Allora, al momento sul mio
tavolo c'è una lista bella grossa di articoli in fase di
progettazione, di recensioni e riflessioni che prima o poi vorrei
mettere su carta. Ma complice l'avvicinarsi degli esami e la perdita
del mio unico (pseudo)lavoro, i tempi si sono ristretti e non ho
tempo per gli articoloni a me tanto cari.
Tuttavia, potevo esimermi
dal commentare le ultime news di miniature? Certo che no!
Nuovo anno, nuovi
progetti.
Nuovo anno, nuovi boardgames.
Nuovo anno, nuovi splendidi
capolavori in scala ventotto mm.
Non posso farci nulla al riguardo:
trovo che assemblare, modificare e dipingere miniature rimanga una
soddisfazione unica, difficilmente descrivibile.
Alle superiori continuavo
a chiedermi quando avrei perso questo “vizio” che a detta dei
coetanei era un terribile -ibbile -ibbile segno d'immaturità
bambinesca. Poi col tempo mi sono stancato di farmi domande inutili e
ho seguito il consiglio del mio secondo baffutone preferito,
Nietzsche.
Nel campo di Kickstarter,
Conan by Monolith Board Game LLC, è un progetto che aspettavo da un anno
intero. Gli sviluppatori sono francesi e l'attenzione ai dettagli è
a dir poco sublime. Il gioco ti permette di comandare Conan e i
diversi personaggi tratti dai romanzi di Robert E. Howard (Shevatas, N'Gora,
Valeria, ecc ecc) in un'epica campagna tra castelli infestati di
mostri lovecraftiani, agguati di selvaggi e salvataggi d'ignude
donzelle da da giganteschi serpenti. L'aspetto ludico è strettamente
connesso alla fedeltà narrativa: il team ha perfino assoldato un
esperto delle storie pulp di Conan, Patrice Louinet. Che un gioco da tavolo con "pupazzetti" risulti
più fedele a Howard dell'ultimo remake filmico è un ottimo segno di
quanto stia progredendo il gioco e regredendo, all'opposto, il cinema
Hollywoddiano. Ovviamente, questo non v'impedisce di ricreare gli
scontri del buon Milius, ma la scelta di privilegiare la fonte
scritta consegna una scelta molto più ampia di giocattoloni ludici,
tra pirati, maghi e mostriciattoli. Ad esempio, i Pitti, che
nell'immaginario comune sono selvaggi scarni e agili venivano invece
descritti da Howard come nanerottoli palestrati. L'effetto è una
boccata d'aria, in termini di design. Ah, e c'è quel geniale villain
che è Thak! :-D
Non starò tuttavia a fare
giri di parole: il gioco m'interessa perché le miniature sono buone,
molto buone. Anche nella versione da "gioco" siamo di
fronte a un wargame mascherato da gioco da tavolo, dove le miniature
sono tante e di tale qualità che darle a un giocatore occasionale
sarebbe un peccato. Dal mio punto di vista, questo è un gioco più
vicino al vecchio Heroquest che a un boardgame vero e proprio. La
componente modellistica è molto forte e giocare senza dipingere
questi modelli sarebbe davvero un'offesa agli scultori che li hanno
realizzati. Per non parlare degli artwork di Adrian Smith e Brom, sia
sulla scatola che nelle carte. Scorrete le immagini sulla pagina Facebook e ditemi se non sono capolavori.
Difetti? Pochi e
prevedibili.
Il prezzo, che per quanto comprensibile rimane alto.
La
data di uscita, fissata a un'improbabile ottobre 2015. Ora, è vero
che il giuoco è in lavorazione da anni, ma anche così non ho ancora
visto un singolo kickstarter di miniature consegnato
entro la data prevista. La verità, è che tra fabbriche in Cina,
ritardi e difetti nella fabbricazione il progetto si allunga sempre.
La domanda non è se falliranno nel consegnare il progetto in tempo.
La domanda è di quanto falliranno. Io aggiungerei una stima
probabile di sei mesi, se non nove. Probabilmente il gioco sarà pronto
nella sua versione base appena nel gennaio 2016. Se decidete di
finanziarlo, preparatevi a una lunga, lunghissima attesa. Per non
discutere degli stretch goals, per la nostra delizia
numerosissimi. Anche lì, stimate due settimane in più per ogni nuova
miniatura sbloccata.
Come minimo.
La cara, vecchia Games
Workshop ha cominciato a rilasciare rumors sul probabile reboot
di Warhammer Fantasy. Per chi non avesse letto i rumors, consiglio di
leggerli sul sito dell'Astropate (non che ci sia altra scelta, il
panorama e la critica modellistica è praticamente limitata a
bollettini con traduttore automatico, zero giochi al di fuori di
Warhammer e forum isterici).
Bene, letto? Terminato di piangere? Io,
da giocatore bretoniano, sono contento di quest'annuncio. Ormai ero
pacificamente convinto che la nuova edizione avrebbe eliminato
definitivamente Bretonnia, Elfi Silvani e limitatosi a un paio di
cambiamenti minori. Ma questa, questa è tutt'altra faccenda. Questa
è una rivoluzione. Che col senno di poi potevamo benissimo immaginare: i noiosi space marine continuano a essere tra le
miniature più vendute della Games Workshop, Warhammer Fantasy era
ormai ridotto al 30% delle vendite. Nel panorama degli anni 80/90' questo
non sarebbe stato un problema, ma nell'età attuale dove contano solo
Business&soldi facili una percentuale così bassa per un range di
miniature tanto esteso era inaccettabile. E così, complice il
successo di The End of Times, ci si ritrova con un cambiamento
radicale.
Ovviamente questo cambiamento non tiene assolutamente in
alcun conto i clienti, non rispetta i giocatori veterani e
contemporaneamente allontana le nuove leve: insomma è lesiva del
diritto del cliente. Tuttavia, è approssimativamente dal gioco del Signore degli Anelli che la Games Workshop ha scelto di
preferire il denaro al rispetto, perseguendo una politica elitaria
che tutte le altre case di miniature guardano stupefatte per la sua
arroganza. Io ci sono abituato e trovo che abbia poco senso
lamentarsene, evidentemente a Nottingham sono particolarmente strafottenti, non so...
Comunque far bastione contrario a ogni
innovazione della Games Workshop a lungo andare è sterile. E' dalla
fine degli anni Novanta che ci lamentiamo dei prezzi e di certe
politiche, ma andiamo avanti a giocare. Quindi, per favore, evitate
l'ipocrisia di dire "non giocherò più" quando sapete benissimo che non sarà così. L'idea di passare a un gioco di
schermaglie che sia facilmente scalabile e all'eleganza delle
basette rotonde piuttosto che quadrate è ottima. Io personalmente ho
sempre trovato la rigidità delle masse di soldati in ranghi da
cinque goffa e noiosa. In realtà nessuno giocava nulla di
diverso da blocchi di venti/trenta soldati di fanteria, mentre la
cavalleria era nel formato classico di di cinque, dieci soldati per
unità. Se c'era una cosa che apprezzavo nei bretoniani era proprio
l'eccentrica formazione a lancia. Se guardiamo alle prime edizioni di
Warhammer ranghi sottili da dieci, o strane formazioni con speciali
bonus erano la norma. Vorrei tornare a reggimenti un pochino
più...flessibili, diamine. L'idea di un reggimento in formazione di schermaglia che si raggruppa nel secondo turno per affrontare
una carica di cavalleria con un muro di scudi, e magari nel terzo
turno cambia (ancora!) formazione per formare diversi ranghi e
acchiappare i necessari bonus è entusiasmante.
Si ritorna ai Nani nell'Impero, a quanto pare... |
Il vero problema di quanto
annunciato nei rumors sono le miniature in edizione limitata. Questa
temo sia una conseguenza del Kickstarter che tanto amo, dove "pompare"
la raccolta fondi con edizioni di miniature speciali specialissime è
la norma. Certo, è una tattica che soddisfa i giocatori "fedeli"
e che ripaga monetariamente tantissimo. Tuttavia, è scorretta verso
i giocatori più giovani che non hanno nè tanti soldi, nè carta di
credito; è scorretta verso i newbie che si avvicinano al gioco per
la prima volta attratti da miniature che magari non potranno mai e
poi mai comprare.
Inoltre una tiratura
limitata delle miniature farà schizzare alle stelle i prezzi
dell'usato e spingerà sempre più giocatori a comprare miniature
tarocche cinesi o manifatture russe. Queste sono ottime notizie per i contraffattori che vedranno legittimato il proprio
ruolo, felicissimi di servire clienti frustrati da una
politica di marketing così aggressiva.
Passando a notizie più
allegre, Alessio Cavatore sta lavorando a un nuovo gioco.
Cavatore, per chi non lo sapesse, s'intrufolò da bravo torneista italiano a fine anni Novanta
nella Games Workshop, per redigere poi Il Signore degli Anelli, tra i migliori dei sistemi della Games Workshop. Non lo perdonerò mai per
quanto ha reso squilibrati gli skaven, ma d'altronde... erano altri
tempi. Lasciare la Games Workshop gli ha fatto
solo che bene, perchè da quel momento in poi ha prodotto gioco dopo
gioco. La base delle regole dell'ottimo Kings of War della Mantic
sono sue, esattamente come una
variante stramba sugli scacchi, Chess Loka, e sopratutto Bolt Action.
In Italia (o almeno dalle mie parti) è ancora poco diffuso, ma ho
avuto il piacere di farci un paio di partite. Nonostante il setting
nella Seconda Guerra Mondiale è un sistema fluido e particolarmente
elegante, dove le partite non si misurano tanto in perdite quanto in
mosse tattiche, senza trascurare una sana dose di spettacolo.
Il nuovo gioco è niente
meno che Terminator Genisys: The Miniatures Game.
Con qualunque altra
persona al timone avrei scrollato le spalle e accantonato il progetto
come l'ennesimo tentativo di marketing, un boardgame mediocre per
bimbetti che giocano solo coi videogiochi d'accompagnare con soldatini
monoblocco predipinti.
E invece a sorpresa, non è un gioco da tavolo
ma un gioco di miniature.
E sempre a sorpresa, con Cavatore alla
regia possiamo quantomeno sperare in un sistema di regole che non sia
muovi-spara-combatti. Per altro la partnership tra la River Horse e
la Warlord Games ci rassicura ulteriormente sulla qualità del
prodotto.
La scatola base comprenderà due fazioni. Gli umani,
guidati da John Connor e i malvagi robot di sua maestà Skynet.
La licenza non è sulla serie: è sul reboot. Di conseguenza quanto
vediamo nel trailer possiamo legittimamente inserirlo nel gioco. Ma
quanto abbiamo visto nei precedenti film on è coperto dalla licenza, dunque non comparirà... Almeno credo.
Il gioco è già interamente
prodotto e dunque uscirà sugli scaffali dei negozi nell'estate del
2015.
Niente crowdfunding, niente attesa: un'uscita pulita e diretta.
Twisted, il gioco di
miniature steampunk cui avevo accennato in agosto, finalmente mostra
qualcosa: a partire infatti da febbraio comincerà a vendere in edizione limitata la sua gamma di miniature steampunk. Dapprima in resina per i pittori e collezionisti, in seguito in metallo per i
giocatori. Quanto al boardgame vero e proprio aspetterà ancora.
Probabilmente comparirà verso primavera, marzo/ aprile. Tutto questo
tempo di sviluppo dovrebbe significare un gran lavoro di playtesting,
quindi mi mantengo ottimista. Quanto alle miniature, saranno un
incrocio folle di personaggi da Dickens, dalle fiabe e da ogni spunto
possibile e immaginabile. Siamo piuttosto lontani dallo storicamente
verosimile e piuttosto nel campo dello steamfantasy.
Sulla pagina di Twisted
hanno dichiarato che saranno "le migliori miniature steampunk in
circolazione", che è la solita gara di celolunghismo, ma che se
non altro lascia piuttosto curiosi!
La Soda Pop Miniatures, assieme alla magnifica Malifaux, è tra le case di miniature con più
giocatrici. Non deve sorprendere particolarmente, perchè sia la Wyrd
Entertainment sia la Soda Pop possiedono uno stile scultoreo completamente
diverso dai concorrenti. Nonostante il plagio della Cool Mini or Not,
la Soda Pop continua a detenere il primato delle miniature in stile
chibi più belle, mentre la Wyrd ha uno stile steam-pulp-lovecraftiano tipicamente alla Tim Burton, tra orsi di pezza assassini e diavolerie
steampunk. Considerando quante ragazze adorano Burton e adorano il goth il successo di Malifaux a ripensarci non è così
strano, anzi. Per altro la raffinatezza di usare carte da gioco
anziché dadi basterebbe da sè a farmi timbrare il biglietto.
Se la Soda Pop riuscirà a
completare il suo precedente Kickstarter, in questo 2015 dovrebbe
partire un nuovo progetto: Ninja All Stars. L'idea è un gioco di
schermaglie con miniature chibi, nello stile di Super Dungeon Explore. Ogni giocatore comanda una squadra di ninja e gareggia con
altri concorrenti. L'idea stavolta non è, se ho ben capito, di
costruire una storia, ma proprio di gareggiare. Insomma, un formato
torneistico con piccoli ninja coccolosi che si fanno a pezzi a colpi
di shuriken.
4 commenti:
Hai messo un casino di segnalazioni molto interessanti: specialmente del gioco di Conan.
Su Warhammer... un tempo quando giocavo scrivevo pareri e trovavo rumors... Una volta un mio amico commerciante mi fece leggere in anteprima il codex dei demoni (2008) e il giorno dopo lo recensii sul blog. Erano altri tempi... Oggi da noi nessuno gioca più a Warhammer.
Volevo dirti che questo post l'ho linkato nel mio ultimo degli Skaven e i Verminslord. Mi ha fatto molto pensare la tua recensione, non potevo non citarla.
Grazie mille del Link, Arbitro! L'apprezzo molto.
Io gioco ancora a Warhammer, ma sono praticamente specializzato nel comprare pezzi usati di amici e ripitturarli. Vado raramente in negozio, ormai. Da voi cos'ha sostituito Warhammer? Warmachine/Hordes? O Infinity? O Nulla? ;-)
Di miniature GW ormai facciamo solo Blood Bowl.
Altro gioco stra-bistrattato dalla GW.. ehhh che pizza.
Alcuni di noi hanno ripreso perfino Mordheim.
C'è un gruppo di nostri amici di una città vicina che tiene duro sul 40K.
Si divertono ancora per fortuna.
Bloodbowl è un gioco immortale, rispunta sempre! Poi con le nuove miniature di altre case non-gw ormai paradossalmente è più supportato di quand'era gioco ufficiale, :-D
Mordheim è bello, ma richiede così tanti edifici, diamine...
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