore. Voi cervelloni vi preoccupate troppo."
Tom Swyfte nei suoi
romanzi è un razzista, che considera idioti, stupidi, poveri e
analfabeti i neri. A questa poco simpatica caratteristica si aggiunge
un tocco misogino particolarmente velenoso; le donne sono considerate
ornamenti, alla stregua di soprammobili; le donne anziane sono
credulone e facili da spaventare. Inutile sottolineare che questo
razzismo che funzionava egregiamente nelle Edisonate di inizio Novecento,
viene da Moore abilmente fatto scontrare con il brutale realismo di
un' antagonista femminile, Janni, tutt'altro che stupida e debole...
Pagina 23. Vignetta 1.
Dunque è questo
l'ingresso alla Plutone sotterranea di cui fa menzione mio padre...
La Plutone sotterranea è
ancora una volta un riferimento a Viaggio al centro della Terra.
Verne again!
Pagina 28. Vignetta 4.
Meglio se ci muoviamo.
Abbiamo la Terra Presente davanti a noi.
La Terra Presente è un
riferimento alla Storia di Arthur Gordon Pym, dell'immortale Edgar Allan Poe.
L'Encyclopedia of
Fantastic Victoriana ci viene prontamente in aiuto:
“ La Terra Presente, vicino al Polo Sud, venne scoperta da Arthur Gordon Pym (di Nantucket) nel 1828; il suo racconto, dal titolo eponimo, ci fu consegnato da Egar Allan Poe nel 1838. La Terra Presente, coperta da una fitta nebbia, è un altipiano fosforescente di erte montagne i cui pendii frammentati sono pieni di caverne e crateri pieni d'acqua. La flora di questa terra è bizzarra, con cespugli di piante che ricordano coralli bianchi e lucenti e alti alberi simili a vetro soffiato. Gli autoctoni della Terra presente sono umanoidi androgini e semi-trasparenti. Sono gentili e aggraziati e hanno grandi occhi con capelli corti. Comunicano in un linguaggio musicale e adorano una figura bianca che è “avvolta” (shrouded) e "molto molto più grande nelle sue proporzioni rispetto a qualsiasi altro abitante tra gli uomini”; adorano quest'essere con gridi di “tekeli-li”. La Terra presente emette inoltre quanto sembra una qualche forma di radiazione che azzera la memoria e produce una contentezza assoluta. “
Sembra una spiegazione
valida per la “smemoratezza” di Nemo nelle vignette che seguono.
Pagina 30. Vignetta 2.
“ E' la distorsione che
ipotizzavo, che ci influenza la mente per... “
Pagina 31. I “goblin”
sono indiscutibilmente gli autoctoni della Terra Presente.
Pagina 31. Vignetta 3.
Un pinguino, capitano! Oh
Dio. Non è affatto un pinguino! Sto...
Il Marinaio sta guardano
le molecole di uno Shoggot, il mostro di H.P. Lovecraft nell'opera
“Alle Montagne della Follia”.
Pagina 32-33.
E' chiaramente la Sfinge dei ghiacci dall'omonimo romanzo di Jules Verne, che non a caso si pone
come seguito (e razionalizzazione positivista) dell'opera di Edgar
Allan Poe.
Fu allora che, a un quarto di miglio, si profilò una massa che dominava la pianura di una cinquantina di tese, su una circonferenza di due o trecento. Quella massa, per la sua forma strana, somigliava a un'enorme sfinge, con il torso eretto, le zampe stese in avanti, accoccolata nell'attitudine del mostro alato che la mitologia greca ha posto sulla via di Tebe. Era un animale vivo, un mostro gigantesco, un mastodonte di dimensioni mille volte superiori a quegli enormi elefanti delle regioni polari, i cui resti si ritrovano ancora?… Nella disposizione di spirito in cui eravamo lo avremmo potuto credere, e credere anche, che il mastodonte stesse per precipitarsi sulla nostra imbarcazione e stritolarla sotto i suoi artigli.
Dopo un primo moto di paura illogica e irragionevole, riconoscemmo che là vi era soltanto una roccia di conformazione singolare, la cui sommità stava liberandosi dalle nebbie.
Pagina 34.
E' la divinità
adorata dagli abitanti della Terra Presente, già citata
nell'Encyclopedia.
Pagina 36.
“Follia. “
Lo stile graffiante di Kevin O Neill è davvero più
azzeccato del solito, in questo riquadro.
Pagina 38-39.
La città sotterranea
delle Montagne della Follia. Lovecraft again.
"Ho pensato che fossero
state fabbricate, forse come animali da lavoro, e questi geroglifici
sembrano confermarlo."
Riferimento alla natura
dello Shoggoth, che è una creatura costruita dagli Antichi,
fabbricata appunto. Secondo altri, Moore si sta invece riferendo al
film di Carpenter, The Thing.
"Straordinario. Sapete,
ricordo leggende simili in un libro arabo di favole blasfeme... "
Riferimento al
Necronomicon di Abdul Alhazred.
Pagina 44.
La creatura che
si contorce per terra è un Antico di Lovecraft. Già presenti in
raffigurazioni e statue a partire da pagina 38.
Pagina 45. Vignetta 3.
“ Mentre ero detenuto
nella prigione di Chisolm, da cui si dice sia impossibile evadere,
sono diventato bravo a calcolare le probabilità. “
Riferimento al racconto di Jacques Futrelle – The problem of Cell 13 – una storia in cui il professore Van Dusen accetta la sfida di fuggire dalla prigione di un tale Chisolm, che si ritiene a prova di fuga (fa molto Escape Plan in salsa pulp :-D)
Pagina 52. Vignetta 2.
Venire rinchiuso in un
ospedale per malati mentali è un fato comune per molti dei
protagonisti dei racconti di Lovecraft. Non reggi alla scoperta
dell'orrore. Questo è il destino di Tom Swifte, che nella fotografia
appare completamente rasato. La rasatura oltre che per motivi
igienici veniva effettuata nel 1920 per procedere all'elettroshock:
se è così, Moore si sta chiaramente divertendo, condannando a
venire “curato” con l'elettricità l'inventore stesso del fucile elettrico!
Pagina 52. Vignetta 3.
“ Beh, c'è qualcosa di
strano, laggiù. Un'università del New England sta allestendo una
spedizione. Forse la finanzierò. (…) “
Riferimento alla
spedizione nell'Antartico dell'opera di Lovecraft “ Alle Montagne
della Follia”.
Fonti:
Se cercate le annotazioni di Nemo: Rose di Berlino vi rimando all'articolo apposito (con tanto di traduzione dal tedesco).
Se cercate le annotazioni di Nemo: Rose di Berlino vi rimando all'articolo apposito (con tanto di traduzione dal tedesco).
Annotations to League of Extraordinary Gentlemen: Nemo’s Heart of Ice By Jess Nevins
Sulla posizione anarchica di Moorcock faccio riferimento all'intervista scaricabile di Margaret Killjoy
Sulla posizione anarchica di Moorcock faccio riferimento all'intervista scaricabile di Margaret Killjoy
Su Tom Swift c'era un bell'articolo di Baionette Librarie -Fucili Elettrici del Lungo XIX Secolo
5 commenti:
Ottimo post come sempre! Poi a me basta che dici "Alan Moore", e il resto non conta... :-D
Grazie! Preparare questo post mi è costato una fatica interminabile; la quantità di riferimenti scovati da Jess Nevins è a dir poco immensa! >__<
Vedremo come sarà il seguito, "Le Rose di Berlino" Dovrebbe uscire a metà giugno, quini potrò trarne una nuova guida tra poco...
p.s. aggiungiamo che il marinaio a sinistra della prima vignetta di pag 5 è molto probabilmente Popeye? ;-)
Esatto! Lo accennava anche nelle annotazioni, anche se erano un pochino indecisi... Può essere anche solo un marinaio con la pipa... ^^
Non si è mai solo un ciccione con la bombetta: si è Ollio; non si è mai solo uno spadaccino col naso grosso: si è Cyrano... ecc... ;-)
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