sabato 10 marzo 2012

Ignition city- recensione

"Ehi avvicinati ragazza, non essere timida! La vedi questa bandiera? Cosa? Non avevi riconosciuto la bandiera di Madre Russia? Ma dove sei nata? Ah, dannata America. Scommetto dunque che non riconosci questo cosmonauta che ti parla. Yuri! Primo a viaggiare nello spazio, ultimo a tornare sulla terra. Eroe di mille mondi, orgoglio della gloriosa Urss! Ahh Scusami ma questa vodka... Raffinata male, ammorbata con scarti di lavorazione, ma pur sempre vodka, capisci? Mi aiuta a dimenticare. Cosa? Tutto questo, ovviamente. Questa prigione in cui noi vecchi astronauti siamo rinchiusi. Ignition city, la chiamiamo. E' una prigione, lascia che t'avverta. Hai soldi, vattene. Solo pazzi e poveri rimangono qui dentro. Dopo tutto il casino della... guerra, nessuno vuole più avere a che fare con lo spazio. Nessuno vola su un razzo, fantastica d'incontrare i marziani o pianifica safari su Venere. Lo spazio è pericoloso, spaventoso, sporco dei relitti del conflitto ti diranno, quando vorrai fare l'astronauta. Forse qualche piccola missione in segreto, su qualche vecchio razzo sovietico, rabberciato alla meglio! Ma le grandi missioni? Scordatele. I grandi non ci vogliono nello spazio. Abbiamo cacciato via i marziani a calci in culo, ed ecco la ricompensa. Ed ecco perchè sono quì, nello sporco e nel sudicio, a bere, e bere e bere...Sì, sì va bene mi dispiace per averti vomitato sugli stivali nuovi, okay? I giovani d'oggi..."


Ignition city  è una graphic novel violenta e intensa, che si gioca in cinque sottili volumi una trama e un mondo dall'indubbia originalità.


L'affascinante ambientazione, la rachitica trama

A metà della seconda guerra mondiale la Terra è stata invasa dai marziani alleati d'Hitler e in seguito a questa drammatica svolta l'umanità ha intrapreso una corsa allo spazio per così dire in "anticipo" e di gran lunga più estesa e radicale di quanto è avvenuto nel nostro mondo. Sono stati astronauti e supereroi a salvare la Terra, ma al contempo la tecnologia spaziale ha ingrandito il conflitto su scala macroscopica, portando ulterori morti e sofferenze. America e Urss scelgono così di autoridimensionarsi, di proibire e vietare ogni possibile viaggio spaziale, mantenendo aperto un unico spazioporto- Igniton City- che presto diventa una città ghetto per gli astronauti.

ignition city
E' in questo contesto che agisce la protagonista- Mary Raven, rude figlia del più famoso astronauta Raven, intrappolata nella città alla disperata ricerca dell'assassino del padre, fra duelli con pistole laser, fantasmi dal passato e tanto, tanto sangue.
N.B. Non ci capite niente? Siete confusi? Tranquilli, nemmeno il sottoscritto è sicuro d'aver esattamente inquadrato la trama. Certo influisce aver letto il fumetto in inglese, ma non si può negare una certa confusione nell'abientazione: il contesto socio- politico viene efficaciemente descritto nell'inizio, ma informazioni fondamentali come la presunta invasione marziana sono lasciati spesso all'intuizione del lettore.
Forte incompiutezza, questa è l'impressione.
L'atmosfera che si respira è atompunk al 100%, sia nella componente atomica- è l'energia nucleare che ha permesso i voli nello spazio e ugualmente "falloutiane" sono le armi, da rozze pistole laser ad un artigianale fucile Tesla- sia nella componente punk: depressi, rozzi, sporchi sono i protagonisti, dal primo all'ultimo. L'astronauta Yuri, un tempo orgoglio sovietico, passa il suo tempo a bere e fissare le stelle, tormentato da continui rimpianti, stretto sull'orlo della follia dal delirium tremens dell'alcool. Lightining Bowman, supereroe ricalcato su Flash Gordon, si presenta come un drogato all'ultimo stadio, un vecchio rinsecchito, la cui uniforme con saetta in bella vista appare a dir poco grottesca. Insomma punk nella denuncia alla società, nella visione di eroi abbandonati e traditi dalla propria gente che si trascinano a fatica in una vita insulsa.

For the science! ^^
La qualità del disegno varia fra alti e bassi. Anzi siamo cattivi: spesso le figure dei personaggi sono abbozzate, quasi buttate giù in fretta e furia, senza reale attenzione.
Gianluca Pagliarani eccelle invece nella resa di fondali e ambientazioni: la sporcizia, la sensazione di discarica e marciume di Ignition city sono grandiose e ricchissime di gustosi dettagli da scoprire pian piano.
A Gianluca devono inoltre piacere le sacre tette: protagonista e comprimari sfoggiano sempre camicie tese forse un po' troppo, ma nell'insieme siamo lontani dal fastidioso fan service che impera nei videogiochi- mass effect 3 , giusto per citarne uno a caso.

Lo sviluppo della trama non manca di particolari interessanti- la protagonista all'inizio convince, poi prende una deriva troppo decisa, da implacabile vendicatore, conducendo ad un finale aperto, apertissimo quasi preannunci una futura serie- cosa purtroppo non verificata. Ricchi d'umanità e in definitiva riuscitissimi gli altri personaggi, l'uno più malinconico dell'altro, ma alla fin fine accomunati dal grilletto facile sulla pistola laser, l'onnipresente turpiloquio, la rabbia di chi si è visto togliere ogni cosa, senza motivo.

In definitiva una graphic novel fuori dagli schemi, dura e violenta, ma non priva di una malcelata poesia. Una trama abbozzata e dei disegni proprio non molto convincenti, m'impediscono tuttavia un voto pieno. 

Dove la trovo?

In edizione digitale è disponibile in utili frammenti nei vari siti di libera condivisione- rapidshare, shared4free ecc- Consiglio in questo senso la scannerizzazione dell'anonimo Minutemen, davvero ben fatta. 
Nella più gratificante edizione cartacea esiste un unico volume edito dalla BD, nell'italico idioma. 



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