venerdì 7 luglio 2017

Providence 09. Outsiders, di Alan Moore. Annotazioni, analisi e traduzioni.


Volevo approfittare dell'introduzione a questo nuovo articolo di annotazioni sul terzo volume di Providence per fare il punto sul percorso di Moore dentro l'universo di Lovecraft. Può non sembrare, ma con la traduzione della Panini Comics siamo finalmente arrivati alle ultime puntate della saga: dallo Yellow Sign del febbraio 2016, è stata una lunga strada costellata di annotazioni.

Robert Black, un tempo giornalista per il New Herald, si è allontanato dalla metropoli di New York, si è sperduto tra Massachussets e New England, è stato soggetto e oggetto di atti inenarrabili, di segreti inconfessabili, di cose che dovrebbero essere morte, ma che attendono per eoni e eoni che la morte stessa muoia...



E' interessante come Robert Black abbia potuto ripercorrere l'intero pantheon di divinità lovecraftiane grazie a una peculiare mescolanza di stupidità e amnesie: letteralmente per trasportare un personaggio del genere, ovvero un aspirante scrittore nevrotico e complessato, Moore ha dovuto rimbambirlo, confonderlo con contrapposizioni di vignette e dialoghi che lo mantenessero sul punto di scoprire qualcosa... senza tuttavia scoprirlo mai del tutto.
Se davvero Black si rendesse conto della reale natura del mondo in cui vive e comprendesse anche solo a livello di “percezione”, la natura degli Antichi, impazzirebbe completamente. E ovviamente, la saga terminerebbe ex abrupto, il che sarebbe un bel problema! La soluzione di Moore non è nuova, ma sono contento che stia arrivando al termine: all'ennesimo svenimento/amnesia/manipolazione mentale di Black cominciavo a pensare che il povero giornalista abbia passato davvero un po' troppo.
Giornalismo gonzo, sì, ma nel senso letterale del termine...

Si può discutere quanto si vuole se, a livello soggettivo, Providence piaccia o meno.
Alan Moore non è un autore accomodante: le scene di sesso, ad esempio, sono costruite per irritare il lettore facilmente offendibile, senza concedere nulla alla pornografia. Non c'è titillazione del lettore, non c'è sensualità: unicamente l'atto animale, conformemente alla concezione che ne aveva Lovecraft (che non è quella di Moore: si vedano tanti suoi lavori, dalla tenerezza di Spawn Thing ai toni pastello di Lost Girls).
Tuttavia, a livello oggettivo, non si può negare che Alan Moore si sia documentato su H. P. Lovecraft. L'aveva già annunciato nelle interviste, l'ha ribadito nel fumetto stesso: tutta la saga è un imponente lavoro di ricostruzione dove si ritrovano inseriti elementi sovrannaturali. Qualcosa che possiamo tranquillamente definire romanzo storico, se ipotizzassimo che le visioni e le esperienze di Black siano frutto di una mente conturbata.
A livello oggettivo, non si può discutere sull'elemento storico: la ricerca c'è, riflette l'atmosfera e le usanze dell'epoca, del 1919. Persino gli edifici sono identici, diamine.
A livello oggettivo, non si può nemmeno discutere sull'elemento lovecraftiano. Al di là della ricostruzione di Lovecraft, finalmente come personaggio reale, di carne e ossa, e non come insopportabile macchietta, Alan Moore ripercorre anche i diversi racconti più famosi di Lovecraft.

Un veloce ripasso:

Providence 01: The Yellow SignAria fredda
Providence 02: The HookOrrore a Red Hook
Providence 03: A Lurking FearL'ombra su Innsmouth
Providence 04: White ApesL'orrore di Dunwich
Providence 05: In the WallsLa casa delle streghe e Il colore venuto dallo spazio
Providence 06: Out of TimeLa cosa sulla soglia
Providence 07: The PictureIl modello di Pickman
Providence 08. The KeyLa chiave d'argento

Ho molto semplificato, perchè ovviamente nessuno di questi numeri corrisponde esattamente a questi racconti. Vi si mescolano altre opere, altre influenze, altri racconti ecc ecc
Tuttavia, se avete davvero letto Providence e avete davvero letto Lovecraft, non potete negare che il fumetto ripercorra perfettamente le pieghe, i dialoghi, i toni dell'opera originale.
Non è qualcosa su cui si possa discutere: Providence è un'opera lovecraftiana, perchè Moore, come aveva fatto con la storia, ricostruisce alla perfezione del minimo dettaglio il corpus letterario del Solitario di Providence.
Providence può piacere o meno, ma non si può dire che Moore di Lovecraft, “non ha capito nulla”.
A livello oggettivo, Providence è un'opera lovecraftiana, com'è vero che 1+1 fa 2. Non è un elemento su cui poter discutere, è un dato di fatto, una sua caratteristica intrinseca.

Per questo nono numero, primo del terzo volume della Panini Comics, “Outsiders”, la fonte è come sempre il sito di annotazioni inglese, Facts in the case of Alan Moore's Providence.

Le prime 13 pagine sono state tradotte da Matteo Poropat, che ha svolto come sempre un lavoro eccellente. Sul suo sito, La Tana dello Sciamano, potete anche trovare un'utilissima tabella che riassume i personaggi finora incontrati della saga.  


Riassunto
Primi giorni di Novembre, 1919. Robert Black arriva a Providence nello stato di Rhode Island, per visitare Henry Annesley, membro dell’Ordine della Stella Sapiente. Dopo una gita alla chiesa di St. John, con il giovane Howard Charles, Black incontra H. P. Lovecraft, che lo aiuta a trovare un alloggio in città, dopo di che i due vanno a far visita alla madre di Lovecraft in ospedale.

Copertina 

La costruzione che campeggia in copertina è La casa stregata (“The Shunned House”) al 135 di Benefit Street a Providence (Vedasi Street View).
La stessa casa compare brevemente in Pagina 8, Vignetta 4.

Pagina 1

Le vignette sono disegnate dal punto di vista di Black, e mostrano gli sguardi colmi di disagio dei passanti. Questo è in contrasto con il punto di vista di Henry Annesley nelle pagine seguenti.

Vignetta 1


L’ambientazione è l’interno di una carrozza alla Union Station di Providence. 
La data è il 14 novembre 1919.

Il riflesso di Robert Black è nel mezzo della finestra del treno. La sua immagine è traslucente, spettrale, in contrasto con le altre persone sulla piattaforma. Questo prefigura visualmente il suo venir trattato come un estraneo, e come egli non sia del tutto parte della stessa realtà di Providence.

Il percepire il proprio riflesso di Black contrasta inoltre con la vista extrasensoriale di cui Henry Annesley è dotato grazie ai suoi speciali occhiali. Black vede il suo riflesso vago mentre Annesley distingue un mondo invisibile e brulicante di creature.

Vignetta 2

La maggior parte degli alberi è spoglia, a suggerire che siamo in tardo autunno o inverno.
L’ambientazione è Waterman Street, verso est (Vedasi Street View).

Vignetta 3

Prima apparizione di Henry Annesley. Al personaggio si era già fatto riferimento in Providence 07, pagina 11, vignetta 1. Si tratta dell’equivalente di Providence del personaggio di Crawford Tillinghast, dal racconto di Lovecraft Dall’altrove (“From Beyond”). Un commentatore sottolinea come Henry Annesley fosse il nome del protagonista del racconto nella sua prima stesura.

“Randall” è Randall Carver, visto in Providence 08.
“Wallace Tillinghast” – vedere le note per Providence 08, pagina 1, vignetta 1.

L’ambientazione è George Street all’incrocio con Brown Street, verso est (Vedasi Street View).

Vignetta 4

Annesley indossa occhiali vecchio stile, con le lenti colorate, decisamente poco usuali per quel tempo.

“Come l’ha trattata Providence finora?” una domanda che si può interpretare in modi diversi:

“Come l’ha trattata (a Black) Providence (la città) finora?”
“Come l’ha trattata (a Black) Providence (il concetto, la provvidenza) finora?” Il che sottolinea l’ironia in quanto sebbene Black non ci creda, è chiaramente reale nel suo mondo.
“Come l’ha trattata (a Black) Providence (la storia di Alan Moore) finora?”
Come sta trattando (al lettore) Providence (questa graphic novel) finora?” 
È il libro all’altezza delle aspettative ora che si sono superati i due terzi?

La strada è la stessa della vignetta 3.

Pagina 2

Vignetta 1

L’intera vignetta a piena pagina è dalla prospettiva di Annesley.
Il colore indica che il mondo viene visto attraverso gli strani occhiali indossati da Annesly. Le creature sono un riferimento alla storia di Lovecraft Dall’altrove (“From Beyond”), dove uno scienziato, Crawford Tillinghast, costruisce un risonatore che incrementa le percezioni umane, permettendo di osservare creature che vivono in altri mondi:
D'improvviso anche a me sembrò di possedere una vista aumentata e sul caos di luci e ombre si impose un'immagine che, per quanto vaga, aveva una sua permanenza e consistenza. Era in un certo senso familiare, perché la parte insolita era sovrimposta alla scena terrestre come un fotogramma cinematografico proiettato su un sipario. Vedevo il laboratorio nell'attico, la macchina elettrica, la figura spiacevole di Tillinghast di fronte a me; ma di tutto lo spazio che non fosse occupato da oggetti familiari, non una sola particella era vacante. Forme indescrivibili, vive o no, parevano mescolate in un disordine disgustoso e intorno agli oggetti familiari c'erano mondi interi di entità ignote, sconosciute. Sembrava che le cose familiari entrassero nella composizione di oggetti sconosciuti, e viceversa. Fra gli esseri viventi c'erano grandi mostruosità color inchiostro, tremanti, che pulsavano flaccide al ritmo delle vibrazioni della macchina. Erano in quantità disgustosa e con orrore notai che si ammassavano le une sulle altre, che erano semifluide e in grado di passare attraverso i rispettivi organismi e quelli che noi riteniamo corpi solidi. Non stavano mai ferme ma parevano fluttuare nell'aria con uno scopo maligno; a volte si divoravano a vicenda e lo scatto dell'attaccante era fulmineo, mentre la vittima scompariva in un baleno.

La comparsa delle creature contrasta con la storia, ma potrebbe essere un omaggio al film omonimo, From Beyond del 1986 (“film sottovalutatissimo, tra l'altro!” Nota di Cronache Bizantine)

Still from “From Beyond” (1986)
Il titolo del nono capitolo è “Outsiders”. Si tratta di un riferimento a una famosa storia di Lovecraft intitolata L’estraneo (“The Outsider”); numerosi critici, come Michel Houellebecq, tendono a indicare Lovecraft stesso come un outsider, un estraneo
Moore suppone l’esatto opposto nella sua introduzione alla raccolta curata da Leslie Klinger, The New Annotated Lovecraft. Il titolo della storia è al plurale, a indicare i numerosi estranei che la compongono. Certamente Black, gli stessi Howard e Susie Lovecraft, come del resto Annesley e Charles. “Estranee a questo mondo” lo sono anche le creature violacee.

La frase “dall’altrove rispetto al diciottesimo secolo” è probabilmente un riferimento al titolo della storia di Lovecraft.

“un forestiero o un intruso è solo un altro elemento di cui diffidare o addirittura avere paura” si riferisce alla xenophobia di Lovecraft, molto comune al tempo.

La prospettiva dell’immagine è quella di George Street verso Magee Street (Vedasi Street View). La Brown University è sulla destra; l’edificio alla destra di Black è la Rhode Island Hall.

Il bordo della vignetta, di solito approssimativo, è invece lineare. Dal Neonomicon e dai numeri precedenti di Providence sappiamo che questo indica un livello elevato di attività paranormale.

Pagina 3

Vignetta 1

“Roulet e Colwen” sono Etienne Roulet e Japheth Colwen, menzionati per la prima volta in Providence 02, pagina 12, vignette 1 e 2.

“La nostra confraternita” è la Stella Sapiente, o per amor di completezza il Venerabile Ordine della Stella Sapiente. Si tratta della congrega americana associata al libro Liber Stella Sapiente. Vedere a tal riguardo l’opuscolo di Suydam allegato a Providence 02 per una panoramica più completa.

“Università di Brown” è la Brown University.

L’ambientazione della vignetta è George Street; il numero 1812 alle spalle dei due personaggi è tuttora visibile. Il numero sulla staccionata indica l’anno della classe che raccolse i fondi per installarla, nel 1903.

Vignetta 2

La creatura attraversa la testa di Black senza alcun commento da parte sua, richiamando quanto descritto nel racconto Dall’altrove (“From Beyond”). Ci potrebbe essere un ulteriore livello di interpretazione: la creatura non trova impedimento perché la testa/mente di Black è, in un certo senso, vuota.

“catturare la luce delle frequenze ultraviolette e ancora ulteriori” – La luce ultravioletta ha una frequenza più alta della luce nello spettro del visibile; come la frequenza aumenta, si sposta nei raggi-x. Si tratta di un altro riferimento al racconto Dall’altrove (“From Beyond”).

“Athol” è la cittadina di Athol in Massachusetts, dove Black ha incontrato la famiglia Wheatley in Providence 04.

“Salem” è la città di Salem in Massachusetts, dove Black ha incontrato Boggs in Providence 03.

I bordi delle vignette sono regolari.

Vignetta 3

“Gentaglia incestuosa della peggior specie.” si riferisce al nipote di Garland Wheatley, concepito tramite un rapporto incestuoso con la figlia.

“Il progetto Boggs stava diventando incontrollabile” si riferisce alla piaga che ha dilagato a Salem, suggerendo sia stata un massacro perpetuato dai “profondi”.

Shadrach Annesley è stato introdotto in Providence 03, pagina 7, vignetta 4.

Vignetta 4

“E quindi il mio bis… mio zio è ancora tra noi?” conferma una qualche parentela tra Henry e Shadrach; non è chiaro se Shadrach sia il pro zio o un parente ancora più distante, il che è possibile dal momento che Shadrach apparentemente ha più di 250 anni.

“Avevamo, ah, avevamo sentito di un incidente. Un fulmine o qualcosa di simile” si riferisce agli eventi narrati nel racconto di Lovecraft Un quadro e una vecchia casa (“The Picture in the House”), come descritti da Shadrach Annesley in Providence 03. Dato il tipo di “incidente” che ha colpito la moglie di Garland Wheatley (come visto in Providence 04), il tutto potrebbe essere non stato accidentale.

“Lui ha sempre avuto una grandissima fame di vita” è un riferimento al fatto che Shadrack è un cannibale.

La casa di Annesley è al 22 di Benevolent Street (Vedasi Street View). Viene descritta nel racconto Dall’altrove (“From Beyond”) come “l’antica, solitaria casa dietro Benevolent Street.”

Pagina 4

Vignetta 1

“casa Babbit su Benefit Street”, si tratta dell’edificio che ha ispirato il poema di Lovecraft La casa (“The House”) e la sua storia breve La casa sfuggita (“The Shunned House”).

“L’occulto è quello che è nascosto, con la nostra scienza noi speriamo di rivelarlo” è una reminiscenza della narrativa lovecraftiana. I primi racconti di Lovecraft avevano numerosi legami con l’occulto (dal Latino, nascosto) ma mano a mano che il suo lavoro progrediva, si spostò verso la fantascienza. Uno dei segni distintivi della narrativa weird è occupare l’area grigia tra il fantastico e la fantascienza.

I diagrammi alle pareti sembrano essere studi di alcune delle creature visibili attraverso gli occhiali di Annesley.

Vignetta 2

“Il Kitab” è il libro noto come Kitab Al-Hikmah Al-Najmiyya o il Libro di Hali della Saggezza Stellare, l’analogo di Providence per il lovecraftiano Necronomicon.

“La copia del Saint Anselm” è la copia del libro di Hali custodita al collegio Saint Anselm, visionata da Black in Providence 06.

Pagina 5

Vignetta 1

“Le mie condizioni mentali” Black si rifiuta di accettare la realtà delle cose viste e provate recentemente.

“Ho perso una persona cara” si riferisce all’amante di Black, Lily, il quale si è suicidato in Providence 01.

Vignetta 2

“La profezia del redentore” predice che un Redentore verrà a “mettere le cose a posto”, come indicato dal libro di Hali. Da quanto visto sembrerebbe che si tratti di H.P. Lovecraft. Annesley minimizza il contenuto della profezia, apparentemente ingannando Black. La profezia è stata menzionata nell’opuscolo di Suydam (pagina 10) in Providence 02, pagina 39 e successivamente chiarita da Garland Wheatley in Providence 04, pagina 9, vignetta 4 ed infine dettagliata nel libro di Hali, in Providence 06, pagine 34 e 35.

“Garland Wheatley ne era ossessionato” si riferisce al tentativo dei Wheatley di adempiere alla profezia, come narrato in Providence 04. La Stella Sapiente ha cercato di ottenere lo stesso risultato.

Vignetta 3

“È l’idea che esista ben altro oltre a quello che percepisco, come se io non potessi vedere il quadro d’insieme” è ironico, dato il punto di vista (in tutti i sensi) di Annesley. Lo scienziato vede letteralmente l’invisibile attorno a Black. D’altro canto questo è anche un primo accenno al fatto che lo stesso Black si rende conto di non aver pienamente compreso gli eventi di cui è stato testimone nel suo viaggio.

I bordi della vignetta sono lineari, siamo ancora in piena attività paranormale.

Vignetta 4

“Ottica e metafisica” forse un richiamo al proverbio “gli occhi sono la finestra dell’anima.”

“considerando la visione che abbiamo del tempo, in un certo senso la profezia si è già avverata” si riferisce all’interpretazione del tempo come un solido quadridimensionale, richiamato anche nel Kitab (Providence 02, pagina 31) e alla fine di Neonomicon 03: dall’esterno (outside, da dove provengono gli outsiders) del tempo tutti gli eventi sono già accaduti.

La bacheca tra Black e Annesley sembra contenere altri studi delle creature.

Pagina 6

Vignetta 1


“Un grado del nostro ordine, come il custode della massoneria” nella versione originale custode è Tyler o tiler, l’ufficio della guardia della porta esterna, che agisce come un guardiano. In questo contesto ricorda il compito di Yog-Sothoth nel racconto lungo L’orrore di Dunwich (“The Dunwich Horror”) (“Yog-Sothoth conosce la soglia. Yog-Sothoth è la soglia. Yog-Sothoth è la chiave e il guardiano della soglia. Passato, presente e futuro, tutto è uno in Yog-Sothoth.”)

“Nel 1889 abbiamo avuto un matrimonio combinato” si riferisce ai genitori di H.P. Lovecraft; Winfield Scott Lovecraft ha sposato Sarah Susan Phillips il 12 giugno 1889.

“Monarchi europei lo fanno di continuo.” La monarchia era in declino dopo la prima guerra mondiale, ma i matrimoni organizzati erano comuni.

Vignetta 2

Piccole immagini delle creature intradimensionali sono visibili attraverso gli occhiali di Annesley.

“La figlia del capo del nostro ordine” si riferisce a Whipple Van Buren Phillips, il nonno materno di H.P. Lovecraft. Phillips è apparso in Providence 08, pagina 6, vignetta 4 e pagina 10, vignetta 2.
Ha avuto tre figlie, una delle quali è Sarah Susan Phillips.

“Un novizio che lavorava nel settore metalli” si riferisce al padre di H.P. Lovecraft, Winfield Scott Lovecraft, un commesso viaggiatore per la Gorham Silver Company. W.S. Lovecraft è comparso in un flashback in Providence 05, pagina 13, vignetta 3, successivamente nella foto della Stella Sapiente in Providence 06, pagina 10, vignetta 1 e Providence 7, pagina 11, vignetta 1.

“Per fortuna hanno prodotto subito un figlio” si riferisce allo stesso H.P. Lovecraft, nato il 20 agosto 1890, il che pone la sua concezione a circa 8-10 settimane dal matrimonio.

“Si direbbe quasi… una banalità” induce il lettore a chiedersi se Annesley stia dando in pasto a Black un’accurata serie di mezze verità. C’è un altro possibile “strato” – qual è la verità? L’amareggiata ma oscura versione del quasi primitivo Boggs e dei Wheatley oppure la versione prosaica di Annesley? Il contrasto riecheggia la transizione di Lovecraft dal fantastico alla fantascienza.

Vignetta 3

“nel 1889 eravamo in possesso di altre edizioni” suggerisce che l’ordine possieda traduzioni migliori o più complete, o addirittura l’edizione originale, come accade per le innumerevoli versioni rimaneggiate de il Necronomicon in lingua straniera. Nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”), la Chiesa della Saggezza Stellare possiede un’ammirevole biblioteca dell’occulto, a tal punto notevole che un intero libro è stato scritto a tal proposito: The Starry Wisdom Library.

“Abbiamo sempre avuto rapporti stretti con la chiesa cattolica” suona piuttosto strano, in quanto la chiesa cattolica tradizionalmente si è sempre opposta a organizzazioni come la libera massoneria. D’altra parte sentimenti anti cattolici hanno da sempre ispirato cospirazioni all’interno delle istituzioni cattoliche.

Prima apparizioni di Howard Charles, l’analogo in Providence del Charles Dexter Ward dal racconto di Lovecraft Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of Charles Dexter Ward”).

Vignetta 4

La cravatta verde di Howard Charles e la sua avidità per le storie su New York possono suggerire la sua omosessualità.

Pagina 7

Vignetta 1

“Un discendente diretto di Japheth Colwen” richiama Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of Charles Dexter Ward”), dove Ward era un discendente di Joseph Curwen; in quel caso la Stella Sapiente sarebbe un luogo naturale dove avviare ricerche genealogiche.

Vignetta 2

Il verme segmentato e invisibile si muove attraverso l’inguine di Black e di Charles, suggerendo l’attrazione omosessuale implicita nel dialogo tra i due.

I bordi sono nuovamente diritti.

Vignetta 3

Raccogliere un (anche inesistente) pezzo di garza dagli abiti di qualcuno è talvolta usato come scusa per valutare l’altrui reazione alla vicinanza fisica, come atto preparatorio a un approccio sessuale. Si veda anche Providence 01, pagina 30 dove Black descrive Prissy Turner “raccoglie pezzi di garza immaginaria dalla mia spalla”.

Vignetta 4

“Vi ho già detto che si chiama Howard anche lui?” riferimento a Howard Phillips Lovecraft, incontrato da Black nel capitolo precedente. 
Perché Moore usa lo stesso nome per i due personaggi? Forse per enfatizzare il legame tra Howard Phillips Lovecraft e Charles Dexter Ward (il modello per Howard Charles). Entrambi sono cittadini di Providence ed entrambi sono ossessionati con l’antiquariato, l’architettura antica e vecchi libri. Si vedano anche le note per pagina 8, vignetta 2.

“La chiesa di Saint John” è una ex chiesa cattolica, utilizzata da Lovecraft come ispirazione per la Chiesa della Saggezza Stellare nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”). Questa chiesa compare sulla cover di Providence 10. Il nome ricorda anche St. John-Divine, da Providence 04.

“È stato un privilegio, signor Black.” è, ancora, lo stesso Black che non riesce a notare l’importanza che i membri della Stella Sapiente, passati e presenti, gli attribuiscono.

Pagina 8

Japheth Colwen, dall’opuscolo di Suydam in Providence 02
– illustrazione di Jacen Burrows
Vignetta 1

“mi ricordi un po’ una xilografia di Colwen” si riferisce al ritratto di Colwen nell’opuscolo di Suydam (pagina 5), visto in Providence 02, pagina 34. Nel racconto Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of Charles Dexter Ward”) il protagonista aveva una somiglianza sconcertante col suo antenato.

L’ambientazione sembra essere un punto all’esterno della casa di Annesly (Vedasi Street View).

Vignetta 2

“Sono cresciuto un po’ nella bambagia. In tutta la vita sono stato pochissime volte via da Rhode Island” si riferisce a quanti indicano in Ward aspetti dello stesso Lovecraft, che in qualche modo è cresciuto “nella bambagia”.

I due personaggi sono su Benevolent Street, e guardano a est verso Benefit Street (street view).

I bordi sono regolari.

Vignetta 3

“Ho inteso che si è trasferito a Providence all’epoca dei processi per stregoneria” un dettaglio tratto dalla biografia di Curwen in Il caso di Charles Dexter Ward (“The Case of Charles Dexter Ward”):

Joseph Curwen, come rivelato dalle incoerenti leggende portate alle luce da Ward, era un individuo stupefacente, enigmatico e orribile. Era fuggito da Salem a Providence — quel paradiso degli strani, liberi e dissenzienti — al dilagare della grande paura della stregoneria; temeva una accusa a causa dei suoi modi solitari e i suoi strani esperimenti chimici e alchemici.

“Essendo uno scienziato… o un alchimista… lo avrebbero sospettato” – La pratica pre scientifica dell’alchimia è alla base della moderna chimica; presentare l’alchimia come una scienza incompresa riflette come Lovecraft mescolava l’occulto con la fantascienza – o come scrisse più tardi Arthur C. Clarke, “Qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.”

“L-lavorava con Etiene Roulet nella casa di Roulet.” è probabilmente un errore, dal momento che la casa apparteneva a Etienne Roulet,che sappiamo aver lavorato con Colwen. L’errore potrebbe essere di Moore o di Charles, il quale ha solo recentemente acquisito l’informazione e potrebbe non aver chiaro tutti i dettagli.

Un commentatore indica come ci siano indizi che Colwen abbia lavorato con Jacques Roulet in Europa:

L’opuscolo di Suydam fornisce una chiara indicazione che Japheth Colwen, noto per non invecchiare, era presente nel viaggio della Mayflower del 1620 [numero 02, pagina 39]. 
Hekeziah Massey nacque nel 1613 [numero 02, pagina 36], e la madre di Etienne Roulet nacque nel 1616 [numero 02, pagina 35], il che rende Colwen di molto il più vecchio dei tre membri della Stella Sapiente. 
Jacques Roulet venne accusato di licantropia nel 1598 e si presume abbia posseduto una copia del Libro della Stella Sapiente fin dal 1498 [numero 02, pagina 35], [forse una versione latina] proprio l’incunabolo che verrà trovato nel campanile (pagina 10, vignetta 3). 
Etienne Roulet fornì la traduzione inglese della versione latina del libro di Hali [numero 02, pagina 33].

Con tutte queste informazioni date dall’opuscolo di Suydam, l’unica persona che poteva plausibilmente essere associata con Jacques Roulet alla fine del sedicesimo, inizio del diciassettesimo secolo, e aver portato il Libro della Stella Sapiente in America, era Japheth Colwen, nel 1620.

Per quanto non ci sia la certezza che il libro a pagina 10 sia la copia appartenuta a Jacques Roulet, il metodo del rasoio di Occam tende a suggerire questa soluzione.

Vignetta 4

“Oggi la chiamano casa Babbitt, dal nome della famiglia che ci viveva prima.” si riferisce al 135 di Benefit Street, la già citata casa sfuggita (a Poe) descritta nel racconto La casa sfuggita (“The Shunned House”) (Vedasi Street View). Nel 1919, i Babbitt vissero al 135 di Benefit Street dove lo stesso Lovecraft e sua zia abitarono per un brevissimo periodo.

Pagina 9

Vignetta 1

“Lamb Street” non esiste nella Providence attuale.

“Mosshassuck” è il fiume Mosshassuck che corre parallelo a Benefit Street, un paio di isolati a ovest.

“affascinante” Black sta flirtando.

Vignetta 2

Il fiume Mosshassuck River è sulla destra, mentre attraversano il ponte.

Vignetta 3

La vista non corrisponde a nessun attuale fiume di Providence.

Vignetta 4

La “Moses Brown School” è un college privato di Providence.

“Per me è stato entusiasmante” e “Con le uniformi e tutto? Ci scommetto” ancora c’è Black che presumibilmente flirta.

“Se avessi passato l’esame medico” segue quanto Black ha detto in Providence 08, pagina 7, vignetta 3, dove spiega di essere stato respinto all'arruolamento durante la prima guerra mondiale per non precisate ragioni mediche.

“La chiesa di Saint John” è stata menzionata a pagina 7, vignetta 4 (vedere la descrizione a pagina 10, vignetta 1, più avanti).

La vignetta gioca ad anticipare con il dialogo un elemento che comparirà solo alla pagina successiva, tecnica utilizzata spesso da Moore.

Pagina 10

Vignetta 1

“La Stella Sapiente ha avuto uno spazio sul campanile per i suoi raduni” richiama l’uso del campanile fatto dalla Chiesa della Saggezza Stellare nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”).

“Risalgono alla fondazione biblica della chiesa, dice” potrebbe riferirsi alla profezia del Redentore come analogo del concetto cristiano del Messia. Alcuni critici, in particolare Donald Burleson nel suo Disturbing the Universe e Robert M. Price hanno delineato un parallelo tra “The Dunwich Horror” e il concepimento, la vita e la morte di Gesù (ricordando che “The Dunwich Horror” è in parte stato basato su “The Great God Pan” di Arthur Machen); Moore inoltre traccia un parallelo tra gli eventi di Neonomicon e l’annunciazione di Maria.

“Come per i massoni, che dicono di avere origini antiche” si riferisce a come i massoni facessero risalire il loro ordine alla costruzione del Primo Tempio di Gerusalemme.

L’edificio è la chiesa cattolica di Saint John, in Atwells Avenue sulla Federal Hill a Providence, ora demolita.

Vignetta 2

L’ingresso alla chiesa attraverso un’apertura nel cancello richiama il racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”).

Pagina 11

Vignetta 1

“Non vi potevate abbracciare forte?” Black continua a cercare di provocare l’altro uomo.

Vignetta 2

“Solo vecchi libri” sono altre edizioni del Libro della Stella Sapiente e altri testi occulti come nel racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”):

In una stanza della sagrestia, dietro l'abside, Blake trovò un tavolo marcito e scaffali carichi di libri ammuffiti alti fino al soffitto. Qui, per la prima volta, provò una scossa di orrore autentico, perché i titoli dei volumi erano molto significativi. Trattavano di cose proibite e ripugnanti che la maggior parte della gente sana non ha neanche sentito nominare, se non in furtivi e timorosi bisbigli; erano gli esecrati e temuti ricettacoli di ambigui segreti, di antichissime formule tramandate nascostamente dai primordi dell'umanità e dai giorni favolosi, inconcepibili prima della comparsa dell'uomo. Egli stesso ne aveva letti diversi: una traduzione latina dell'aborrito Necronomicon, il sinistro Liber Ivonis, il detestabile Cultes des Goules del Conte d'Erlette, gli Unaussprechlichen Kulten di von Juntz e il diabolico De Vermis Mysteriis del vecchio Ludvig Prinn. Ma ecco ne vide altri che conosceva solo per fama o che addirittura non aveva mai sentito nominare: i Manoscritti pnakotici, il Libro di Dzyan e un fatiscente volume scritto in caratteri assolutamente indecifrabili ma in cui riconobbe certi simboli e diagrammi tali da far tremare lo studioso di scienze occulte.

“quella pietra di Manchester” – vedere pagina 12, vignetta 1.

Vignetta 4

“Il capo interno della stella sapiente, il maestro segreto.” si riferisce alla consuetudine per le organizzazioni, soprattutto per quelle occulte, di avere un ordine interno ed uno esterno, spesso anche ordini multipli; ogni livello di iniziazione porta il membro più in profondità nei misteri. Molti ordini occulti come la Golden Dawn basano la loro iniziazione sui gradi della massoneria. Organizzazioni come la Golden Dawn e la teosofia sostengono di aver fondato le logge e praticato i rituali su permesso di una qualche autorità (come i Rosacrociani per la Golden Dawn o entità trascendenti per la dottrina teosofica di H. P. Blavatsky.

Pagina 12

Vignetta 1

L’oggetto rosso è il Trapezoedro scintillante, dal racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”). Questo è il meteorite, ispirato a quello descritto nel racconto Il colore venuto dallo spazio (“The Colour out of Space”), che la Stella Sapiente ha “tirato giù”, come intravisto in Providence 05, pagina 13, vignetta 4. Lovecraft non descrisse alcuna connessione tra le due storie, al contrario di quanto fanno Moore e Burrows.

Vignetta 2

“Il meteorite che ha colpito la campagna che ho visto” si riferisce agli eventi di Providence #5, pagine da 12 a 15.

“La sente questa atmosfera?” implica che qualcosa nella stanza è cambiato, come nella camera orgonica in Neonomicon (capitolo 02, pagina 16, vignetta 1) e allude alla visita di Black al sito in Providence 03, pagina 15, vignetta 1.

Vignetta 3

Liber Stella Sapiente è, come menzionato da Black, l’edizione originale latina tradotta in inglese come il Libro di Hali. La storia del libro è dettagliata nell’opuscolo di Suydam in Providence 02. Il ritrovamento ricorda L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”) dove Blake trova “una versione latina dell’aborrito Necronomicon” nella chiesa.

“Non può essere vero” – per una teoria sull’origine del volume si veda pagina 8, vignetta 3.

“ce lo mettevamo dentro” in originale “cornholing”, forma di slang che indica il sesso anale, ripresa dall’utilizzo di una pannocchia di grano secca in vece della carta igienica.

Pagina 13

Vignetta 1

Vignetta 2

“È tanto tempo che non lo faccio” si riferisce a Black che non fa sesso (dalla sua prospettiva) dal convegno ad Athol, descritto nel suo zibaldone in Providence 04.

Vignetta 3

“È tutto diventato azzurro?” un riferimento alla descrizione degli spazi carichi di energia orgonica, visti in Providence 02, pagina 37 (pagina 8 dell’opuscolo) e nel capitolo 02, pagina 23, vignetta 2 di Neonomicon.

“Vedo delle cose nella pietra.” richiama il racconto L’abitatore del buio (“The Haunter of the Dark”).

Vignetta 4

La pietra pare modellata su un trapezoedro 5-3.

I bordi delle vignette sono lineari, a indicare ancora l’alto tasso di attività paranormale.

Pagina 14

Vignetta 1


Vignetta 2

Molti omosessuali preferivano spostarsi nelle grandi città, dove l'ambiente liberale risultava meno soffocante rispetto all'intolleranza dei paesi di campagna.

Nel 1919 Lovecraft viveva con la sua zia più anziana al 598 di Angell Street.

Vignetta 3

Benefit e Meeting Street corrispondono alle reali strade di Providence e portano entrambe alla casa di Lovecraft; entrambe inoltre involontariamente descrivono l'incontro appena avvenuto tra Charles e Black, con ampia soddisfazione di entrambi (Charles ne ha “beneficiato”, dall'incontro “meeting” con Black).

“S-se la gente pensasse che sono un invertito, mi ficcherebbero nel Butler Hospital.”
L'omosessualità all'epoca era considerata una malattia mentale e trattata come tale.
Butler Hospital è anche l'ospedale dove morirono entrambi i genitori di Lovecraft.

Il luogo sembra corrispondere ai tre archi che adornano il portone alla 199 Benefit Street (ad Angel Street). Vedasi Street View.

Vignetta 4

Il luogo sembra essere l'incrocio tra Angell Street e Benefit Street. Vedasi Street View.
Black e Charles si sono allontanati parecchio dalla casa di Lovecraft, forse per allontanarsi inconsciamente da ogni accusa di essere omosessuali.

Pagina 15

Vignetta 1

Prima comparsa di Annie Gamwell, la zia giovane di Lovecraft.

Vignetta 2

“E' invalido sin da quando era piccolo” riflette le biografie e le testimonianze degli amici di Lovecraft, secondo cui veniva coccolato ed eccessivamente protetto dalla madre e dalle zie, che lo convinsero di essere un invalido con gravi problemi nervosi - cosa che non era, ma non di meno dalle (troppe) lettere era convinto di essere. Dopo la morte di sua madre, Lovecraft superò nel giro di pochi anni molte delle sue (percepite) afflizioni mentali, segno di quale nefasta influenza avesse avuto la madre nei suoi confronti.

Vignetta 3

“Guardi, ha provato ad arruolarsi nell'esercito! La sua povera mamma, mia sorella Susie, subito l'ha riportato a casa.”
Corrisponde alla biografia di Lovecraft. Dopo che gli Stati Uniti si unirono allo sforzo bellico nella Grande Guerra, Lovecraft tentò di arruolarsi nella Guardia Nazionale di Rhode Island e fu prontamente accettato. Tuttavia la madre convinse il medico di famiglia ad annullare il suo arruolamento, sentenziando che era inabile al servizio.

“Certo, ora è ricoverata in ospedale per un male di nervi pure lei.” corrisponde a come Sarah Susan “Susie” Phillips avesse sofferto un crollo mentale e fosse stata ospedalizzata il 13 marzo 1919.

“E' una malattia di famiglia”.
Un riferimento alla convinzione di Lovecraft che le malattie nervose fossero geneticamente ereditate nella famiglia.

Pagina 16

Vignetta 1

Robertus” dimostra l'abitudine di Lovecraft a dare nomignoli ai suoi amici.

“La mia qui presente nipotina
Lovecraft amava considerarsi un uomo ormai vecchio, nonostante fosse, anche per gli standard degli anni '20, un uomo decisamente giovane e perfettamente in salute. Dalle biografie, si riferiva spesso alle zie come alle suenipoti”.

Lovecraft veste un tipo di colletto che non era più in auge nel 1919, probabilmente un abito del padre.

Il piccolo oggetto metallico sul tavolo vicino alla finestra è probabilmente un telescopio tascabile, considerando come Lovecraft fosse appassionato di astronomia fin dalla tenera età.

Vignetta 2

Lovecraft era piuttosto alto, un metro e settantasette (5’10”); Black di conseguenza è poco più basso, di 2,3 centimetri (1 inch).

“Il tuo bicchiere di latte” si riferisce a una storia raccontata da Rheinhart Kleiner, che quando visitò Lovecraft “Mi accorsi che ogni ora o giù di lì sua madre compariva all'ingresso con un bicchiere di latte, e Lovecraft immediatamente lo beveva.” (ovviamente Lovecraft odiava il latte, come conseguenza di questo rituale...)

Nonno Theobald” è uno dei pseudonimi di Lovecraft.

“Swell boig” è la pronuncia con accento di New York di “Swell Berg”; Lovecraft aveva l'abitudine di mescolare tra loro i dialetti e i modi di dire appresi nel periodo a New York.
In italiano è reso come “nella nostra eccelsa cittadina/in our swell boig”.

Vignetta 3

“Mm. Forse non inconcepibile, ma il costo sarebbe certo esorbitante.”
Vivendo sempre sulla soglia della povertà, Lovecraft era molto attento a risparmiare sempre, ove possibile.

Pagina 17

Alan Moore ha sempre dichiarato di aver scritto Providence solo dopo un'estesa e approfondita analisi di Lovecraft, citando tra tutte le biografie il monumentale lavoro di S. T. Joshi. Non ci deve pertanto sorprendere che non ci sia dettaglio biografico in queste pagine che non sia ricavato da una qualche lettera e/o diario. La documentazione è ineccepibile.

Vignetta 1

Sia “Vite Parallele” di Plutarco che “Le Storie” di Erodoto sono capolavori che da un classicista quale Lovecraft possiamo infatti aspettarci di trovare sugli scaffali. Per una libreria personale di Lovecraft, vi rimando a questo agile saggio di S. T. Joshi, Lovecraft's Library (consiglio delle annotazioni inglesi; non l'ho ancora letto).

“Whipple Phillips” è Whipple Van Buren Phillips, il nonno da parte di madre di Lovecraft. Phillips è stato già menzionato in Providence 03, pagina 11, Vignetta 3 ed è comparso in Providence 08, pagina 10, vignetta 2. Moore nasconde spesso questa connessione a Lovecraft chiamando il nonno in maniere diverse; qui è “Whipple Phillips”, altrove è “Buren” ecc ecc

“Dopo la morte di mio padre, ha provveduto a me e mia madre”.
Il padre di Lovecraft morì nel 1898, mentre Whipple Phillips continuò a finanziare la madre vedova e l'unico figlio fino alla sua morte, nel 1904.

Vignetta 2

“Quando avevo cinque anni, per l'affaticamento aggravato dall'impiego di commesso viaggiatore”.
Winfield Scott Lovecraft soffriva di allucinazioni, a cui seguiva una paralisi mortale. Probabilmente la causa era la sifilide. H. P. Lovecraft non conosceva la causa del male del padre, o se la sapeva, la nascondeva per pudore.

Vignetta 3

“Old Uns/Vari Antichi” sembra riecheggiare i “Grandi Antichi”, il gruppo di divinità aliene tra le quali figura Cthulhu.

Vignetta 4

“anche se era un massone di un certo rilievo”
Effettivamente Whipple Van Buren Phillips apparteneva alla Massoneria e fondò la Loggia Ionica No. 28 a Greene, Rhode Island, nel 1870.

La zia porta il latte - Vedi Pagina 16, Vignetta 2.

Pagina 18

Vignetta 1

Lovecraft e sua zia si sarebbero in seguito spostati al 66' di College Street. La casa ricorda l'alloggio di Robert Blake nell'Abitatore del Buio (1936):

Il giovane Blake fece ritorno a Providence nell’inverno a cavallo tra il 1934 e il 1935, prendendo in affitto il piano superiore di un’antica abitazione sita in un cortile erboso all’estremità di College Street, sulla cresta di una collina ad Est della città, nei pressi del terreno della Brown University e alle spalle della marmorea biblioteca John Hay.

Vignetta 2

Il luogo è effettivamente 598 Angell Street; vedasi Street View.

Si può scorgere un piccolo gatto, niente più che un'ombra, a sinistra; come ben sappiamo Lovecraft andava matto per i gatti. Un gatto nero compare in ogni numero di Providence e Neonomicon, basta fare attenzione!

Vignetta 3

454 Angell Street, la casa dove Lovecraft nacque e trascorse la sua felice infanzia, fino a quando la morte del padre costrinse a un trasloco verso più semplici alloggi.
La casa oggigiorno è stata abbattuta, vedasi Street View.

“Zobo Kazoo/bigofono” si riferisce a una lettera ad August Derleth del 31 dicembre 1930:

When, at the age of 11, I was a member of the Blackstone Military Band, (whose youthful members were all virtuosi on what was called the ‘zobo’–a brass horn with a membrane at one end, which would transform humming int a delightfully brassy impressiveness!) my almost unique ability to keep time was rewarded by my promotion to the past drummer. (Selected Letters 3.246)

Vignetta 4

“Orbene, Robertus, per quanto mi sforzi di catturare talune atmosfere del luogo”
Si riferisce al regionalismo provinciale di Lovecraft, che riflette dialetti e luoghi propri del New England.

Lovecraft, ancora “giovane” nel 1919 (in realtà giovane fino alla morte per i nostri standard, ma ok...) stava ancora sperimentando con diversi generi e stili letterari; sarà solo dopo la mediocre Sweet Ermengarde, che sceglierà di dedicarsi alla letteratura weird anziché alla commedia.

Pagina 19

Vignetta 1

Black aveva letto “Oltre il muro del sonno” in Providence 08.

“Ahm... no. Purtroppo la mia fragilità fisiologica mi è stata d'impedimento.”
Lovecraft soffriva di continue crisi nervose che gli impedivano di frequentare le scuole superiori; non si iscrisse mai al college/università, succube come era delle preoccupazioni iper protettive della madre.

Il luogo si trova all'incrocio tra College e Prospect Streets; vedasi Street View.

Vignetta 2

Prima comparsa di Miss Willets, probabilmente basata su Alice Sheppard, un'insegnante di tedesco a una scuola superiore e la proprietaria che affittò la soffitta al 66 College Street a Lovecraft e Annie Gamwell nel 1933. Nel Caso di Charles Dexter Ward, 10 Barnes St. (un futuro indirizzo di Lovecraft) viene affittato dal dottor Marinus Bicknell Willett.

Vignetta 4

“Va detto, questa vista a ovest di Federal Hill e della parte bassa della città è straordinaria.”
Quando Lovecraft traslocò nel 1933, piazzò lì la sua scrivania.

Pagina 20

Vignetta 1-4

Sequenza a zoom, dove la telecamera lentamente si avvicina al soggetto, in questo caso la chiesa cattolica di St. John - vedi Pagina 10, Vignetta 1.

Vignetta 2

“Io sono solo un analfabeta autodidatta...”
Lovecraft si incolpa per non aver frequentato il college.

Vignetta 3

“se non altro nelle sue estremità cronometriche/at least in its horological extremes.”
Si riferisce all'orologia, l'arte o la scienza di misurare il tempo. Lovecraft consoce meglio la storia dei diversi luoghi di Providence, che la loro geografia.

“Le mie pregrinazioni sono spesso notturne”
La vita di Lovecraft era una vita notturna, aveva difficoltà a svegliarsi a orari regolari e spesso era sveglio fino a tardi o tutta la notte, con l'abitudine di camminare per chilometri e chilometri.

Vignetta 4

La donna sembra essere la madre di Johnny Carcosa, affacciata nel campanile di St. John Church a Federal Hill.
Questo potrebbe suggerire che il “capo segreto” della Stella Spiente sia in realtà Nyarlathotep, di cui Johnny Carcosa potrebbe essere un avatar, come sembra alludere nel Neonomicon. Nyarlathotep è infatti l'Abitatore del Buio nell'omonimo racconto, dov'è correlato allo trapezoedro lucente.
La madre di Carcosa, un personaggio finora secondario, era già comparsa nel Cortile, in Neonomicon 01, così come in Providence 02, Pagina 3, Vignetta 4 e Providence 08, Pagina 23, Vignetta 1.

Pagina 21

Vignetta 1

“… in cui il freddo non mi indispone”
Si riferisce a una delle (immaginarie) malattie di Lovecraft: una reazione improvvisa al freddo, che si traduceva in mani e piedi intorpiditi e a sentirsi stanchi e sfiniti.

“La tua malattia è in remissione?”
Sottolinea come le malattie che Lovecraft soffrì da ragazzo fossero psicosomatiche o il risultato di genitori iperprotettivi.

Il luogo è l'angolo di Prospect e Waterman Street; vedasi Street View.

Vignetta 4

“A quanto pare diceva di aver visto orrende creature... anche se non a me”
Lovecraft si riferisce al crollo nervoso di Susie, generalmente attribuito al disastro incombente causato dalle finanze (assenti) della famiglia.

Gli edifici sono simili a quelli ad Angell Street vicino alla Brown University.
Anche la ringhiera all'esterno è simile, ma la visuale offerta non corrisponde stavolta a Street View.

Pagina 22

Vignetta 1

Il luogo sembra essere all'angolo tra Angell Street e Butler Avenue; vedasi Street View.

Vignetta 2

L'anno di nascita di Lovecraft, 1889, è nominato qui e prima a Pagina 6, Vignetta 1. Il lavoro del padre come fabbro è nominato a Pagina 6, Vignetta 2 e Pagina 22, Vignetta 1. Moore ha posizionato questi riferimenti alla fine di ogni numero per rendere difficile al lettore (e a Black) di capire che Henry Annesley e H. P. Lovecraft stanno parlando della stessa persona; che H. P. Lovecraft è in realtà il Redentore.

“Il maestoso Seekonk” è il fiume Seekonk.

“Blackstone Park” è l'attuale parco di Providence lungo il Seekonk, a sud dell'Ospedale Butler.

I fratelli Munroe sono Chester e Harold, gli amici d'infanzia di Lovecraft.

La vista assomiglia alla seguente, uscendo da Irving Avenue.

Vignetta 3

Il riferimento è agli affreschi della Domus Aurea di Nerone. La madre chiamava spesso Lovecraft orribile e grottesco (grotesque). Al contempo, conosciamo l'amore di Lovecraft per l'antichità romana...

Come lo stesso Lovecraft sottolinea, il luogo è l'angolo tra Grotto Avenue (in inglese possiede il collegamento con Nero's Grotto) e Lincoln Avenue; vedasi Street View. Non so se sia stato esatto tradurre grotto con “grotta”, ma ok...

Vignetta 4

“Mostruoso signor Slaader...” è Joe Slater o Slaader da Oltre il Muro del Sonno.

“Ah, dovresti leggere Dagon. Quello sì che sta dando i brividi al mondo degli autori dilettanti...”
Ovviamente cita la storia di Lovecraft Dagon, che era stata pubblicata sul giornale amatoriale The Vagrant nel novembre 1919.

Dalla ricerca su Internet, non abbiamo alcuna prova di un entrata all'ospedale Butler sul lato est, al termine di Lincoln Avenue, anche se l'entrata sembra presente sulla mappa di Providence.

Pagina 23

Vignetta 1

“Paralizzato?”
La sifilide aggredisce il sistema nervoso, per cui la paralisi come risultato di una paresi è uno dei suoi sintomi.

L'edificio ricalca l'attuale Butler Hospital, come appariva a tempo - Vedi cartolina.


Vignetta 2

“Provocato dal suo duro lavoro per gli argentieri Gorham”.
Il padre di Lovecraft lavorava come commesso viaggiatore per la Gorham Silver Company (vedi annotazioni per la Pagina 6, Vignetta 2). Qui la causa della morte sembra essere il carico di lavoro, ma sappiamo come fosse in realtà la sifilide: Lovecraft mente a se stesso.

“Oh, signor Lovecraft. E' venuto di nuovo a trovare la signorina Susan?”
La frase dell'infermiera lascia implicito che in realtà Lovecraft vada spesso a trovare la madre, nonostante abbia detto il contrario a Black.

Pagina 24

Vignetta 1

Prima comparsa di Susan Lovecraft.

Black sta seguendo con attenzione la conversazione di Lovecraft.
Dalla seconda vignetta fino a tutta Pagina 25 occhi e orecchie di Black sono in evidenza e a partire dalle ultime 2 vignette di Pagina 25 guarda direttamente in faccia Lovecraft. La direzione dello sguardo è anche data dalla linea retta degli occhiali di Black che puntano a Susan e Howard.

Vignetta 2

“La mia piccola figliola!”
Nomignolo di Lovecraft per sua madre.

“Pensi di poterti redimere così?”
Si riferisce al ruolo di Howard come Redentore della profezia della Stella Sapiente.

Vignetta 3

“Sei inglese anche tu” è un riferimento al padre di Lovecraft, Winfield Scott Lovecraft, che nonostante fosse nato negli Stati Uniti aveva un accento british come suo padre.

“Sei orrendo/hideous Sei un mostro”, affettuoso termine con cui la madre di Lovecraft chiamava il figlio.

Vignetta 4

“Sei il loro mostro!”
Si riferisce al mostro della Stella Sapiente.

“Quando ti ha messo dentro di me, la sua testa era una sfera di luce!
Ricorda parecchio il concepimento di Wilfred Wheatley e di suo fratello in Providence 04, suggerendo che Howard sia stato concepito con un simile rituale.

“Non ho avuto scelta...”
Annesley allora mentiva, avendo detto che era “Assolutamente consensuale, ovviamente” (Pagina 6, Vignetta 2)

Gli occhi di Black sono spalancati, la fronte corrugata: può essere che sia sorpreso o abbia finalmente compreso la connessione tra i Lovecraft e Wheatleys, anche se non ne parla nel diario.

Pagina 25

Vignetta 1

“Oh no! Ma i viscidi e gli smidollati/Oh, no! But the flappers and the wrigglers”
In inglese qui abbiamo “flappers” e “wrigglers”; le prime erano le giovani donne libertine degli anni '20, simbolo della modernità; to wriggle significa invece danzare, o in alternativa una persona altamente sensuale, o ancora un insetto.

“Sento addosso a te il tanfo del loro sudore!”
Posso sentire il sudore di Flappers e Wrigglers, pertanto; sia di prostitute (per l'ottica dell'epoca) che di insetti (quali le entità invisibili che circondano Lovecraft e Black). Susie Lovecraft chiaramente vede le entità; nel contempo potrebbe anche riferirsi alle prostitute da cui il padre di Lovecraft sicuramente contrasse la sifilide. Aggiungerei anche, che come ben sanno i lettori del saggio “Perfide Sorelle”, di Bram Dijkstra, la figura della donna-insetto era piuttosto diffusa fino agli anni '20...

“Vai via, Winfield!”
Susie Lovecraft confonde il figlio con il padre, Winfield.

Vignetta 2-3

“Ma guarda! Ora li hai fatti agitare tutti! Ti stanno tutti attorno!”
Si riferisce alle creature invisibili che sembrano circondare Howard e Black, come Redentore (il primo) e Profeta del Redentore (il secondo).

“Sono nella tua bocca! Stanno nuotando nel tuo cuore!”
Le creature sono innocue.

Vignetta 4

“E quello chi è? E lui quello che li incita tutti?”
Black, in quanto Araldo, sembra attirare le creature, disturbarle con la sua sola presenza. In alternativa, Black potrebbe star disturbando i piani della setta umana, la Stella Sapiente.

“Sì. Una volta si schiariva la pelle con l'arsenico, quando andava di moda nel bel mondo.”
Non ci sono prove al riguardo, ma sembra che Susie Lovecraft si sbiancò la pelle con l'arsenico, quand'era giovane.

La casa più piccola è al 598 Angell Street, come abbiamo visto a pagina 18, Vignetta 2.

Pagina 26

Vignetta 1

“… e il tutto è successo naturalmente durante il mio diciottesimo anno, quando i miei interessi animaleschi avevano raggiunto il loro deplorevole apice.”
Lovecraft ebbe i più forti desideri sessuali a 19 anni, poi l'impulso diminuì fino a scomparire di fronte all'unico, reale piacere: l'attività intellettuale.

L'immagine è dal punto di vista di Susie Lovecraft. Può infatti vedere le creature senza gli speciali occhiali di Annesley. Queste sembrano in effetti sciamare attorno a Black (e in parte attorno ad H. P. Lovecraft) suggerendo che siano dei catalizzatori. Susie Lovecraft ha chiaramente sviluppato per suo conto quegli organi atrofizzati e/o poco sviluppati che nel racconto Dall'altrove venivano artificialmente stimolati dal Resonatore di Tillinghast.

Le creature disegnate dall'abile mano di Burrows meritano un'occhiata più da vicino:


La gran parte sono creature marine o semplici vermiciattoli

Dietro la mano sinistra di Susan, la creatura ricorda Cthulhu dal racconto Il Richiamo di Cthulhu “orribile testa di calamaro con antenne che si contorcono”.

Attraverso la mano destra di Susan, la creatura ha simmetria radiale di una stella a cinque punte, come gli alieni di Alle montagne della follia.

Per certi versi, le creature ricordano dei microorganismi, che potrebbero rappresentare quella sifilide di cui soffrirono sia il padre che la madre di Lovecraft.

I bordi della vignetta sono squadrati, che come sappiamo indica una percezione sovrannaturale.  

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