lunedì 5 agosto 2013

Pausa Agosto

Nonostante il concerto di potenze di mass media, parentame e amici (sic) insistano sempre con persistenza ottusa sull'inutilità degli studi umanistici, un certo numero di esami mi aspetta a Settembre, e considerando la scarsa presenza su Internet caratteristica di Agosto, ho scelto di mettere momentaneamente in vacanza il blog.
E poi c'è la tesi da cominciare a pensare. Già. :-\
Ci saranno aggiornamenti, e rimetterò in vigore la rubrica Pipe of the week; ma preferisco rimandare gli articoli veri e propri, i racconti e le traduzioni a Settembre/ Ottobre.

Articoli che vorrei scrivere, ma non mi azzardo a promettere:
  • Una recensione dell'Età Sottile, di Francesco Dimitri.
    Ho molto apprezzato il suo ultimo romanzo, nonostante non possegga il vigore che era caratteristico di Pan. Se "Alice nel Paese della Vaporità" si caratterizzava per uno stile scatenato e fuorviante, L'Età Sottile si avvia in direzione totalmente opposta: la scrittura diventa talmente piana e semplice che a volte risulta quasi frustrante, mentre le vicende all'insegna del realismo magico sono controllatissime e documentate. Sbiadiscono in un romanzo evanescente, in cui la componente fantasy è tanto realistica da nascondersi allo sguardo. E così, al termine della lettura, ti rimane in bocca uno strano sapore.

  • Nemo, cuore di ghiaccio.
    Alan Moore e Lovecraft, un blasfemo connubio. 
    La ridottissima opera di uno dei miei artisti preferiti racchiude in poche pagine una quantità di lore, di background, di riferimenti mostruosamente vasta. Avevo già scritto un'anteprima dell'opera quando ancora in Italia non se lo filava nessuno, questo libretto. Ora che un certo numero di recensioni sono uscite- segnalo quella non malaccio di Players- l'idea è di approfondire personaggi e scenario, delineando a chi fosse meno avvezzo qualche collegamento e qualche strizzata d'occhio del nostro barbuto di fiducia. Senza esagerare, che sono pur sempre ignorante.

  • Tre, quattro racconti.
    Uno, per il concorso Fantareligione.
    Un altro, storico, ambientato ad inizio 800.
    Altra roba troppo vaga per accennare.

  • L'ambasciatore di Marte alla corte della Regina Vittoria. Un romanzo tradotto di recente in italiano, che più che Steampunk è VSF- Victorian Science Fiction.
    E ci sono le fatine. Che azionano computer eterici.
    Comprato d'impulso, lasciato a un terzo dello svolgimento, il che non è mai un buon segno. 
    I personaggi sono molto donchisciotteschi, agiscono come impalpabili sagome di cartone. 
    In cambio, lo stile di scrittura è molto buono mentre l'ambientazione nell'insieme regge.

  • I Biplani di D'Annunzio. Ho conosciuto questa stuzzicante ucronia attraverso il blog Il futuro è tornato, ma devo ammettere che per molti versi dopo un incipit fenomenale, l'opera si schianta come un fokker colpito da una mitragliata. I dialoghi sono dilettanteschi, gonfi d'informazioni, fastidiosi nel gergo del "presente", stucchevoli quando tentano di riprodurre la parlata della Belle Epoque. 
    Mentre l'abbondanza di dettagli tecnici esaspera il lettore, specie considerando che non sono accompagnati da nessuna- e ripeto Nessuna- chiara immagine. In pratica, non servono a illustrare l'azione, ma sono lunghe digressioni che non comunicano assolutamente nulla, se non sbadigli. 
    Dettagli visivi, zero. E il tema del Viaggio nel tempo... Dio, sembra di essere con Topolino e Zapotec. 
    Non è un libro illeggibile, però...

    Presto Masali! Tutti nella macchina del tempo!!!

  • Il sopra e il sotto della Borghesia, di Philippe Perrot.
    No, non è un pornazzo, ma un'opera sull'abbigliamento in età vittoriana.
    Ultimamente la biblioteca popolare che frequento si disfa di libri in eccesso; operazione che potrebbe sembrare orribile, ma è in realtà intelligente: c'è tanta merda, dagli harmony alle antologie gay, che potrebbero tranquillamente bruciare tutto, invece che regalarlo.
    Questo piccolo saggio è vecchio e antiquato, certamente non al passo con i tempi. Al contempo, è molto aneddotico. Le citazioni sono tante, le illustrazioni numerose; forse potrebbero valere un articolo di curiosità.

    LOL

  • Un paio d'articoli sul movimento chap. Avevo già accennato a questo movimento di protesta tradizionalista, ma solo in apparenza. Se mi arriveranno le riviste del movimento, tenterò una recensione. E magari ne scannerizzerò una, in modo che possiate vedere. ^__^

  • Castle Falkenstein. Tradurre mi rilassa. C'è ancora tantissima roba, in quel piccolo supplemento di Castle Falkenstein chiamato High Adventure in the Steam Age.
    Robottoni a vapore.
    Fortezze mobili prussiane.
    Il Nautilus di Nemo.
    Cannoni Jules Verne.
    Automi indiani.
    Zeppellin (ovviamente!)

  • Grandville è uno splendido esempio di fumetto steampunk uscito dalla penna del grande Bryan Talbot. Avevo già accennato a questo talentuoso autore dell'underground britannico recensendo Cuore dell'Impero, ma Grandville è un prodotto molto più recente, e di facile reperibilità- l'ultimo volume grandville Mon Amour si trova con facilità nelle librerie specializzate.
    In Grandville Napoleone ha trionfato, conquistando l'Inghilterra e francesizzando continente e isole.
    In un'Europa di fine 800 dominata dall'egemonia francese, l'Inghilterra ha conosciuto una tormentata indipendenza per mezzo di attentati anarchici e sanguinose guerriglie. L'ispettore Detective Ispettore LeBrock è un intelligente mastino che legge Voltaire e si ritrova periodicamente invischiato in pericolosi complotti orditi da classi dirigenti sempre più sporche, sempre più compromesse.
    Al posto degli esseri umani, Bryan sceglie caricaturali furries dai tratti spesso animaleschi e contorti, dove conigli con panciotto e orologio sono grandi magnati, i cani soldati e poliziotti, volpi e iene furfanti e manigoldi. La ricostruzione storica, nonostante il falso aspetto cartoonesco è perfetta, mentre non manca un chiaro aspetto punk- protesta delle masse inferiori, statalismo, protagonisti sporchi e tormentati, tecnologia steam riutilizzata per proteggere il potere, uso anticonvenzionale di inquadrature e dialoghi. 


6 commenti:

Alessandro Forlani ha detto...

Buone vacanze!

Coscienza ha detto...

Chiamale vacanze... :-D

Anonimo ha detto...

Sono proprio curiosa di sentire come si è gestito Dimitri (nonché di capire come possa il suo ultimo ebook costare dodici euro, e vabbè) e di Castle Frankenstein.
A inizio anno avevo letto anch'io di Masali, ma non ho potuto fare a meno di snobbarlo alla menzione di D'Annunzio, ubiquo portatore di leggerezza stilistica. :D
Buon lavoro. ^_^

Coscienza ha detto...

Grazie!

In effetti gli ebook di dimitri costano tantissimo; io ero interessato alla ragazza dei miei sogni, ma quando era disponibile in ebook costava uno sproposito- sempre sugli undici euro. Non capisco se sia una politica della casa editrice, o volontà di Dimitri; d'altronde Pan costa 89 cent... Quindi, boh? Misteri ^__^

D'Annunzio in realtà in Masali ci fa un figurone, il problema sono alcune ingenuità dell'autore, specie quando si sposta dall'inizio novecento ai giorni nostri. Per non parlare dei dettagli tecnici, che durano pagine su pagine. Faranno pur contenti gli amanti dell'hard sf, ma sono indigeribili per noi lettori normali, ahimè XDDD

P.s. Farai una recensione della Fonte Meravigliosa della Ayn Rand? Sono molto curioso, al riguardo u.u

Anonimo ha detto...

Scusa il ritardo!
A quanto ne so, Pan costa poco perché il prezzo lo decise lo stesso Dimitri all'epoca in cui ruppe con la Marsilio e si autoprodusse, ottenendo risultati ben più apprezzabili. :D

P.S.: Sì che la fo, la Rand ha pur sempre fondato l'Oggettivismo filosofico. ^_^

Unknown ha detto...

Grande Zeno ;)